Nadi

SCELTA DI CURIOSITÀ LETTERARIE INEDITE RARE DAL SECOLO XIII AL XVII FOJXTIDJK.TA. E DIBETTA DA FRANCESCO ZAMBRINI DISPENSA CO' VI Di questa SCELTA usciranno dieci o dodici volumetti all'anno; la tiratura di essi verrà eseguita in numero non maggiore di esemplari 202: il prezzo sarà uniformato al numero dei fogìi di ciascheduna dispensa , e alla quantità degli esemplari tirati: sesto, carta e caratteri, al presente fascicolo. Presso Romagnoli Dall'Acqua DIARIO BOLOGNESE DI GASPARE NADI A CURA DI CORRADO RICCI e A. BACCHI DELLA LEGA W *<?' BOLOGNA Presso Romagnoli Dall'Acqua 1886. Edizione di soli 202 esemplari ordinatamente numerati N.° 198 Stabilimento Tipografico Successori Monti PREFAZIONE — c«o«=B PREFAZIONE I. Non v' ha storico bolognese, né storico dell' arte italiana, relativa- mente moderno, il quale non metta Gaspare Nadi fra i più gentili e i più famosi nostri architetti del se- colo XV. Tre grandi opere (due delle quali esistono tuttora) mostrerebbero in- fatti che la fama del Nadi è meri- tatissima, ma.... Non mettiamo il carro innanzi a' buoi ; tanto i lettori, cui l' argo- mento interessa, arrivano alla fine. Il primo grande lavoro architet- Vili tonico del Nadi sarebbe stato il pa- lazzo che Sante Bentivoglio fece co- struire in Bologna nel 1460, nello stesso luogo dove oggi trovasi il Tea- tro Comunale. Per preparar V area del nuovo edificio si demolirono sedici case. « Vide il Senato — cosi il Gozza- dini — qual lustro alla città ne de- rivava, e saggiamente ordinò, a fa- cilitare 1' eseguimento di sì beli' o- pera, i materiali che vi si doveano impiegare fossero immuni da gabel- la. (1) » Nell'aprile dell'anno indi- cato fu posta la prima pietra, ma il lavoro fu tale che Sante non potè vederlo compiuto. Dagli storici contemporanei rile- vasi che nessun edificio civile in I- talia, se non forse il palazzo ducale d' Urbino, poteva uguagliarlo per e- leganza e per bellezza. « In vero, — esclama 1' Alberti — era questo palagio cosa molto maravigliosa et da ognun fu istimato che questi e- IX difici non fossero condotti a tal grado con meno di centocinquantamilia du- cati d' oro, (2) » ossia, quasi sei mi- lioni seicento mila lire di nostra moneta. Taccio altre testimonianze del Giovio (3), del Ghirardacci (4), ecc. ecc., i quali ci assicurano che oltre cinque vastissime sale, si con- tavano duecentoquarantaquattro ca- mere, coperte in volte, e splendide per tappezzerie, mobilie, dorature e quadri d' artisti allora in gran voga. Nella loggia che dal terzo cortile metteva al giardino , Lo- renzo Costa aveva frescato l' incen- dio di Troja, mentre Francesco Fran- cia decorava la stanza di Giovanni con pitture che porlavan vanto di sublimi. Ed era qui notabilissimo l' affresco rappresentante Giuditta e Oloferne, affresco stimato da Raf- faello sino a cercarne il disegno per riporlo fra le cose più care e preziose (5). Era veramente una reggia ma- ravigliosa; visi ammiravano giardini, pieni di statue, di busti, d' erme, dove susurravano limpide fontane d'acqua condotta dal colle di S. Michele in Bosco ; scale, chiostri e peristili ele- gantissimi; sale d'armi, immensi ma- gazzini per granaglie, alloggiamenti di guardie e di falconieri. Basti dire che V edificio parve compiuto sol- tanto dopo quarantatre anni di fa- tiche. Ben a ragione adunque va dagli storici onorato Y architetto di tanto lavoro. L' Orlandi scrive : « Gaspare Nadi fece il disegno del Palazzo Bentivo- glio, il quale è presso il canonico Ghi- selli. (6) » — Questo disegno (forse quello che Giuseppe Guidicini vide nel tomo XXX delle Memorie bolo- gnesi di detto Ghiselli), (7) più non e- siste. Ad ogni modo la storia ci aiuta a smentire 1' Orlandi. Gaspare Nadi, semplice muratore, che nel 1448 cadde lavorando in un mulino di Prato, (8) che ventisei anni dopo XI precipitò di nuovo acresando le mu- ra de la chiessia de san salvado- re (9) che, avendo costrutto il vólto (1483) della chiesuola di Santa Ce- cilia, se ne tenne al punto di notare: * e voltala mi Gasparo de Nadimu- radore, (10) » che, avendo trascinata sulla torre del Comune una campana, scrisse: « e io Guasparo fu a ti- rarla su, » ha ben poco da vantarsi pel palazzo Bentivoglio. « A dì 12 de marzo 1460 (egli scrive) se co- menzò a cavare li fondamenti per fare el ditto palazzo, e adì 24 d' a- prile se comenzò a murare e io Gua- sparo mise la prima preda» (11). Dunque, s' egli avesse disegnato così grande edificio, sarebbesi poi limitato a dichiarar soltanto eh' ei mise ne' fondamenti la prima pietra ? Non vi pare questa, soverchia mo- destia? — Ma a che perdersi in ragionamenti, quando la storia istessa è pronta a palesarci il nome del vero architetto? XII Negli Annali bolognesi di frate Gerolamo dei Burselli, editi dal Mu- tori, all'anno 1460, leggesi: « Domi- nus Xantes Bentivolus in Stretta Sancii Donali ultra Sanctum Ja- cobum, et domum Caroli de Mal- vitiis, Palatium regale incepit , Magistro Pagno Fiorentino ar- chitecto (12) ». — A Pagno di Lapo Portigiani da Fiesole, morto nel 1470 di sessantaquattro anni, lodato an- che dal Vasari , e che lavorò il marmoreo fonte battesimale di San Giovanni in Siena, torna 1' onore d' aver dato il disegno della reggia bolognese (13). II. Nullameno Gaspare Nadi merite- rebbe sempre d' essere messo fra gli architetti più leggiadri del suo tempo se fosse stato 1' autore del portico di S. Giacomo e dello stupendo chio- stro del Palazzo Bevilacqua. Ma ve- diamo ! XIII Il disegno della prima fra le o- pere ora mentovate gli é aggiudicato in quasi tutte le Guide di Bologna. Il marchese Amico Ricci, dopo aver scritto conforme il vero nelle Me- morie storiche delle arti e degli artisti della Marca a" Ancona (14); seguì invece, nella Storia dell' ar- chitettura in Italia (15), il vec- chio errore, affermando che quel portico « fu costruito a spese di Giovanni II Bentivoglio con disegno di Gaspare Nadi. » Sembra all' incontro che il Nadi in questo lavoro non abbia avuta neppur la parte di muratore, come nel palazzo Bentivoglio, in S. Mi- chele in Bosco, e nel celebre tra- sporto della torre della Magione ideato e diretto da Aristotile di Fio- ravante. Nel suo Diario è secca- mente notato : « Rechordo, chome de l'anno 1478, se voltò el Portego della Chiessia de S. Jachomo in strà San Dona. » (16) — Manca il solito e mi XIV Guasparo de Nadi segnato, come mostrammo, in tanti lavori di nes- suna o di poca importanza! Ed anche questa volta è perfet- tamente inutile lavorar d' induzioni. Chi architettò V attuai portico di San Giacomo fu Giovanni Paci di Ripatransone, il quale professò la regola degli Eremitani di Sant' A- gostino, e nella metà del secolo XV venne a Bologna dove poi diventò priore nel monastero di detto S. Gia- como. La testimonianza esplicita di quel che affermiamo trovasi al capo XIII della Storia Ripana di Gio- vanni Garzoni, edita nelle Antichità Picene (17), e, quel eh' è più, anche in un' epigrafe latina incisa sopra il primo arco del portico. Ma che diremo mai del chiostro o corte del palazzo Bevilacqua, uno de' più leggiadri gioielli dell' arte italiana nel secolo XV? — Solo i moderni , senz' aiuto di documenti, T anno attribuito a Gaspare Nadi, XV il quale nel suo Diario (si noti be- ne) non lo ricorda affatto. — Del resto, ci sembra che l' errore si spie- ghi con abbastanza facilità. Il fre- gio di cotto a fogliami, con la testa creduta di Giovanni Bentivoglio en- tro la conchiglia, le colonne scannel- late, i capitelli, i pulvini, gli archi- volti, il cornicione... tutta in somma la forma architettonica di questo chio- stro o corte è perfettamente simile a quella del portico di San Giacomo. Di qui l' ipotesi naturalissima che lo stesso artista possa aver disegnato T uno e l'altro edificio. Quindi, se al Nadi, erroneamente creduto autore del portico di via Zamboni, s'attribuì per logica anche l'altra costruzione, oggi invece per ugual ragione do- vrebbe ritenersi di Giovanni Paci da Ripatransone, storicamente provato architetto della loggia di S. Giacomo. Allora che resta al Nadi per giu- stificare la sua celebrità di grande ingegnosissimo, squisito, leggiadro XVI architetto? — Nulla, perchè le vòlte di Santa Cecilia, la chiesuola di Ronzano e la cappella di Santa Maria degli Angeli, in San Vitale (se pure è sua , che forse v' ha a dire!) non sono lavori tali da pro- cacciar tanta fama ad un architetto. Così, quasi sino ad oggi, fu fatta la storia della nostr' arte! III. Ma quel!' amore del vero che ci ha condotti a così fiero giudizio contro il povero muratore, ci ob- bliga del pari a riconoscere eh' ei fece opera utilissima lasciando il Diario che qui pubblichiamo. Le notizie storiche ed artistiche, rac- colte in esso, muovono bensì dal 1418 ma proseguono saltuariamente. Il nostro Gaspare comincia dal 1418, certo perchè egli nacque in quel- 1' anno. Infatti, dopo la consueta in- vocazione a Dio e alla Vergine e XVII ad altri santi, egli scrive: Rechor- do chomc a dì 2 novembre naqui in chassa de mio padere ecc. Neil' autografo avanzano fram- menti di una pagina mutilata e d' una interamente tagliata , ma senza dub- bio per opera dello stesso Nadi , come si ha dalla numerazione, quan- tunque irregolare, da lui segnata e richiamata più volte nel procedere del Diario. Effettivamente però, se si esclu- dono pochi ricordi e quasi tutti au- tobiografici (i quali ci dispensano dal riassumere qui inutilmente la vita del Nadi), si può dire che la cronaca comincia circa al 1460, per chiu- dersi, con la vita del suo autore, nell' esordio del 1504. Se si pensa quindi che Giovanni II Bentivoglio fu salutato signore di Bologna nel 1462 e che tale rimase sino al 1507, si riesce a comprendere come il maggior numero degli av- venimenti registrati dal Nadi ri- XVIII guardi a queir illustre principe e alla sua famiglia. Onde a questo Diario si potrebbe dare esattamente 1- adiettivo di Bentivolesco , per- chè ogni più piccola notizia di Gio- vanni II e de' suoi è raccolta con uno scrupolo che oltrepassa gli ob- blighi d' esatto cronista , e che si spiega solo sapendo che il Nadi fu protetto sempre dal suo Signore , il quale a lui (bene inteso, come a mastro-muratore) commise moltis- simi lavori. Il Nadi morì nel 1504, e fu bene per lui. Chi sa quale profonda an- goscia l'avrebbe colpito guardando, sotto i colpi d' una folla malvagia e forsennata , cadere la maravigliosa reggia dei Bentivoglio, della quale egli stesso aveva messo la prima pietra. Morendo, fu salvo dallo di- sperarsi , a differenza del Francia e del Costa, i quali videro il loro protettore e le loro opere ruinate per sempre sotto il ferreo sdegno di Giulio II. XIX IV. L' autografo del Diario di Ga- spare Nadi si conserva fra i mano- scritti della Biblioteca Comunale di Bologna ed è segnato K . ". 52 — . E cartaceo, consiste di cento e otto carte di m. 0,143 X m. 0,210. In fronte alla copertina, fatta d' un frammento di pergamena of- fuscatissima , è scritto DIARIO DI GASPARO NADI Altre parole, scritte presso que- sto titolo e nel dorso del libro, sono talmente deperite da tornar vano qualunque tentativo per decifrarle. Nella pergamena, a tergo del fron- tispizio riprodotto, è scritto « Jo gttasparo naqui de 1418 1418 XX ne li pelachan in chassa de mio padere felipo de domenego di nadi pelachan de la chapela de san vida le. Il carattere del Nadi è abba- stanza formato e intelligibile e le lacune, che il lettore troverà in in questa edizione, rispondono ad abrasioni o corrosioni o lacerazioni del manoscritto. Delle due prime carte, soppresse dal Nadi medesimo, s'è già parlato. La prima carta e la seconda sono invece corrose, per un buon terzo, dall' umidità. E certo però che que- sti danni, già cominciati da gran tempo, sono andati man mano aumen- tando, perchè nella copia di questo Diario, fatta nel secolo scorso e con- servata fra i manoscritti della R. Biblioteca Universitaria di Bologna (18), si leggono ancora alcune pa- role e alcuni nomi che oggi man- cano nelT originale , e che abbiamo creduto utile riprodurre fra paren- XXI tosi quadre. Nelle altre quattro o cinque carte, che seguono, il danno va lentamente scemando. La numerazione è riuscita irre- golare e saltuaria allo stesso autore, perchè non cessò mai in sua vita di tagliar carte , d' aggiungerne al- tre, di coprire parte d'una pagina già scritta o anche tutta con altre carte, sostituendo notizia a notizia, come da noi si è notato ai singoli luoghi. Abbiamo curata diplomaticamen- te F edizione, perchè oltre agli stu- diosi di storia, possa tornare utile a chi oggi s' è dato e si dà con passione e successo allo studio dei nostri dialetti. Per tal modo possiamo sperare d' aver fatta cosa utile ed anche esser lieti d'avere rinfrancata, e giu- stamente, la fama del povero Nadi , che sarebbe presto giaciuta sotto i colpi della critica artistica. Se anche non fece le opere d' ar- XXII chitettura stategli lungamente attri- buite, lasciò però questo Diario di notizie, le quali possono tornare utili alla storia e all' arte quanto e più , forse, d'un monumento. Bologna, 30 Settembre 1886 NOTE H«H / + A±é,é,** + A** + ***4 NOTE (1) Memorie per la vita di Giovanni II Bentivoglio del conte don Giovanni Gozzadini (Bologna, 1839). Pag. 233. (2) Istoria di Bologna del padre Alberti ms. nella Bib. Univ. Boi. n. 97 — v. il voi. IV, carta 163 verso. (3) Gli elogi, vite brevemente scritte d'huo- mini illustri di guerra antichi e moderili di mons. Paolo Giovio, trad. del Domenichi (Fi- renze 1554), lib. V, p. 296. (4) Storia di Bologna di Cherubino Ghirar- dacci. Voi. Ili, lib. XXXVIII, ad ann. 1507. Prendiamo la citazione dal terzo tomo ms. (Bib. Univ. Boi. n. 768; pag. 70). È inutile ripetere che l'unico esemplare stampato di questo terzo volume esiste nella Biblioteca Comunale. XXVI (5) Vedi la lettera di Raffaello al Francia edita dal Malvasia — Felslna Pittrice, (Bologna, 1841). Voi. II, 47. (6) Notizie degli Scrittori Bolognesi di fr. Pel- legrino Antonio Orlandi (Bologna 1714) p. 127. 17) Mss. nella Bib- Univ. Boi. n. 770 (8) Diario, p. 26. (9) Op. cit. p. 81. (10) Op. cit. p. 98. (11) Op. cit. p. 50. (12) Annales Bononienses fr. Hier. de Burselli nei Rerum Italicarum Scriptores Tom. XXIII, col. 892, B. (13) Le vite di Giorgio Vasari a cura di G. Milanesi (Firenze, 1878) Tom. II, 445, nota 1. (14) (Macerata, 1834) Tom. I, 130. (15) (Modena; 1858) Tom. II, 130. (16) Diario, p. 85. (17) Antichità Picene di Gius. Coltoci (Fer- mo, 1792) Tom. XVIII (Memorie istoriche della città di Ripatransone) p. 172- XXVII (18) Ms. cartaceo n. 1103. « Copia del Libro » intitolato Diario di Gaspare di Filipo Nadi » esistente nel suo originale nell'Armario del » Publico Archivio di Bologna, principia del- » l'Anno 1418, e termina dell' anno 1504. Aver- » tasi che i primi fogli son'o in parte lacerati, » e però dove manca la carta ci sono fatti li » punti, come in questo si vede. » Come e quando l'autografo , che dovrebbe oggi ap- partenere all'Archivio di Stato, sia passato nella Biblioteca Comunale non ci è noto ! La copia dell' Università consiste di 104 carte di m. 0,207 X 0,W8, scritte di buon carattere DIARIO DI GASPARE NADI -«S358S8*- (1418) Io guasparo naqui de 1418. 1418 ne li pelachan in chassa de mio padere felipo de domenego di nadi pelachan de la chapela de san vidale vidale non eli pot ec , in id io rpo da san li padere lissini e e da san go echia fo fato insino a el fondo pie- e 56 dal cho . . . . a l'ausa va a san pero marzo . . . . no al fondo e 3 e '- iti petra et sino al fondo 3. 2 (1418) Al nome sia de m. idio e de la sua madere M. a santa mariaedetutalachorte zelestiale me chonzeda grafia debencho- menzare e miegio fenire e de fare chosa che sia sempre a sua laude Questo pres- sente libro si è de mi guasparo de fe- lipo di nadi pelachan e l'ò fato per te- nire rechordo de la mia natività e de altere chose che vinivano e yo ne farò re- chordo de ano e messe e dì. de la mia natività Rechordo chome adì 2 de novembre 1418 naqui in chassa de mio padere felipo de domenego di nadi pelachan de la chapela de san vidale per dito de mia madere M." chiara de goielmo di gi . . . . . . . fadi bolognesse e de una . . . sorela de mio padere . . . giera in la chompagnia di s . . . de mio pad .. . Rechordo chome adì 24 . . . mio pa- dere felipo de . . . nadi pelachan e fo se . . . (1428) 3 de mi guaspa . . . Rechordo chetine adì 8 de ... a stare con messer lenzo de . . . per do chasson l'una . . . marido ... e messer idio . . . de mia madere Rechordo chome adì 10 de mazo 1427 se maridò mia madere M. a chiara a uno M.° Yachomo chalzolaro de san manolo el quale se chiama M.° Yachomo sanza barba chalzolaro homo antigo e bon omo del quale ne naque dui fiuoli una femena e uno maschio chome apare inanzi a. e. 6. de l'aventario Rechordo chome adì 27 de mazo 1427 fé fare mia madere l'aventario de le robe romassene de mio padere lo fé' ser fran. c " di rolandi nodare bologniesse de batista de matia da chanedolo Rechordo chome adì primo d'aghosto 1428 [batista de] chanedolo tosse la tera 4 (1433) al papa . . . pouolo e arte e signuri .... e chazono fuora meser . . . voli e suoi sighuazi. . . . san michele in boscho . . . adì 7 de setembre 1430 ... in la chiessia de san michele. . chasson l'abà di zambechari ... golo dete antendere aba . . . . . . issi voleano fare una . . . chele in bo- scho perchè . . . el chapitanio del cham- po . . . batista . . . tonio . . . de una prestanza mesa Rechordo chome batista da chane- dolo mise la prestanza a li omini in ze- naro de bolognia e del chontà perchè li chontadini ierano venudi dentro li mandava al chapitanio del champo per- chè lui se tenia chon lui batista questo io de otovere 1430 - el chapitanio fo Ya- eopuzo chaldora. de mi guasparo Rechordo chome adì 9 de febraro 1433 mi guasparo andai a soldo con firan (1435) 5 de m. graziole» da tosegnan dotore de leze anda' a faenza perchè lui avea soldo dal signore guidazo signiore de fa- enza. de mi guasparo Rechordo chome adi 7 de ma[zo 1435] torna' da soldo e anda' in [casa de| mio padereno e e stietegie poch[o perchè esso| non volea la spessa. de mi guaspa . . . Rechordo chome adì 9 de zugno.. dette a stare in chassa de [gaspare di guido] per fare suo servissie in eh a . . . [e fuori] de chassa e per imparare de [lezere e de] scrivere avea dui noli [jacomo e] chabriele e avea il mefstro in chassa per] loro e anche a me [insegnava]. Rechordo chome [adì 7 de otovere tornò] a bologna M. antonfio de benti- voli de l'ano 1435] e tuti li suoi ... [e . . . in zenaro]... dal puovelo. 6 (1436) de inesser antonio di bentivoli Rechordo chome adì 22 de dessem- bre 1435 fu presso e morto m. anto- nio di bentivoli in lo palazo che v' era uno ligato per el papa ugenio li fo mozo la testa in lo cbortile e Tornasse zambecharo fo impichado in lo palazzo del podestà li steva baldissera d'onda per podestà ierano lui e lo ligato una midesseraa chosa e perchè el puovelo non se movesse feno aremare li suoi soldadi disseno voleano fare la mostra non se mosse niuno perchè se vedeano el des- svandazo. de mi guasparo Rechordo chome adì 6 d'aprile 1436 | andai a] l'arte de la lana mi guasparo [andai] a stare per un ano chon Yacho- mo [ de joane J de polo de firian se chiamano . . mo di sansan lanarvo e stiè o dui ani o zircha e de pò... deventare a livere quello [che demen- tava avea fadiga a fare [tanto che] ne posese fare le spesse. (1436) 7 [de\ mi gu asparo [Rechordo ehomje adì primo de mazo [1436 andai] ala barbaria non li stete [perchè mia madre] non me posea [fare le spese]. del papa uzenio quarto Rechordo chome adì 22 d'aprile 1436 vene el papa uzenio a bologna e an- doglie inchontra tuta la chieressia e tute le chompagnie de le arte e chavalieri e doture e zetadini vene per la porta de stra maore. de mi guasparo Rechordo chome adì 25 d'aprile 1436 andai a stare chon M.° bartolomio negro muradore per imparare l'arte del muro. de la champana grossa Rechordo chome adì 16 de mazo 1436 lo zetado la champana grosa del cho- mun per sonare le guarde e sonare lo rengo e sonare per serare le porte e per 8 (1437) sonare a altri ofizi pessò 12 miara e mi guasparo di nadi e arestotele de Ara- vanti la tirono in susso la tore del deto messe e ano. de mi guasparo di nadi Rechordo chome adì 20 de luio [1436] anda' a stare chon M.° cristovalo de zani muradore da la chapela de santa lussìa per imparare l'arte del muro me li chonsa' per cinque ani me de' dare in questo dito tempo lire quaranta e le spesse d'achordo inseme. de mi guasparo di nadi Rechordo chome adì 3 d'agosto m'a- mala' de peste e se me ne vene cin- que non andono inanzi per la grazia de messer idio me fo dado una medessina che fé 1 la volentà de m. idio e ghuarj. de san michele in boscho Rechordo chome adì 7 d'agosto 1437 fo chomenzado a refare la chiessea de san michele in boscho fo chassone el papa (1438) 9 uzenio li mistri sono M.° zoane negro e M.° cristovalo de zanino muraduri e mi guasparo di nadi li fu a chomenzare perchè steva chon el dito M.° cristovalo. del papa uzènio Rechordo chome adì 23 de marzo 1438 se partì el papa uzenio andò a ferrara e n'esì per la porta de galiera che lui havea fato fare uno chastelo e messo in forteza lo vose vagezare un poco el puouelo 1' achompagniò insino che lui in- trò in chastelo lasò uno ligato che fese rassone e lasò baldisera d'ofida per podestà che fese rassone zoè lo refer- mò per podestà li era stado l' ano di- nanzi. de nìcholò pezenin Rechordo chome adì 23 de mazo 1438 intrò nicholò pezenin chapitanio gene- rale del ducha felipo maria ducha de milan intrò in bolognia a tempo de note per la porta de strà san dona per a- chordo de zerti zetadini perchè lo chia- mono e apersene la dita porta perchè 10 (1440) v'era uno amigo di bentivoli e toseno la tera al papa e fono rechomandadi al ducha de milan el nome de li zetadini li quali chi amono el dito nicholò pezenin sono questi anomenadi guasparo mal- vezo, zoane fantuzo Yachomo de gui- negra e piero dal purgo el quale avea la porta in guarda e li pepoli e altri siguazi e feno li signuri e masari de le arte e chonfalonieri del puouolo. de mi guasparo nadi Kechordo chome adi 7 di febraro [1440J me parti' e anda' a ferara per la-" vorar e stie' con M°. piero bon braxadela moradoreinzegniero del marcliesse nicho- lò signiore de ferara li stieti uno ano o zircha in questo tempo morì el dito marchese nicholò morì a milan e io guasparo fìe' l'archa a santa maria da belfiore e fui de pressente a sepelire de note fo menadoinlobozentorio da mi- lan fo de l'ano 1441 de setembre. de rafaele foschararo Rechordo chome adì 15 de febraro (1412) Il 1440 fu morto rai'aele foschararo e fo morto da nibale di bentivoli fo morto soto el portego del spedale de la morte de reimpeto l'ostaria da la simia non se mosse niuno se dessea che l'avea dito velania a nibale fiolo che fo de mes- ser antonio de bentivoli se n'andava a chassa a dessenare el dito rafaele. de la natività de messer zoane Rechordo chome adi ... de febraro 1442 naque uno fiolo a nibale di messer an- tonio de bentivoli adì di febraro 1442 e la madere M. a donina di biscbunti da milan messer idio li dia bona ventura e guardi da li tradituori e metalo per la via che sia salute del puouelo de bolo- gnia pregadi messer idio per lui. » de nicholò da pissa Rechordo chome adì 6 de febraro 1442 fo morto nicbolò da pissa chondutiero de arme l'amazò el signiore astore da faenza in la chassa de quilli da le cho- reze perchè li steva messer zerueto. 12 (1442) de mi guasparo Rechordo chome adì 9 de marzo 1442 me parti' da ferara e vieni a chassa a stare chon mio paderegnio e mia madere in chassa soa in san mamolo. de mi guasparo Rechordo chome adì 23 d' aprile 1442 anda' a santo antonio de viena e tor- na' adi 26 de mazo e spissi lire nove e soldi diesse in le spesse de la bocha e in pasi e in lemossene. de zerti signiuri Rechordo chome nicholò pezenin cha- petanio del ducho de milan felipo maria so chapitanio zeneralle fé' venire questi signiuri a holognia e lui iera in bolo- gnail vene messer ludovigo fiolo delmar- chesse de mantoa paso per piaza chon 600 chavaie e se li vene uno signiore de charpe e si li vene el chonte alovis- se dal vermo e se li vene el signiore aloisse da san Severino el signiore de faenza, el signore de zessena e fiolo del (U42) 13 chonte d'orbin questo fo adì 28 d'aprile de l'ano 1442 messer federigo el chonte de popi e uno signore da la mirandola e de li altri asae quisti se ierano tuti signiuri E adì 17 de mazo 1442 se partì el dito nicholò pezenin da bolognia e andò in la marcila d'ancliona lui fo chon- duto dal papa ugenio e chomenzò a fare guera con el chonte franciescho sforza non se pose defendre fo roto e perde tuta la marcha andò a milan. de bartolornie di prieti Rechordo chome adì . . . 1442 fo morto bartolornie di prieti zetadin bologniesse amigo d'anibale e chapitanio de la porta del palazo quili che fono a mazarelo fono quisti anomenadi piero de zoane fantuzo e guteferedo de piero chonte e pazificho di chonti da panigo e andrea da li vasie e antonio da ferara tuti amissi amissi de la cha di bentivoli tuti quisti lo siguitono da san piero per insino in piaza in susso el chantone de piaza fo morto non se mose nissuno a partire perchè l'uno e l'atro se ierano amisse de li bentivoli. 14 (1442) del chonte franciescho sforza Rechordo chome adi 9 de otovere 1442 el chonte franzescho presse milan e fo fato ducila de milan e chonte de pavia chon l'aiuto di fiorentini chòssemo di miedesse. de anibale Rechordo chome adì 17 de otovere 1442 franciescho fiolo de nicholò pezenin li era a bolognia e romasse per suo pa- dere licholò pezenin siando in luogo de suo padere se infise d'avere male dise volea zire in la rocha de san zoane e anibale e guasparo malvezo e messer achile so fiolo chavaliero de la masson andò chon lui e zerti altri zetadini 1' a- chompagniono per insino in dita rocha e quando voseno lizenzia el dito fran." pezenin dise voi tri romanite e tuti li altri abiano lizenzia e chosì romasseno pressimi mandoli in pressone in zerte ro- che da per si l'uno da l'atro. (1443) 15 de (/nido antonio lambertin Recliordo chome adì 23 d'aprile 1443 morì guido antonio lambertin parente d' anibale li era chonfaloniero di zo- stissia quando el muri. de messer zoane di tomari Recliordo chome adì 9 de mazo 1443 fo morto messer zoane di tomari chalo- nesso in san piero l'amazò la matina an- dando a dire matin fo batista da la volta so zenero fo in susso el chantone de preda predafita. chome anibale n'esì de presso)} Rechordo chome adì 5 de zugno 1443 n' esì de presson la quale se iera una rocha a petezione de franciescho peze- nin e zanesse parolaro presse el modo perchè li era parente del chastelan an- dò tre volte in dita rocha e chom- presse e el modo e si innarò el mondo a galiazo mareschoto e alisandro da la volta e loro tri s'achordono d'esere chon lui e andare per lui e eh avario de la dita rocha e menono dui chompagni 16 (1443) chon loro amissi de anibale e adì 5 de zugno 1443 chome è dito se ritrovò a bolognia a ore 3 de note aschalono le mura apreso la porta de san maniolo de rimpeto mirassole da l'avessa e in- trono dentro e andono a chassa de zoane fantuzo e a cha de messer romie di piepoli perchè liera so cogniado e chor- seno a la piaza e pressene la bocha de dita piaza perchè franciescho pezenin non fozese perchè liera in lo palazo e andono a tute le porte e feno arendere li chapetani e metegie li loro amisse e chome vene el dì deno la bataia al pa- lazo e presseno fran. e tuti li suo sol- dadi che ierano in dito palazo e sei vose niesare de presson promisse de fare venire tuti quilo nostri zetadme li quali tenea lui in pressone chome è dito e adì 22 del dito vene del clwnte alouise da vermo E adì 22 del zugnio 1443 vene guasparo da chanedolo e vene per bono amigo e passe e adì 23 del dito veneno a champo al chastelo che iera a la porta de ga- liera el quale avea fato fare el papa (1443) 17 ugenio clie vi era el tataro per cliaste- lan a petezione de franciescho pezenin e choinbatenlo per insino adì 12 d'ago- sto e se s' aresse a pati salvo 1' avere e la persona e adì 14 d' agosto 1443 ropeno el champo del chonte alouisse daluermo che iera a champo a san zorzo ne champo puochi asae ne fo morti dal nostro puovolo e adì 21 dito vene gnasparo inalvezo e so fiolo messer achile e fu amolado el dito franciescho pezenin' e andosene in lombardia fo achompa- gniado da zei-ti zetadini per insino ala nave dal paso nota che in ne la rota che te bataia non ve morì sone uno di nostri bologniessi asae de loro fono morti dal nostro pouelo e chontadini per torgie la roba e per questa vetoria el dito anibale fé fare una m. a al mu- ro del palazo e fé che onano el dì de la madona de mezo agosto se faza una oferta e prosissione e zire le chompagnie a la madona del monte per che l' è la soa festa la quale si è adì 15 d'agosto e chosì è fato per par- tido da la chomunitade e ofizio di se- desse e la dita oferta si è de valuda 1. 130 onano la quale s' adopra a la ehiessia del monte per so repuro. 18 (1443) Rechordo de la dita oferta e spes- sa in che modo è stada ordenada da li nostri signuri se disse in questo modo ano fato quatro zetadini de bona fama e descherzione che abino in chovernare la dita spessa de dita prozessione e que- sto ano a vita e quando ne more uno ne remeteno un altro e denigni lire 130 per fare la dita oferta e questi 4 omini ano ordenado in questo modo ' atrovano uno spiziale che faza 300 lire de zira in dopieri 28 e dane al dito spiziale per la manefatura lire 18 e la soa zira in driedo e questo fano per metere el resto in repacamento de la chiessia de M." santa maria del mon- te e anche spendono de le dite 1. 