Via di Reno o Dietro Reno

Denominazione moderna(2015): Via Riva di Reno.

Guidicini.

La via di Reno o dietro Reno, sono comunemente dette le strade che costeggiano a destra e a sinistra il corso del Canale.

La strada a sinistra della corrente comincia dalla via di Galliera e termina alla chiesa della Madonna della Grada.

La strada a destra della corrente medesima comincia dal ponte del Borgo delle Casse e termina al ponte della Carità.

Le rive del canale di Reno erano nella sua origine quali le vediamo da strada S. Felice fino alla Grada.

Nel tratto inferiore si stimò bene di incassare il canale fra muri, e di premunire le strade ,con murelli o parapetti che premunissero i passaggeri massime in tempo di notte dal pericolo di cadere nel canale. Mancando il pubblico erario di mezzi per fare un tale lavoro determinò il Comune di Bologna di vendere a Giacomo Sanuti, e ad altri le case delle Gualchiere poste in capella di S. Martino dell’Avesa, ed i dazi delle dette Gualchiere, più le case in Porta Ravegnana ad uso del Dazio della mercanzia per lire 12000 da erogarsi nella fabbrica dei muri da farsi dietro il canale di Reno, come da rogito di Giacomo da Massumatico, di Giacomo Grassi, e di Bartolomeo Trentaquattro delli 23 ottobre 1434.

Successivamente li 4 febbraio 1435 si trova che Giacomo Cospi rattificò la compra fatta a suo nome da Antonio Castellari del dazio delle moline per fare i murelli presso il canale di Reno. Rogito Girolamo Grassi.

Finalmente li 11 settembre 1586 Matteo di Ventura e Sabadino de‘ Lucchini muratori finirono i murelli di Reno dal ponte del Borgo delle Casse sino alla Madonna delle Lame per lire 4225 senza le aggiunte che furono poi fatte. La spesa andò a carico dei fronteggianti salvo lire 1000 di donativo fatto dal Senato.

Particolari tratti dal Catasto Gregoriano (1835) della città di Bologna, messo a disposizione dall'Archivio di Stato di Roma con il progetto "Imago II".

Via sinistra della corrente del Canale di Reno dalla parte destra cominciando dal Serraglio di Galliera.

Nel piccolo piazzale davanti la chiesa di S. Bartolomeo di Reno e lungo la riva del canale si teneva nel 1219 un pubblico mercato di bestiami.

Li 27 febbraio 1632 il conte Alessandro Tanara ottenne di poter occupare nell’ angolo di questa piazzetta coll’ Avesella parte di pubblico suolo con termine alla sua casa per mettere in linea retta il fianco della medesima, per cui venne a dilatare verso settentrione la suddetta piazzola.

Ubaldo Zanetti speziale nella piazza della Pioggia gran raccoglitore di notizie patrie, vendette del 1756 l’ insigne sua raccolta a Lelio dalla Volpe stampatore per lire 4000. Morì li 25 ottobre 1769 lasciando erede suo fratello.

Via Riva di reno 122 (N.877), 124 (N.878) - Chiesa, Compagnia e Orfanotrofio di S. Bartolomeo di Reno.

Via Riva di Reno 118 (N.875, N.876) - Casa Bernacchi

Via Riva di Reno 114 (N.872, N.871)

Via Riva di Reno 110 (N.870)

Si passa Borgo Polese.

Si passa la Molinella.

Si passa Azzogardino.

A destra del Canale si vede il monastero di Santa Maria Nuova che ha ancora il suo aspetto originale, per quanto riconvertito alla manifattura del tabacco da Napoleone. In fondo al centro la chiesa/santuario della Madonna delle Lame.

N.846,847 - Chiesa e Convento di monache Domenicane di S. Maria Nuova.

Si passa la via delle Lame.

Il tratto di strada dietro Reno dal ponte delle Lame a quello di S. Felice fu tutto selciato in sassi dal 2 luglio alli 8 ottobre 1777 che prima non lo era.

N.440 - Ospedale della Vita

N.415

Si passa strada S. Felice.

Da quì fino al terraglio della città, suol dirsi via della Grada, o via della Madonna della Grada.

