Bocca di Ragno

Il vicolo Bocca di Ragno o Cul di Ragno metteva in comunicazione l'antico Borgo Salamo (via Farini) con la piazzetta della Scimmia (oggi ridotta a parcheggio privato alla fine di via Pier Gabriele Goidanich). Il portone al numero 16 di via Carlo Luigi Farini (corrispondente all'antico numero 1091) chiude l'accesso (tutt'ora esistente) del vicolo. Lo sbocco sulla piazzetta della Scimmia era già scomparso a causa della costruzione di fabbricati all'epoca del Guidicini che si limita a ricordare che questo sbocco era presso l'antico numero 1178 (sul lato meridionale della piazzetta).

La stessa situazione deve essere stata vista anche dall'Alidosi (pag. 12), che lo descrive come chiuso da portone dalla parte di via Carlo Luigi Farini (che per l'Alidosi era Ponte di Ferro, l'odonimo Borgo Salamo non era ancora nato) ed aggiunge che riferiva sulla Piazzola di Santa Maria della Chiavica (altro nome della piazzetta della Scimmia), segno che di tale sbocco non vi era già più traccia allora.

Bocca di Ragno è nome antichissimo perché Bocha de Ragno o Androna era già nota negli estimi del 1296/7. Il termine Androna si riferisce evidentemente al suo uso come latrina a cielo aperto e dovrebbe coincidere con l'Androna detta dei Bonaveri, citata come confine in una compravvendita avvenuta nel 1602 e riguardante le case agli antichi numeri 1226 e 1226 (odierni 15 e 17 di Via de' Toschi).

Per Bocca e Cul (odonimi più volte ricorrenti a Bologna) vale quanto già detto altrove, ovvero che bocca ha il significato di imboccatura esattamente come capo di cui cul è una sagace storpiatura. Anche Ragno è toponimo comune a Bologna ed è sempre associato a vie o vicoli di ridotte dimensioni (vedi Cul di Ragno, tratto di Via Apostoli - ora tutto compreso sotto via Azzo Gardino) e lo scomparso vicolo Paglietta o Cul di Ragno.

Il portone su via Carlo Luigi Farini che chiude Il relitto del vicolo Bocca di Ragno.