130 lire diesse per le bandirole e bastune depinte per li seschalchi li romane in mane a li diti quatro omini lire 102 e fato el dì de la madona vano al mon- te a la dita giessia e frati e toleno la dita zira e la peza del drapo e ren- dela al merchadante e la zira zoè li sopraditi dopieri 28 al spiziale e guar- dano el mazore bissognio che sia per reparamento de faberchare in la dita chiessia o monistiero e sono d'achordo (1413) 19 chon li diti frati e spendono il resto de le lire 130 che li dà la chamara che sono lire 102 e questo fano onano ano ordenado questo per el migiore modo da onerare la prozesione che faza 25 che se faza 28 dopiere e la peza del drapo e andare con la prozessione in susso alla chiessia del monte chon li signiure e chompagnie la vilia de dita m. a ma- dona in questa forma chome è dito el s. zoane di bentivoli se vole sapere la dita spessa perchè fo anibale suo pa- dere che lasò che fose fato dita oferta de la dita spessa de lire 130 chome è dito ano atorvado de spendere in questa forma chome è dito e chosì li diti frati sono stadi chontienti e chosì ano or- denado e fano e farano per la grazia de messer idio e de la suamadere madona santa maria e al suo onore e reverienza e de l'onore de la tera e zita de bolognia che messer idio dia grazia a chi la arezerà e governarà la posano governare chon la sua santa zustissia. de bolognin de le fiube Rechordo chome adì 6 d' avrile 1443 20 (1413; fu ferido bologniu de le nube amigo de li bentivoli e izetadino bologniesse fono tri suo' nimissi ierano feradeli se chia- mavano quili da stagnio e adì 8 del dito messe morì. de una neva Kechordo cbome per inaino adì 3 de mazo 1443 vene una grande neva a bolognia e per el chontà se fé le vie per soto a la neve per pasare. de san zoane nostro Rechordo cbome adì 8 de otovere 1443 fono spianade le fose del chastelo de san zoane perchè li nostri signiuri bo- lognissi aveano zolossia del dito cha- stelo e lore omini. [Item anchora de l'ano 1478 fo desfato li burgi del dito chastelo quanto l'è lunga, perchè la non sia batagiera, e fò per chon- seglio del signore roberto da san severin el quale steva in bolognia per el ducba de milan ducha ludovigo li era chome ducba perchè el ducba iera menore li era so nevodo fo ftolo del ducha gbaliazo el ( 1443) 21 quale fo morto cliome a-] * pare in que- sto a e. 15 se clessea secretamente chel steva per me tre el puovelo in grazia del dicto signiore ludovigo avea paura de non venire quelo che l'è venudo ducha. de la chi e astia de santa chat el in a Rechordo cliome la chiessa de santa chatelina de saraghoza fo fata de novo de l' ano 1443 in prima la iera volta l"uso dinanzi de dita chiessia in verso la porta de latere l'ano fato volta in verso la strà de dita saragoza e abelida al- tramente che non ierano de prima nota che in prima vi era el portego insino a la viazola la quale se chiama piza i morti ano lasada dischuverto tuto el sa- gra prima yera choperto. 1 Le parole fra parentesi sono in una carta sovrapposta e incollata al testo, e di carattere originale. Sotto è scritto precisamente cosi: «de » uno chiavegon —Rechordo chomede l'ano » 1443 fo fato uno chiavejron da san Stefane » de cha di bianchin e va lungo la chassa * de m. Gozadin ariva in stra maiore e va » lungo insino in la chiaverà di pelàchan di » quel da le casse. » 22 (1443; de la madona Rechordo chome de l' ano 1443 fo lata una devozion al barachan de stra san stevano el quale si è a le mura e preso a la porta de una madona santa maria feno una devota chompagnia prima li era in susso la via de dita stra uno spedale aberga poviri s' abelì una chom- pagnia de batudi e governavano dito spedale e anchora el ghovernano e ano acresudo de lieti e de loro omini chel governano e v' è in dita chompagnia asae zetadini e buoni artessani ed ève una grande devozione de 1' ano 1498 fu fato el porton dinanzi. mio paderengnio Rechordo de la morte de mio padre- gno morì adì 24 de luio 1443 stete pocho amala li era vechio fo sepelì a san ma- molo. de mia madere Recbordo chome mia madere ave dui fiuoli uno maschio e una femena (1445) 23 del dito suo marido m.° Jachomo ànome la femena benvenuda el maschio à nome pieroantonio apare in questo a e. una e a e. 2. de la mia spossa novela Rechordo chome adì 20 de dessembre 1444 me fie' sposso de chatelina mia spossa novela fiola de m.° antonio de bernardo sarto da fiorenza e la soa ma- dere m." agniola fiola de chino da prato de toschana. de benvenuda Recbordo chome yo guasparo ernia madere feno spossa la dita benvenuda adì 19 de mazo 1445 a tornasse de m.° zoane dal grognio spiziale e denglie de dota lire cento de quelo de suo padere e auchora a mi chostò e fie' una bela festa e adì 2 de setembre 1445 fé la charta ser gholin benazo nodare bo- logniessie. Nota che del dito tornasse e benve- gnuda naque uno puto li posse nome antonio. 24 (1445) de la morii.' <i' anìbale Rechordo cliome adì 24 de zuio 1445 io morto anibale lìolo de in. antonio di bentivoli a tradimento da li chani- schi lui e tri fradie de glialiazo mare- schoto alora non iera chavaliero fo morto allibale da cha di gliissilieri andava chon messer franzesclio di ghissiliere a chassa de batista de cbanedolo lui se lo guidava inesser francescho per amazarlo cbome l'eno fo betozo da cbanedolo el dito messer francescbo e altri suoipartes- sani e più andono in verso la festa de san zoane che vi era li marischoti e fono morti tri chome è dito glialiazo fozì e lì romasse morti zangaliazo e aute- nore e tadie fradie del dito ghaliazo da la crosso de santa issaia el dito glialiazo cbampò e andò da chassa del dito anibalr 1 e fé sonare la champana grosa de san yachomo de fato s'are- chose de monte amisse di bentivoli an- dono per forza a chassa de batista da cbanedolo 1' atrovono che si era apia- tado in una bussa in chassa de uno suo vessin e lì fu morto fo ligado ala choda de uno chavalo e fo strasiuado insino (1448) 26 in piaza e fo trato insusso uno grande- nisimo fuogo e miseno el fuogo in la soa chassa e in quela del dito M.° fra.° di ghissilieri e amazono altri asae suoi partessani e chazono fuora de la tera per forza per la porta del peradelo tuto quelo dì se stè in arme e quanti le pose a atorvare ghaliazo e li mal- vizi chon messer achile e vergilio di malvizi feno grandenisema vendeta de la morte d' anibale e de li marischoti e messer ludovigo fradelo de vergilio di malvizi steti sempre chon el dito ga- liazo biado che li posea cliampare di- nanzi non li bissogniava schussa. de la mia spossa e ini guasparo Re eh or do chome adì 5 d' agosto 1445 anda' in toscliana a prato chon mie suos- sero e mia suossera e la mia spossa novela chatelina perchè la tera si era in noglia non se feva niente e adì 24 de novembre 1445 m' achompagnia' chon lie a prato, e fie' una hela festa segondo mi per amore de li suo' pa- rienti me feno grandenisemo onore a mie anchora li vene mio fradelo antonio 26 (1448) e adì 29 dito se partì da me e andò inverso roma m. idio li dia bona ven- tura e sempre sia ehon lui e metalo in susso la bona via per l' anima e per el chorpo. de chatelina mia spossa de mi guasparo Rechordo cbome adì 22 de marzo 1448 chadi fazendo uno molino a prato de toschana e fleme male a una gamba in modo che stie' B2 dì in leto. de chatelina mia Rechordo chome adì 16 de zugnio 1448 se amalo la dita dona mia chompagnia de pestelienzìa non andò inanzi per la grazia de messer idio mise el schambio morì uno suo barba fradelo de soa ma- dre avea nome tonin avea 23 ani e anchora morì una soa sorela e uno so (1449) 27 tVadelo picoli de 5 e 6 ani messer idio sempre sia lodado. de chatelina mia Rechordo chome d' agosto 1448 in- grosò la mia chompagnia non lo portò a bene non piaque a messer idio. de la dita mia Rechordo chome ingrosò la dita del messe de otovere 1448 non lo portò a bene non piaque a messer idio lui sia sem- pre lodado. de la dita mia Rechordo chome de zenaro 1448 in- grosò la dita mia chompagnia e non lo portò a bene fo volontà de messer idio anchora steva a prato de toschana. de mi yuasparo Rechordo de mi guasparo chome adì 8 de setembre 1449 me moza' un dido de la man senestra fo operado movendo 28 (1450 uno legio da luogo a luogo e stiete quatro raissi e undesse dì innanzi che fose bono da lavorare. de chatelina mia Rechordo de la chatelina mia chome adì 7 de marzo 1450 desperdè de uno puto piaque a dio e lui sempre lodado. de nostra madre Rechordo de nostra madre chome adì 16 de gugnio 1450 morì e fo sepe- lida a san mamolo indrito 1' uso de la chiessia e yo guasparo iera a perato ave' le litre adì 5 de setembre. de mi guasparo fu meso in la elio* di mura Rechordo de mi guasparo fu' meso in la chompagnia di muraduri adì 8 de novembre 1450 a perato di toschana e fo meso el partì a fave e fone rogado ser lupo nodaro e paga' lire cinque de quatrin. (1451) 29 de felipo mio chatelina mia de felipo mio primo Rechordo de la chatalina mia chome adì 2 de zenaro 1451 apartorì uno fiollo maschio sabado note a le nove ore e la domenegua seguente lo fìe' bate- zare fo a perato tenelo a batessemo ser lupo nodaro e ser michele de anto- nio e ser bartolomio barzaloue e Stefano de luparelo ave nome felipo. de mi guasparo Rechordo demi guasparo chome adì 27 de prile 1451 ferì uno a perato a nome meo de la chapelina iera parente de mio suosero fo per parole aveno inseme el dito meo dise vilania a mi e mie suosero non posi avere pacienzia diegie dopo dessenare d' uno chortelo in la schina perchè fugiva. Rechordo de 1' ano 1452 fo chavade le fose intorno la tera. de mio suosero antonio Rechordo de mie suosero chome adi 30 (1453) 24 de setembre paso de questa pres- sente vita adì 24 de setembre 1451 a perato e fo sepelito a perato sete amalado el dito antonio mio suosero undesse missi d' una grave malatia. de mi guasparo Rechordo de mi guasparo cbome adì 12 de novembre 1452 me parti' da perato cbon la mia famegia yo e cbatelina mia dona e mia suosera e felipo mio nolo e intra' adì 16 de dito mese e spisse per la via in la spessa de la bocba lire una e soldi dodesse e in lo niulatiero per portare le done el mio puto e altere robe spissi sie fìorin d'oro. de chatelina mia Rechordo de la cbatelina mia chome adì 11 de zenaro 1453 apartorì uno puto maschio non vivo non ave l'anema piaque a dio che tose chosì. de la champana de lo rengo segonda Rechordo chome adì 17 de febraro (1454) 31 1453 fo zeta ia champana grosa del cliomun pessò 13 b. migiara e fo zeta in san petronio e yo guasparo fu' a ti- rala su la tore. de la chà de mie suo'sero antonio Rechordo chome adì 30 d' agosto 1453 riave' la chassa la quale iera de antonio mio suossero la quale romasse per ridità a la chatelina mia dona la tenea nicholosso poeta per forza chon- veneme pagare lire dessedoto e soldi diesse e più paga' a li fra' de san pruo- golo lire sie per li teradigi suoi insoma lire 24 b. 10 paga' i diti denari a rai- naldo barbiero perchè el dito nicholosso glie T avea donada la dita chassa. de m. santi di bentivoie Rechordo de m. santi de y bentivogli chome adì 19 de mazo 1454 menò la sua spossa novela fo fiola del signiore alisandro fradelo del chonte franciescho ducha de milan intrò in bolognia con huno grandinisimo trionfo e fesese huna grandinisima festa e bali e bagordi adì.... 32 (1464) e adì 20 dito partinose da la chassa del dito miss, santi e andono insino in piaza a chopie a chopie a vissitare la chiessia de san peteronio chonuno grandinisimo trionfo fono 634 chopie de zuvani tuti vestiti de seta e 36 chopie de done ve- stite de imborchado a oro e de char- raessin e 20 chopie vestite de rossa e morelo fo tenuto dal pouelo una sen- gularisima festa e trionfo bastaria in chorte de re de chorona el nome de la dita spossa M. a zanevara. di frati de san francìescho Rechordo chome adì 8 de gugnio 1454 se arechose 1436 fradi de 1' ordene de san franciescho in la dita chiessa per fare uno generale so e fenlo e foglie li no- stri signiuri e monsigniore lo legato e li choliezi de bolognia e quelo di li scholari e molti altri cetadini e adì 9 dito andono in prusisione a vissitare le chiessie mazore de bolognia fono 636 chopie de fera grandi e picholi e 82 chopie de maistri in tologia e savi nomini e purdenti fo tenuto dal povelo una belisima chossa. (1455) 33 de chat eli» a mia Rechordo de la chatelina mia chome adi 5 de otovere 1 454 desperdè uno fiolo maschio e ave l'anema in chassa fo se- pelito a san pruocolo piassie a dio che sia cosi e dio sia lodado. de papa nichola Rechordo del papa nicholla quarto chome adì 20 de marco 1455 paso de questa pressente vita sonò la noale adì 30 dito per le chiessie de holognia yera el dito papa de sarezana de lones- sana. de papa chalistro Rechordo chome adì 8 *d' aprile 1 455 fo creado papa chalistro terzo fone fato grandeni&ema festa per le chiessie e per la cita fo fato alegreza de faluo e de champane. 34 (1455) de la tore de la masson Rechordo de la tore de la chiessia de la masson chome adì 12 d'agosto 1455 fo tirada da luoguo a luogo chon tuti lì suo' fondamenti chon yngigni i qualli fé aristotelo de mestro firavaati e mi de ohompagnia fo tirada inverso la viazola e li fo posta e lasada fo portada de lungeza pie 13 alora tenea missere achile di mal vizi la masson e lui ce donò lire cento e monsigniore bissarione ce ne donò cinquanta fo una gran spessa per- chè piove che eie dete un grandinisimo impazo e fadiga. de taramoti Rechordo di li taramoti chome adì 2U de dessembre 1455 fo in bolognia e in altri luogi asae grandinisimi taramoti per modo e tale che a le hore 4 e 1/2 fono tamanti che chadè el champanile de la chiessia de madona santa maria dalmonte e de monte chamini per la tera de boni luogi e bone chasse e (1456) 35 ropesse le chiave del spedale de la morte e desperdè de monte done grose fono tamanti che credo che se non fose li chuorpi santi che sono in le chiessie de questa tera certamente seria aporfondada. Ydio sia sempre lodado. Rechordo chome fo chomenzado el monesterio de le suore de santa chiara da santo antonio in valdelavessa dal se- ragio de l'a.° 1455 e andavese lavorando con le lemossene. de la dona mia chat elina Rechordo chome adì 11 de feraio 1456 apartorì chatelina la dona mia uno puto maschio a le 15 ore e fo el perimo dì de quaressema e fìelo batezare adì 15 de dito e tenlo a batesemo zoanefran- cescho di poeta e antonio di simon da i bichieri e guasparo de la dona cimadore e puossiglie nome a la chapela tornasse perchè fo quelo ano dinanci grandi ta- rainoti e a batessemo ave nome antonio e geronimo el suo nome drito si è anto- nio idio sia laudato sempre. 36 (1466 felipo mio fiolo Rechordo chome adi 16 de marcie 1456 chomenciò felipo mio fiolo de andare a la scliola per imparare de liegere e buoni chustumi e messer idio sia laudato sem- pre. de antonio mio fiolo primo Rechordo chome adì 8 de aprile 1456 morì antonio mio fiolo e morì del male de la riticha e stete quatero dì retera- pito chome piasse a messer idio e lui sia sempre laudato e ringracià de quelo che lui ce fa. de chompagia Rechordo chome adì 2 de magio 1456 intera' in la chompagnia de san dome- nego per chonsitimento de el chorpo- rale de la dita chompagnia e del ma- saro el quale masaro se fo charlo de . . . (1456) 37 anda? a venessìa Rechordo chome adì 6 de magio 1456 intera' in veniessia per vedere la festa de la sensa la quale se fa una grande festa e io guasparo non giera mae stato inanci a veniessia sì che io vidi la dita cita e la dita festa e stieti in la dita citàterì dì e dipoe vieni a chassa stava in mirassole apreso a quelo se chiamava Yachomo da le bolete dov'è el pozo da la bon'aqua. una stela in cielo Rechordo chome del messe de zugno 1456 aparve da verso ponente una stella la quale avea uno ragio grandisimo volto in susso ed iera molte lussente. un pia Rechordo che piadega' chon piero antonio mio fratelo de madere per le masarie le quale ave' el padere del dito pieroantonio da mia madere quando la se maritò e del dito pia se ne fé chonpormeso in dui albitri i quali al- 38 (1456) bitri se fo per mi Zoane di nofri da i bi- cchieri e per el dito piero antonio se fo doruenego da le guaine e ser palami- desse se fo rogato e fene la charta de quelo che se tenerono i diti albitri e fo in 1456 de genaro o cercha. asolvasson Rechordo de la solvassone fata de mi e de m.° bartolomio de i nigri mura- tore ser francescho de i bentivogie no- taro fé la dieta solvassone e charta de 1456 adi 2 de mazo. mi guasparo Rechordo chome io guasparo intera' in la chompagnia de l'arte del muro adi 7 de novembre 1456 per vigore del masaro e suoi chompagni antonio de chopelo e lorencio brocho chompagni del dito masaro M.° iachomo de ton e 20 huo- mini de la chompagnia e nodaro nostero se fo ser francescho de i bentevogie e paga' lire oto e inanzi ave' pagadi soldi quaranta che sono lire diesse e più paga' una bona cholazion soldi tredesse soma 1. 10 sol. 13. (14.™ 39 mi guasparo Rechordo de mi guasparo chome adì 23 de novembre 1456 chadi in ebassa de bartolomio de charlin spiciale io e uno mio garzone el quale fu bartolomio de piero da ebomo e io me mosi uno bracio manebo e rapimi la testa e fieme un gran male al peto per tanto ebe io stieti molto male el garzone se fé male a la chosa rita per tanto ebe fu tagià doe volte e M.° batista da pissa fu '1 medego de mi e '1 dito garzone. partizon Recbordo chome adì 17 de dessembre 1456 parti' le masarie le quale sono de- visse per gli albritri nuostri zoè Zoane di nofri da i biebieri se fu per mi e M.° domenego da le guaine se fo per pie- roantonio mio fradelo fono le dite ma- sarie antighe e fune de stima de lire sete in tuto la parte mia e fu divisso ch'el dito pieroantonio me dese lire do- desse e soldi diesse in chondanti sì ebe 40 (1456) io ave' de le masarie de mio padere e de la dota de nostera madere tuto que- sto dito sopra sorito in soma lire 19 sol. 10. tardinoti Rechordo chome adi 4 de dessembre per iiisino adì 11 de dito 1456 se fo grandi taramoti in lo reame de napoli e se fo grandenisimo rompimento de chastela e de cita per odida fono 83 chastela e 19 cita le quale forno rote e le quale forno somersse. di taroinoti Rechordo chome adì 10 de genaro per insino adì 18 de dito 1457 se fé gran di- seme prosisione in bolognia e grandissimi duzuni e stete tuta quela setemana ch'el popolo de bologna non manzono charne a riverencia de idio e de la sua bene- deta madere madona sanda maria e de tuti i suoi santi e pregando idio che eie guardase da tanta fortuna la quale iera inchonterata a quili de lo reame e idio el facia per la sua piata e missere- chuordia amene. (1468) 41 mi guasparo Rechordo chome adì 3 de feraio 1457 fu' tagiado in lo genochio e tagiome M.° batista da pissa medicho e stiete molto male inanci che io fose tagiato e dapo' ma chome piaque al nostero signiore idio Yo guari' liberamente e stiete in leto 17 dì inanci ch'io me potese mo- vere ma di po' chomencia' ad anda- re e stiete innanci che la fose salda la dita piaga tuto feraio ma per la gracia de idio andai de può' a lavorare e que- sto dito male fu per la chaduta eh' io fié' in chassa de bartolomio de charlin la quale chaduta si è in questo a e. 7 idio sia sempre lodato e ringraciato. mi guasparo Rechordo chome adì 3 d' aprile 1458 intra' in tera in la chompagnia de san geronimo benedeto idio me dia gracia che posa fare buono prencipio e buono afino per in sechula sequlorum. Chome fui meso in la chompagnia de Giromino Nota chome Yo fie' tute quele 42 1458 mura che ve sono adeso 1495 da la rhiessia in fuora. uno chompare Rechordo chome adì lOdegenaiotieni' a batesimo una uta a bavtolomio de charlin spiciale e ave nome gesse. de la chatelina mia apartorì una puta maria Rechordo chome adì 2 de feraio 1458 la matina a 7 ore de note venando al dì che fo la nostera dona e per sua re- verenda i pusse nome maria al bates- semo e tenela al batessemo |martin ges- sarolo da san rufelo el quale si è fra- delo de Yachomo becheto e andrea de merigo M.° de ligniame). (*) de maria mia fiola Rechordo chome adì 7 de feraro 1458 andò a balia maria mia puta el balio si O Invece di martiri gessarolo da san ru- felo, ecc. aggiuntovi poi sopra carta incollata prima avea scritto : don Glaruontmo monacho tìe la abadiu de la chorvara. (1456) 43 è ilomenego de giovane da piumacio e la balia si è la dona soa nome cba- telina andai a santo antonio la segoncla volta Rechordo chome adì 4 de aprile 1458 ancia' a santo antonio de viena e tornai adì 28 del dito messe sano per la di- vina gracia de idio e de santo antonio e spisse quatero duchati in tuto faciando l'oferta e one chossa onesta mente lire nndesse e soldi oto. vechario de piumazo Rechordo chome adì 1 de luglio 1458 intra' vechario de piumacio per sie missi fu mie nodaro ser zoane da montevie. chompare Rechordo chome adì 17 de dessem- bre 1458 tieni a batessemo una puta a iachomo malagiara e fu' suo compare el nome de la dita puta si è bernardina e fu batezada a piumacio 44 (1459) chatelina mia Rechordo chome adì 16 de marcio 1459 fé la chatalina mia chompagna uno puto maschio e cliome fu nado muri chome piacque a idio e fu bategiato in chassa da la chomare idio sia lodado [del papa pio] [Rechordo chome adì 9 de mazo 1459 vene el papa pio a bolognia alora rezìan li bentivoli e feno venire el chonte ga- liazo nolo del ducha de milan ducha francescho vene chon 3 mila chavali bene in punto con de omeni e chavali veneno per soa guarda perchè la parte da cha- nedolo iera fuora osidi aveano paura che la tera non fese moventia e fu fato uno grande onore a l' uno e l'al- tro e adì 13 dito el papa chantò mesa in san petronio e mise indolzienzia ple- naria a chi odese la dita mesa chonfes- so e chi non fose chonfesado aveseno tempo oto dì a chonfesarse e valevia la dita indolozenzia cholpa e pena fo el (1460) 45 dì de pasohaa rossada adì 13 de uiazo e adì 22 de zenaro 1460 ve ne tornò da chonzilio voleva andare a siena se n'andò adì 23 dito mese e ano. Felipo de resse min nacque de questo ano 1460 per dito de soa zea e de soa madore.] (*) Tutto questo è scritto sopra un foglietto incollato: sotto si legge: papa pio Rechordo chome adì 9 de magio 1459 intero el papa pio in bolognia che alhora teniva la parte dei bentivoli e feno venire el flolo del ducha de milan chon trio milia chavali et avea una bela chompagnia siego e fegie venire una sua guardia de la tera perchè la parte da cha- nedolo a reraose la tera perchè erano fuora usiti e fese un grande onore al papa e al flolo del ducha el quale iera el chonte ghaliacio. indulgentla de papa pio Rechordo chome adì 13 de magio 1459 el papa pio chantù mesa i'i san petronio e fo el dì de pasqua rosada e degie induligentia pe- lenaria a chi odia e vedea et vedese . . . che fo- seuo chonflesi e chontriti di suoi pechati ... a a soli quatro cholpa e pena e che non fosse chonfeso avea termene di aconfesarse et vegie la dita induligentia papale zoè pelenaria idio sia lodado de fato dono. 46 (1459) papa pio Rechordo chome el papa pio se partì da bolognia adì 10 de magio 1459 e andò a ferara per nave per andare a man- toa e andò a mantoa a fare choncilio. pieroantonio mio fradelo Rechordo chome adì 2 de zugnio 1459 fu ferido piero antonio mio fradelo per questo modo chome apreso e prima pieroantonio e uno suo chompagno asal- tono huno michele de iachomo da fio- rencia e fermio in la mano per modo che avea pocho malie in una mano el dito michele andò dai signiuri e impe- terò che fose presso el dito pieroantonio si andò in chassa a tempo de note menò schaticia e pierrafael harisselo per pi- giare el dito pieroantonio e presseno in chassa de gumigan assenaro suo vessino el dito michele perchosse e ferì in lo peto chon uno chortelo posteresse per modo e via che morì el dito piero an- tonio adì 14 de dito messe e fo sepelito a san mamolo. (1459) 47 pieroantonio mio fradelo Rechordo ehome ser iachomo da sa- turni fé el testamento de piero antonio adì 4 de zuguio 1439 chon bono inteleto e ser firiano de i maltigidi fé lo aven- tario de le masarie de la dita chassa del dito piero antonio e M.° domenego da le guaine asimò el fornimento e fene uno aventario de le robe de botega del dito pieroantonio de le quale robe ne fo rogato ser firian de i maltechiti e prisse la tedoria cbon bona rassone e fone ro- gato ser firiano de maltigidi in palacio del podestà e anderea de M.° bartolomio murado el quale e feraciero fu de pres- sente e ser zoane di buchi e tornasse di bucbi e alchuni altri la futela e lo inventario a ligistro de ser domenego chatelan adì 25 de febraro 1461. mia chogniada nìcholossa Rechordo chome adì 23 de zugnio 1459 se maridò nicholossa dona che fo de piero antonio mio fradelo padere de iachomo e de chiara la quale fé poche» 48 (1459) onore al marito pasato e a suoi fioli e che la se n' andò la matina inanci dì che lo so sposso el quale no l'avea an- chora spossada per modo che ne fo un gran dire per la vissinancia e fo la vilia de san zoane de zugnio. mia chogianda nicholossa Rechordo chome adì 2 de luglio 1459 paga' i dinari de la dota de nicholossa de bartolomio da le chastele dona che fo de piero antonio mio fradelo e fesene la charta de la dota la quale io guasparo scrisi e fone rogato ser Ariano malte- chiti e fese chon quela solinitade che hissognia a simele facienda in chassa del dito ser Ariano maltegidi e asolveme de one chossa che l'ave ma' aviio a fare chon mi e chon el dito piero antonio in chassa del dito ser Ariano. de choliezo mi guaspare Rechordo chome adi 29 de setembre 1459 fue trato masaro de la chompagia de i muradori e fu la prima volta che fu mae masaro e fu per magninità de cha- 1 100) 19 briele poeta che iera choni'aloniero de zostissia e tuti e chonfalunieri e masari de choliegi tanto quanto durò el nostro tempo persiguitono tutavia i ladiri per modo che adì 23 de novembre feno api- chare per la gola a la ringiera huno bo- naldo a forore de pouolo perchè li era stado aduto uno brieve del papa che do- vese champare e nui chuliegi non vo- seno e andono in palacio del podestà e fenlo morire e butare zosso da la riengera a forore. mie' illudi Kechordo chome adì ultimo del 1459 vene antonio patregnio de Yachomo e chiara mie' neudi vene in chassa lui e zoane de siedinari interono in chassa toseno el dito Yachomo e chiara per torcia e portono via non iera alora in chassa seria stado altramente. del papa pio Rechordo del papa pio chome adì 22 •le zenaro UGO intrò in bolognia per la i 50 (UGO; porta de galiera e partise de bolognia adì 23 dito per andare a stare a siena fu achompagnià da zetadini. de mie' nivodi Rechordo del dito antonio chome adì 27 de febraro 1460 me fé uno portesto per li diti puti e yo li fie' la resposta a i ati de ser ludovigo mezovilan adì 4 de marzo fela messer andrea lion per mio nome. el palazo di bentivogie Rechordo del palazo di bentivogli chome adì 12 de marzo 1460 se cho- menzò a chavare li fondamenti per fare el dito palazo e adì 24 d'aprile 1460 se chomenzò a murare e yo guasparo mise la prima preda e fo in su el chantone sota el portego verso la chassa pichola de i diti bentivoglii dapo' se fé una cri- simuuia di 3 pila. . . de mie nitidi Rechordo del dito antonio chome adì 8 de novembre tose a fare le spesse a li (1481) 51 diti puti Yachomo e chiara e viestie e chalzare del so propio e yo fu' chon- tento tesene le charte in lo studio de misser anderea lion adi dito. un chompare Rechordo de mio chompare antonio de guido da speta chome adì 2 de no- vembre 1460 li tieni' a batessemo una puta la quale a posse nome bernardina. de chatelina mia Rechordo de chatelina mia chome adì 1 de marzo 1461 apartorì una puta e bateza'la adì 3 dito e tenela a bates- semo bartolomio de zoane de la chalcina e cristovalo de yachomo zaneti e pose nome domenega dio sia lodado fo que- la e' ha nome tadia per vuodo life la balia. de la pordenanza Rechordo de la pordenanza del monte chome adì 15 de gosto 1461 el papa pio li chonzesse perdonanza pelenaria a la 52 (1462) chiessia de madona santa maria dal monte da l'un vespro a l'atero chi v'an- dava chonfeso e chontrito di suo' pe- chadi. de chat alino, mia prima e n'avè uno fio... Rechordo de la cliatalina mia chome adì 16 de luglio 1462 paso de questa pressente vita a ore 22 fo in venire dio li perduni non posendo apartorire maestro zoane de navara medego lo chavò fuora del chorpo fo uno puto maschio fc in pias- sere dio che fose chosì fato quelo champò forse una hora e po' morì yo li fie' quelo che meffò imposibole per champarla per- chè yo l'amava quanto fose imposibole perchè non credo che né sia né fose mae una migiore de He dio li faza passe a l'anema fo sepelida adì 1? dito a sanpruo- golo chon quelo onore che me fo imposi- bole priego dio li dia paradisso per la soa piata e missrechuodia e chosì el faza an- chora ve priego voi che legiti de des- side una avemaria per l'anema soa ave- maria cracia pena (u<;_> sa una vendeda Rechordo de la vendeda de la chassa de san mamolo chome adì 24 de setembre 1463 paga' a le chartiessele lire tre de bolognin d'ariento non fo vendeda libra ser zoanemaria di gamba lungi fé erore non so fé chosì bo alteramente el paga- mento apare al so libro cbampion a e. 176 fo ser cbarlo bechadelo e dalbo e inanci che volese pagare me lasà fare spessa fu pigiore. Rechordo chome adì 26 de novembre el ducha fa.° ducha de milan fé un pre- sento, mandò al chomun de bolognia uno bo grasso li vene duellati cento fo de l'ano 1459 e yo n' ave un pezo perchè iera masaro de cholezo adì 26 de no- vembre. de messe)' santi di bentivoli Rechordo de la morte de messer santo de y bentivoli chome adì 1 de otovere 1463 paso de questa pressente vita e andòli tuto el povelo de bologna a fargie ho- 54 (1436) nore e fese uno grandinisimo honore por- tose el dito chorpo insino in piaza in- torno la piaza e tornono a san yachomo e lì el sepelino a grande honore e foglie tute le chieressie de questa tera. del papa pio Rechordo chome el papa pio chome adi 4 de hotovere 1463 chonzese perdo- nanza pelenaria a la chiessa de san pe- tronio chi v' andase chonfeso e chon- trito di suo' pechadi e hoferire al ataro qualche chosa havea la pordenanza cholpa e pena. de cholezo Rechordo chome adì 1 de luglio 1463 fu' fato masaro de cholezo per la choni- pagnia di muradori e yn quelo tempo fo fato e chomeso la note de san bar- tolomio in la chiesia fu tolto doe fe- mene per forza e fono menade fora de la dita chiessia e li diti cholezi le feno pigiare dui e butargie zosso de la rienga a forore l'uno fo uno famegio de messer ^1458) 55 ludovigo di bentivogli avea nome zoaae da charavazo l' atero ave nome chape- leto dio faza passe a li aneme loro l'uno iera da charavazo e l'atro iera da bo- lognia. san petrnnio Rechordo de san petronio chome de l'ano 1463 io acresuda tri pilastri e cho- verto fo per mazenità de monsignore mis- ser anzolo omo da ben ligato e altri ze- tadini da bene el sopradito monsignore fé 34 chalonici per la dita chiessia el primo dì de l'ano 1464 ch'aveseno hofi- ciare de dì e di note e dotoglie de le intrade de san peteronio. de Messer zoane di bentivoli Rechordo chome adì 2 de mazo 1464 Messer zoane de y bentivogli spossò raa- dona zanevara la quale fo mugiei'ó de miser santi di bentivogli e fìola del si- gniore alisandro fradelo del chonte fran- ciescho ducha de milan. 