Li 8 febbraio 1634 fu concesso dal Senato il suolo pubblico per costruire un portico con 60 archi larghi piedi 6 once 6 netti, che da strada S. Felice terminasse alla chiesa della Grada. Si cominciò il lavoro, ma fatti N. 11 archi non fu continuato.

Gli orti da questa parte prossimi alla chiesa predetta servirono di Cimitero nel 1630 ai morti di contagio.

Via di Reno a sinistra cominciando dal Serraglio di Galliera e continuando fino alla Grada. o via destra della corrente

Via Riva di Reno 77/2, 79 (N.816) - Fianco del palazzo Fibbia.

Via Riva di Reno 77 (N.817) - Palazzo Gnudi.

Si passa il Ponte detto del Poggiale.

Sopra questo ponte ritrovasi una Beata Vergine che la tradizione vuole indichi il luogo dove già fu la chiesa e il monastero, vedi via del Poggiale.

Opificio della Sega dell'Acqua (Nota di Carlo Pelagalli)

Si passa il ponte del Borgo delle Casse.

Questo ponte fu fatto al principio del secolo XIII, ed allora dicevasi: Ponte d’ Alberto Morando, come rilevasi da antico statuto.

Dal predetto ponte comincia una strada lungo il canale paralella a quella della riva opposta e termina al ponte della Carità in strada S. Felice.

N.821

N.831

N.837,838

Si passa la strada delle Lame.

Si passa il vicolo della Abbadia.

Via Riva di Reno 17 (N.397)

Via Riva di Reno 15 (N.398)

Si passa la strada S. Felice.

Li 7 novembre 1580 fu concesso a Mercantonio Battilan, e a Giovanni Battista di Casy di poter fabbricare una casa matta murata con pietre e terra sopra una volta, suolo, e luogo pubblico, la qual volta fatta sopra il canale di Reno in parte rovinate è di lunghezza piedi 98 e di larghezza 30.

La medesima trovasi in Bologna presso le mura, confinava la via che va alla mura di sopra e all’orto di Girolomo Zaccaria.

Il Battilan, e il Casy potevano servirsi di detta volta sul cantone verso le mura e dal lato verso il detto orto per la lunghezza di piedi 30 e per la larghezza di piedi 30 onde porvi dentro un edifizio idraulico a nessun altro fin allora concesso ed a loro da Gregorio XIII, etiam per Breve Apostolico.

Li 15 aprile 1681 i Prefetti ai Magistrati e all’ arte dei Pellacani per Senato Consulto dei 20 dicembre 1680, e per decreto del 1 aprile 1681 assegnarono a Giovanni Battista Mengarelli tanta parte di suolo sopra il secondo ponte antico della Grada necessario alla fabbrica di una concia di pelli di vitelli all’ uso d’ Inghilterra rogito Gualandi.

Aggiunte

Immagine tratta da cartolina (collezione privata).

Lavatoio nei pressi della chiesa di Santa Maria della Visitazione al ponte delle Lame.

Sulla destra è la Manifattura Tabacchi, che occupò nel 1801 i locali del Convento di Santa Maria Nuova, dopo la sua soppressione avvenuta sotto Napoleone nel 1799. La facciata (tuttora esistente) in stile Liberty è stata realizzata nel 1906 ed è opera dell'ing. De Napoli.

Il convento prima, e la manifattura poi, era attraversato da tre chiaviche tratte dal Canale di Reno, che dopo avere servito i locali (per la manifattura azionavano le macchine per il tabacco) che poi si riunivano per uscire da porta delle Lame.

Immagine tratta da cartolina (collezione privata).

La nuova facciata dell'Ospedale Maggiore, opera dell'ing. Leonida Bertolazzi, inaugurata nel 1902.

Immagina da cartolina (collezione privata).

Via delle Lame vista dal Ponte delle Lame. A sinistra si riconosce la Chiesa di Santa Maria della Presentazione.

Immagine da cartolina (collezione privata).

Lavatoio della Grada. A destra in alto è riconoscibile la chiesa ed il campanile di Santa Maria della Carità.

Immagine da cartolina (collezione privata).

Lavatoio della Grada. Più avanti si attraversa via San Felice.

Immagine da cartolina (Collezione privata).