5<J (Uti 4) mi guasparo e /</ france$cha miti spossa Recliordo de mi guaspai-o chome adì 28 de luglio 1464 me fie' sposso de fran- ciescha de ser Ya.° (*) neza de l'azin de la nave e chavala de chassa soa del dito facili adì 7 de otovere fé la chavta ser matie da chaverara adì 15 dito pa- ga' le chartessele adì 29 d'aprile 1466. del papa pio Recliordo del papa pio chome fo la morte soa morì ad anchona iera gido per andare a fare guera chontra el turcho chon certi altri signiuri e altri cetadini de cri- stinità e sopra le altre chose andove da bo- lognia messer achile di maluizi e messer yachomo de giengia vene le novele a bolognia de la morte del dito papa adì 16 d'agosto 1464 sonò la noale adì 17 dito per messe e ano. ri Prima ora scritto luétoviffo. (I4t;:> 57 <fe? -papa pardo Rechordo del papa • paulo segondo chome fo criado papa vene le novele a bolognia adì 1 de setembre 1464 e lesene grandisima alegreza e falò per la dita zita e burgi. de mia suossera Rechordo de mia suosera m. a agola se partì di chassa adì ultimo de zenaro 1465 e aspetò quando fose gido a le moline per fare venire una soma de fa- rina chiamò li suo' parienti zoè petronio de virdinelo e tuti li suo' noli e to- rnasse del guasta e biassio e robome la chassa quanto i poseno e io per non zunzere male a male vose la mia roba e diegie lire vinte e per mi da facin da la nave li quali portò ser zoane di buchi nodaro e fu rogato de una asol- vasson la qualle me fé per la dita par- tenza. 58 (14G5) chassa chomparada Rechordo de la chassa che de la cha- pella de san zorzo chome i' la chompa- ra' fie' el merchà adì 25 de febraro 1465 e andave a stare dentro adì 1 de marzo fie' la charta adì 18 de marzo de lire dossento de moneda chorente fo rogato ser nicholò de bonefacio broaldo nodaro e paga' al perssente lire cento e apreso a termene tri ani lire cento quindesse le quale lire cento pagò per mi facin de la nave la quale chassa me vendè zoane de berton champana purchoradore de ga- laso d' antonio chalaso e guasparo fra- delo del dito zoane purchoradore del dito galaso retifichò a la dita vendeda adì 28 de dito marzo e più retifichò lu- dovigo fradelo del dito galaso adì dito 28 fo rogado ser badisera di grasi nodaro fradelo de messer gracian di grasi de novembre 1464 fu fata la prochura di diti per mane de i diti nodari pagò el dito fazin li diti dinari adì 20 d' ago- sto I4B5. (1465) 59 de befaardina mia fiola Rechordo de la francescha mia chomo l'apartorì una puta non fo a so tempo bateza'la in fereza tenela a batessemo la chomare la quale avea nome la stangelina pusse nome a la dita puta bernardina naque adì 11 de zugnio 1465 e bateza'la el dito dì idio li dia bona ventura per l'anema e per el chorpo e chosì el t'aza per la soa misserechordia. Rechordo chome messeo zoane diben- tivoli ave uno flolo maschio de m. a zane- vara soa dona novela a nome anibale na- que adì... de genaro de l'ano 1469 e sonò la champana grosa de san yacho per ale- greza e fese gran festa per lo puovelo e grande alegreza n' ave el puovelo de bolognia perchè fo primo maschio che l'ave. la prenzipesa Rechordo de la prencepesa flola del ducha de milan chome la vene a bolo- 60 (1465) gnia per andare a mari el quale iera fiolo de re ferante el quale iera re de napoli yntrò in bolognia adì 17 de zu- gnio 1465 chon uno grandinisimo trionfo li bolognissi li feno un grandisimo onore de champane e de zetadini e de done andarve inchontra insino di fora da la por- ta alozono le done in chassa de Messer zoane di bentivogi e dui fioli del dito ducba alozono cbon li malvizi non se poria chontare el grandisimo trionfo che si fé de bargordo e di chorere un palio per la porta de strà san dona e altri cbose asae stete dui dì qui a bo- lognia. de la chassa de san zorzo Rechordo chome e paga' li dinari de la chà da san zorzo adì 20 d'agosto 1465 pagò messer fazin da la nave lire cento de bolognin de moneda de pichiun a an- drea di barberi de varegiana padre de gerguoro sposso de nicholossa sorela de galaso e ludouigo d' antonio de galaso da varegiana fo rogado ser palamidesse di i-usi nodaro paga' li diti dinari mi (1466) (il guasparo di nadi per chonsentimento de le dite parte chome apare al mio libro a e. US fo per parte pagamento de la chassa chomparà da i diti. Nota che è l'orto lungo per la lungeza de la chassa pie 30 lungo la via e dal atro chanto verso el vessin lungo pie 33 d. 3 e largo per la largeza de la chassa apreso alla dita largo pie 46 e in testa lungo la dita viazola largo pie 39 d. 6 dentro da la ceda. sigillali da zielo Iiechordo chome adì 1 de setembre 1465 fo tuto el dito messe grandisimi signiali in cielo i quali signiali fono ch'el sole doventò de più fata e no avea chalore insì quando iera chome zenere e quando morelo e quando azuro iera tenudo uno grandisimo signiale stede a questo modo uno messe. el ducha de milan Rechordo chome vene le novele de la morte del ducha de milan a bolognia adì 10 de marzo 146tì vene le novele de la 63 (1466) morte soa che fo in lonodì se dessea che era morto el venire dinanzi ch'era adì 7 dito la morte soa del ducha fran- ciescho. de la franciescha mia Rechordo chome apartorì la france- scha mia dona uno puto maschio adì 26 de setembre 1466ahore 16 del dito messe fo in venire e fielo batezare adì 28 dito e tenere a batessemo maestro zoane cha- pelan maestero de ligniame e benedeto de y archolan a nome geronimo. [de bartolomie choglion] [Rechordo chome adì 25 de luio 1466 fo roto bartolomie choglion dito el ber- gamasche a la rechardina chontà de bu- drio lo rope el ducha ghaliazo ducha de milan fo fé ri di asae e morti puochi morì asae chavaglie ne vene asae a bo- lognia tale guarìa e tali moriva.] (*) (*) Il testo fra parentesi è in carta sovrap- posta, cui sotto è altro scritto illeggibile. Si ve- dono a stento le parole « Rechordo chome ser nicholò da loglian nodaro chome fo rogado.» (1468) 63 felipo mio Rechordo de felipo mio fiolo paso de questa vita venire matjna in sol fare del dì a ore dodesse adì 16 de otovere 1467 de male de pestelienzia fo sepelito a san zorzo de pozalle e dio sia sempre lodado al nome de messer idio diremo pater noster. de la morte de la franciescha Rechordo de la franciescha mia dona e bona chompagnia paso de questa vita pressente venire de sira a ore 22 del messe de otovere adì 23 del dito oto- vere 1467 e morì del male de peste- lienzia e dio sia lodado fo sepelida a san zorzo prego che lieze diga uno paterno- stro e una avemaria per l'anema soa pa- tere nostere. de chatelina mia segonda dona Rechordo de chatelina mia dona cho- me e la mena' adì 28 de zenaro 1468 a nome chatelina liola de nasimben mu- 64 (1468) naro fo dona de ressemin sarto da mi- lan ene dui puti a nome felipo e bati- sta fioli del dito ressemin la dita chate- lina vendè le masarie a maestro nicholò di zagni strazarolo per lire ventequatro e soldi qua. zoè L 24 b. 4 le mostra' a batista lion e a piero pese niuno non vose dare quelo m'à dado el dito. Rechordo de l'ubigasson fata sopra el mio tren da via larga Yaóhomo de bassilio da la rengiera me preste lire cinquanta zoè disoto fiorin largi d' oro sopra el dito teren e ser matie da cha- verara ne fo rogado adi 12 d'aprile 1468 e dipo' e rechonoso dal dito alito fran- chare a tempo ani tri chomenzando el primo dì de marzo del dito ano pagando lire tre l'ano e una opra de mi el dito nodaro ne fo rogado adì 30 de ma- zo 1468. la investida Rechordo de la investida e sugoreza de la chassa da san zorzo ò cliompa- rado da zoane de berton champan-a e ludovigo de galaso da varigiana ser ba- (1468) 63 lamidesse di rasi nodaro fo rogato de la dita investida e asolvasson me fé gu- ielmo da san piero e doratia soa dona fiola del dito galaso chome apare in zornale a e. 37. ì'ofizio de sanV agada Rechordo de l'oficio del vechariado de sant' agada fui trato vechario de l'ano 1468 del messe de luglio e ser antonio de zoane dal seraio fo mio nodaro del dito oficio a librazo e. 141. Rechordo de la oselvassone me fé gu- idino da sampiero e doratea soa dona de dinari i quali ò pagadi de la chassa da san zorzo in pozale ser palamidesse di rusi nodaro ne fo rogado de la dita osalvassone e de li dinari ò pagadi per la dita chassa adì 22 de zugnio 14G8 e apareno al mio libro a e. 57 de mia ma- ne propria. <;i; (1469) andrea el muro del chortile la chà da san zorzo Rechordo del muro del chortile de la dita chassa come yo e andrea de merigo maestro de ligniame avemo fato uno achor- do del dito muro xoè femo per mità pie diesse per lungeza chomenzando da la mia diossina de derio e vigniendo in verso l'uso dinanzi pie diesse per lun- geza e per alteza pie tredesse e che non se deba achassare né per mi né per lui e ser alisandro de ser zoane da ressen fo rogado de la dita chonven- zione adì 12 de dessembre 1468 el dito muro se de' fare groso d. 9 per mità lui e mi. uno chompromeso Rechordo chome i' fie' uno chompor- meso de la ministracion de la tutela e ridità de piero antonio mio fradelo e Yachomo mio nevodo adì 17 de febraro 1469 in lo prodo homo zoanebatista pontesselo e ser francescho burtigaro fu rogado del dito chompormeso de ras- son e aquità. (.1489 91 (t partorì Rechordo chome adì 23 de marzo 1 469 apartorì chatelina mia dona uno puto maschio a ore 20 del dito dì e bateza'lo adì 26 de marzo tenelo a batessemo an- tonio da le lanze à nome antonio. el lodo dado Rechordo chome adì 17 d'aprile 14<>H lodò zoanebatista pontesselo albitro de nui mi e yachomo mio nevodo feme di- bitore del dito yachomo lire vintecinque de moneda chorente e una covetina da puto de veludo verde rechamà con scha- iete d' aregento e una chaseta d ? alce- preso e una saieta da puta de sagia rosa chon manege lisandrine le qualie ierano del dito yachomo ser francescho burtir- garo fo rogato del dito lodo a dì dito di sopra e yo ritificha' al dito lodo adì dito e el dito yachomo retefìchò adì 5 de; magio del dito ano a i ati del dito Ber franciescho. G8 (1470; la chassa da san zorzo Rechordo chome adì 12 de dessembre 1470 vendi' una parte de la mia chassa da san zorzo de pozale a ser benedeto garganelo per lire cento de bolognin a moneda eborente la quale vendeda fu dinari me prestò e yo eh' ò fato questo per sua segoreza e lue me la de' ven- dere ad afito franchare a questi pati e chonvencione chome apare qui adì 14 de zenaro 1471 rechonoso la dita chassa a tempo ani sie chomenzando a chaliende del dito messe e fenendo chome siego- nolo pagando on' ano lire sete e uno paro de chapun one ano per la festa de san michele e ser nicholò chiarin fo ro- gado. asolvasson Rechordo chome adì 12 de dessem- bre 1470 nasimben munaro me fé l'a- solvasson chome apare per charta de sei- polo da la schiapa nodaro de li lire qua- ranta m'avè fato pervenire per le mane de bartolomio da la chalcina. (147\). 69 Rechordo chorne de l'ano 1470 se sa- legò la piaza de porta tamendua le parte quele de sopra e de sota. del papa pauìo Rechordo chome adì 22 de luglio 1471 avemo la morte del papa paullo se dise iera morto de morte subitana. Vene le litre adì 10 d'agosto 1471 del papa sisto el quale fo di fra' de san francescho e fo so zenerale fese tri dì festa e faluo e grande alegreza. del puto de zoane chapelan Rechordo chome adì 23 d'agosto 1471 naque uno nolo mascho a zoane chape- lan maestro de ligniame non fo de la sua dona fo una zovene che per el mieglio se tasse à nome el dito puto vicenzo Messer idio li diea ventura bona. de uno ladro mi guasparo Rechordo chome adì primo de oto- vere 1471 fu' fato masaro di choliezi 70 (1471) per l' arte di muraduri feno uno belo ofizio el dito cholezo presse uno yachomo de de ladro fo impichà adì... de dessembre. Rechordo chi fé la charta de la dota de chatelina de nasimbene munaro dada a ressemin da milan sarto fo fata per le mane de ser polo di fronte nodaro de l'ano 1455 adì 5 de febraro zoè la prima e yo li fìe' la segonda chome apreso a e. 16. una parte de la charta de la dota Rechordo chome e fie' charta de la do- ta de chatelina mia chompagnia la quale fo ed è fìola de nasimben munaro adì 10 de dessembre la quale charta e in- stermento fé ser guasparo gambalunga nodaro. [Rechordo chome de l'ano 1471 fo alo- gada Fostaria de la chompagnia di mu- raduri a tornasse da... e a zoane so nolo per ani diesse ser bartolomie de za fé la eh art a. 1 (1472! 71 |E chome de l'ano 1472 fo fato uno aseto chon la chompagnia del spedale da la vita e quela di lardaruo' e nui rau- raduri che non ze potese tore la lume de le fenestre verso santo àio ser anderea da la malvassio fo rogado.] (*) Rechordo chome adì 11 de luio 1472 me fé la charta Yachomo di nadi e zoane so fradelo e antonio so nevodo del teren m'ano vendudo e ser gracian di grasi fo rogado de la dita charta e vendeda a mi e a don bartolomio de san tornasse del merchà chostò lire tredesse la tornadura (') Tutto ciò che è rinchiuso fra parentesi sta scritto in un cartellino incollato. Sotto si legge stentatamente : « Rechordo chome adì 20 de l'ano 1471 zu- » gaio fu uno achordo fr* mi e andrea de » la de 1' achonto el quale è de mità zoé » quelo che fo rogado al sadio da ser zoane da » rese e da questo jachobo dico di soprani fo » rogado per bartholomio de maestro nicholòdi » mainardi fo rogado del dito achordo fato per » mi el dito andrea de la me fé in » questo modo zoè che el dito andrea se de' fare » el dito mazo de' fare avuto zoè spason e si- » fraiore per lo el quale fato seguire de » la zosticia alto por prosimo ala .... 72 (11:72) sono tornadure undesse e mezo... el dito teren si è posto in la guardia de rusi dito la dia di santi chonfina Yachomo bargelin de lado e in testa matie de giurzi e de sota biassio geto e pelegrin chavestraro e in l'atra testa la via cho- muna ser gracian di rusi e ser... dala- volio fono rogati adì 11 de luio 1472. E a questo di dito rechonoso el dito teren per indevisso chon el retore de la chiessia de san tornasse del merchàper lire sie l'ano. antonio dalin (*) Rechordo chome adì 9 de dessembre 1472 fo ferido antolio dalin grando ami- go de la chà di bentivogli Messer zoane di bentivogli s'aremò e cliorse ala piaza e domande chi è sta che 1' à morto li fo dito fo uno fìole bastardo de Messer cristovalo di chazanomissi e el dito Mes- (•) Da questo paragrafo fino a quello de Var- cha mia de mi guasparo, poi di nuovo al para- grafo de erecholese malvezo si trova doppia sovrapposizione di fogli incollati ; la lettura di ciò che sotlo sta scritto è quindi impossibile. (1473) 73 ser zoane mandò de fato fose burssiada la cliassa del dito Messer cristovalo e mesa a saelio mano e chosì fu ubidido yera uno so nevodo del dito Messer cri- stovalo nolo de so fradélo vanì in nuna chamara del dito so barba e lì fu morto e mesa la roba a sachomano e fito el fuogo in la dita ebassa e burssò el dito Messer cristovalo fugì per dedrio da l'orto e andosene a ebassa de vergilio mal- vezo e per suo amore li fu champà la vita a lui et à uno fefiolo el quale iera a quela ora di signiuri e fone mandado a ebonfìne amendue anchorat'avisso ch'el dito Messer cristoualo iera del numero di sedesse e del ebonsegio e quando questo fu non iera anchora morto el dito anto- nio morì adì 12 del dito messe. Rechordo chome adì 28 de novembre 14/72 ebadi zo per el busso de la rola del chamin novo de verso l'orto a cho fito per insino in tera e speciame la testa monto deschunzamente per modo stiete per morire uno m.° franciescho da parma grandisimo medego da teste me guarì e vose de soa fadiga duchati oto 74 (1473) stiete in chassa per insino adì 8 de fe- braro 1473 e alora cbomenza' andare a fare le mie faciende dio sia lodado de one chosa ch'el fa. Recbordo cliome vendi' el mio teren da rusi a yachomo bianchin e fradie adì 30 de marzo 1473 per lire cento de mo- neda de quatrin a moneda a oro fo ro- gado ser bartolomio de panciachi no- daro- e adì 7 de mazo 1473 in' afìtà la dita tera per ani diesse pagando onano lire sie d'afito el dito nodaro fo rogado. de luogo mio da valarga Rechordo cbome adì 2 d'aprile 1473 chabriele de batista poeta noe resse la mia tera da via larga cbonfine con ser palamidesse di rusi e petron e zanba- tista de zerdepian in testa e la via e ser piero zanolin nodaro bologniesse fo rogado de la dita vendeda e restodia in drieda a mi guaspare per lire trenta m'avea imprestado. (un) re de la misserechordia Rechordo chome adi 9 de mazo 1473 li frati de 1 ordene de santo agostino de osservanza veneno a stare ala chiessia de fuora da la porta de strà chastiuni se chiama la chiessia de M. a santa maria da la misserechordia e ser Yachomo da la rengiera la pagò a loro a li fra' de san michele in boscho la iera soa. de l'archa mia de mi guasparo Rechordo chome adì 19 de setembre 1473 chompara' una archa in san zorzo e yo la fle' dentro da la porta de lunze da la dita porta pie 12 de riempeto a una prima fenestra de lunze dal muro un pè e ser zorzo di rugierinodaro fé la charta de la dita chompra e yo guasparo li ò fato depinzere uno san gironimo che prie- ge messer idio per nui sepelidi le dentro da la man mancha e anchora digo chome yo guasparo di nadi muradore lo chom- para' el luogo per fare la dita archa da l'abà retore de la dita giessia de san 76 (1476) zorzo e chosì 1' ò fata chome è dito in dita giessia a man mancha suta la pri- ma fenestra chon l'arma nostra de mas- segnia sopra la dita. de erecholese malvezo Rechordo chome adì... de... 1474 fo roto el champo della signiria de veniessia da li turchi in tirvissana e fo presso eri- cholese malvezo e altri cristiani yerano al soldo e chonduti da la dita signioria e fono menadi in torchia e tali fono ven- dudi el dito ericholese morì a soa morte in chassa de quelo l' ave per perssone geronimo da noche el vide vivo e morto s'el champava lo menava a chassa soa pagava la tagia. Rechordo chome adì 8 novembre 1476 se chomenzò a dire sete mese a la chà de la chompagnia di muraduri per la festa de li quatro inchornadi li quali ye- rano muraduri e scharpeladuri e ingi- gnieri e difichaduri e per la soa bontà fono santi e amisse de messer idio e suoi servi le dite mese fono chomenzade al (1476) 77 tempo del masaro guasparo de bedore e guasparo di nadi sinigo. de la madona da san lucha Rechordo chome la segnioria del S. messer zoane di bentivoli ordenò che fose aduta la madona da san lucha a bolognia in chosì fato di onano e che sia fato tri di porsesion per la zita de bolognia e por- tada la tavola de M. a santa maria da san lucha questi tri dì inanzi el dì de l'assansione e fare tri dì devotamente porzesione chome è dito e pregare mes* ser idio che ze lasi arecoglie li nostri arecholti in santa passe e chosì s'è stado vinto per partido in l'ofizio di signiuri sedesse refermaduri delpressente stado de la libertà che honano sia fata la dita por- zisione chon la dita madona santa ma- ria da la chiessia de san lucha tri dì inanzi l'asansione chome è dito e chelli vade tuta la chirissia e tute le chompa- gnie spirtuale e tute le chompagnie tem- porale e che sia dito una mesa solene one dì in la chiessia che sera ordinada questi dì tri a le ghiessie ordenade e chosì messer idio assodisa la nostra bona 78 (147G) volontà per la soa santisima pasione amen sempre sia lodado messer idio de- votamente sere e la sua benedeta madere M. a santa maria la s'adusse la domenega inanzi la pasion a le suore de santa amatia. de parichie chiavegie Rcchordo chome è fato parichi chia- vegie per bolognia soto tera non se ve- deno sono chome apreso. Prima l'aqua de savena che vene per la porta de strà chastiuni una parte va per la dita strà e l'atra parte per siacha el cholo e per chartolaria e per soto la salegà e per li pilachan e per li casta- gnino' e ariva in l'avessa. Item un altro per la nossadela e soto la salegà de san francescho e per el borgo de le chase e per soto el fondo de ren e in lo chavadizo. Item un altro che entra soto el pa- lazo di nodari e va lungo el palazo di signiuri e neta el palazo del podestà (1I7G) 79 Itera un altro la savenela de mira- sole la va per tuto quando l'uno la vole entra in san domenego. Itera un altro per la strà de ghaliera se move da porta de chastelo e va in- sino al batofero. Item un altro per la via de pozale se move da chà di grifoni e va per da san salvadore e da san siro e da san zorzo e per la chorte de la sega da l'aqua e va in lo cha^adizo soto a ren. Item un altro per la strà de san felisse e va per soto el fondo de ren e per li orti de le chure. Item un altro per la strà de san dona se move de porta e va insino a la porta e va zosso per li orti insino al batofero. Item un altro per la strà de strà san stevano lungo la strà de san Biassio per insino a la porta e per li orti iusino al batifero. 80 (U76) Item un altro da san stevene da chà di bianchi e va lungo la chà de messer chozadin ariva in non chiavego fato per strà maore insino a la salegà entra in quelo di pilachan. Item un altro de le suore de santa chiara e va da la crosse di santi e dal pontesselo de santo arechanzelo e da le becharie de portauova e derie lungo el palazo di signiuri e mete cho in quelo de galiera. Item un altro se move da san ya- chomo di charbonissi e mete cho in quelo de le done da la crosse. Item un altro per vale de l'avessa se move da santo antonio de san ma- molo e mefte] cho in quelo de le done de santa chiara da la crosse. Item un altro per le done de santa gniesse e l'aqua de savena pasa le fose indrito al monestiero de dita santa gniesse e va per el dito luogo e drie al fosà e mete cho in quelo de la salegà de san franciescho de cho de la nossadela. (1471) 81 Item un altro grandeuisimo fato an- tigo se move da ronzan e vene per da le grote insino a li fra' de yussivati credo che zerchase se torvaria fo fato per bolognia antigamente l'è largo pie 2 l / t e alto pie 4 murado e voltado. Item un altro chonduto in la via el champo de santa luzia entra in san zoane in monte e n' iese in la strà de messer min di rusi e va per el borgo novo e per strà maore e per brochegie- indoso e per strà san vidale per insino a la porta e mete cho in lo cbiavegon del torlion. de mi guasparo Rechordo cliome yo diadi adi 1G de marzo 1474 acresando le mura de la chiessia de san salvadore d' alto pie 35 non me fie' malie niuno per la cracia de dio e de san gironimo de pò che fu' in tera una ase me dete in susso una gam- ba e quela fu quela me fé male al nervo de la polpa guarì' presto per la gracia de dio e san gironimo. H2 (UTC) Va fido de santf agada liechordo chome fui trato de l'oficio de sant' agada adì 16 de dessembre 1475 per li primi sie missi de l'anno 1476 fo mio nodaro ser... avi' vachacion perchè l'avea audo un'atra volta de l'ano 1468 e per questo non poso otenire me re- misseno in l'un altra bursa sedize che fraseneda (sic) idio sia laudado. la perdonanza del papa sisto Rechordo chome adì ... de marzo 1476 el papa sisto mandò a bolognia la perdo- nanza de cholpa e pena in questo modo zoè signiuri e vischuvi 4 duchati e chonti e chavalieri e doturi 3 duchati e zinte- luomi 2 duchati e artessan uno e chosì le soe done de chadauno e artessan e one altra persona non posesono pagare foseno poveri pagase segondo la soa chousiencia e de vissitare 4 chiessie el nome si è questo san piero e san ste- vano e san petronio e san fra. beni chonfesi e chontriti di suo' pechati Ydio (1476) 83 sia sempre laudato de tanto dono e per questo deremo pater noster. Ytem la morte de que.sto papa fo adì Il d'agosto 1484 vene le novele a bolo- gnia adì 14 dito se fé l'ofìcio a tute le chiessie adì 15 e fese in san piero uno grandisimo onore. asolvasson Rechordo chome adì 18 de zugnio 1476 fo rogado ser polo de fronte de l'achordo fato chon el piriore de M. a santa maria mare e messer ludovigo di muzeli e cha- pitolo de quela e cholonissi d' achordo inseme e chon piero d'albertin mio chom- pagnio. la chompra del teren da rusi segondo Rechordo chome me vendè yachomo bargelin e fradie adì 20 de zugnio 1476 tornadure nove e tavole undesse e piò 52 chon tuto el fosà di sopra apreso a matie da giurai e la via e franciescho de le grosse di santi e mi guasparo per 84 (1476) lire dodesse la tornadura de bolognin d'ariento niti dal dacio e gabela munto in tuto e soma L. 126 de quatrin ave la tenuda adì 30 de setembre 1476 a libro b. 127 s. 126. Item el dito tren si è tornadure 9 e tavole 11 e pie 52 fé la charta ser al- beze (*) adì 14 de novembre 1476 munto in tuto e per tuto pagando one spessa di nodari elegistro e chartessele 1. 139 b. 16 ds. la morte del ducha di milan ducha galiazo Rechordo chome fo morto ducha ga- liazo ducha de milan adì 27 de desem- bre 1476 quelo l'amazò fo zoane andrea de lampugnian in la chiessia de san ste- vano a milan li dete d'on chortelo dete a lui e uno so stanerò el dito zoane andrea fo morto alora da li suoi chortes- san e di po' pressano dui suo' fradiegie e fegie amazare perchè se disse che sa- (•) Nell'originale vi è aggiunto, ma è cas- sato : e ser franciescho butrigaro. (1478) 85 peano del dito tradimento e la dona soa se fogì in chastelo chon el puto che yera picliolo e presse la sognieria e man- dò i'uora li iradieli del ducha a chon- fine el signiore ruberto fo meso a sacho- mano e lui se ne fozì in franza. mi guasparo Rechordo de mi guasparo m'amalai adì 16 de zenaro 1478 a ore 7 de note stagando al mio studio me vene un gran male a la mia gamba per modo stiete monte malie n'isì de chassa adì 8 d'a- prile. Rechordo de mi guasparo chome ilei testamento adì 10 de marzo 1478 ser franciescho butirgaro fu rogato e fé el dito testamento. del portego de san ya.° Rechordo chome de V ano 1478 se voltò el portego de la chiessia de san yacho in strà san dona e fone chas- sone messer zoane di bentivogie. 86 (1 479) de mi fu' masaro de choliezo Rechordo chome fa' trato masaro de cholezo adì primo de otovere 1478 e in questo tempo se fé uno belo ofizio se- gondo se aregoie el dito cholezo perchè yera la morìa non se asugorava l'ofizio fare gran numaro. de una fontana Rechordo chome messerzoane diben- tivogie chomenzò de fare fare una fon- tana de l'ano 1479 e del messe de marzo vene uno maestro da rezo e forava chon uno tirvelo de chapo de uno abedo e insediva l'uno abedo de cho de 1' atro e per questo modo andava zosso quanto volea in modo che andò soto pie 162 se rope el ditizio e messer zoane non vose andare più oltre e rope dentro quelo chon che forava. (1479) 8? de una mattona Rechordo cliome chomenzò a fare miracholi una fegura de la madona la chontrada de galiera in susso el chan- ton de la piaza de la chiessia de sant'an- drea de l' ano 1478 del messe de no- vembre e de l'ano 1479 fo chomenzado la soa chiessia a la soa rivirenzia de l'ano 1479 del messe de marzo e a que- sto tempo vi era un grandisimo clion- chorso e grandisima divozione e anda- vave de molto pouolo per li miracholi la fassia e idio sia sempre laudato e rengraziato de questo dono e d'on'altra chossa e la soa gloriossa madre M. a santa maria e tuta la chorte de para- disso e in questo tempo yera la tera amorbada in asa' luogi e asae guarivano per li suo' priegi la quale fegura si è al muro del poi-tego de la chiessia la quale antigamente se chiamava la chies- sia de li frati vergogniussi vestivano de negro a modo de priete se fenì la chies- sia de l'ano 1492. (1479) de mi a logian Rechordo chome adì 14 de dessem- bre 1479 fue trato del vechariado de logian no lo posie otenire perchè polo d'antonio da i chorteli fu trato inanzi de mi diseno iera morto no se trovò che fose morto anzi iera vivo e lui otene non so se fue tornado dentro me fu dito de si adì 30 de dessembre 1479. de messer zoane di bentivogi Rechordo chome messer zoane di ben- tivogi andò a milan a fare le feste di nadale chon asae cetadin zoè zuveni de bolognia adì 16 de dessembre 1479 tornò a chassa adì 7 de febraro. del champanile de san peteronio Rechordo chome messer galiazo de marischoti fé fondare doe chapele in la chiessia de san petronio una de verso sira e l'atra de verso levante adì ... de dessembre 1479 el champanile. (USO) 89 Recherdo chome se chomenzò a mu- rare sopra tera le sropradite chapele adì 7 de marzo 1480 e se fine de murare e voltare adì . . . 1485 e se fenì el dito champanile de l'a.° 1485 de novembre. Rechordo chome adì 2 d'aprile 1480 io meso pordenanza de cholpa e pena a la chiessa de san piero che v'andarà chonfeso e chontrito e ofirerà qualche chosa e dura un ano messer idio abia misserechordia de mi scritore e de tuti Rechordo chome Gironimo mio andò a la sartaria adi 6 d'aprile 1480 per im- parare chon m.° gulian da pontieselo sarto messer idio li dia gracia de ben cho- menzare e miegio fenire e fare chosa che sia salvazione de 1' anema e del chorpo. Rechordo chome antonio mio se ve- stì a modo cierego in san piero adì 24 d'aprile 1480 dise volea esere priete in san piero messer idio li lasa e dia gracia 90 (U80) de fare chosa che sia saluto de l'anema soa e chon salvacion del chorpo e pei* lui e per li suoi parienti e amissi amene. Rechordo chome adì 27 d'agosto 1480 se fé l'asolvasson de mi e felipo e zan- batista mie' fiastri fioli che fono de res- semin da milan sarto fata in lo studio de ser franciescho di gissilieri per le mane de ser franciescho mataselan. de mie fiastri Rechordo chome se partì de chassa mia felipo e zambatista mie' fiastri fioli che fono de ressemin da milan sarto adì 12 de setembre 1480 e questo fo per el miegio messer idio sia lodado tenuto bon chonto del dare e l'avere me cho- stono lire cinquecento zoè L. 500. de una armezada Rechordo chome adì 19 de febraro 1480 se savea a fare uno partido a fave per le mane di scholari che sono al stu- dio per el cholezo de Yancharani li ma- (1480) 91 rischoti el voleno e l'eno una arecholta de multedudene de gente aremada per- chè voleano che li diti schedari deseno le fave a so modo e li malvizi se asen- tino l'armezada e la rècholta avea fato li sopraditi marischoti feno anchora loro una grandisima arecholta e inutetudine de gente chon arme e f uno a pricholo de farse malie el magnifico chavaliero mes- ser zoane di bentivoli andò ve in persona e reparò a la dita armezada fo in san domenego e fo in lunodì dopo desse- nare le fave e el partido se mise e vinse li malvizi e fo dado a guasparo fiolo de pire di malvizi zetadin bologniesse. Rechordo chome adì 26 de otovere 1480 se n' andò antonio mio fiolo a fe- rara manda' per lui e tornò adì primo de novembre messer idio sia loda. del papa nucienzo Rechordo chome el papa mandò per- donanza de cholpa e pena a holognia a che se chonfesa de li suoi pechadi de chore chontrito e oferise tanto quanto 92 (1481) pò spendere in nuna setemana in chassa per lui e per la soa famegia in man- zare e in bere e vale per lui e per la soa famegia chon questo siano chonfesi chome è dito di sopra messer idio sia sempre laodato adì 12 de febraro durò per tuto l'ano 1481. Rechordo chome avemo le novele de la morte del turcho adì 30 de mazo 1481 ch'el morì in chostantenopole adì 3 del dito messe (*) el povole e signiuri feno fare grandenisema festa e faluò e adì primo de zugnio feno grandisima pro- cissione chon tute le chieressi e la raa- dona da san lucha e altere reliquie chon grandisima reverienzia messer idio sia lodado de questo e d' one altra chosa amene. de chatelina mia segonda Rechordo chome chatelina fiola che fo de nasimben munaro mia chompagnia (') Del dito è cassato e sopra è scritto: ttipnto. (1482) 93 se partì da mi adi 26 d' agosto 1481 andosene a stare chon li fioli e questo fo perchè diete a felipo so fiolo miser idio me guardi da pigzo e zaschaduno se guardi da mugiere che abia fioli per- chè non starà mae in passe e questo dicho perchè V ho porvado. de messer zoane di bentivoli Rechordo chome messer zoane mandò m. a franchiescha soa fiola lezitima a mari al signiore de faenza adì 25 de zenaro 1482 chon uno grandisimo trionfo e fese zostra in piaza chon molta festa e ale- greza e fono nostri zuvani da bolognia fo zostraduri 22 tuti zuvani bolognissi. de messer zoane Rechordo chome messer zoane di ben- tigioudi andò adì 2G d'aprile 1482 a fe- rara chon le soe gente d'arme e monte altre cerne in alturio del signiore perchè aspetava el champo de la segnioria de veniessia a ferara. 04 (1482) Rechordo chome antonio mio fiolo se n'andò a soldo adì 27 d'aprile 1482 fo raenado a roma a marcilo ant.° fiolo de messer achile di malvizi non fu' chon- tento me chene avere pazenzia perchè no lo sapi sone adì 30 dito la sira messer idio lo chonduca a chassa se l' è per el miegio de le aneme nostre. Rechordo chome messer zoane di ben- tivoli tornò a bolognia adì 14 de zugnio 1482 e fogie fato uno grandenisimo onore asae cetadini v'andono inchontro e sonò san jachomo per alecreza e santa maria maore perchè e vi era uno so fiolo per piriore. Rechordo chome andò messer zoane di bentivoli in champo a forlì chon le soe gente d'arme adì ... d'agosto 1482 e tornò sano. Rechordo chome adì 10 de setembre 1482 morì el chonte d'orbin iera in cham- po aiuto del signiore de ferara iereve stato parichie missi. (1482) 95 Rechordo chome adì 20 de dessem- bre 1482 fo aduto el brieve del papa chome iera fata la passe per tuti li si- gniuri de talia e fese grande alegreza e faluò e sonare le champane e quela note fo butado zosso el portego de le merciari de piaza fo per fare bela piaza. uno chardenale Rechordo chome adì 28 de dessem- bre 1482 vene a bolognia el chardenale de mantoa andava a ferara per fare passe e metere d' achordo li ferarissi chon li vinician perchè ierano in nuna grandisima defirienzia e fevano una mor- tale guera andòve chon el dito charde- lale messer zoane di bentivogli tornò a bolognia el dito messer adì 9 de ze- naro (*). (') Prima v'era scritto: tornò a bolognia el dito messer adì 3 de zenaro. Poi cancellò e corresse come sta. 96 (1483) de uno secrieto fato in chassa mia da san zorzo Rechordo de uno secrieto fato in chassa mia in pozale la chassa in sosso el chantone de la viazola vissinale chiamata orbara in la chapela de san zorzo si è fato soto l' andavin in la tuada apreso li tinazi v'è una fenestra che v'è sopra una massegnia e sota quela v'entra in lo dito secrieto e se poe in- trare in lo chiavegon va soto la strada n'iese in lo chavadizo de sota e insusso va insino a san salvadore che v' è uno grandisimo chiavegon che va per in- sino a li suoi destri se fose bissognio d'andarve in dito monastiero e v' é per signiale a la dita bocha da man senestra doe ferie fite de mie mane una dona l'andò de dita bocha ariva a li suoi cha- maroti chiama teserà respose fa quelo te pare fato per le mie mane de mi gua- sparo de felipo di nadi cetadin bolo- gniesse de zenaro de l'ano 1483 messer idio ce guardi da ria fortuna. (U83) 97 Rechordo ehome adi 11 ile zenaro 1-483 vene a bolognia el ducha de chala- bria chon monta fantaria e gente d'arme per andare a ferara per altorio del si- gniore de ferara perchè la sogniria de veniessia li feva guera e ierano a- preso a ferara de lungo migie doe ierave dui champi el signiore roberto e doe aremadi in aqua andòve chon lui messer zoane di bentivoli adì 16 de zenaro 1483 tornò a bolognia adì 20 dito el dito mes- ser zoane. de gironimo mio Rechordo chome gironimo mio fìolo se n'andò chon licienzia adì 29 de zenaro 1483 dise volea andare a fìorenza e vo- lìa fare ben alogarse chon uno sarto per liverare de imparare messer idio el lasi ben andare e sempre sia in sua chom- pagnia tornò a chassa adì 7 de febraro del perssente ano e anchora se n'andò senza licienzia no me dise chovele dise a le sorele andava a ferara messer idio el lasa ben andare e sempre sia in soa elioni- 98 (1483) pagnia fo adì 16 de febraro in dome- nega quando l'andò via tornò a chassa adì 24 de marzo del pressente ano e vene chon le chalze taiade a meza gamba el visti tuto roto e rogniosso e chon di pedochie infenità. de santa zezilia Rechordo chome fo voltada la chies- sia de santa zezilia de cho del portego de san yachomo de l'ano 1483 e volta' la mi guasparo di nadi muradore. de imo fiolo de messer zoane Rechordo chome adì... de settembre 1477 naque messer alisandro fiolo de messer zoane di bentivoli fo el terzo di maschi che l'ave de m. a zanevara soa dona de la chassa sforcescha e fiola del signiore alisandro sforzo li fo posto nome alisandro. (1483) 99 de la fontana de piazq Rechordo cliome adì.. . . d'aprile 1483 se dele el vasso de una fontana de piaza posta in drito la porta del palazo del podestà le prede che n' isino de dito vasso fono donade a san petronio. de la morte de m. & agniola Rechordo chome m. a agniola mia suo- sera prima morì adì 10 de zugnio 1483 yera amalada in chassa mia li vene quelo bruto male in nuna gamba vose la fese portare a chassa de benedeta soa neza fo fiola de una soa sorela. de ferara Rechordo chome de zugnio 1483 el papa nuciencio .... una grandisima e generale schomunecha a veniessia e a tuti li vi- niciani per amore che fevano guera a ferara no steteno per quelo andono drieto a fare quelo poseano feno uno gran guasto de chasse. 100 (1483) de gironimo mio Rechordo chome adì 3 de luio 1483 «indo gironimo mio fiolo a l'arte de la be- charia a una bancha de porta nova el nome del mestro si è Ya.° de donduzo e suoi nivodi messer idio sia sempre chon lui e l'aliso ben chomenzare e miegio lenire e fare sempre la soa volontà. de le botege de piaza Rechordo chome del messe de luglio 1483 se chomenzò aprire la via sota el palazo del podestà e butare zosso le botege per fare una loza chome iera antigamente e per voltare la sala de dito palazo fo imbianchida de l'ano 1497. de messer zoane Rechordo chome andò messer zoane di benevoli andò in champo a bresa adì 10 de setembre 1483 e andò bene in punto da pie e a chavalo 1500 persone (1483) 101 o bene in punto iera soldà del ducha de milan ierave in lo dito champo el ducha de chalabria tornò la persona soa a bo- logaia adì 3 de novembre 1181 perchè avea el fé .... de una charestia Rechordo chome del messe de mazo vase el tormento lire tre e del messe de zugnio lire tre e soldi cinque e del messe de luio el dito e del messe de gosto lire tre e soldi sedesse e del messe de otovere lire quatro non esì el dito messe andò a lire cinque vase adì 31 dito soto la cha del cbomun in marcila lire cinque messer idio ce aiuti e del messe de dessembre valse lire cinque e soldi oto e adì 24 dito valse lire 5 e soldi 18 non esì l'ano 1483 valse lire sete non più. del muro trameza el vessiti e mi Rechordo chome adì 4 de novembre 1183 se fé uno achordo del dito muro 102 (1483) in lo studio de ser batista da la garza- ria cliome el dito muro fato e quelo s'a- vese a fare sopra dito sia de chomun e chosì senio d'achordo inseme zoè mar- silio d'antonio taiapreda barba dodo nolo che fo de simon de benedeto taiapreda e questo s'è fato de bono amore. del char denaie de mantoa Rechordo chome adì ... de otovere 1183 morì el dito chardenale in lo pa- lazo de bolognia perchè iera nostro go- vernadore el chorpo so fo mandato a mantoa adì ... de dito. de antonio mio fiolo Rechordo chome antonio mio vene adì 15 de dessembre 1483 a bolognia a l'ostai'ia al monton iera cho el signiore federigo so missire mandòme a dire che andase per lui anda' per lui torva'lo chon el dito signiore a tavola che cena- vano messer idio sia sempre lodado de quelo ch'el fa vene el dito chon mi a chassa chon uno di famigi del sigiore (1484) 103 e steto a chassa chon mi la note el si- gniore à nome signiore fecìerigo fiolo del eliolite guido da santa fiore de marema de siena andosene el dito anto . . . de le ore in san pie . . . Rechordo chome adì primo de ze- naro 1484 chomenzò a sonare le ore in susso el champanile de san piero a man chon la champana grosa in prima non se solea sonare e questo à fato messer zoane di bentivoglie el champanaro del dito champanile tose a fare l' uno e l'atro zoè sonare a tuti li ofizie e le ore dì e note el nome del dito champanaro si è questo domenego de . . . e . . . so fiolo el so salar ... e priesso si è lire cento l'ano. de la chassa venduda a ser f.° di yissilieri Rechordo chome yo vendo la mia chassa de pozale a ser f.° de gissilieri per lire dossento adì 10 de zenaro 1484 chon questi pati me la de alitare per 104 (1484) lire dodesse l'ano o chosì senio romasse d'achordo la charta à fato ser f.° mata* sclan nodaro adì 7 de febraro 1484 in lo stndio del sopradito ser f.° di gis- silieri. Rechordo chome andò messer zoane di bentivoli adì 15 de zenaro 1484 a chon- segio andò a Cremona chon el signioz*e da tolontino e tornò a chassa adì 31 de dito messe alora li fo posto nome si- gniore messer zoane di bentivoli. Rechordo chome e quando se fé la piaza de li ortolani e polaroli de drie de san peteronio fo fata de 1' ano 1484 de febraro e fo de volonftàj de messer zoane di bentivoli e piro di malvizi per- chè a lui fu cbomeso l'adornamento de la terfa] el dito piro fé per livare li or- telan de piaza [di] signiuri e metere li diti ortelani de derie da san petronio chome è dito. Item non andò innanzi dita piaza per dita chasson tornono a vendere in (1484; 105 piaza chome ierano vissi non steteno dì oto a tornare chome è dito de derie da san petronio. de una tore chaduda Rechordo chome chade una tore la quale iera apreso el charohio e la mei'- chantia e la gabela grosa la qual tore iera de yachomo bianchi e fradelo chade e minò adi 3 d'aprile 1484 a ore sedesse zoè 16 o cercha chade sopra la chassa de messer antonio bolognieto e fradelo e fé nno grandenisimo dano morive omini e femene e putì sono in numaro 17 e uno paro de buo' li quali aveano mena un charo de paia e dui asseni li quali ie- rano ligiadi al muro de la merchantia e quando ruvinò dita tore fo in sabado e atorvono el dito messer antonio mierquore matina morto e fo sepelido presto perchè puzava el dito mierquore adi 7 dito e più se iera venuto uno zovene da ferara di gualingi iera sposso in una fiola del dito messer antonio mori se fu atorvado chon la soa spossa apreso e avea per man la soa spossa fono sepelidi amen- 106 (1484) dui a san franciescho yera una piata a vedere tanta gente morta priego messer idio ce guardi da tanta furtona one gente cristiana se ne chavò fuora de dita ruvina de' vivi sete tuti perche-si tali champono e tali morivano tuti quili che se torvono morti e morino per dita rovina funo disasete e sete de vivi si li trouò uno fachin che auea una solfilza de pese in mane lo portava a uno ceta- din andò a santo antonio de viena per quela chassone per paura fo butado a tera una tore altisima chome quela de li assenie la quale se chiamava la tore di chatelan butése a tera dell'ano 1481. de le mie sposse e fiole Rechordo de le mie sposse zoè le doe mie fiole maria e tadia perchè avese fato tadia prima spossa non vose se sa- pese insino che non fose maria la quale avea più tempo piaque a messer idio fese spossa la dita maria adì primo de zugnio 1484 in uno à nome senesse pela- chan e la dita tadia in uno à nome cri- stovalo muradore per insino adi 24 de (1484) 107 mazo 1484 pregemo messer idio che ce choncieda gracia de ben chomenzare e raegio lenire e de fare chosa che sia sempre a suo laudo e gloria amene. Ytem adì 6 de zugnio se manefestono in chiessia zoè a la chapela chome è l'ussanza de maria e tadia e li spussi. Ytem la dita tadia s'achompagniò choi\ io so sposso adì 8 de zugnio 1484 chome piaque a loro. Ytem el nome del sposso de maria à nome senesse de domenego de brazo pelachan e quelo de tadia à nome cri- stovalo de zoane di prieti muradore e promisseme de stare chon mi chome nolo e yo fui chontento priego messer idio che lasi ben chomenzare e miegio fenire. Ytem el dito christ ovaio e dita tagia se partì de chassa mia adì 27 d' agosto 1484 senza mia volontà e fui malchon- tento per so amore e fo per chonsegio de tadia messer ydio me guardi da piezo fo in vienire a mezodì me chonven 108 (1484) Rechordo do antonio mio fiolo chome el tornò da soldo adì 4 de zugnio 1484 e vene senza licienzia del sigiiiore chon quelo che steva el quale iera el signiore federigo da santafiore se n' andono li chompagnie monte schonseladi perchè el signiore li aveva posto un sengolarisimo amore e tuti quili stevano in chorte e mi suo padere non fui tropo chontento non lo vosi deschompiassere per lo mie- gio messer idio sempre sia lodado. Rechordo chome messer zoane di ben- tivoli andò a champo in bergamasche adì 2 de luio 1484 menò siego doe milia persone a chavalo e a pè e bene in punto messer idio el chonducha a salvamento e tornò a bolognia a chassa soa adì 26 d'agosto 1484 chome piaque a messer idio. del papa malfete da genoa Rechordo chome fo criado el papa nuciencio adì 29 d'agosto 1484 a ore 13 (1484) 109 vene le novele a bologaia adi 30 dito a ore 15 dito se fé gran festa perchè iera amigo de bolognia tri dì se fé la sira grandisimo faluò e sonare de champane el dito papa li fo posto nome papa nu- cenzio. de gironimo mio Rechordo chome gironimo mio fiolo se n' andò senza mia saputa , non so dove F andase andosene adì 4 de se- tembre 1484 messer idio li dia bona ventura non andò stete per bolognia tornò a cha adì 7 dito messer idio lodado. de gironimo Recliordo chome gironimo mio fiolo se n'andò adì primo de otovere 1481 perchè non volea fare ben a bolognia li dise andase a perchazare soa ventura andò senza mia saputa messer idio H dia una bona ventura andò a preda santa adì 7 de otobre. 110 (U8d) de bernardina Rechordo de bernardina mia fiola ne' spossa in nuno a nome zoane de do- menego de brazo vaselaro li ò pormeso per soa dota lire ... de stare in chassa e disese a la chapela adì 3 de otovere 1484 e messer idio sia sempre lodado e ce dia de la soa grazia e guardece dal mal fare. Rechordo de geronimo mio andò a soldo senza mia sapuda adì 7 de oto- vere 1484 andò a soldo di fiorentin se desse che li zonovisse feano guera a li fiorentin andò in quele parte messer idio li dia bona ventura. Rechordo de antonio mio fiolo s' a- malò d' agosto 1484 in chassa mia ve niera. de ialtri amaladi dise volea an- dare a chassa de sua madre guari cho- me piaque a messer idio non vose più tornare a chassa credo che la mata de sua madre non vose andò a imparare (1484) 111 de fare la lardarla non me dise mae niente lo sepi da mia chogniada donina fidioj m'aiuti fute adì 7 de otovere 1484. Rechordo che el dito antonio mandò per mi dinanzi da li nostri signiuri per- chè li avea in pig lo avea aduto da soldo lo rendese fo adì 3 de — B. 40 — Rechordo chome del messe de no- vembre e de dessembre 1484 se butò zosso la fazà del palazo de la resedienza del podestà per volerla refare regiva messer zoane de li bentivoli e chomen- zose a fare adì 4 de feberaro 1485 de volentà del dito messer zoane perchè iera el tuto de bolognia. de le ore de la champana grosa Rechordo chome chomenzò a sonare le ore in su la tore e champana de lo rengo adì 9 de zenaro 1485 chomenzò de sonare a man perchè sonavano in san piero la champana se rope e per 112 (1485) quelo feno sonare a la dita tore del pa- lazo del podestà tornono a san p.° de tadia mia fiola Rechordo chome tadia mia fiola apar- turì adì 24 de febraro 1485 a ore 24 fo in zuob . . . e fo el dì de san matie apo- stolo messer idio sia sempre lodado e daga gracia al puto de fare la soa gracia e la madre e tuti nui e amissi e parienti e se batezò adì 27 de dito messe tenelo a batessemo ser lodovigo da la zecha merchadante de fero e cristovalo de chamoia muradore e ave nome felipo e priego el faza bono per l'anema e per el chforpo] e cbosì el faza per la soa piata e m rchordia amene. Rechordo chome la a loredo adì 10 de vinte chavaie e U85) 113 onda' a siena Rechordo come anda' a lavorare a siena adì 7 de marzio 1485 e lavora' in san f.° torna' a chassa adì 10 de setem- bre 1485 avanza' in lo dito tempo lire 75 spissi a venire a chassa lire 3 resta in- soma lire 72. de antonio fio mio Rechordo chome adì ... de zenaro 1486 se partì antonio mio fiolo senza mia sa- puta non so dove s'andase messer idio l'achompagnie sempre mae. de maria mia fiola Rechordo chome maria mia fiola e chompagnia de senesse pelachan apar- torì una fandesina adì 13 de fehraro 148(3 a ore oto per la gracia de messer idio e i'o batezada adì 19 del dito messe e te- nda a batessemo matie fachin belachan à nome chatelina. de io dote de maria Hechordo chome senesse mariolo de maria mia fiola fé la charta de la dota soa adi 16 de marzo 1486 in lo studio de ser rnarchion de siviero d' arezo no- daro ser marchion di zoaniti. de bernardino Rechordo chome apartori bernardina mia fiola e chompagnia de zoane de dome. de brazo vaselaro adì 30 de marzo 1486 a una ora di note e fo zuo- bia de sira a una ora de note e batezola adì 3 d'aprile 1486 e tenela a batessemo M. a gesse dona de Yachomo di buchi e olon franciescho priete fiolo che fo d'an- tonio da la malvassia pregemo messer idio li diea bona ventura à nome fran- ciescha per el nome de sua madre de dita bernardina. (M««J 115 el litof/o da Disi Rechordo del fosà del luogo da rusi perchè matie fachiri pelachan dessea che liera so e feme taiare una rovere la quale iera a mezo del dito fosà yo li die' una achussa del messe de fe- braro 1486 e fo dada la sentenzia adì 19 de mazo a i ati de ser f.° de gis- siliei-i e fo mesa in chamera adì 24 de mazo el nodaro fo ser gironimo di gis- silieri nevodo del dito ser f.° e yo la fie' notifichare la dita sentienzia adì 22 de zugnio a i ati de ser gironimo di gissi- lieri chome el dito fosà si è mio e yo mi achorda' chon el dito matie adì 3 de dessembre e vendigie el dito teren lire 340 liti da one spessa diazie e gabele in el studio de ser bartolome' de gan. Rechordo chome tornò li ortelan a la piaza nova zoè de derie da san pete- ronio del messe de zugnio 148G e lì ste- tene e fu delibrà lì steseno per insino parese a' rìgimienti. Uè (1480) mi guasparo Rechordo chome fui trato del nu- maro di choliezi de l'ano 1486 de luio e agosto e setembre e fese butare zosso de molte chasse per dirzare le vie e sporti zoè le oreverassi e le chalzolari e per galiera da ren in zosso e per tuta la tera e tuti li banchi fuora de le bo- tege per abelire. de tri fono apichà de note Rechordo chome adì 11 d'agosto I486 el chonfaloniero de zostissia aliesio de gli ursi fé impichare fra gherguoro fra de san franciescho e uno priete se tor- vono che aveano robado in fra de san michele in boscho e uno famegio de uno orbo el quale ave a robado el dito orbo chon chonsintemento e la moiere del dito orbo zerchando del dito famegio torvono a la grada de l'avessa uno sa- clio do pani li quali aveano tolto a li diti frati de san michele chomenzono a (I486) 117 (■ridavi li diti zercharluri e l' è qui e l'è qui deteno driedo credendo che fose el fameio de l'orbo e pressene el dito fra gherguoro e '1 priete clionfesono che li erano pani di fra de san michele in boscho fono menadi in pressone e seguìno per atorvare el dito fameio del orbo andono tanto zerchando che tro- vano el dito fameio del dito orbo e chonfesono li forti fati e quela note del dito dì 11 d'agosto I486 fono im- pichà tuti tri e la matina che fo adì 12 del dito fono vedudi dal puovelo fo aliesio de gli ursi chonfaloniero de zostissia e messer achile da letua di signiuri li fo dado uno grande impazo dal papa chonveneno gire a roma li diti e ranuzo chontestabele de palazo el papa lì asolvè chon prieghe del S. Messer zoane di bentivoli e zan felipo salarolo che yera grande amigo del dito papa e monsigniore chardenale de san piere in vinchola nota ch'el dito fera ghh-guoro mestro in tologia de l' ordene de san franciescho fono impichà in piaza tuti tri indrito la porta del palazo de la re- sedienzia del podestà e la matina clic fo el dì de santa afta fono vedudi da chi li volea vedere. 118 (1486) il" ?)?. a lianora liechordo chome adì primo de oto- vere 1486 Messer zoane di bentivoli fé spossare M. :l lianora soa fiola leziterna a messer ghiberto da cliarpe e fela be- nedire chon uno grandenisemo onore e fé fare una zostra per la dita festa e andò a mari adì 7 del dito messe e ano chon uno grandenisemo onore a cbavalo chon asae zetadini e done in chareta fono tre charete e asae a pè a la stafa e a le charete fo in sabato e piove forte tuto quel dì e anche la domenega non se pose fare la festa che seria fata pia- que a messer idio. de mi guasparo e antonìo mìo e chatelina Rechordo chome adi 24 de otovere 1486 me mandò gironimo mio fiolo da roma chome antonio mio fiolo iera morto de morbo in roma messer idio sia sem- pre lodado morì adì 6 de setembre 1486 (148G) 119 se iera partido da bolognia do zenaro chome s'è scrito indriedo a l'atro foio e andò a fìorenza porche vi era gironimo so fradelo andono a roma non so quando perchè non me lo scrise mesiere idio l'achompagnie e chonduchalo a chassa soa sano de l'anema e del chorpo la dita litra i' l'ave adì 14 de novembre I486 e feme malchontento tuti nui e yo andae a chassa de la madre e mia chompagnia a pianzere e a lamentare del nostro gran- disimo dano mie' fiastri non voseno me partite de chassa diseno che voleano che fose lo loro padere e fareveno a mi chome padere insino a la morte messer idio sia sempre lodado e li diano gracia de fare questo bene e de l'atro e de fare la soa volontà sempre posperando in bene de l'anima e del chorpo e de l'avere de questo mondo senza pechà li anda' a stare adì 10 de dessembre 1486. Reshordo chome messer anibale di bentivoli andò a fé rara a spossare la fiola del marchesse de ferara adì 21 do zenaro 1487 e spossòla adì 21 del dito 120 (1487) messe andò chon lui de monte cctadin tornò a chassa a chassa adì 26 del dito messe. de uno pressente Rechordo chome li muraduri feno uno pressente al signiore messer zoane di bentivoli fo adì 2G de zenaro 1487 uno bronzo de regento fin pessà d. 29 e 3 / 4 de valuda lire novantacinque d'acliordo adì dito li fo el masaro piero da cento e mi guasparo di nadi e marsilio da le massegnie e zoane cliampana e batista panigo a fare el dito pressente a nome de dita chompagnia. de m. & luchoriezia Rechordo de la spossa de messer ani- baie di bentivoli quando la vene a mari la quale si è fiola del dueba ercbole de i'erara vene a mari adì 27 de zenaro 1487 vene per la porta de galiera chon tanto trionfo me seria una grandenisema fa- dicha a scrivere e pure ne scriverò (1487) 121 in parte l' adornamento per le strade dove la vene t'o adornade de pani d'a- raza e de girlande e de frasche e elianti e soni in susso li chantuni de le vie de li signiuri veneno a la festa e fare onore al signiore messer zoane fono quisti prima vene messer antonio troto e uno nolo del signiore roberto e lorenzo de piero f.° da fiorenza e dopo loro vene elmarchesse de ferara e quelo de mantoa el signiore de rimene el quale ièra sposso de m. a violante fiola del dito messer zoane e referendaro del signiore d ! imola e il si- gniore de chorezo e messer guasparo del signiore roberto venene lì diti signuri el sabado adì 26 e la dita spossa vene la domenega adi 27 ebome è dito e piove se vide male el trionfo el lunodì vegniente piove non poseno venire a la cbiessia de san petronio ve vene el martedì chon grandenisimo trionfo vi era 100 trombita e 50 pifari e trombuni e chorni e flauti e tamburini e zamamele innanzi a la dita spossa e dinnanzi da quisti vi era 180 zuvani vestidi de seda tre chopie vestide de un cholore e tre d'un ato e chosì an- dono siguendo insino al dito numero e dopo quisti vene diesse seschalche vestidi 122 (I486) de regento churti e 20 vestidi do regento lungi e dopo quisti vene la spossa e dopo vene tuti li diti signuri e chavalieri e do- turi e alteri asae cetadini e dopo quisti vene la sopradita spossa del signiore de rimene achompagnada chon 50 chopie de done zuvene vestide de pano d'oro e d'aregento e charmessin e seda fo tenuta da nui e da li forestieri che fose un grandenissimo trionfo e el pasto che fé el dito messer zoane che fu el lonodì adì 29 del dito se misene a tavola a ore 20 e durò per insino a ore doe de note no porla chontave e vivande che li fo portade a le dite tavole fono 28 vi- vande e el martedì siguente el dopo man- zare lì si zugo de spada e al baio 50 zuvani per parte una parte vestidi di verde e l'altra parte de zuro e mier- quore adì 31 dito vene la dita spossa a palazo di signuri per vedere la zostra achompagniada chon 62 chopie de done e li diti signiuri e zentiluomi e schudiei'i vestidi tuti de oro e ariento e seda chon manege rechamade chon perle el pries- sio de dita zostra si è uno palio d'are- gento de braza 12 e fo dado 1' onore al inarchesse de mantoa perchè parse che (148(5) 128 lui. leso miegio de li atri vi era a dita zostra el dito signi ore e quelo de charpe e quelo de chamarino e messer guasparo del siguiore roberto e cierti nostri ceta- dini messer citarlo de gingrandi e altri omini digni e zuoba adì primo de febraro se fé uno zuogo de spada feno a dui e dui e de po' feno doe parte de diti zu- gaduri che fono vinte per parte e feno a chi più poseano e chome uno iera to- cho ne sia fuora e durò chosì un gran- disinio pezo e di po' feno al balon zu- vani ordinadi vestidi chome è dito di sopra e di po' zugo al dito balon cierti signiuri digni li quali sono el marchesse de mantoa e quelo da chamarino e quelo da piumbino e quelo de pessaro e altri signiuri. Nota che li diti signiuri che ve- neno a la dita festa zoè el marchesse de ferara e quelo de mantoa e de chorezo se andono a chassa adì 2 de febraro chon grandinissimo onore achompagniadi da' nostri cetadini romasse el signiore de rimene el quale iera e sposso de una fiola de messer zoane avea nome m. a violante e stete a darse piassere per in- sino adì 4 de febraro se trovò esere bendo chorbe otocento de vin in chassa 124 , (1487) del dito messer zoane e 90 migiara de libre de charne senza la volatia e 14 cliorbe de savore e 950 chorbe de farina 352 libre de chonfeto. Rechordo chome tadia mia fiola apar- torì adì 22 de febraro 1487 una puta la quale se batezò adì 26 dito ave nome angiola messer idio li dia bona ven- tura. de lena Rechordo chome adì primo de marzio 1487 a ore 15 chamila dona de Ya.° fi. mio nastro ave una puta fo batezada adì 11 dito à nome lena e chompari sono marsilio massegniero e felipo da le cho- racine messer idio li dia bona ventura. Rechordo chome adì 9 d' aprile 1487 andò messer anibale in aiuto de' fio- rentini a sarezanela perchè li fea guera li zonovissi e chomo zunse là lui e le soe gente d'arme ropeno el champo de li (1487) 125 zonuvissi e presseno el fradelo de messer vileto el fiolo e altri pressuni asae ste- teno a champo per insino clie s'arendeno a pati ve deteno batagie asae e morigie cercha 12 nostri bolognissi feno l'artrada adi 30 de zugnio in la dita sarezana tornò a chassa adì 4 de luio 1187. de san salvadore Rechordo chome del messe d'aprile 1487 li frati de san salvadore feno bu- tare zosso e desfare cinque chasse pei? fare la piaza dinanzi a la loro chiessia e questo fo per volontà del signiore mes- ser zoane di bentivoli per adornamento de la tera. de san gironimo Rechordo chome uno de la chompagnia de san gironimo a nome m ° franciescho de sarezana medego andò a Roma per faciende e impetrò certe bole dal papa le quale se ano de indulgienzia chi an- darà a la chiessia de san gironimo in su 126 [1487) l'avessela de mirasole la festa del dì de nadale e la festa de la pascua del spirto santo e la festa de la madona de mezo agosto e la festa de san gironimo a vis- sitare el suo altaro e più aduse un'altra boia ch'el nostro padere spirituale zoè el chonfesore de li omini de la chompagnia de san gironimo posa asolvere tuti quili aveseno vodi e a la fine de la loro vita asolvere cholpa epelinaria zoè cholpa e pena queste dite bole aduse el predito m.° franciescho adì primo de lugio 1487 sempre sia lodado messer idio. Rechordo chome m. a francescha fio la del signiore messer zoane di bentivoli tornò cbon lo suo marito signiore de faenza adì 12 d'ago sto 1487 lie e el fiolo chon bono achordo fono li fiorentini e ducha de milan feno fare el dito achordo e parenti e per quelo loro fono chassone che la torna de bono achordo e fogie fato un grande onore dal suo pò velo de faenza. 1 187) 127 de la spossa de rnisser Alisandro Recbordo chome m'esser alisandro fiolo del signiore messer zoane di ben- tivoli spossò la soa spossa fiola che fo del signiore messer rober. signiore de rimene la quale yera venuda chon el fradelo a vedere la festa de messer anibale e inanci che l'andase a chassa el dito messer alisandro la spossò adì 8 d'agosto 1487 e po' achompagniono m. a francescha a faenza e li fo fato grandisimo onore e festa dal puovelo de foenza. de gironimo mio Rechordo chome adì 6 de setembre 1187 tornò el dito a chassa da Roma messer idio sia sempre lodado e se li dia de la soa cracia. Rechordo chome se tirò le champane de san petronio in susso el champauile novo adì... de setembre 1487 e sonono a dopio. 128 (1477) de certi vodi vudi el dito ehonfesore sia l'avetirità del papa Rechordo de certi vudi aveva fati in mia zoventudene chome fui asoluto adi primo de novembre 1487 per el nostro chonfesore frate bassilio de san salva- dorè a questo modo zoè che yo pagase lire sie al turio per fare uno organo in la chie. n de san gironimo perchè non avea oservado li diti vuodi e messer idio sia sempre lodado sempre. de maria mia fiola Rechordo chome maria mia fiola apar- torì uno puto maschio adì primo de des- sembre 1487 sabado a ore 20 batezose adì 9 dito à nome domenego messer idio li dia sempre de la soa gracia sempre e quili lo teneno a batessemo fono el signiore chalciolaro e cristovalo chamo- chia muradore de (U>s7 12!! (fr monsignioTè in renehola Rechordo cliome adì 23 de dessem- bre 1487 vene a bolognia el chardenale monsigniore in venchola zoè san piero in venchola yera veschovo de bolognia vera a cento vene a dessenare a belpuozo de messer zoane di bentivoli vene dentro per la porta de stra san stievano andò in veschovà e dise la mesa el dì de nadale e fo indolgienzia pelenaria che stete a la soa mesa cbonfeso e chontrito andòve inchontra tute le chompagnì de le arte e tuti le chieressì e fu achompagniado insino a san piero. E anchora fo el dito perdon tuto quelo dì adì 25 dito a tuti quili vessitava la dita chiessia fose clionfesi e chontriti messer idio sia sempre lodado. de san gir ottimo Rechordo chome adì 25 de dessem- bre 1487 fra zoane de fra de l'or- dine de san domencgo mandò una buia '■\S0 (1488) a la chompagnia de san gironimo de mirasole che li omini de dita chompa- gnia foseno partifici de tuto el hene che farano tuti li frati de 1' ordene de san domenego de tuto el mondo e de sepelire e oficio messer idio sia sempre lodado. de uno chardenale Rechordo chome vene a bolognia el chardenale de per andare a Roma adì .... de zenaro e partise adì .... de dito 1488 andò a Roma. Rechordo chome adì 13 de zenaro 1488 andò a dessenare el chardenale mon- signiore in venchola a chorte del signiore messer zoane di hentivoli e fo fato onore grandisimo. Rechordo chome bernardina mia noia e dona de zoane de dome. de brazo vas- selaro apartorì ima puta adì 13 de fe- braro 1488 e batezose adì 24 dito li chom- pari gironimo de chassi e alisandro de marchesin e f.° da genoa à nome cha- mila. (1488) 181 messe)' zoane di bentivoli Rechordo chorne adì 3 de marzo 1488 se andò messer zoane di bentivoli a santo antonio de padoa ehon grandeni- sirno onore menò con lui dui de l'oficio di sedesse e dui doturi e dui chava- lieri e dui gintilomini e antri asae ba- listrieri e stafieri e donziegie e mula- tieri e priete e cbuogi sono in numa- ro 160 chavagie e 18 muli se partino adì 3 chome è dito vestidi tuti de morelo salvo messer zoane e 8 suoi vestidi d'oro e seda de più fata fono messer ludovigo da chastelo san piero e zan felipo salarolo e min de min di rusi e messer bartolomie felessin messer charlo de giengran e zan bianche. e rainal. rt " degi areostie li altri non meto el so nome perchè non ho posuto yo iera amalado andono a padoa cho è dito e a veniessia adì 9 dito anchora vi era el chonte guido di piepoli e gasparo de piro malve. e francie. de messer charlo antonio fantuzo e marchion de zorzo di manzuo' fono in tuto 148 chavali e do- 132 (1488) desse muli e altri asae a piedi tornò a chassa adì 30 de marzo lui e tuti sani e de buona vogia per la gracia de mes- ser idio. de una perdonanza Rechordo chome el sabado santo adì 5 e 6 d' aprile 1488 fo a la chiessia di servi perdonanza de cholpa zoè cholpa e pena chi vissitava la dita chiessia bene chonfeso e chon trito messer idio sia sem- pre lodato e rengraciado de tanto dono amene. de la morte del chonte gironimo Rechordo chome adì 14 d'aprile 1488 fo morto el chonte gironimo signiore d' i- mola e de forlì da dui cetadin de forlì i quali fono checho orso e e presseno li fìuoli e la dona e adì 15 dito la dita madona andò in la rocha e dise che farla eh' el chastelano le daria la rocha li deteno termene tri dì a rende- rese e He quando fo in rocha chomenzò (1488) 133 a fave tra.ro le bombarde e adi 16 dito andò messer zoane di bentivoli a cha- stelo bologniesse e stete lì tanto che v'andò de monte suoi amissie e adì 27 dito- vene quatordesse schuadere de cha- vaie del ducha de milan fono mili cha- vagie e terssento fanti e adì 29 dito li citadini de forlì chiamono messer zoane e voleleno fare la soa volontà e la ma- tina intrò dentro da forlì el dito messer zoane e la madona feno piare zoè el padre de yusi padere de quili aveano amazado el chonte gironimo e fenlo morire e scbuartare e la madona remasse in forlì chon li fioli signiori de forlì e d' imola e tornò a chassa el dito messer zoane adì 7 de mazo a ebassa e le gente d'ai-me del ducha tornono a le lore stan- zio romasse 400 chavagi e 200 fanti per guarda de la madona e de li fioli la madona romasse yn forlì e li fioli an- dono a imola. frati di servi Rechordo de li frati di servi che feno chapitolo generale adì 25 de mazo 1488 134 (H88) e fo qnelo dì de paschua del spirto santo e fogie queli tri dì pordenanza de cholpa e pena fo chonseza dal papa a chi feva limossena a li diti frati e bene chontriti de li suo' pechati e feno adì 26 dito una porcisione per la tera li diti frati ierano 596 e 54 done ve- stide a l'ordene li frati di sirvi Rechordo chome el martedì de la dita pascha dopo cena andono li diti frati a chassa de la signioria de messer zoane di hentivoli che fo adì 27 de mazo 1488 tuti senza mantelo e fese portare el dito generale frate antonio de da bolognia perchè avea roto una gamba e fono in nume. 274 chopie se dize che sono in tuto li diti frati arecholti per fare el dito generale 1032 frati in tuto fo tenuta una richa posisione de piviali e pianede fono in numaro 58 chiope de piviale e 75 chiope de pianede riche de fegure e d'oro masizo andono in pusi- sione a san domenego e a san petronio e a san salvadore e a san fra. e a san (1488) 186 piero e a san martino e san yachomo e tornono a chassa zoè a li servi e questo fo el lunodì de paschua chom'è dito fo adì 2G dito in questo indrieto raesser idio sia lodato de tanta perdonanza chome fo quela e per chonfesare v'era 20 frati chon la nitrita del papa chon le bachete in mano posere asolvere futi li oliassi e vodi. de la morte del signiore de faenza, Rechordo chome morì el signiore gal- loto signiore de faenza adì 31 de mazo 1488 e la dona soa la quale si è fiola del signiore messer zoane di bentivoli andò in rocha chon el fiolo astofre] e messer zoane so padre andò a faenza adì 1 de zugnio e cridò astore li cetadini ondavano astore e sega el dito messer zoane andò chon pocha gente e li cetadini fono d'achordo chon el dito messer zoane e feno si- gniore el dito puto e mise. (*) (') Il resto che qui trascrivo, nell'originale è cassato: Yachomo de Simon in rocha e fello chastelan el quale è grandenisimo amUjo de messer zoane e cetadin bologniesse e adì Idito... 13G (1488) de gironimo mio Rechordo chome gironimo mio fiolo chome lo meso in la chompagnia di mu- radavi adì primo de zugnio 1488 e ser i'ranciescho de gan fo rogato de dito partito e paga' soldi cinque al nostro depossetario marsilio d' antonio da fio- renza ta. a nostro depusetario zoè mar- silio tagiapreda zoè massegniero. de faenza Rechordo chome el puovelo de faenza se livò e andono a palazo dove iera el signiore messer zoane di bentivoli adì 4 de zugnio 1488 e presselo e amazono zanpiero bergamin grandenisimo amigo de el ducha de milan e adì 9 dito a ore 4 de note vene m. a francescha noia del dito messer zoane a bolognia He e el chonte nicholò rangon el quale iera de- stegniudo in faenza chon altri nostri bologniessi la quale m. a franciescha yera mogiere del signiore galoto signiore de (1488) 137 faenza e padere del signiore astore no- velo fiolo de la dita m. a franciescha e romasse el dito messer zoane in persone in la rocha de mudiana chastello di fio- i-entini e lorenzino di ' miedissi yera in faenza alora quando fo menado in rocha e lorenzo de chossemo di miedissi scrise a m. a zanevara che faria che seria amo- lado de churto fo meso in pressone el dito messer zoane adì 5 de zugnio fo lasado de la rocha adì 12 dito e fo me- nado a ore 4 de note da la dita ro- cha de mudiana per insino a chafa- zuolo el quale si è uno palazo de lo- renzo de chossemo di miedissi e lì vi era el dito lorenzo e cenono insieme e la matina che fo adì 14 dito vene in- verso bolognia arevò a bolognia el dito messer zoane adì 14 de zugno a ore 22 e fogie tuto el puovelo a vederlo parea che fose un messer idio fo in sabado se serò le botege e ropese le pressuon de sota e di sopra per la alegreza de la venuda del dito messer zcane non poria chontare tanto onore ve fu fato quela volta da tuto el puovelo sonò tute le chiesse e le champane del chomun e fo fato grandenisimi faluò per la tera 138 (1488) e 3 sire e fo sabado adì 14 e la dome- nega de sira che fo adì 15 dito prega- remo messer idio che sia sempre a no- stro aiuto e lunodì che fo adì 1G dito ancora se fé faluò per la fera e gran- denisema alegi'eza. de gironimo mio fiolo Bechordo de la morte de gironimo mio fiolo chome adì 13 de luio 1488 fo in domenega a ore 11 e fo sepelito a ore 19 del dito dì e messe e ano e fo meso alla chiessia de san zorzo e meso in l'ar- cha nostra la quale si è soto la prima fenestra de dita chiessia dove è depinto uno san gironimo el quale priegi sem- pre messer idio per lui e chossì priegi quili li girano una ave maria. de uno toressoto Rechordo chome fo botado zosso e desfato el toressoto del chomun da santa gniesse le suore de santa chiara l'aveno da la chamara e loro el feno desfare (1488) 13 l J per avere le prede per lavorare e fo de l'ano 1488 del messe de mazo alora mie' riastri felipo e zambatista fevano le mura intorno el dito luogo de verso santo antonio e santa gniessa e san ma- molo e fo fenido el dito muro de luglio del dito ano. de la tore de porta Rechordo chome s'aremò e fortichò la tore de yassenie in porta se cho- menzò de mazo de l'ano 1488 de abelire la cima e chiavarla e andose siguiendo in sino in fondo se fé le botege nove intorno a la dita tore del messe de luio e a forticharla de sota e metre bone chiave e zerti fegure de malmoro se miseno a dita tore e tri vissojnj che ie- rano al palazo del podestà li missini lì per adorno de la tera e Fochi o che è sopra l'uso de dita tore se yera a la rengiera de dito palazo de la resedienzia del po- destà no li stete le dite fegure de mal- moro fono portade via 140 (1488) de una fandessina de felipo e frànce.* Rechordo chome chamila dona de felipo de ressemin mio fiastro apartorì una fandesina adì 8 de agosto 1488 de note a ore 7 venando al sabado che fo adì 9 dito e fo batezada adì 17 dito li chompari sono marsilio d'antonio taia- preda e batista de polo muradore dito panigo à nome francescha. de una pordenanza Bechordo chome adì 15 d'agosto 1488 mise el papa perdenanza cholpe e pena al spedale del giessù in la chontrada de san mamolo che oferissa quelo ch'el vole e chonfesso e chontrito e dura per insino adì 16 de dito al verespo e que- sto si è perchè burssò e che li uomini de dito spedale el posano refare e chosì messer idio li dia de la soa gracia che fazano qnesto e tute le altre chose che siano a salvacione de le aneme loro. (1488) 141 de messer zoane Rechordo chome messer zoane di bentiguolgli andò a chonzilio a parma adì 9 d'agosto 1488 e tornò adì 27 de dito e vene clion lui el chardenale de mi- lan el quale iera governadore de bolo- gnia e el signiore eremes f.° del ducha de milan. de messer anibale Rechordo chome messer anibale di bentivoli andò a milan adì 25 d' agosto 1488 se diso andava a darse piassere andò chon lui messer min di rusi an- dono insino a rezo tornò adì 26 dito non so per la chasson. de luogotenente de bolognia monsignore as.° Rechordo del chardenale de milan luogotenente de bolognia vene de mi- lan a bolognia adì 27 d'agosto 1488 feno 142 (1488) chonzilio a parma con cierti signiuri de talia vene a bolognia elioni' è dito adi dito e lui el signiore eremes fradello del ducha de milan e altri gentiluomi de milan el dito chardenale monsigniore ascagnio chome è dito vene chon sie vischovi e altri schodiere asae se dise • avea chon lui dossento boche el dito marchesse eremes alozò chon el signiore messer zoane di bentivoli el chardenale in palazo di signiim e feno parentà chon el signiore de forli e parentà chon la dia di bischonti da milan el dito mes- ser zoane tose per el fiolo quela da mi- lan e dete una soa fiola al signiore de forli chome apare in questo inanzi el dito marchesse eremes se partì da bo- lognia adì 29 dito andò inverso milan e fugie fato grandenisimo onore. de tacila mia Rechordo chome muri agniola fiola de la mia tadia adì 2 de setembre 1488 e fo sepelida in la chiessia de san be- nedeto de galiera pregaremo messer idio ce champi da le soe ofesse mortale amen. (1488; 143 Rechordo cliome se partì da bolognia el chardenale monsignore aschagnio adì 23 de setembre 1488 a 'ore 22 e andò a dormire a belpuozo e la matina andò in- verso roma. de zorzo ereticho Rechordo chome adì 15 de zugnio 1488 fo burssà zorso aretigho in piaza vivo non se vose mae arendere de la fede de messer idio non credea che messer iessù fose venudo de cielo in tera stè sempre in quela maledeta opinion insino a la morte. de la nonziada la soa chiessia Rechordo chome de 1' ano 1488 fo fata la chiessia de fu ora apreso la porta de san inainolo la quale la fé fare un nostro zetadin avea nome batista di manzuo' lasò a la soa morte quindesse migiara de lire che la fose fata e ano- menada la nonziada e fose dada ali 144 (1488) fra' de san fra. d' oservanza e chosì loro l'ano fata fare a soa dovozione e fata clion altre limossene de nostri ze- tadini e tutavia fano lavorare. De uno traditore e messer zoane di bentivoli Rechordo de uno tradimento orde- nado chontra el signiore messer zoane di bentivogie zoane e felipo e gironimo e messer france. noli de batista di mal- vizi hordenono de amazare adì 27 de no- vembre 1488 a ore tre de note quando cenavano e tuta la soa famegia messer anibale e tuti loro al dito tradimento vi era de monte cetadini asae el quale non andò manzi se deschoperse el dito dì dessea esere la note el male fono priesse y diti zoane malvezo e yachomo barzelin e batista de siviero pelacban el cbarpessan el fradelo e petronio de yuasie balestriero de messer zoane e chonstanti e gaion el famegio so e michele anzelo e el priete e lucbeta e altura zafon fono cinque forestieri aveano fato ve- nire ydito che ordenavano el dito tra- (1488; 146 dimento fono undesse che fono impi- chadi a li mierli del palazo de el po- destà la note a ore 12 e depo' adì 3 de dessembi'e fono impichadi y diti antonio dito el campa e astore da faenza e ludovigo de ser ya.° de francholin e zoane antonio de yuasie e antonio de el zovolin marschalcho fono impichadi tuti cinque e uno fiolo del dito batista fo morto in chassa soa avea nome lu- dovigo e el dito batista fo manda a chonfine adì 30 de novembre 1488 a cessena e zulio de vergilio malvezo a napoli e aldorvandin a trento e alisandro so fradelo a torin e bartolomie dezan e bartolomie del dito zan malvezo a venies- sia e zanbatista di refergieri e simon ra- gale pelachan e adì 7 de zenaro 1489 fo impichado batista de piero pezenin la note al dazio del vin perchè ussava chon giulio malvezo ed iera so amigo e adì . . . del dito messe fo impichado Vincenzo de da le fenestre de noto da san biassio de strà san stievano per dita chasson e sospeto e adì 14: de febraro fo impichado uno suozo de batista mal- vezo e adì .... de zugnio 1489 fo ferido felipo de batista malvezo a roma da certi H6 (1 488) bologniesse zachavia barbìero e cbarlo di savignie e zerpelon de .... e nicholò de ya.° de bazan e se foseno stadi omini saldi lo amazavano se miseno paura non steno saldi e per quelo l'ave pocho male. crìstovalo mio genero Rechordo ohome fo meso cristovalo de zoane di prieti muradore mio genero m arido de tadia adì 28 de dessembre 1488 fo messo in la chompagnia di muraduri e pagò quelo dessea pagare a marsilio d'antonio massegniero depussitario de dita chompagnia e adì .... de febraro 1489 fo messo in chamara e scrito in la ma- trichola de dita chompagnia. Rechordo chome antonio polzon menò la soa spossa segonda per soa chompa- gnia adì 12 de febraro 1489 à nome chamila fìola de da pianchaldoli e el fradelo de dita spossa a nome pe- legrin pelachan messer idio sia in sua cbompagnia. (1489) 147 de messer allibale Rechordo chorne messer anibale de messer zoane di bentivoli andò a milan adì 26 de dessembre lui e messer min de bartolomie de min e messer barto- lomie felessin e questo fo perchè el do- cha felipo maria de milan menò dona e tose per soa spossa la fiola del ducba de chalabria à nome tornò el dito messer anibale a chassa soa lui e la soa chompagnia li quali andono cbon lui adì 12 de febraro 1489 a grande onore. de tadia mia fiola Rechordo chome tadia mia fiola e mogere de eristovalo di prieti mura- dorè apartorì una puta adì 15 de febra- ro 1489 e fo in domenega a ore .... e batezola adì 22 dito à nome malgarida el chompare si è guido antonio da sala messer idio li dia bona ventura. 148 (1489) La vendeda de la chà da .san zorzo Rechordo chome adi 14 de zenaro 1489 vendi' la mia chassa da san zorzo a ser alisandro da refen e ser tornasse di gingoli fo rogado in lo studio de ser franciescho di gissilieri chome el dito me resta a dare a mi guasparo lire cento cinquanta à tempo dui anni chome apare al mio libro b. a f. 196. La dota ressa a chatelina Rechordo chome adì 5 de zugnio 1489 rissi la dota a chatelina m'avea data e per mi da ser alisandro da refen chome apare per charta fata per ser bartolomie de m.° tadie straciarolo. messer anibale Rechordo chome messer anibale di bentivoli ave uno fiolo maschio e fo el suo primo maschio adì 23 de luio 1489 zuoba matina a ore 7 o circha sonò per (1489) 14!) alegreza le champane de san yachomo e quele del chomun e la tore de y asinie e questo t'o perchè fo el so primo fiolo maschio la madere si è madona locriecia fìola del marchesse erchole signiore de ferara messer idio li dia de la soa gra- cia e sempre lo agiuti de l'anema e del chorpo à nome chostanzo. de messer onibale Rechordo chome messer anibale andò a ferara adì 11 d'agosto 1489 e tornò a chassa adi 18 dito a bolognia non se sape la chassone. Rechordo del muro de la stala de roberto torssan avemo la mità ser dalfin fo rogado de dito aseto adi 18 d' ago- sto 1489. de uno chardenale Rechordo chome vene a bolognia el chardenale de genoa adì 18 d'agosto 1489 fogie fato uno grandenisimo onore 150 ('489) andòve inchontra el ligato e li signiuri nostri el signiore messer zoane e altri nostri cetadini alozò in veschoà fo in lunoclì e la domenega dinanzi se zostrò in piaza e quelo dì vene el dito char- denale la sira e lui vene a vedere e vene in san petronio e dipo' tornò fuora e stete a vedere zosterare e adì 19 del dito messe e ano andò el dito charde- nale inverso mantoa. messer allibale Rechordo chome messer anibale di bentivoli andò a fiore tiza a vedere zo- sterare adì 28 agosto 1489 e tornò adì 4 de setembere. Rechordo chome messer anibale de messer zoane di bentivoli fé batezare el so primo fiolo à nome chostanzo e tenelo a batessemo tri mandadi da tri adì 20 de setembre 1489 fo portado a san piero felipo da li chorteli el portò achompa- gnado chon 25 chiope de zuvini e 10 chiope de done antige e soe bailie e trombe e pifari de la nostra signioria 11489) 151 chon grandisimo onore a san piero e a chassa e fo in domenega e fo mandado tri li «piali fono maudadi da tri li quali sono qnisti nolo del papa nucienzo el quale lo tene per lui fra antonio gene- rale di siervi da bolognia e messer charlo de messer ya.° de gniengra el tene per piero de lorenzo de chossemo di me- ttessi da fìorenza e de 7n* zanevara Rechordo ehome m. a zanevara dona del signiore messer zoane di bentivoli andò adi 21 de setembre 1489 a m. a santa maria da loredo achompagnada chon 4 di sedesse messer lndovigo de san piero e zanfrancescho de gli adrovandi el chonte andrea di bentivoli e fra. biancheto fono cento ehavagli e diesse muli e doe charete de done e donzele. de mi guasparo Rechordo chome adì primo de oto- vere 1489 fui fato di choliezi zoè ma- sarò di muradori. 152 (1489) Rechordo de m. a zanevara di benti- voli quando la tornò da loredo adì 19 de otovere 1489 e lasogie la soa fiola la quale iera spossa del signiore <\e ri- mene e feno una bela festa a rimene. de messer anibale Rechordo chome messer anibale di bentivoli fo fato chonfaloniero de zo- stissia adì primo de novembre 1489 e fo la prima volta e fogie fato uno gran- denisimo onore da li citadini quando andò a palazo andòve li choliezi achom- pagniarlo e yo guasparo di nadi iera di choliezi alora. de la tore di bentivoli yn questo a f. 52 Rechordo chome el signiore messer zoane di bentivoli fé chomenzare una tore in la via di chastagnioli apreso al suo palazo adì 3 de novembre de l'ano 14:89 lai*ga el de fuora dal chordon del chonfeso piò 32 e per l'atro verso piò 28 (1490) 153 li fondamienti sono gruosi pie 9 e soto pie 20 el dito messer zoane vose cho- meuzare a chavare li fondamienti e adi sopradito li maistri e lavoranti seguìno de chavare per insino adì 16 de zenaro 1490 la fazada de verso strà san dona e adì 18 dito chomenzono a fondare de yara e chalzina e seguivano de chavare le altre quadere e rimpre de yara cho- me è dito e adì 10 de marzo chomenzono a murare la quadera verso porta el dito signiore messer zoane vose pore la prima preda e donò un fiorili d'oro a li maistri li quali sono pie. d'alberti e bartolomie da nuvalara muraduri. de bemardina Rechordo chome bernardina mia fiola e dona de zoane vaselaro apartorì una fiola lunodì adì 4 de genaro 1490 a ore 1 1 ho circha e fo batezada adì 17 dito e te- nela a batessemo michele da charpe e bernado da parma adì 17 dito à nome chostanza messer idio la chonserve sem- pre in nel ben fare de 1' anema e del chorpo amen michele galesse da charpe 154 (1490) e bernardo da parma tesodero quisti sono li chompari che teneno a bates- semo la dita cbostanza messer idio li dia bona ventura. del pitto de maria mia fiola e de .tenesse Rechordo chome maria mia fiola apartorì uno puto maschio vienire ma- tina adì 19 de febraro a ore 11 de l'ano 1490 e fu batezado adì 24 de dito e te- nelo a batessemo belondo pelachan e à nome zambatista messer idio li dia bona ventura in questo mondo e paradisso yn l'altro amene. de messer anibale di bentevoli Rechordo chome andò messer anibale a loredo a defare un vodo a m. a santa maria da loredo andò adì 5 d'aprile 1490 andòve siego pocha gente non vose tornò adì 17 dito. (14'Hi 155 de una puta de felipo Rechordo chome chamila dona de felipo apartorì adì 26 de mazo a ore 21 e meza fo in mierquore messer idio li dia bona ventura per l'anima e per el chorpo fo batezada adì 6 de zngnio 1490 tene a batessemo la dita puta marsilio d'antonio massegniero e batista panigo muradore à nome duratia a batessemo messer idio la chonservi. de mi guasparo Rechordo cliome yo guasparo m' a- mala' adì 21 de mazo 1490 e stiete in chassa non tropo volte a zagere per in- sino adì 5 de zugnio ierael mio male non l'ondendea mi midessemo messer idio sia lodado sempre amene. Rechordo chome adì ... de ... . de. . . fo morto uno zovene da un bastardo de gasparo bargelin in le stale del signiore messer zoane di bentivoli fo in le stale 166 (H90) del borgo de la paia quele di barbari el signiore messer zoane lasò pasare per el miegio non se dise niente alora mes- ser zoane iera fuora de la tera tornò non fo altro Rechordo chome adì 19 d'agosto 1490 ave' tuta la note vegniente a ore 4 per insino a dì Severa freda e no me lasono manchare niente per la loro gracia e messer idio sia sempre lodado. Rechordo chome adì 28 de setembre 1490 se dise eh' el papa yera morto e adì del t ornamento Rechordo chome adì 3 de otovere 1490 vene tri di fioli del signiore erchole marchesse de ferara veneno per vedere fare el torniamento che se farà adì 4 dito fono 337 chavaie tuti abardadi e choperte rechiseme perchè iei^ano tuti cetadini e fioli de zetadini richissimi e feno dui chari uno per la sapienzia e uno per la fortuna e chombateno in- (1490) 157 seme messer zoane di bentivole da una parte el fiolo messer anibale da V atra parte e toseie el so stendardo al padre messer zoane. de la chompagnia di muraduri Rechordo chome adì 5 de dessem- bre 1490 se mise un partido in la chom- pagnia di muradori che el masaro abia de salario per sie missi lire sie e li mi- nistrali lire quatro zoè L. 4 per chadau- no de salario per sie missi asserenando l'oficio e chomenza l'ano 1491 e quando se mise el dito partido fo al tempo de m.° domenego de masse da san zoane in monte masaro e li chompagni sono quisti m.° yachomo de matie da rezo e m.° zilio de batista montanaro e m. u fìrian da cento fornassaro e m.° zan batista de ressemin nastro de guaspa." di nadi e al so tempo fo vinto el partido a fave bianche 18 e nege 4. 158 (141)0) de una madona Eechordo chome adì 10 de dessembre fo un vienire aparve la nostra dona ma- dere de messer iessù a uno puto chon- tadino povereto andando per aqua a ren e dise ch'el dito puto andase da soa madere a dire che l'andase digando che se dessese duzenare tri vienire in pane e in aqua e che yaveseno in dovezion el saba. per la soa reverenzia non iera credudo al dito puto aparve el sabado un'atra volta e mandogie a dire el si- mele e dito che l'ave le parole dovente muto stete chosì per ineino a ore 22 la madere el dito puto andono chon una chandela apressa e feno orazione a la dita madona ch'è a san felisse e subito fo guarido e dise le parole a più per- de uno fiolo de messer alibale di bentivoli Rechordo chome messer alible di bentivoli ave uno puto per insino adì de. . . (1490) 159 adì ... de otovere 1490 e fo batezado adì . . . de dessembre à nome alfonso e fo el so segondo messer idio li dia bona ventura. de uno fuogo Rechordo cbome s'apressie el fuogo in le oliasse del fen e la pagia adì primo de zenaro 1491 e burssò tuto quelo qua- dro da l'una via e l'atra non li romasse niente sone le mure intorno. de messer anibale Rechordo chome messer anibale di bentivoli andò a milan adì 1 1 de zenaro 1491 andò a ferara per andare a milan cbou la spossa del signiore ludovigo la quale è figiola del ducba de ferara e clio- gniada del dito messer anibale la quale se fé la festa a milan adì 18 dito tornò el dito messer anibale adì 2 de febraro. del s.? messer zoane Rechordo chome andò el s.° messer zoane di bentivoli a ferara a le noze de 1G0 (1491) la spossa del fiolo del marchesse de ferara la quale spossa si è sorela del duclia de milan adi 9 de febraro 1491 la festa se fé adi 13 dito che fo in dome- nega e tuti li suoi noli salvo che mon- signioro e tornono adì . . . del dito. de la morie de chostanza Rechordo chome adì 1 1 de febraro 1491 morì la chostanza noia de bernar- dina mia fiola e zoane mio genero e fo sepelida adì 1 1 de febraro chome è dito di sopra a la chiessia de santa malga- rida messer idio ce chonservi e sempre in nel ben fare. de uno inverno Rechordo chome fo de l'ano 1491 uno lungo inverno nevò la note de la nati- vità del nostro signi ore messer iessù e durò per insino adì 19 de marzo chon uno grandisimo feredo zelò el vin in li vasie «1 pan e zelò de monte vide e figi e morì asae piegore e animale asae e (1491) 161 ossieli volativi lo per inaino del 'messo de zugnio fredo. de messer zoane Rechordo chome el signiore messer zoane di bentivoli l'è spossare una soa noia m. a laura al l'radelo del raarchesse de mantoa adì 20 de zugnio 1491 el nome del sposso si è à nome signiore zoane l'radelo del marchesse Rechordo chome adi 24 de zugnio 149 1 vene una grandenisima tempesta in doe volte la matina e a mezodì fo el dì de san zoane e fo in venire e yo guasparo iera in san domenego a la predega el fra fé pore in zenochie a pregare mes- ser idio. le chartessele felipo e zanbatista a e. 40 Rechordo chome adì 18 de zugnio 1 -191 pagò le chartessele de la charta de la chassa avea ser alisandro butirgaro per 162 (1491) charta fata per ser alisandro da sala aresso a felipo e zanbatista muraduri la quale avea impigniada lo lore padere lire cinquanta zoè L. 50 chome apare al champion A. a f. 51 L. 3 s. 5 ds. Rechordo chome tadia mia fiola apar- torì adì 23 d'agosto 1491 à nome vizenzo tenelo guidoantonio chalciolaro e ces- saro de ser piero mussoto a batessemo adì 29 dito messer idio li diea bona ventura. Rechordo chome felipo fo fato ma* sarò di choliezi per i ultimi tri missi de l'ano 1491 e per la chompagnia di muraduri. de la franciescha de felipo Rechordo chome adì 10 de otobre 1491 morì la franciescha fiola de felipo e fo sepelida a san piero marzolin a l'en- trada de la chiessia a man derita de fuora. (1491) 163 Rechordo chome adì 30 de dessem- bre 1491 vene el marchesse de f erara duclia erchole el signiore sissimondo so fradelo a fare uno zepo chon el signiore messer zoane di bentivoli andò a des- senare el primo dì ch'el vene a san mi- chele in boscho fo in venire adì dito e chome ave dessenado vene a la chorte del dito signiore misser zoane stete chon lui 4 dì e dipo' andòse ferara. de zan batista mio flastro Rechordo chome adì 10 de zenaro 1492 zan batista mio nastro e cristovalo mio genero andono a roma per atorvare bona ventura de guadagniare qualque chosa megio che a bolognia messer idio li dia bona ventura e li guardi da one peri- cholo de le aneme e di chorpi e li lasi ben andare e ben stare e ben tornare e ben fare per quelu sono andati. m (1492) de garnata Rechordo cliome el re de spagnia tose garnata a re de garnata vene le litre a bolognia adì 7 de febraro 1492 se dise vi era stado a champo quindesse ani pressela per forza e presse el fiolo del re se dise che l'avea in preson doe milia cristiani e lo re de spagna li fecie tuti amolare e detegie dinari e fegie grandisimo onore perchè ierano stadi l'edili cristiani. de una pitta de maria mia fiala Rechordo chome adì 10 de marzo 1492 maria apartorì una pata e batezola adì 18 dito li chompari sono messer antonio da sala e ser vergi. di nobi. Rechordo chome uno frate de san zoane in monte predegò adì 25 de marzo 1492 in san petronio e dise chome santo usse yera zovene quando spossò madona santa maria non lo credo. i m) i <•>.-> Rechordo chomo adì 8 do mazo 1 192 a ore lo e meza se fo zetadauna cham- pana per la cliiessia -de san petronio fela zetare messer galiazo di marischoti governadore de dita chiessia e fo tirada adì 15 dito in susso el champanile pessò libre 5600 per dito del mestro la zetò michele garelo di garieli de franza. de la spossa de messer alisandrn de messer zoane Rechordo chome messer alisandro de bentivogli andò per la soa spossa a mi- lan adì 3 de zugnio fo fiola del signiore messer charlo sforza da milan e tornò chon la dita spossa ?dì 20 dito chon grandinisimo trionfo e festa el nome de la dita spossa à nome m. a impolita intrò in bolognia adì 20 dito a ore 15 perchè m.° gironimo astroligo a l'ostaria de messer franciescho di gissilieri in susso el cha- nale de ravon e posse mente alla stor- lozia chon l'arluogio in mano e dise al signiore messer zoane di bentivoli pa- 166 (1492) clere del dito messer alisandro che liera l'ora o lui montò a chavalo e se la fé metere in gropa e lui se mise a chorere inaino a la porta e lì aspetò le done e zetadini e soldadi e balistrieri e vene a chassa chon grandisimo onore fo adì 20 de zugnio 1492 li vene chon la dita spossa el signiore marchesse de mantoa el pro- tonotario fradelo del dito el signiore zoane fradelo e i diti e sposso del si- gniore messer zoane di bentivoli m. a laura el chonte franciescho sfoza el chonto ugo da san Severino e la soa dona e messer erassemo da triulzi el cha- valiero simoneto chon la soa dona mes- ser f.° seschalcho del ducha de milan e zoane antonio somoneto chon la soa dona boche 232 se dise valea quello de dita spossa duchati 80000. del papa Rechordo chome adì 27 luio 1492 vene la novela a bolognia che el papa nu- zize.° iera morto e ch'el morì adì 25 dito che fo el dì de san yachomo morì papa {lésa) tffi nuzenzio (*) zoè sonò la noale adì primo d'agosto per la morte soa e vene le litro del papa novo el quale à nome papa ali- sandro sesto adì 12 d'agosto 1492 la ma- tina a bonora sonò le champane la sira per alegreza el nome so siera messer giro- nimo chaldenale de valenza tralatado el suo nome papa alisandro sesto. Rechordo chome messer michele ga- relo di garieli de franza zetò adì 25 d'agosto 1492 quatro champane una per le ore e una per san petronio e una per la masson e una per le grazie q. a da li ore pesò libre 5400. Rechordo chome adì 27 d'agosto 1492 andò li nostri ambasaduri a Roma a vissitare el papa alisandro sesto fato novamente fono questi anomenati mon- signiore di bentivoli e messer ludovigo da sanpiero e messer zoane da sala e messer min di rusi con asae in chom- pagnia. (*) Qui sono nell'originale le seguenti parole, cancellate : fo criado l'atro papa adì . . . 188 (1492) Rechordo chomc el signiorc messer zoane di bentivoli fé fare una fontana de setembre 1492 tolè Faqua del chanalo del molin de fuora da la porta do strà chastiuni n'iese de una cisterna e vene per chonduto insino al palazo del dito signiore. de batista malvezo Rechordo chome adì 11 de novem- bre 1492 morì batista di malvizi a roma avea bando de ribelo lui e li suoi fiuoli perchè fono chontro a la signioria del S. messer zoane di bentivoli li fiuoli orde- nono el tradimento. de f ■ erara Rechordo chome el signiore erchole marchesse de ferara chomenzò a ere- sere la zita de ferara de l'ano 1492 e fé fare uno ziro altro tanto quanto è la zita antigarnente fata tose dentro de le mura la chiessia de m. a santa maria de li anzoli e la chiessia de la zertossa e el (14$2) 169 signiorc sissimondofradelo del marchesse de ferara li fé fare uno grandenisimo palazo e altri zetadini e forestieri li fe- vano fare de le oliasse e di palazi chi posea el signiore li donava el tereno se li feva de bieli chassamienti e zardini e giessee e nota chome se li lavora an- chora a le mura e a le fose per insino adeso del messe de luio 1495 e vano de riedo lavorando. de la chompagnia di muraduri Recliordo chome del messe de des- sembre 1492 fo fato el bancho de dita chompagnia per el tempo del masaro zoane da varignana masaro de rasson e del masaro di choliezi yachomo di fe- lipo massegniero. de piro di malvizi Rechordo chome adì 20 de dessembre 1492 se n'andò piro di malvizi el quale yera del numaro di sedesse se partì lui se iera odiato dal puovelo zoè de una 170 (1492) buona parte e lui vedendo chosì li parse de fare el miegnio a torse da la impressa rendo l'ofìzio e andosene chome è dito l'achompagniò antonio di bentivoli e pa- richi balistrieri per insino a le chonfine andò a stare a cessena lui el fiolo. Rechordo chome fo intradite le mese e li ofizie a san petronio e a santa ma- ria mare e a san lorenzo e a san cho- lomban a queste quatro chiesse fono in- tradite dal papa adì 5 de novembre per insino adì 26 de dessembre 1492 e li chalonisse de san petronio aveno la li- zienzia adì 26 dito e diseno le mese e li loro ufizie e none le altre sopradite chiesseie anomenate di sopra li fo chon- ceso a dire adì 15 de zenaro. Rechordo chome adì 19 de febraro 1493 vene da mantoa dui chombatiente fo el dì de charnevale uno à nome ber- nardin dal guanto e l'atro à nome . . . . spagniolo el signiore messer zoane li dete el champo al merchà de le moline e feno in chamissa chon spada e bu- [1493) 171 choliero se ferino amendui el signiore messer zoane se si butò a mezo are- mado e una partessana in mano non voseno che i feseno più chome vide ie- rano tochi. la champa.* grosa di servi Rechordo chome la champana iera stada fata per sonare li ore fo venduda a li fra' di servi la quale si è la soa grosa fo de febraro 1493 e la chamara ne fé fare un'atra fo tirada in susso ella tore da l'ariolo adì 12 de marzo 1493 la fo zetada per le mane de m.° vidale da magnian pessò 6500 non fo bona {per là) f ereta . Rechordo chome la dita champana fo zetada zosso de dita tore adì 20 dito perchè non iera bona. Rechordo chome una sai età dete in la tore de li assenieli adì ... de marzo 1493 e vene zosso uno grandenisimo pezo in susso ci chantouo verso strà san dona. 172 (1493) Rechordo chome messor anibale di bentivoli andò al soldo di fiorentini adì 18 d'aprile 1493 andò chon cento aimiti che sono 300 chavagie bene in ordene. del signiore Rechordo chome el signiore messer zoane di bentivoli ave lo stendardo e fo fato chapetanio del ducha de milan adì 28 d'aprile 1493 e fé una bela mo- stra per la tera fono più de 1800 cha- vaie e 300 fanti chon le lanze e 30 tar- guni e 300 balistrire e 20 schopitie scho- petieri tuti bene in punto erave messer alisandro e messer eremese fiuoli del dito signiore messer zoane el chonte ni- cholò rangon el fiolo del signiore de charpe ghiberto el so nome tuti dui ge- niri del dito signiore messer zoane ie- rano 300 zanitieri vestidi a la turchescha chon le bai-bete fo tenuda una bela mo- stra per el puovelo piove alora seria stada la mastra più bela. (1 ! 173 la tore de l'arliogni Recliordo chome del - dito ano 1493 fo acresuda la tore da l'areluoio del pa- lazo di signiuri e fo zetada una cham- pana nova e fo tirada in so la dita tore adì 1 de zugnio 1493 pessò dita cham- pana libre 6000 o zircha. de la chompagnia di muradori Recliordo chome de l' ano 1493 fo fata la triada in la chassa de la nostra chompagnia di muraduri e fo fadiga avere la luma per la chorte de la chom- pagnia del spedale de la vita fé piadeza. Recti ordo chome adì 2 de zenaro 1493 fo meso li nodari ano a tenire rassone soto el palazo del podestà e feno li ban- chi nuovi a dui nodaro per bancho. Recliordo chome adì 24 de setem- bre 1493 martedì de sira vigniando al 174 (1493) mierquore chomenzò a sonare li ore chon la champana nova in susso la tore de piaza la quale s' abeli cliome apare in derido zoè in deriedo. Rechordo cliome adì 21 de setem- bre 1493 la matina siando al destro me vene un gran fredo in modo me n'anda' a leto me durò ore 4 me crite de morire fo per amore de la mia gamba felipo andò per antonio barbiere me fé cierti impastri e felipo li chomparò e aduseme chonfeto e amazono uno polo e fo in sabado stiete grave me vene a vedere benvenuda mia neza e tadia mia noia e maria mia fiola e non altri priego messer idio li dia chonosemento e a mi me dia pazien/ia. de la duchescha Recliordo chome adì ... de otobre 1493 morì la duchessa de ferara yera sorela del ducha de clialabria. (1-193) 175 de zanbatisto Rechordo chome vene zanbatista fra- delo de felipo da roma a chassa adì 14 de novembre 1493 se partì da roma adi 27 de otobre. Rechordo chome adì 5 de dessembre 1493 vene a bolognia m. a violante noia del signiore messer zoane di bentivoli e dona del signiore de rimene signiore pandolfo e vene per esere a la festa de la sorela spossa del signiore messer zoane fradelo del marchesse de mantoa la quale festa se fé adì 14 de zenaro 1494 e adì 7 dito vene el suo marido de la dita m. a violante signiore de rimene per esere a la festa de la chogniada e del cho- gniado fradelo del marchesse de mantoa e steteno amendui insino adì 4 de fe- braro 1494 andono la sira a stare al ben- tivoio tornono a chassa adì 4 de fe- braro 1494. 176 (1493) bernardino Rechordo chome adì 15 de dessem- bre 1493 fo fata la charta de la dota de bernardina mia fiola e dona de zoane de domenego de brazo vaselaro la fé ser antonio di schapi nodaro e asol- veme el dito zoane de one chosa me potese domandare. li sostieglie del chanale Rechordo chome fo fati li sostiegnie al chanale per fare che le nave viegniano da ferara a bolognia fono ch'omenzadi de l'ano 1491 e fono fenidi de l'ano 1493 del messe de dessembre e el signiore messer zoane de bentivoli andò insino a chortessela adì 10 de zenaro 1494 li iera amanoade sie nave e uno bozen- torio el quale avea fato fare el dito signiore messer zoane e fo ordenado una bela purcesione de tute le regole di ferati e prieti e chalonissi e tute le chompagnie de le arte e de li spirtuale (1494) 177 e uno veschovo t'oseno de fuora da la porta de galiera a la riva del dito cha- nale e el dito raesser zoane vene chon le dite nave a la dita porta e li fo be- nedete le dite nave el- dito chanale e sustiegnie adì 10 de zenaro 1494 chome è dito di sopra e fo fato una divota prossisione chome è dito fo in vieniri el dì de san paulo primo romito e dopo li vene tre nave e adì 11 de el dito li vene anchora sie navi che sono in tuto nave 16 che ano andare chon la spossa la quale à nome m. a laura fìola del signiore messer zoane di bentivoli andò a mari a mantoa a signiore zoane fra- delo de el signiore de mantoa adì 14 de zenaro 1494 andòve in chompagnia li diti anomenadi el chonte nicholò ran- goni e el signiore giberto da charpe el conte nicholò rangon el chonte guido di piepoli e altri cetadini asae e le soe done. Rechordo de la morte de re de na- poli adì 29 de zenaro 1494 vene le litre al signiore messer zoane di benti- voli che re iera morto. 178 (1494) Rechordo cliome del messe de marzo de l'ano 1494 el signiore messer zoane di bentivoli fé chavare le fose intorno la tera e fono alargade e feno fare li tra- viersi a le dite fose perchè li stese più grosa l'aqua fono livere de fare li diti traviersi del messe d'agosto 1495 e feno chonzare e alzare le porte e ponti de la tera e repezare le mura dove li erano rote e li barachani e questo fo perchè lo imperadore masiniano venia per an- dare a roma a pigiare la chorona e fo perchè el vedese la tera bene in ordene e ancora aviea sospeto del signiore lu- dovigo barba del ducha de milan se dessea de monte canze e feno fare cierti revelini a le porte. Rechordo chome adì 30 d'aprile ' 494 vene la marchessana de mantoa a bolo- gnia tornava da loredo la iera noia del marchesse de ferara signiore erchole e foli fato un grandenisimo onore e el dì de mazo andò a mesa in san petronio e vide la mostra de le gente de 1' arme che se fé e pasono per piaza se n'andò adì 3 de mazo. (1494) 17!» frati de san /'ranciescho Rechordo chome adi 17 de mazo a l'ora de verespo per insino a l'altro ve- respo che fo el dì de pasohua rossada e fo adì 18 de mazo 1494 fo a la chies- sia de san franzesclio perdonanza pele- naria e questo fo perchè li frati feno cha- pitolo vene puochi frati per el sospeto del morbo fo fato in quili dì dinanzi e doppo beliseme predege adì 17 e 18 dito predegò m.° marcho antonio in san pe- teronio e dise asae beli amestramienti e dise che aveno deschorso chon el so generale che se retorvava esere dossento milia frati de el dito ordene de san franciescho senza quili d' osservanti in- sino a questo dì e adì 19 dito li diti frati li quali yerano veniti a chapitolo feno porzesion eveno atorno la piaza e in san petronio e li dise frate ni. lucha da monte lupone uno belo sermone stete una ora in susso el pergoro a dire el dito sei-mone fono li diti frati andono in possisione 476 frati anomerati per mi guasparo ne romasse anchora in chassa 180 (1494) pei* l'ofizio de la cbiessia e per l'ofizio de chassa. mi guasparo Rechordo chome e' fu masaro di mu- raduri de li primi sie missi de l'ano 1 494 per la chompagnia e fu' a (*) fare e' diti ofiziari m.° dome. de massa e m.° mar- silio d'antonio e m. J chabriele de matie e m.° batista panigo e mi guasparo di nadi e felipo mio fiastro e fo fata per tuto l'ano 1500. de la fandessina de tadia mia Rechordo chome adì 3 d'agosto 1494 morì la dita puta avea nome malgarida fo sepelida a san felisse messer idio dia passe a la madore non digo niente de cristovalo so padere de la dita puta perché non iera a bolognia. (•) Era scritto prima, poi fu cancellato: la imbusiason de n oflziali per tuto V ano Ì500 fo a farla la dita (1494) 181 de la vignia di muraduri Rechordo chome adì 21 d'agosto 1494 fo fata la charta de la vignia di mura- duri de la rumetazion a franciescho de di chospi dito de le schudele la quale charta fo fata in lo studio de ser bartolomie de zan nostro nodaro zoè de la chompagnia di muraduri de pa- gare onano lire cinque d'afito a nostro sinicho zoè depossitario marsilio massa- gniero L. 5. B. del signiore ludovigo ducila de milan Rechordo chome le gente d'arme del siguiore ludovigo chome ducha de milan vene in lo nostero teren de bolognia adì 23 d' agosto 1494 y primi fono 48 schuadere alozono in susso ren al trebo de san zoane e a san vidale e non feno dano niuno pagavano li suo' dinari a chi li deva de la roba arivono a ore 16 del dì de sabado e li steteno per insino adì 25 dito messe andono alozare in sosso 182 (1494) V idesse a rusi e a le chassele e feno gran ciano lì dove se partino e adì 27 del dito paso la brigada di franzossi se desea li erano 500 chavali fono 8 schua- dere bene a chavalo e beli uomini e pasono derie a le mura de saragoza a strà maore e adì 28 paso 500 balistriere e schopitieri a chavalo la madona d' i- mola no li vose dare el paso chomen- zono a metie a sachomano e presse del bistiame e lie sese achordò e deli el paso e vituaria per li suo' dinari e pa- sono più oltra e anchora adì 29 li tene driedo 40 lanze e anchora adì dito altre 40 lanze se desse che ierano 500 chavali e adì 30 la matina inanzi dì una schuaderafono 00 chavali de quili del signiore ludovigo e posseno el stendardo a chantalovo e aspetono la resposta de la madona d'i- mola perchè avea scrito che la siera achordado non fo vero torse termene quatro dì a respondere e adì 31 dito pasono 100 arzieri e balistrieri a cha.° e doe schuadre fono di franziuorssi fono in soma 200 o zircha e adì primo setem- bre paso e veneno per bolognia fono 50 chavali di frangossibene a chavalo e bene aremadi e adì 3 dito una parte de li fran- (1494) tSB scossi a chaste. francho feno chostion con quili de chastelo francho sonono la stermia se arecliose li chondadini e fono a le mane inseme a modo ne fo morto sie persone 3 de li franzorssi e 3 di chontadini e feridi de l'uno e de l'atri asae e seria fato piezo se non fose stado el signiore giberto che pasava li parti e champò mazore male che se seria fato li franzossi se serono in una chassa li nostri li voleano metie el fuogo li arebene tuti morti non vose el dito signiore giberto e adì 3 de se- tembre el champo che iera a imola bandì la guera e tutavia li cresea gente in champo che andava per deffuora e chi per dentro per bolognia e per el fera- resse per avere miegio da vivere per loro e per li chavali e adì 6 dito se- tembre el champo se fé più in anzi se partì de quelo d' imola e andono inverso sant' agada e adì 20 de setembre 1 494 feno fati d'arme inseme fono puochi se dise che durò 4 ore el fato d' arme fono li suoi nemisse el ducha de cha- labria e de li fiorentini e messer ani- baie di bentivoli chon le soe gente d'arme perchè iera omo di fii-intini L83 (1494) aveano fato uno champo da per si in busso el teren d' imola per esere in luogo forte e avere de la roba da vi- vere adi 25 dito vene uno del dito champo o aduso dui pani li chostono tri quatirin fono apessadi fono 35 e one di se dano de le bote che abi la pezore non se disse per anchora a la fine perdete li fran- zorssi quili de verso romagnia andono a bertanoro no lo aveno se partino li diti e l'italiano li quali ierano a petezion del ducha de milan se dise che yerano 1200 persone a pè e a chavalo e quili che iera chon el re se trovavano 1500. Nota che adi 18 de otovere aveno mor- dali adi 21 dito lo misseno a sacho li mori asae persone de 1' uno e de l'atri adì 22 dito s'aresse buban e bagniara adi 27 dito s'aresse ymola e faenza chon tuto el so tenitorio e adì dito vene ch'el ducha de milan ducha afonso iera morto e adì 24 fo fato ducha el signiore ludo- vigo el chavalaro aduse le litro a ries- ser zoane di bentivoli li donò 50 duchati d'oro messer idio se ze guardi da malie se dessea ch'el signiore ludovigo avea fato questo per farse ducha de milan e fu fato. (1494) 195 doe pute de maria Rechordo chome maria mia iiola te adì 21 de setembre 1494 doe fandessine de uno portado la matina fo el dì de san matie apostolo e senesse suo mari le fé batezare adì 22 el nome so si è una yssabeta e l'atra anzelicba le tene a batessemo nicbolò de li anele e ser ali- sandro de refen messer idio li dia bona ventura. piero de chossemo Rechordo chome adì 10 de novem- bre 1494 vene a bolognia piero di chos- semo fozì da fiorenza perchè dete le forteze de pissa al re de feranza e adì 11 dito vene el chardenale so fradelo e partise el dito piero andò a veniessia el chardenale alozò in li siervi e li siete e adì 17 dito intrò in fiorenza el dito re se dise che avea chon lui 7000 per- sone a pè e a chavalo yn prima ve n' iera 1 500 che sono in soma 8500 e adì primo de dessembre n' esì di fiorenza 186 (1494) andò in verso roma chon le soe cente d'arme e non altri. de la chompagnia di muraduri Rechordo chome fo vinto el partido in la chà di muraduri adi 20 de dessem- bre 1494 che li masari e ufìziali torna- seno avere de salario per li sie missi fano el loro ofizio soldi vintedui per chadauno e questo fo al tempo de m.° bar- tolomie champana masaro e questo sa- lario fo antigamente chome apare pel- li nostri statuti de el dito priessio di B. 22 per chadauno. Nota de felipo fo so chompagnio de li diti sie misse de l'ano 1494 li sichondi. del re de franza Rechordo chome la vilia del dì d'ano novo a ore 3 de note intrò el re de franza dentro de roma senza fare novità niuna e '1 papa intrò in chastelo sant'a- gniolo con sete chardinali suoi amissi e partessanife spianai'e la via cho verta che (1495) 187 andava al chastello fo adì ultimo de des- sembre 1494 mierquore de note a ore 3 vinando a la zuoba che fo el primo di de l'ano 1495 el dito re fé spianare la via choverta avea fato fare el papa per andare in lo cliastelo sant' agniolo non altro per adeso. del signiore messer zoane Rechordo chome el re masimian man- dò al signiore messer zoane di benti- voli uno brieve adi ... de zenaro 1495 de questo tenore prima lui li à fati suoi barun el dito messer zoane e messer anibale e monsigniore e messer alisandro e messer eremess figliuoli del dito messer zoane e più li à fato posano fare 40 chavalieri e 40 dutori e che posano fare batie monede a one loro volontà e più li a donado l'arma soa ch'è l'aguia nera nel champo d'oro e vole venire de churto alozare chon el dito messer zoane de bono amore e amezizia. 188 I 195) ile uno chiavegon Rechordo chome io atorva' uno chia- vegon da n . . . taria de la mavassia e va insino in li ovesarie lungo insino a l'a- vessa da le becharie in questo a f. 17 (*). de felipo mio fiastro Rechordo chome felipo mio fiastro fo chompagnio del masaro de la chom- pagnia di muraduri per li segundi sie misse de l'ano 1494 nota fo bartolomie champana masaro. de zanbatista mio fiastro Rechordo chome zanbatista mio fi- giastro fo chompagnio del masaro de la chompagnia di muraduri per li primi sie missi de l'ano 1495 zoè li primi el ma- saro fo marsilio d'antonio taia preda e f) Nell'originale questo paragrafo è can- cellato. (1495) 189 tornono li salari a l'usanza chome disse el statuto de B. 22. de ressemin el pitto de felipo Rechordo chome chamila dona de fe- lipo mio nastro apartorì uno puto ma- schio adì 25 de febraro a ore 5 e 3 / 4 fo fato el dì de santo amatia apostolo apreso a le sie ore chome è dito se batezò adì 8 de marzo li chompari sono quisti anomenati agiazo de lingredi e fran- ciescho da sanpiero li posseno nome res- semin. de napoli Rechordo chome adì 28 de febraro 1495 vene le litre a bolognia chome el re de franza avea audo napoli senza fare fati d'arme se dise fé la interada adì 22 de febraro 1495 e el re de napoli el ducha de chalabria el quale è nolo del dito re de napoli se nandono non voseno aspe- tare la sforza de gente d' arme donde l'andase noi so no se lasono atorvare. 190 (1495) de monsiyniore di bentivoli Rechordo cliome adì 21 de marzo 1495 raonsigniore messer galiazo fiolo del si- gniore messer zoarte di bentivoli andò a milan se dise andava a tore la tenuda de cierti benefizio li quali li à renonzadi el cbonte guido torelo genero del dito signiore messer zoane e marito de m. a franciescha fiola del dito messer zoane la quale iera vedova fo dona del signiore da faenza à nome signiore astore e el nome de lolo che fo fradelo de guidazo signiuri de faenza antigi. de una liga fata Rechordo chome adì . . . d'aprile 1495 se bandì la liga fata per li diti signiori e segniorie chome qui di soto se chon- tene massimiano imperadore non à per anchora la chorona de l' impierio e el re de spagnia e la signioria de veniessia el ducha de milan el papa alisandro in prima anomenado perchè no l'abia scrito (1495) 191 tute queste signiorie sono in liga messer idio faza che la sia bona liga. de frachaso sanseverini Rechordo chome adì ultimo d'aprile 1191 paso frachaso fiolo che fo del si- gniore roherto da sanseverin chondu- tiero del ducha de milan paso per di fuora e anchora ne vene per dentro se dessea andava a roma per guarda del papa messer idio fazi che vada per fare bene per le aneme e per li chuorpi amen. d'un pressente fato al ducha de milan Rechordo chome mandò adì 4 de mazo 1495 64 chorsieri gruosi li qualli pasono per bolognia se dise li mandava al ducha de milan ducha ludovigo se fé grande molmorare per amore de la liga fata messer idio ce dia de la soa grazia li ( inaili si erano de le chavale avea el dito signiore ludovigo a napoli con le chavale anchora vi era de le chavalle in chompagnia. 192 (1495) Rechordo chome adi 14 de mazo 1495 andò messer anibale di bentivoli a mi- lan messer anibale fiolo del signiore messer zovane di bentivoli alora se des- sea li feva guera el ducba doriensse al dito ducha de milan e aveno fato trie- gua nno messe tuta la talia steva con gran paura de re de franca che iera a napoli. Rechordo chome adì 26 de mazo 1495 tornò a chassa el dito messer anibale se dise avea avudo dal ducha de milan 5 milia duchati e altritanti da la signio- ria de veniessia che sono diesse milia e de fare cento aimiti e de esere a soa posta e so chomando. de messer alisandro di bentivoli Rechordo chome messer alisandro andò adì 27 de mazo 1495 a veniessia e adì 29 dito vene le litre a bolognia cho- me el re de franza iera intra in Roma e che el papa iera fugido da roma. 1495) 1!»:; de el re de franza Rechordo chome adì 29 de mazo 1495 vene le litre a bolognia chome el re de franza iera tornado a roma e eh' el papa se iera partido da roma ed iera gido a Viterbo. de una chompagnia Rechordo de la chompagnia de ver- gognassi fo fata de l'ano 1495 la quale vano one festa per le chiessie chon la ohapa indoso de roso domandando per li puoveri vergogniusse e sostenono quili che sono venuti in povertà messer idio li sovegnia de l'anema e di chuorpi. de la gì essa de ronzati Rechordo quando fo fata la chiessia a ronzan li frati de san dominicho la feno fare de l'ano 1480 e fo fra barto- lomie de chomazo m.° in tologia e yo 194 (1495) guasparo la palina clion el dito piriore tra iiutedito e zoane chapelan adì 15 d'aprile 1480. del ciego predechatore Rechordo chome adì 9 de zugnio 1495 uno frate de l'ordene de santo agostin de la chiessia de m. a santa maria da la messechordia de fuora de strà cha- stiuni zieclio nado perdegò in san pe- tronio e fé 5 predege v'andava asae per- sone a odire fé maravegiare la ciente de la soa dotrina perchè li era nado zie- cho ed iera tanto aliterado zoè tanto aliterado aligava più e più rassone e libri de santi doturi. de re de franza Rechordo chome adì 10 de zugnio 1495 se partì e re de franza da roma e vene per insino a siena li fiorintini non vo- seno acetarlo andò a pissa la signioria de veniessia el ducila de milan e la liga fata per dita chassone ano fato uno gran- (1495) 195 dinisimo sforzo per devedare al dito re che non posa fare quelo che poteria fare se lui volesse e però ano fato el dito sforzo e adì 23 del dito messe paso per bolognia 800 stradioti soldadi di vinician yerano la più parte albanissi e adì 26 andò messer allibale chon le soe gente a chavalo e a pè se sono arecholti in susso panara tuti adì 26 del dito paso per bolognia le gente del marchesse de mantoa le quale sono asoldado da la si- gnioria de veniessia le quale li avevano mandade a Roma al papa se dise che ierano sie schuadere el re per anchora non se move da pissa e da lucha e adì 27 paso ote schuadere puri di diti anda- vano al dito luogo. de mi guasparo Rechordo chome adì 28 de zuguio 1495 tu' fato chompagnio del masaro dei mu- raduri per li segundi sie misse de l'ano 1495 e nota che aveano fata la imbuso- lacione per tuto l'ano 1500 chi l'à refata non lo so messer idio li dia gracia che l'abine fata in modo e forma che la dita 196 (1495) chompagnia stia in passe el masaro si è bartolomio de zoane da varigniana rau- radore apare in sfilza in sun luoco. gente d'arme Rechordo chome adì ultimo de zu- gnio 1495 paso 800 chavagli de la liga andono chontra a re de feranza fono el signiore de rimene chon altri signiuri in- seme a petezion de la liga. Rechordo chome adì 2 de luglio 1495 la signoria de veniessia scrise mili fanti per simele chassone dentro da bolognia andono in champo adì 3 dito e adì 4 fono asae bele gente e bene in punto e adì 6 dito ne andò 200 fono in tuto mili chome è dito. Rechordo chome adì 7 de luio vene el chavalaro del champo e dise chome adì 6 dito a ore 23 chomenzono a chom- batie insème chon li francosse el dito chavalaro se partì a ore oto dise che ierano anchora a le mane quando dise (1495; 197 le parole non iera per anchora 13 ore per adeso non digo altro. Altri chavalari veneno e dise chome aveano chombatudo per insino 12 ore onde vi era morti asae persone di li quali n'anomenarò in parte messer ber- nardin da monton e messer zanfrancie- scbo da gonzaga el chonte bernardo da monton e gandolfo de mantoa e altri si- gnuri e valentomini e fu in susso le giare del taro tra parma e piassenza se dise yera morti di taliani e franzossi più de 5000 persone de una parte e de l'atra messer anibale di bentivogli fé un sforzo chon li nostri bolognissi e agiutò el marcbefsej de mantoa (*) che feva male e frachasono li diti francossi e toseglie asae artarie e chariazi quela parte ch'è champada li nostri taliani li sono driedo e li diti francossi se sono fermadi y nossti se non fose stado el ducha de mi- lan seria stado presse. i') Il nome del marchese di Mantova é scritto in una striscia di carta sovrapposta; sotto si learde chiaramente, quantunque cancellato : el chonte <ìa ffcUiaso. 198 (Ui)b) Rechordo chome adì 10 de luio 1495 paso per bolognia 7 schuadere del si- gniore de rimene andono in lo champo de la liga a novara perchè el ducila do- riesse l'avea pressa se dise adì primo d'agosto che se torva esere in champo a la dita novara 1025 migiara de per- sone a pè e chavalo. Rechordo chome adì 8 d'agosto 1495 paso per bolognia quatro schuadere del signiore de pessaro se dise che y erano 200 chavali andavano in champo a no- vara che vi era el champo de la liga chontra el ducha doriensse. del signiore vergilio horsini Rechordo chome adì 8 dito vene a bolognia adì 9 el signiore vergilio el quale avea menado el re de franza quando se partì da roma menò siego el dito signiore vergilio horsin el chonte de pidian de chassa horsina e quando se fé fato d'arme el dito chonte fozì al (1495) 199 pavagnion de messer anibale di benti- voli el sopradito signiore andò a milan e per anchora el dito clionte si è chon messer anibale el sopere dito signiore si è a bolognia se partì da bolognia adi 11 d'averile del dito ano 1495 andò a de la tore di bentivoli Rechordo chome fo liverà de murare la tore de messer zoane di bentivoli adì 8 d'agosto 1495 li mistri de ligniame f'evane el cboperto e fo livero el dito choperto adì 15 de setembre 1495 la dita tore apare in questo a e. 37 e li m.' de murare la stabelino e fo livera de stabelire adì ... de otovere del dito de navata Recbordo chome adì 4 de otovere 1495 vene le novele a bolognia come e re de feranza avea fato passe chon el du- cha de milan ducha ludovigfo] de chassa 200 (1495) sforzescha e resse navara al dito ducha e che la signioria di veniessia se To- rnasse fuora de la dita passe per an- chora non dicho altro che la dita zita de navara el dito re la donò a m. a bona la quale fo dona del ducha galiazo el quale fo morto chome apare in que- sto a e. 18 e li nostri bologniessi tor- non a chassa e messer anibale vene la sira chon più altri nostri bologniessi e suoi soldadi. de piro e zulio di malvizi Rechordo chome adì 20 de otovere 1495 fo bandido el dito piro a la ren- guiera l'utima crida e fo bando de la forcha perchè avea robado li suo' cridi- duri non vi era de che pagare el dito giulio fo meso in bando de ribelo per- chè non avea hosservado li chonfine e fo adi dito di sopra zoè adì 20 de oto- vere 1495 el dito piro fo fìolo de gua- sparo di malvizi el dito zulio fo fiolo de vergilio fradelo del dito piro e fiolo del dito guasparo di malvizi cetadin bo- lognissi. (1495) 201 messer anibale Rechordo chome messer anibale di bentivogli andò a veniessia adì 3 de no- vembre 1495 per adeso non dicho altro se dise avea auto soldi per cento ai- miti. de messer alisandro di bentivoli Rechordo chome messer alisandro de messer zoano di bentivoli presse soldo da li fiorentini del messe de novembre e se sasoldò chon loro non fono d' a- chordo per pirino di medizi iera fuora. de zanbatlsta mio fiastro Rechordo chome zanbatista mio fia- stro presse male adì 17 de setembre 1495 e stete monte male e adì 6 de novem- bre se chominichò messer idio el turni in sanità se l'è per el mieio de l'anema e sanità del chorpo. 2U2 (1495) ile messer agaminone Rechordo chome adì 6 de novembre 1495 tornò a chassa messer agaminon de messer galiazo di marischoti per li priegie de suo padere messer galiazo el signiore messer zoane di bentivoli li fé la grazia e perdonoglie l'ofessa se dise che ser bartolomie di rusi l'avea achol- pato a la morte el pale. de la chompagnia di muraduri Rechordo chome adì 29 de novem- bre 1495 fo tornado el salario al masaro e chompagni zoè L. 6 al inasaro e L. 4 a li chompagni per chadauno fo vinto a par- tido e mi guasparo ave' le mie L. 4 in doe volte. de ressemin Rechordo chome vene uno bognio grande driedo a l'orechia a ressemin de (1495) 203 felipo e adì 20 de dessembre 1495 fo ta» gliado ne nesì de monta puza seria ba- stado a uno grande. de li todischi Rechordo chome per le feste de na- dale de 1' ano 1495 paso per bolognia fanti todiscbi se dise che ierane 800 li mandava l'imperadore a napoli aveano podio indoso e poche arme da deffessa. de uno muto Rechordo chome aparì la nostra M. a ad uno muto in la champagnia de roma che guardava piegore de uno romano la dita M. a ne domandò una al dito muto e lui li resposse e dise le non sono miee le sono del paron e la M. a dise va e diglie che ne voglio una e lui andò a roma dal patron e dise quelo li avea dito la M. a e chome lui vede ch'el muto favela vide che la iera volontà de messer idio e de la sua madere M. a santa maria e dise va e dì che la toglia quelo che la 204 (L495) vole el dito muto tornò e faglie la re- sposta e la dita M. a dise va dal patron e dì die dezune sabado in pane e aqua e la domenega non manzi charne perchè de' esere morìa e guera e charastia messer idio abia misserechuordia de nui fo a roma de dessembre 1495 duzenono asaie persone a roma e per la toschana e qui a bolognia e feno el simele de genaro 1496 per la dita chassone perchè messer idio non lasi chorere tanta ro- vina chome so dessea che areve a deve- nire messer idio ahi misserechuordia de nui amen. de messer agamenone mareschoto Rechordo chome vene da pissa uno nostro bolognisse el quale avea nome el friza dise avea portado litre per parte di malvizi a messer agaminone se mentì per la gola fo presso fono assaminado e messer agaminone li fo de pressente lo torvono in nasae bossie per la qual chosa messer agaminone dise al podestà dateglie tri schuasi de chorda se non chonfesa altro datene a mi cinque per (1496) 205 la qual chosa chome sentì la chorda elise la virità in modo che fo apichado a la ringiera nova e fo el primo fo adì ... de febraro 1496 el dito messer agaminone de messer' galiazo mareschoto tornò a chassa con bona lizienzia el si- gniore messer zoane di bentivoli l'abrazò e bassolo de bono amore e el dito im- pichado se avea nome zanbatista dito el feriza fu nolo de cristovalo feva le sechie e bigunzi da san salvadore inanzi che fose butade zosso le chasse per fare la piaza che v'è al pressente. una neve Rechordo chome de l'ano 1496 adì 26 de marzo nevò a bolognia e li dì di- nanzi yera stado bel tempo e chaldo per modo asae frati aveano fato li fiuri non so chome farano messer idio se chon- serve in la soa gracia chomenzò a ne- vare a ore 16 e durò insino a ore 24 del dito dì 26 chome è dito e adì 27 dito nevò apreso a bolognia e adì 31 dito fo un gran fredo e zelò in susso el lavoro in modo non poseno lavorare hisono 20G (149G) stare e veneno a chassa loro e li gar- rire dui frati de san salvadore Rechordo chome adì 5 de mazo 1496 dui frati de san salvadore venivano da chapitolo andavano a fiorenza per stan- zia uno oliarlo dito patessani incholpò li diti frati e batista di malvizi che li diti frati aveano dade litre al dito batista di malvizi fono prissi e destenudi in pa- lazo de li signiuri e fono assaminadi chon la chorda non se torvono in falò deno de la chorda al dito achossadore chonfesò che non iera vero quelo avea dito in modo e forma che fo impichà al palazo del podestà adì 19 de mazo del dito ano feno per dare asempio ad altri non se metano a dire simele Pregemo che messer idio ze guardi da tradituri. Nota che quelo che incholpò avea nome diario dito el partessanin incholpò batista e fradelo noli che funo de mes- ser fìrian de messer oliarlo di malvizi. (1496) 207 la tore de li assenieli Rechordo chome .fo chomenzada la tore de li asseneli de 1' ano e fo chompida de l'ano 1109 e si è alta pie 316 de la messura del chomun de bo- lognia e de l'ano 1485 fo fortifichada chon uno chontraforto intorno a la dita tore chon li mierli e botege chome apare in questo a e. 33. Rechordo chome de l'ano 1496 se derzò la via che va da strà maore a san felisse se butò zosso de monte chasse e de monti sporti a quelo tempo reziva li bentivoli zoè messer zoane avea quatro noli messer anibale messer galiazo por- tonotario e messer alisandro e messer eremese la madere m. a zanevara fiola che fo del signiore alisandero sforcescho zoè de la chà sfozescha. 208 (1496) de mi guasparo questa si è a f. 56 Rechordo chome fui fato masaro di muraduri per li segundi sie misse de l'ano 1496 messer idio me dia de la sua grazia me fo dado de salaro L. 6. de la madona de galiera Rechordo chome de l' ano 1496 de luio fo fata la salegada la piaza de la chiessia de madona santa maria de ga- liera de preda chota. de uno char denaie Rechordo chome vene el chardenale de santa crosse se dise che liera nolo del papa sesto alisandero vene adì 13 d'agosto 1496 andava a milan li fo fato uno grandisimo onore da li nostri zeda- dini e chieressia alozò in palazo di si- gniuri. (1496) 209 del dito chardenalè Rechordo chome adì 14 d'agosto 1496 el dito chardenalè andò in san petronio fo in domenega chon grandisimo onore de cetadini e zinteluomi e chavalieri e doturi e povolo asae e lì odi mesa e po' tornò in lo dito palazo e el lunodì che fo adì 15 dito andò a san piero chon quelo onore de prima e dipo' tomo in palazo chon quili midiessimi quando fo chantada la mesa el dopo dissenare el signiore messer zoane el menò a san domenego e al monestiero de le done de santa chiara chiamado el chorpo de de messer cessò cristo e tornò a pala." chon quelo onore de prima e foglie fato un grande onore e grandinissimi pres- siente el martedì adì 16 andò inverso milan. de una piuovea Rechordo chome adì 8 e 9 de setem- bre 1496 piuvè ore 36 forte che li fiume 210 (U9G) intorno a bolognia creseno e ropeno in munte luogi e ropene chasse asae e molini per el chontà e amazono de monte bistiame e christiani e portò via asaisima chaneva e masarizie de le chasse vene insino a le fornasse e rope l'ornasse e prede asae e fé uno grande- nisimo dano per el chontà de bolognia butò zosso el ponto da savena da santo antonio fo uno gran dire per li antige non videno mae el simile messer idio ze guardi da furtuna e non guarda a li no- stri pechadi. de messer aniballe Rechordo chome messer anibale di bentivoli andò adì 5 de otovere 149G a pissa a petezione di veniziani perchè yera so soldado chon cento aimiti andò chon una florida gente e bene in punto messer idio lo lassi bene andare e ben tornare. Rechordo chome de V ano 1496 de otovere fu fato la fazada de le botege (1496) 211 di strazaruo' in porta de rimpeto la toro di garissendi che è apreso a la tore degi assenili in porta. de lina chassa Rechordo fo butado zosso una chiusa per dirzare la via la qual chassa s'è in susso el chanton apreso al palazo di si- gniuri in li fondamienti se trovò de grandi gisi lungi pie 4 grosi pie 2 e alti d. 19 e soto li diti gisi vi era rnas- segnie lunge pie 4 e d. 8 e grose pie 2 e alte d. 18 e più se trovò soto pie 8 uno chonduto de piombo pessava el pè libre 15 li era de vodo d. 3 li qual chose e dita chassa de m.° ambruoso chalzo- laro da lode e lui fé chavare tute queste chossè e altre chà fono butade zosso per dirzare la dita via per insino al chan- ton de qui da muio. de messer anibale di bentii-oli Rechordo chome messer anibale di bentivoli tornò da champo lui e zerti 212 (1496) suoe amissi adì 21 de dessembre 1496 romasse le gente d'arme a le stanzie a pissa a petezion de la^signioria de ve- niessia. (*). Rechordo chome adi 29 de zenaro 1497 vene uno signiore franzosso da napoli el quale avea nome monsigniore begnia- min andava in franza l'ofizio di sedesse el misseno in lo palazo el quale fo 1' o- staria dal lion non iera ostaria perchè non se pose achordare con li daziri dal vin lo misse alozare dentro e fuglie fato grandinisimo onore e pressienti el signiore messer zoane di bentivoli li fé un grandini. pressente aveno a dire loro francossi che quando se partino de franza ierano sie milia persone e che el torna a chassa chon quatrocento e (') Qui viene un paragrafo cancellato, nel quale si legge : de mi fficasparo questa si è a e. 55 Rechordo chome fuefato masaro di muraduri per li segondi sie misse de l'ano 1496 a lenire rasson me fu dado L. 6. (1497) 213 de quisti quatrocento n' hano lasadi per la via amaladi zerclia quaranta se partì adì 30 dito stete a ferara pariechie dì. de uno morbo Rechordo chome vene uno morbo a bolognia e per el quale veniva a le per- sone una malatia doglie in le chonze- ture e bole per adosso portavano una grandenisima pasion spezialmente la note ci'idavano die iera una gran pasion non se torvava medissi lo chonesese se chiamava male franzosso cbomenzò de l'ano 1495. e anchora iera de l'ano 1496 e de l'ano 1497 ne moriva puocbi sta- vano asae a guarire ancliora iera de l'ano 1498 e del 1499 e de l'ano 1500 e 1501. de chatelina nota la schaldò do volte non più Rechordo chome chatelina mia terza chompagnia adì 23 de dessembre 1497 la sira a ore tre tose el schaldaleto e 214 (1497) feme schaldo el leto quando e' vosi an- dare a leto credo che zanbatista e fe- lipo suo' fìuoli l'aveno dito che la lo deria fare e yo se iera andado susso al destro chome avea per ussanza d'andare quando yo vieni' zosso la torva' fare chome ò dito schaldare el leto no l'avea raae fato messer idio sempre sia lodato. de messer anibale Rechordo chome messer anibale di bentivoli tornò in champo adì 26 de fe- braro 1497 a petezion de la signioria de veniessia lui e i suoi amissi andono e li suo' soldadi andono chon lui li suoi soldadi fo meso a tortona dentro alo- zado. de. monsigniore di bentivoli Rechordo chome monsigniore del si- gniore messer zoane di bentivoli andò a ferara per favelare al ducha de ferara lo mandò suo padere messer zoane fo (1497 215 adì 12 de marzo 1497 tornò a chassa adì 15 dito no se intesse perchè. de san ridalle Rechordo chome le suore de san ri- dale aveno una perdonanza dal papa alisandro fono adute le bole adì 22 de marzo 1-497 a chi va a vissitare la dita chiessia li tri dì de paschua de russu- ressi e oferire quelo che se puote si à de indolzienzia 400 ani. de resse-min Rechordo chome adì 5 d'aprile 1497 ressemin se ave uno grandinisimo male presse el male adì primo d'aprile e adì 5 chome è dito vene batista so barba chon certe unzione e pitole e sei fé tornare per la grazia de messer idio in modo che non parea quelo messer idio sia sempre lodado e yo guasparo dise li seti salmi e le tanie e le orazion dinanzi al chor- zefìso e a la nostra dona e a san giro- nimo e prega' s'al iera per el mieio lo 2 Iti (1497) dissese tornari in sanità e chosì tornò olio adì 7 chomenzò andare da si non paria ch'el fose quelo avese audo male messer idio sempre sia lodado. de mi guasparo Rechordo chome adì 7 d'aprile 1497 me live da leto chon el male a la mia gamba in modo me fé venire fredo ma la unse chon olio rosse e bono arminio me alentò el dolore per la grazia de messer idio. de messer anibale Rechordo chome adì 9 de mazo 1497 vene messer anibale a chassa li era an- dado in champo chome apare in questo vene chon pocha gente romasse in cham- po le soe gente d'arme a pitezion de la signoria de veniessia romassene a tor- toli a. (1497) 217 de vessemhi Rechordo chome adì 9 de mazo 1497 s'amalo ressemin fiolo de felipo del male de bigati e siete per morire fo aiutado chon più medessine chome piaque a mes- ser idio guarì e adì 14 dito chomenzò andare da se. de uno chardenale Rechordo chome adì 21 de mazo 1497 vene a bolognia el chardenale fiolo del marchesse de ferara li fo fato uno gran- denisimo onore vene per la porta de strà san stievane perchè andò el dì di- nanzi a belpuozo al palazo del signiore messer zoane di bentivoli e vene per in- sino in piaza e andò alozare in lo pa- lazo del dito signiore messer zoane e dipo' vene in san petronio e andò a zena chon li fra de san domenego e dipo' el lunodì andò a chassa soa a ferara. 218 (1497) de la via imperiale fata novamente Rechordo chome la dita via fata no- vamente chiamata la via imperiale se chomenzò de l'ano 1496 chome apare in questo a e. 56 chomenza el dito nome al chantone del palazo di signiuri e va de riedo al muro de l'orto de dito pa- lazo per insino al chantone de la salegà de san francescho e da lì in giosso se chiama san felisse. Nota chome del messe de mazo e zugnio 1497 se butò zosso le chasse del chantone de quili da muio per i usino al chanton de la dita salegà de san franciescho e quele da san zervassie e quele de m.° felipo de savii medego e quele de li adorvandi e questo fo per fare la via drita e que- sto fo de l'ano 1497 de mazo e zugnio per l'ofizo di choliezi regeva el signiore messer zoane di bentivoli e fese la piaza lungo el muro de 1' orto del palazo di signiuri se chiama la piaza imperiale e adì 29 de zugnio 1497 se chomenzò el chorso del pialio de san piero el quale se chorea per san felisse insino in piaza (1497) 219 fo el cliorso drito insino a la porta de strà ma ove a la tore de la masson de l'ano 1497 e tuto quel ano se lavorò per dita chassone a le dite chasse. Rechordo chome del messe de zu- gnio 1497 se bntò zosso li portissi che yerano da la botega de quili da la testa per insino al chantone de porta voltando a li becharì e li sporti da san mareno de porta. de la champana del signiore Rechordo chome adì 12 de luio 1497 fo zeta la champana del signiore messer zoane di bentivoli la quale la fé m.° piero de yachomo da le champane sta in strà san vidale in una chassa di fra de san yachomo la quale champana fo de pesso 4360 libre e adì 15 dito fo tirada in susso la tore del dito signiore e adì 17 dito se sonò la dita champana posta in susso la dita tore vosene ch'el signiore la sen- tise sonare lui iera gido a dessenare a san donin ad una posisione de bastian 220 (1497) da li aohiochie so spendidore de chassa e adì 17 dito fo in lunodì e sonò tuto el dì la dita champana a martelo el martedì che fo adì 18 dito sonò asais- seme volte in modo e forma che la se rope e el dito signiore messer zoane se vose se ne fese un'altra per le mane del dito mestro e fradie e fo zetada adì 14 de setembre 1497 fo tirada in sosso la dita tore adì 21 del dito messe e ano. Rechordo chome fo fato mesterale per la chompagnia di muraduri felipo mio nastro per li segundi sie missi de l'ano 1497 el masaro se fo alisandro ta- giaprieda fo de luio per insino tuto des- sembre 1497. Nota chome io guasparo fie' el dito ofizio perchè felipo ave male. de la chiavega de sei' enoche Rechordo de la chiavega va per la via da san piero marzolin la quale fé fare ser enochd mete cho lì lo chiavego de la strà va per la chà di felissin e da (1497) 221 san salvadore e da san siro e da san zorzo l'è alta la dita chiavega dal fondo insino a la volta pie 3 e da la volta per insino a la salegà de dita strà pie 3 e l /. 2 in derito a la via che va a san piero marzolin 3 e '/ 2 . del chonduto de la fontana del signiore Rechordo chome el signiore messer zoane di bentivoli tose per la soa fon- tana l'aqua de li chonduti de la fontana da san michele in boscho de l'ano 1497 del messe de luglio e agosto la fé venire al so palazo in bolognia in strà san dona in l'orto lo fé mie nastri felipo e zan- batista apare el chomenzamento a char- te 42. de mi guasparo Rechordo chome adì 26 de luio 1497 f azando una centona per fare un chason per fare el chonduto de la fontana feva fare el S. messer zoane segando una ase me chade uno pezo e deteme in 222 (1497; susso una chamba bissogniò che yo stese in chassa dì 15 d'agosto me fie' uno bono reguardo per paura non me venese cliome la gamba mia vechia mangiava pocbo e beveva pocho e bene adaquado n' esì de chassa adì 19 d'agosto anda' in piaza e fierne radere messer idio sempre sia lodado e zan batista mio nastro me donò el suo mantelo vechio e yo el fie' asti- mare a zacharia strazarolo l'astimò lire tre. de la chorsia per san bartolomie Rechordo chome li barbari che cho- reno el dì de san bartolomie soleano chorere insino in piaza nota chome adì 24 d'agosto 1497 chomenzono a stare a la porta de strà maore e chorseno insino a la porta de san felisse per la via no- vamente fata via imperiale e questo se fa perchè non ano volta nessuna va de- i-ita da l'una porta a l'altra. (1497) 223 del toressin de la tore de el S. Rechordo chome <fel messe d'agosto e setembre del 1497 fu fato el toressin sopra la tore del S. messer zoane di bentivoli e fu fato per metie la champana la quale fo fata adì 14 de setembre 1497 per le mane de m.° piero de yachomo da le champane e fradieli fo el dì de santa crosse e fo yn zuoba e fo zetada yn lo pavaglion da san petronio e la prima volta che la sonò fo adì 19 dito in lo dito luogo dove la fu zetada e fo el dito m.° che la fé pessò libre 4600 e fo tira susso in susso el dito toressin de dita tore adì ultemo de setembre dito di sopra e sonò in susso dita tore e to- ressin e anchora sonò el dì de san pe- tronio che fo adì 4 de otovere 1497 mes- ser idio ze guardi da malie quando la fo tirada susso fo in sabado el dì de san gironimo. 224 (U ( J7) de uno fuogo Rechordo chome adi 26 de setembre s'apresse el fuogo in doe botege apreso a l'ostaria del chapelo da le bolete e apreso a guizardo dal medego spiziale el quale si è apreso a san martin de piaza fé pocho dano fono doe meze bo- tege de dita chiessia. del guasto murado Rechordo chome se murò intorno al guasto de drie da san petronio e da le schole vechie el quale fé murare messer firian de dolfo dotore le fé murare de l'ano 1497 de setembere e otovere e fé portare via de monte teren e spianare dentro. de messer alis andrò di bentivoli Rechordo chome messer alisandro del signiore messer zoane di bentivoli ^145*7 225 andò adi ultimo de setembre 1497 chon- duto da li signiure fiorentine lo man- dono chon cinquanta aimiti in quelo de pistoia e li alozò chon li suoi omini di arme. de uno aseto per la chompagnia di muraduri Rechordo chome nui muradori e li salaruoli ano fato adì 1 1 de otovere 1497 uno cliorpo inseme a piadezare chon la chompagnia del spedale de la vita per- chè voleno fare arche in la chorte de santo alò e achopare zerte finestre che ano la lume de dito chortile chi ara rassone se vederà ser chabrielo da la malvassia fo rogado e de soa mane apare altre scriture. de messer anibale Rechordo chome messer anibale e messer zoane di bentivoli mandono le soe zente d'arme andono in veronessc messer zoane perchè yera per la liga 15 226 (1497) fata el ducha e la sogniena e messer allibale per la dita signioria andono adì 17 de otovere 1497 e digo che messer zoane si è chonduto per la liga fata la signioria de veniessia el ducha de milan e messer anibale chonduto solo da la dita signioria de veniessia. de maria mia fioìa Rechordo chome sabado matina adi 21 de otovere 1497 a ore sete de note fé una fandesina a senesse so mari e batezola adi 29 del dito messe li chom- pari sono quisti anomenadi selaro e m ° da yzalin à nome luzia. de messer alisandro Rechordo chome m. a ipolita dona de messer alisandro di bentivoli fé uno puto maschio adì 1G de otobre 1497 e fo el so primo el dito messer alisandro non iera a bolognia yera in toschana a (1497) 227 soldo di fiorentini vene a chassa a fare le feste de nadale adì 14 de dessem- bre 1497. del char'denale Rechordo chome adì 28 de novem- bre 1497 vene a bolognia el chardenale fiolo del rnarchesse de ferara se dise che andava a roma li fn fato grande onore da li nostri signiuri sonò le cham- pane de le chiessie e quele del chomun dessenò cbon el signiore messer zoane di bentivoli e adì 27 dito vene 4 vischovi da milan chon 100 chavali e lui clion 250 andono inseme a roma adì 30 del dito messe e andono la matina. de felipo Rechordo chome adì 25 de setem- bre 1497 s'amalo felipo e adì 2(3 dito se posse in leto e stete in leto per insino adì 14 de dessembre e vene in lo rha- miu dal fuogo e fé de le soe ussanze de cridare chon tuti e spezialmente chon 228 li!>7) mi perchè non ave impanada una fene- stra in la chamera de la salvaroba me dise non iera sone da manzare inbe- griannon e poltoron emanegoldo me vose dare d'un zampin me parti' dal fuogo messer idio me dia pazienzia n' esij de cliassa adi 25 del dito andò' a mesa. de san salva-dorè Rechordo chome fra nicholò periore in lo dito monastiero feva fare dui chio- stri e una libreria inseme per le mane de piero de zoane da belenzona muradore el quale lavoro mostrò rovina chome fo voltado andono drieto lavorando e quando fono a ligniame toseno nicholò da charpe amendu' non aveno nomenanza che fose sufiziente a fare simele lavoro per tanto cade e ruvinò el dito lavoro inanzi che fose choperto e chaze la sira adì 19 de dessembre 1497 fo uno grandenisemo dano. (1497) 229 de dir zar e la via Ytem rechordo chome adì de novembre 1497 fo chomeuzado a butare zosso le ebasse de quili de la serpe in- drito i guidoti de verso san domenego e fo per dirzare la via andare a san do- menego se fenì de l'ano 1498 de butare zosso e fare piaza. de mi guasparo e de chatelina Rechordo chome adì 27 d'agosto 1497 chatelina andò a dormire chon el nolo zanbatista e yo guasparo romassi a dor- mire chon li garzimi lo sa messer idio chome la m'à fato bona chompagnia e yo fu' malchontento perchè la feva el leto per so amore no per el bene che la me vole sto a dormire chon li gar- zuni quando è fato el leto e quando no è fo chome e' poso messer idio me dia bona pazienzia in questo libro si è a e. 27 chome la se partì da mi de chassa mia e quando io vieni' a stare chon mie' fia- 230 (1498) stri felipo e zanbatista e piate asempio da mi guasparo no chavalchati chavale che abia poliedro che speso la se volge indriedo ergo non tore mugiere che abia figliuoi che mae non farà bene li fati tuoi e cridi a mi che l'ò provado mes- ser idio sempre sia lodado e più volte 1' à zerchà sempre in d esgrazia chon li fìuoli perchè la vorìa me chazaseno via de chà asae volte m'ano dado comiado de chassa e yo per el mio onore non ò voluto partire perché asae persone sano chome e' sto chon mie' nastri per el mio onore non ho voludo partirme lo sa mes- ser idio quanta pazienzia me chonvene avere audo e portado per mio onore. de mi guasparo Rechordo chome adi 31 de marzo 1498 fu' fato masaro de choliezo di muraduri per aprile e mazo e zugnio se fé zosso de monte chasse per drizare le vie. (1498) 231 de san bartolomio de piaza Rechordo chome del messe d'aprile 1498 fo fata la dita chiessia de san bar- tolomie la quale la fé mie' fiastri felipo e zanbatista la quale si è in la piaza imperiale rimpeto l'orto del palazo di nostri signiuri se chiama san bartolomio in palazo adì 21 de marzo 1499 se li chantò mesa e dese l'olive. del re de franza Rechordo chome adì 8 d'aprile 1498 morì el re charlo re de franza vene el chavalaro adì 13 del dito e fo fato re el ducha d'oriense el quale si era fra- delo de la madere del re charlo li ba- runi el chiamono re e per so signiore e re de franza à nome re ludovigo. de pissa e pìssani Rechordo chome del messe d' aprile 1498 li pissani se feno sussiti de la si- 232 (1498) gnioria de veniessia per paura de non tornare soto la signioria di fiorentini perchè la dita signioria l'avea fata po- vera non se poseano fare la spessa e defenderse da la soa signioria non ierano posienti chontro a loro perchè yerano poveri. Rechordo chome zanbatista fo me- stelale per li primi sie misse 1498. de una vendeta Rechordo chome adì 18 d' aprile se fé una crida in piaza che nesuno non posese fare vendete sone a quili che ano ofisso a la pena de la testa e bando de ribelo e rebilion mesa in chamera. de la via Rechordo chome de aprile 1498 se butò zosso el portego de la chassa de la via da la crosse di santi insino a san yacbomo di charbonissi da quelo lado. (1498) 233 de la tore de V areloio Rechordo chome de mazo 1498 se fo depinta la tore de l'areloio e le litre de la spiera de dito areloio e tore. de una piovia Rechordo chome adì 26 de mazo 1498 chomenzò a piovere quando un pocho e quando un atro e adì 27 dito se fé una giostra in piaza e a ore 22 del dito dì vene uno grandenisimo schuaso d'acqua e po' restete e adì 28 e 29 piove forte adì 30 vene el sole adì 31 piove tuto el dì chomenzò la note a ore 7 in modo ch'el formento se mise a tera e se sultò in asae luoghi e sparse lavin e la sa- moza e arenò de monti pra e erba e fé grandenisimo dano anchora sparse la muza e fé gran dano a crevalchore e a sant'agada e più mogi. 231 (1498) de fra gironimo Rechordo chome adì 29 de mazo fo bursà a fiorenza uno frate gironimo de l'ordene de san domenego perdegadore e m.° in tologia se dise che re velava le chonfesion in pergolo deva chon soe pa- role parea ad altere li avese per reve- lazione misse grande ressia in lo stado de fiorenza. de una madona de san zoane Rechordo chome una madona santa maria apreso a san zoano nostro cha- stelo fa gracia a tuti quili ano male franzosso chi li va chonfeso e chontrito e domandi la grazia la li guarise adì 13 de zugnio 1498 ranuzo chontestabele in palazo tornò da la dita madona la quale se v'è una fonte e de quela achua se lavano chon devozion se guareseno el dito ranuzo tornò adì dito guarido e sano neto da quela infermità. (1498) 235 de uno ladro Recliordo chome adì 20 de zugnio 1498 fu presso uno ave nome masarente feva le clioltero in lo borgo de san marin per mane de nui cholezi el quale robava le fenestre de fero per le chontrà a tempo de note ne iera un gran dire per la tera e nui signiuri de cholezi aveno fato la nostra delezenzia in modo lo feno-pigiare cbom' è dito e mi guasparo di nadi ma- sarò fui lo inventore perchè yo se iera del numero de diti choliezi e nui lo mi- seno al podestà non se torvo che l'avese fato altro fo lasado andare. de monsigniore di bentivoli Rechordo chome adì .... de zugnio 1498 monsigniore messer ghaliazo di bentivoli andò in ghiarussalem al sepol- chore sono in tuti cinque chavali li quali sono quisti anomenadi prima messer ghaliazo fiolo de messer zoane di ben- tivoli e don nichelò so chapelan e bar- 23G (1498) tolom. so barbiero e lorenzo so chame- riero et uno fera de la charità el si- gniore messer zoane so paciere li mandò de riedo quisti anomenadi ser lorenzo da li pinachie messer chamilo manfe- rede e gironimo zabin e cessaro di buchi. de mi guasparo Rechordo chome adì 25 de zugnio 1498 siande de lumero di choliezi zoè masaro de li muraduri fie' burssare li modili viechie che aveno li fornassari, perchè loro non li pono tenire in chassa né in le loro fornasse fono burssadi in piaza in susso el trebo di malchontenti in susso el chanton de le pescharì in piaza. Nota chome de l'ano 1459 adì 13 de no- vembre li fie' borssare un' altra volta perchè yo siera masaro chome apare in questo a e. 10 chome iera masaro d'a- lora in za non ne sono stadi brussadi e fato tanto quanto vole el statuto e ras- sone yo guasparo di nadi muradore fiei fare queste doe chosse chome è dito de sopra ano e messe e dì dito de sopra. (1498) 297 de la madona de san zoane Rechordo chome adì 25 de zugnio 1498 felipo mio fiastro tornò da la dita ma- dona e dise chome adì 24 dito fo asti- mado che v'era a la dita M.* 30000 per- sone zoè trenta milia persone inesser idio sempre sia lodado e fu chomenzà una chiessia. de zerte gente d'arme Rechordo chome del messe de zugnio e de luio 1498 paso le gente d'arme del ducha de milan per el bologniesse an- davane atturio de la signioria de fiorenza perchè li signiuri veneziani li favano guera per amore de pissa perchè voleano che li pissani steseno in chassa soa non foseno sozeti a li fiorentini li signiuri fiorintini feno una liga chon el re de na- poli el papa e el ducha de milan el du- cha de ferara tuti questi sono chontra a li signuri veniziani non digo altro per o&deso. 238 (1498) de una maliatrise Rechordo chome adì 14 de luio 1498 fo burssà una femena avea nome zentile moiera de ser alisandro di zimieri in piaza viva avea fato più e più mali e spizialmente in chassa del signiore mes- ser zoane di bentivoli e fati guarire in modo fu desquperta quela iera che le guastava fu pressa chome piaque a messer idio da l' inchissitore de san domenego apalezò assaiseme persone e morte e fati guarire per dinari spizialemente queli del signiore messer zoane madona genevara la mandò a guarire la fiola andò a mari a mantoa al fradelo del marchesse de mantoa e tuti li guariva per dinari e la l'avea guasta e chosì la guarì e anchora avea guasta mad. a bian- cha dona del chonte nicholò rangon fiola del dito messer zoane e la madere m. a zanevara li maridò una fiola e anchora guastò el primo fiolo de messer allibale e così el guarì per alora non se savea che la fose lie che li guastase e questo per avere mazore pi'iessio piaque a mes- (1498) 239 ser idio che la fose pressa chome è dito alora chonfesò avea fato più e più male avea guasta una zovane in chassa di quili da y zigie strazaruo' per ancliora non iera guarida morì "la dita zentile fo in sabado a ore undesse o zircha se dise che la fo fiola de uno fera de san fran- zescho e d'una sora avea dado de dota cinquecento dochati e anchora chonfesò che volea guastare el signiore messer zoane e de po' el volò fare guarire per- chè li aveano posto fede in lie perchè non savevano che la fose quela le fese male e per quelo eia se feva più inanze non piaque a messer idio fo deschu- perto al puto de messer alisandro di hentivoli e per quelo fo pressa e chon- fesò tute e de li altre seria tropo a dire. de mi guasparo Rechordo chome adi 28 de zugnio vieni' a chassa chon la Severe fo la vi- lia de san piero e tuto quelo dì stiete a leto chon la dita fievera me lasò e la domenega anda' a mesa chon la grazia de messer idio e fine adeso adì 9 de 240 (1498) luio me sto fiacho non poso la vita mes- ser iclio m'aide se ò voludo cliovele de pan o vin in fuora me 1' ò fato tore de mi dinari. de chastelo gelfo Rechordo chome per insino de l'ano 1495 el S. messer zoane se aquistò per si chastelo gelfo in prima l'iera di mal- vizi el S. messer zoane li fé metre l'arma soa e più de l'ano 1498 li andò zanbatista mio flastro de mi guasparo di nadi andò a lavorare e fare lavorare le mura de dito chastelo adi ... d'ago- sto .1498 e fese la guarda per el leto messer zoane e lui li mete el vechario e telo per so chastelo di bentivoli. de una tore chomenzada Rechordo chome de l'ano 1498 el si- gniore messer zoane di bentivoli fé fare una tore de fuora de strà san sti evano in luogo dito belpuozo fo chomenzada de messe de zugnio 1498 a fare li fon- (1498) 241 damienti se feaì del messe del dito messe se chomenzò a murare sopra al dito fondamiento adi 6 d' agosto del dito ano fo fenida del messe .... de uno palazo Rechordo chome la signioria de mes- ser zoane di bentivoli fa fare uno palazo in lo chastelo de san zoane de l'ano 1498 nostro se lavora tutavia del messe de gosto fo fenido de l'ano de ressemin Rechordo chome adì 6 d'agosto 1498 chade ressemin nolo de felipo chon nuna man in lo fuogo la sira dopo zena se fé pocho male felipo dete de le bote a soa mugliere soa madere li vose devedere non pose si li fé tre volte a dare a modo de uno senza descrizione. 242 (1498) de mi guaspero Rechordo chome domenega adì 26 de agosto 1498 siando in san salvadore a me- sa me vene fredo e lì v'era la mesa vinii a chassa anda' a leto chon una grande- nissema fievera fereda la me durò in- sino a ore 16 e a ore 19 dessena' e po- dio perchè no me savea bono messer idio sempre sia lodado non ave' più altro per la grazia de messer idio. de uno chiavegon Rechordo chome de l'ano 1498 fo fato uno chiavegon chomenza da la crosse di santi in quelo de le done e va insino da san iachomo di charbonissi. de messer anibale Rechordo chome adì 18 de setem- bre 1498 messer anibale di bentivoli andò in champo a petezion di vinizian andò in toschana e andò per da chastelo (1498) 243 ghelfo menò chon lui zento aimiti bene a chavalo non pose pasare la vale de lamon tornò a faenza e lì se fermò chon la soa gente che sono chon lui zento aimiti chome è dito. Tornò a chassa adì 17 de zenaro 1499 perchè fono roti da frachaso e da luzo malvezo perde li chariazi e li chavali grosi a faenza. del clucha de milan Rechordo chome el ducha de milan ducha ludovigo avea tolto al signiore messer zoane di bentivoli tute quele chose che l'avea a milan perchè messer anibale se avea preso soldo da la si- gnioria di veniessia fo del messe de se- tembre e de l'ano predito e de churto li resse one chosa e cresè soldo al si- gniore messer zoane zento aimiti e fé che li fiorentini creseno a misser ali- sandro so fiolo del dito messer zoane 50 aimiti e fé chavare de presson el ge- nero guido torelo el quale l'avea in pres- son non so perchè tute queste fono el 244 (1498) messe de setembre e de l' ano predito di sopra. de luzio chornelio malvezo Rechoi-do chome el ducha de milan mandò luzio chornelio alturio di fioren- tini adì 3 de otuvere 1498 a schontro de messer anibole paso chon 200 aimiti e bene a chavalo andò per parmessana. de el marchesse de mantoa Recbordo chome vene chome el dito marchesse se fé chapitanio de la se- gnioria de veniessiavene el chavalaro adì 10 de otobre 1498 a bolognia e aduse le litre a refendano de la dita signioria non fo el vere li fé la beffa per dinari dessea avere da loro se tene quelo des- sea avere li mandò inderie el resto. la zente d'arme Recbordo chome adì 12 de otovere 1198 paso per bolognia certe gente d'ar- (1498) 245 me andavano da frachaso perchè yerano di suo' soldadi per in alturio di fiorin- tini e lui li aspetava de sopra a vai de lamon e adì 19 miseno el champo a forlì messer anibale e sui soldadi el chonte d'orbin arinbecho de fracba. de monsigniore di bentivoli Rechordo chome monsigniore messer ghaliazo flolo del signiore messer zoane di bentivoli tornò a chà adì 21 de oto- vere 1498 vera gido al santo sepolcro in yàrussalem chome apare in questo a e. 63 vene chon tati quili andono chon lui li era zunto a veniessia sano e adì dito per insiiio adì 21 de otovere 1498 vene a bolognia adì 23 del dito chon grande alegreza de tuto el puovelo sonò dui dì le champane del chomun e quele de san piero e de san petronio e de san yachomo e altre chiessie e fu fato la sera grandisimi faluò per la tera per alesrreza. MS (1498) de tino apichado a furia Rechordo chome adì 23 de otovere 1498 m. a zauevara dona del signiore messer zoane di bentivoli fé apichare uno pe- laclian a nome piero de da brissi- gela perchè avea morto uno amigo de la dita m. a iera becharo del signiore avea nome gbinghan fo apichado in li pila- chan da l'uso de derie. de san yachomo Rechordo chome la chiessa de san yachomo fo voltada de l'ano 1497 e 98 e digo el chorpo de mezo volse el S. messer zoane di bentivoli li fo dado da la chamara lire sie cento onano le cho- menzono avere per insino che se voltò el portego chome apare in questo a e. 18 e fo 1478 e tutavia Pane da la chamara le dite lire 600 onano e per quelo fano lavorare e abelire la dita chiessia ano meso Tataro dinanzi dal choro desfeno el pulbicho che yera in mezo per fare (1499) 247 loncho el chorpo de la dita chiessia e anchora vano deriedo lavorando 1499. de messer anibal.e di bentivoli Rechordo chome messer anibale te fare uno chassin in la chontrada del borgo de la paglia per tenirglie li suoi chavali e stare a spaso fo fato de l'ano 1498 e starve a le volte chome a cha- ze a li su' pari li à fato fare de bone stanzie e chamare e guarda eh amare per darse piassere a le volte secrieta mente. de messer anibale Rechordo chome messer anibale di bentivoli se partì da faenza e andò più inanzi in le tere di fiorintini e adì .... de dessembre 1498 fo roto el champo di viniziani el quale si era ehontra li fio- rentini el dito messer anibale fozì in nuno so chastelo lui e di miedissi e el chonte d'orbin el dito mes- ser anibale mandò e fé fuzere li suoi 248 (1499) chariazi e li suoi chavagie grosi e quando fono in quelo de faenza li tene driedo frachaso e luzio de li malvizi e presseno del dito e messer anibale vene a chassa adì 17 de zenaro 1499 chome è dito in questo a e. 65. del dito aseto de muraduri Rechordo chome adi primo de marzo 1499 se choncholusse el dito aseto chome qui de renchontro aschanzelado a quel tempo yera masaro m.° batista panigo e del numaro di 5 e li altri del dito nu- maro guasparo di nadi e domenego de masse e zoane champana e marsilio massegniero tuti del dito numaro de 5 fono pressente e pagose per el dito aseto L. 90 e ser chabrile da la malvassia fo rogado e fé charta. de zerte zente d'arme Rechordo chome adi 20 de febraro 1499 el ducha de milan mandò quatrocento stradioti e balestriere a chavalo andono (1199; 249 a imola e a forlì pasono per bolognia e questo fo perchè li viniziani fevano zente a zessena no se savea perchè. de frachaso Rechordo chome frachaso fioio del signiore roberto da san Severino se partì de toschana e vene a bolognia per an- dare a milan el ducha mandò per lui vene in bolognia adì 8 de marzo 1499 li andò inchontra messer anibalo e messer alisandro fradie e fìuoli del signiore messer zoane di bentivoli e asae del numaro di sedesse e altri zetadini li fo fato uno grando onore da tuto el puo- velo per amore de la chà di bentivoli. de le mese intredite Rechordo chome adì 9 de marzo 1499 fu aduto un brieve papale che fose in- tredite le mese a le infrascrite chiessie san petronio san zoane in monte la masson perchè enea di malvizi chava- liero de la masson volea le soe rendede 250 (1499) de la dita masson e el chavaliero pre- dito e adi 31 dito li fo remeso lo intre- dito per el dì de pasciuta per insino tuta l'otava de paschua. de felipo e zanbatista Rechordo chome adì 24 de marzo 1499 zanbatista domandò la parte soa a fe- lipo so fradelo e dise che non volea fare le spesse a' suo' fiuoli e adì 2 d'aprile se sachordono inseme che de li dinari de li lavori che one messe felipo dese a zan- batista lire tre e soldi diesse che fosene suoe L. 3 B. 10 e chosì sono romassi d'achordo niente de mancho zanbatista vole la parte soa (*) de le spesse di fl- giuo' e chosì lo pagò del messe d'aprile B. 20 e chosì sono romassino d'achordo inseme adì 2 d'aprile chome è dito di sopra L. 3 B. 10 ds. (") Il periodo che segue è cancellato nell'o- riginale: nota che non fono sorte la mità de li sopradi[ti] dinari vole el messe soldi tren- tacinqueper la soa mità. (1499) 251 de mi guasparo Rechordo chome adi 24 de mazo 1499 chomeyo ave' dessenado e sedea in susso una scrana me senti' in bocha una chosa li missi la man e chava' fuora uno bi- gato lungo uno someso o zircba li misse li pie susso e amaza' lo yo avea 81 ano non m'avene mae el simele priego messer idio me dia de la soa grazia in questo mondo e vita eterna in l'atro. de ini guasparo Recbordo cbome adì 24 de zugnio 1499 senesse mio zenero me mandò soldi tri aduse maria mia fiola messer idio lo mirte per mi e dia de la soa grazia. de messer eremese di bentivoli Recbordo cbome adì 24 de zugnio 1499 messer eremese del S. messer zoane di bentivoli se andò la matina inauze di 252 (1499) che niuno de chassa no lo sape andò quelo dì insino a milan tose le chavagie che stano a le poste no se sa per chas- sone fese quelo se dise che zeva in la chorte de re de franza messer anibale suo fradelo li mandò deriedo uno nolo che fo de marcho da san piero li portò 500 duchati andò chon el dito eremes questi anomenadi uno so chamariero e uno fiolo de ranuzo e uno de quili da le crossie se dise che liera zido a san iachome de ghalizia. de uno predegadore Rechordo chome adì 21 de luio 1499 fo in domenega uno zoveneto de ani IG frate de la chiessia de san yachomo pre- degò una predega in la dita giessia se dise per quili che odino che avea dito benisimo siando uno chosì zovaneto. de san petronio Rechordo chome adì 31 de luio 1499 fo tornade le mese a san petronio li (1499) 253 quale fono intradide per insino adì 9 de marzo del presente ano chome apare in questo a e. 68 fono remese per in- sino adì 15 de setembre e po' tornono al simele intradito. de antonio di bentivoli Rechordo chome adì 7 d'agosto 1499 morì antonio di bentivoli fìolo che fo de messer santi non lezitimo el dito suo padere messer santi fo fìolo de ericho- lese fradelo d'anibale 1' aquistò a pope de toschana da una vedoa fiorentina. de messer anibale di bentivoli Rechordo chome messer anibale adì 14 d'agosto 1499 mandò in champo mes- ser charlo grado andò in lo champo del dacha de milan ducha ludovigo andò el dito messer charlo chome è dito chon 100 aimiti e bene in punto e bene a chia- valo se dise andavano in bersana a pe- tezion del dito ducha de milan. 254 (1499) Eechordo chome adì 16 d' agosto messer zoane di bentivoli mandò le soe zente d'arme e quele de messer alisandro so nolo al dito ducha de milan fono in nomaro de 300 aimiti bene in punto d'arme e de chavali e 200 balistrieri a chavalo e zente afiorada perchè li l'èva guera el re de feranza el chapetanio se vera messer yacheme de traun se des- sea che avea chon siego vintemilia per- sone da pè e da chavalo a petezion de re de franza e adì 24 se dessea che aveno presso anon e tutavia le cresea el champo di franzossi. de la piaza impriale Rechordo chome de l'ano 1499 del messe de luio e agosto fo salegada la piaza impriale la quale piaza è lungo el muro de l'orto di signiuri e foglie misi zerti terafiti de massegnia per reparo de luogo dove à a stare li ortelani a ven- dere e sono de lunze dal muro del dito palazo pie 18 e quelo sera el luogo (1499) 255 de li diti ortelani fono misi li di[ti| te- rafiti adi 3 de setembre 1499 e li orto- lani andono al dito luogo chome è dito adì 6 dito 1499 a vendere adì 6 de se- tembre 1499 e adì 7 che fo el sabado andono a la piaza chomuna e adì 9 tor- nono al muro de san petronio e adi 15 dito tornono a la piaza impriale. del ducha ludovigo sforzescho Rechordo chome adì primo de setem- bre 1499 vene le vosse chome li era perduda alisandria vi era a champo li franzossi per el re de franza perchè vo- leano de uno nolo del ducha pizolo nolo del ducha galiazo dessea esere ducha e messer yachomo de traun iera so chapi- tanio e anchora se dise che el ducha ludovigo avea lasado milan ed iera an- dado a chomo chon el suo terssoro se dise avea menado chon siego quaranta muli charegadi del suo terssolo e si era fermo a chomo e adì 4 dito se dise che el puovelo de milan avea chiamado mes- ser yachomo el puto e ave alo fato du- cha e presso el chastelo d'achordo el dito 256 (1499) signiore ludovigo se siera partido da chomo adì 9 dito e se yera zido a tor- vare lo imperadore e adi 21 dito se dise che se iera fermo a trento. de uno chardenale fiolo del papa Rechordo chome adi 6 de setembre 1499 vene a bolognia uno chardenale fiolo del papa alisandro vene per la porta de strà san stievane li andò inchon- tra tute le chompagnie e tuta la cririssia e signiure e chonfalunieri e dutuori e chavalieri e zinteluomini foli fato uno grandenisimo onore alozò in palazo e stete tuto el dì de sahado in bolognia andò la note a ore 5 fuora andò a fe- rara se dessea che andava a veniessia e dipo' andava a milan e in franza. de i fra} de san salvadore Rechordo chome de 1' ano li... fra davite fiolo che fo de mestro lanzaloto m. p de schola se iera a roma quando pia- dezavano la abadia de la chorvaro tose (1499) 257 l'asonto da li frati de san salvadore e piadezava per lore chon le spesse de diti frati in modo che se vinse el pia' el dito fra davite chapitolò chon li diti frade che volea ala dita abadia a la vita soa e ch'el pagaria onano le gra- vese che sone a la dita abadia e ala tenera per insino a questo di adì primo de setembre 1499 e none pagò le dite graveze in modo che no vole osservare li diti chapitoli el dito piriore fra ni- chelò da bolognia chon li frati ano fato chon la rassone e ano meso fuora el dito fra davite e lui se mise a voler in- trare in dita abadia per forza e le una aremata andò a la dita abadia e e' mise a remore in modo che quili che ierano in chassa ne ferino tri de loro e feno fuzere el resto e questo fo adì 6 de se- tembre 1499 e lo dito fra davite andava a li signiuri e al signiore messer zoane e da monsigniore a dere se potese avere la dita abadia e li signiuri e monsigniore li deva pasto de ben fare none fo al- tro li diti fradi otene 1' abadia dita di sopra zoè l'abadia de la croara. Fono d'achordo romasse in la dita abadia mon- sierniore di beutivoli vose chosì. 258 (1489] de messe)' anibale di bentivoli Rechordo chome adì 7 de setembre 1499 vene a chassa messe r charlo greda de champo el quale avea mandado mes- cer anibale in favore del ducha ludovigo ducha de milan e vene povere e credo che foseno sachezadi. de messer anibale di bentivoli Rechordo chome adi 20 de setembi'e 1499 messer anibale andò a milan a vis- sitare e messer yachomo de trurizi e suoi amissi e parienti milanissi e altri si- gniuri che avea messer yachomo chon lui andò chon el dito messer anibale questi anomenadi napolion da la mal- vassia e messer min di rusi e agostin di marsili fono in tuto 16 chavagli e li suo' stafieri e alisandro chavazon e napolon tornò. (1499) 259 de re ludovigo re de franza Rechordo chome adì .6 de otovere 1499 e re de franza intrò in milan d'acliordo chon li milanissi e la signioria de ve- niessia el papa alisandro queste tre si- gniorie iera d'achordo inseme el turcho leva guera a li vinizian perchè savea che li gristian se chazavano l'uno e l'altro e le loro signiorie ierano deschuordia l'uno chon l'altro e per quelo se fea inanzi pregemo messer idio ze champi da le soe mane e meta pase chon li chri- stiani e signiorie e li signiuri viniziani aveno per loro Cremona chon tuto el cremonesse e tuta giaradada. de messer eremes di bentivoli Rechordo chome adì 16 de setembre 1499 tornò a chassa per la via de napoli perchè la via de lombardia vi era li franzossi e se yera tuta la talia in sa- vazo perchè e re de franza iera in milan chon sesanta milia persone se dessea che 260 (1499) volea zire a roma e a napoli tuta la talia stea chon paura el turcho se dessea che venea in puglia in modo che li cristiani aveano grandinisima paura perchè se vedea che la talia yera in grandenisimo savazo messer idio abia messerechuordia de tati li suo' amissi e suoi servi. de l'oratorio de san gir ottimo Rechordo chome adì 28 de setembre 1499 fo misi ghi banchi in l'oratorio de la chiessia de san gironimo nuovi fono liveri de otovere del dito ano fra bas- silio de milan de l'ordene de san salva- dorè fo chassone se fesene perchè li era so padere spirtuale de la chompagnia de dito san gironimo e lui priegi mes- ser idio per nui missiri pechaduri. de uno chardelale Hechordo chome adì 3 de otorbre 1499 vene el chardenale orssin da roma a bo- lognia andava a milan a parlare a ri de feranza. (140!)) 261 de san petroli io Rechordo chome adì 5 de otovere 1499 fo remeso le mese a la chiessia de san petroni li quale li erano intredito chome apare in questo a derieto fo fato el dì de san petronio perchè non iera venudo le bole non se fo la festa né l'oferta chome è l'ussanza non se fé l'oferta aveno le mese de ... . 8 e non più. de una m.* in san felisse Rechordo chome adì 8 de otovere 1499 yo guasparo di nadi andava a la porta de san felisse torva' pasando el ponte del chanale soto el portegà a man drita uno povereto a nome yachomo da ver- zieglie dinanzi a una fegura de la M. a del paradisso el quale se siera arecho- mandado a la dita M. a perchè me dise a mi guasparo eh' iera stado 44 missi non avea posudo favelare per una ma- latia avea audo e la dita fegura de dita madona l'avea fato in quela ora favela- 262 (1499) re yo guasparo el vidi favelare no lo vidi muto dessea a quili vessini che el vedeano cridare .... a modo muto e odino che dise ghiessu e po' vergene maria e che la dita fegura se siera mu- dada de cholore e lui lo dessea vedite che la doventa bela o verzene maria. de uno apichado Bechordo chome adì 26 de otcvere 1499 li choliezi feno apigiare uno ladro el nome de ferara el quale avea roto una botega de una sartaria la quale si è de derie da san peteroni el quale altre volte li è stado perdonado la vita a ferara yera zovene de ani 18 o 20 o zircha avea fato altri furti chon- fesò senza chorda quelo e altre chose avea fato. de mi guasparo Rechordo chome sono de el numero di choliezi quisti tri misse otovere e novembre e dessembre de l'ano 1499 ma- saro di muraduri e a l'ultimo de des- (1499) 2G3 sembra feno impichave ya.° da prato ortelan per ladro. del signìore zoane .zordan orsin Rechordo chome adì 27 de otovere 1499 vene el signìore zoane zordan orsin roman vene da milan yera chon e re de feranza a milan li dete lizienza a lui e altri signiuri e ambasaduri li quali fo el marehesse de ferara el marchesse de mantoa e messer anibale di bentivoli e li ambasaduri viniziani e messer min de rusi bologniesse e messer anibole m . . . la soa chavaleria e lu messer mi agostin ersi .... veneno in lo bonzentorio cbon el marchesse insino a ferara e li ... . del signìore zordan hors/a Rechordo chome adì 27 de otovere 1499 vene a bolognia chome è dito qui inderiedo alozò chon el S. messer zoane di bentivoli e stete chon lui dui dì an- dosene adì BO dito. 264 (M!.!( ; de felipo mio nevodo Rechordo chome adì 30 de otovere 1499 se n'andò felipo fiolo de cristo vaio e de tadia non so dove e' se sia messer idio l'agliuti de la ... . del chardenale horsin Rechordo chome adì 28 de otovere 1499 vene a bolognia el chardenale hor- sin el quale yera a milan vene a bolo- gnia alozò chon el S messer zoane andò via adì 29 dito. de messer anibale dì be.ntivoli Rechordo chome adì 4 de novembre 1499 tornò messer anibale da milan e se se dise chome e re de franza e ducha de milan avea fato el S. messer zoane di bentivoli l'avea fato suo baron lui e e' tuti 4 li suoi fiuoli zoè messer anibale (1499) 2G5 e messer ghaliazo protonotario e messer alisandro e messer eremese. de re de feranza Rechordo chome adì 6 de novembre 1499 e re de feranza re ludovigo se partì da milan andò in franza a chassa soa fé messer yachomo de traun cho- mesario de milan e zerti zetadini de milan e altri signiori franzossi. del ducha de chandea Rechordo chome el ducha de chandia nolo del papa alisandro se partì da mi- lan l' iera chon e re de franza re ludo- vigo vene el dito ducha in verso bolo- gnia per metre champo a ymola e forlì alozò adì 15 de novembre 1499 a cha- stelo fran cbo e lì stete per insiuo adì 19 dito e adì 20 dito vene a zola e adì 21 vene al borgo e adì 22 dito veneno per bolognia e alozono e per di fuora el dito ducha non vose venire per bolo- gnia andò per di fuora se dise che ye- rano chavali 12000 e zente spagniuo' e 266 (1499) chatelan e maran omini de la giessia che el papa avea mandado a re de franza quando elo presse milan nota che adì 21 dito de sopra el dito ducha vene a bo- lognia chon oto chavaglie a vissitare el S. messer zoane e parlono inseme el dito messer zoane li donò uno chavalo grosso e uno almeto e una maza e tornò de fuora e la matina che fo adì 22 dito paso per di fuora alozò a li chorsse e al ponte maore e adì 23 dito paso ed alo- zò a san nicholò e tutavia li cresea zente de li suo' e anchora li cresea zente franzosse li mandava e re de franza li quali erano romassi a milan chon messer yachomo da trevizi e adì 24 di novembre 1499 fo in domenega a ore 19 vene el chavalaro a bolognia e dise che aveano audo ymola e no la rocha e anchora crese el champo de chavali e fantaria e la rocha non se vole arendie e adì 4 de dessembre volea dare la bataia a la dita rocha non se fé niente la detene adì 8 non fo niente fo da befe perchè yerano d' achordo chon el chastelan e adì 12 dito yntrono in rocha. (1499) 267 del chardenale fiolo del papa alisandro spagniolo Rechordo chome adì 27 de novem- bre 1499 vene a bolognia el fiolo del papa alisandro chardenale zoane bor- zesse vene per ligato de bolognia e adì 3 de dessembre andò a vedere dare la bataia a la rocha de ymola la quale el ducha dito di sopra la volea fare dare adì 4 dito non se te niente el dito char- denale tornò a bolognia adì 5 dito a ore do de note avea 4 dopieri chon lui e pocha zente a chavalo. del dito chardenale Rechordo chorne adì 15 de dessem- bre 1499 el dito chardenale luogotenente se n'andò a . . . . e lason 1' oditore d' a- chordo che tenese rasson andò la sira a chastelo san piero e dipo' andò a ymola la quale l'aveno auda d' achordo e adì 22 dito andò a cessena e lì se fermò e adì 14 de zenaro 1500 andava a roma e morì a orbin. 268 (1490) de .tari petronio Rechordo chome adi 22 de dessem- bre 1499 fo tornado le mese a la chiessia de san petronio le quale ierano stade intradite chome apare in questo adriedo a e. 68 e anchora fo remeso a la chiessia de san zoane in monte le quale fono in- tradite quando san petronio. de forlì Rechordo chome adì 22 de dessem- bre 1499 andò el champo de francossi a forlì e introno dentro de forlì d'a- chordo e la madona d' imola e de forlì intrò in la rocha e chomenzò a trare bombarde e feva pocha stima de loro venivano fuora a la scharamuza più volte fo presso da li franzossi france- scho roverso e quili de dita rocha pres- seno tri di franzossi e feno barato el dito franciescho intrò in rocha e li fran- zossi tornono in champo e adì 12 de ze- naro 1500 deno la bataia a la dita rocha (1500) 269 e introno dentro per forza asae fono morti de l'uno e de li altri e presseno la madona per forza e franciescho roverso e' io f erido fo in domenega a ore 21 la dita madona à nome chatelina noia del chonte franciesco sforza ducha de milan. E adi 15 de zenaro 1500 el signiore messer zoane di bentivoli pasando per chassa nostra domandò a uno che cha- valchava chon lui quanta zente v'è morta li dise 370 persone in tuto e queste pa- role odi' mi scritore messer idio li abia misserechordia de li aneme loro se dise che quili morti la mazor parte fono de i franzossi asae taliani fono prissi e pressoni e fono mise la taglia e fran- ciesco roverso chontestabele fo ferido e presso e a pressono mori de quela fe- rida vi era in dita rocha asae nostri da bolognia ne perì puochi zanbatista fiolo de batista de zardo massegniero pagò oto duchati el padere andò per lui e quili che fono prissi pagono la taia no- ne so quanto e meto fino al parlare. 270 (1500; de la zente d'arme di franzossi Rechordo chome adì 27 de zenaro 1500 le zente d'arme del ducha de chandia fiolo del papa alisandro se partino da forlì per andare in lombardia e adì 31 del dito messe pasono per di fuora e li nostri signiuri se miseno in ordene se voleseno fare chosa niuna chontra so volere li poteseno reparare pasoneno se dise che yerano 12000 persone da pè e da chavalo e bene a chavalo e bele per- sone la fantaria sono 4000 e li chavali 8000 e l'artegiaria 74 chara e charete terade da li chavali e asae chara de ba- lote de fero e de metalo e chara de biombo per fare balote e menono chon loro asae pressuni di lì quali uno fiolo del chonte gironimo so bastardo e dui fradie de la madona m.* chatelina sforza dona che fo del dito chonte e la dita m. a el ducha che l'avea per perssone la menò chon siega a Roma se partì adì 25 de zenaro da forlì e andò inverso roma se dise che avea chon lui 400 persone da pè e da chavalo la più parte spagniuoli (1500) 271 e anchora se dise che li fo morti quando presseno la rocha 640 persone asa' to- dischi vi era in questa chompagnia li quali fono tuti morti da la gente del chonte. de monsigniore aschanio Rechordo chome adi 2 de febraro 1500 el chardenale monsigniore aschanio fra- delo del ducha de milan sforza intrò dentro de milan una parte del puovelo lo misse dentro chon le .gente de l' ira- peradore se dessea che avea chon lui vintimilia persone e adi 4 del dito entrò el ducha ludovigo fo fradelo del dito chardenale e adì 6 de dito el dito si- gniore ludovigo ducha andò a pavia e questo dise uno nostro chavalaro adì 9 del dito la sira a ore 23 in la chamara el chonfaloniero e dise che l'avea dado le litre al S. messer zoane di bentivoli e adì 27 de marzo s'aresse la rocha e fono d'achordo adì 27 de marzo 1500 e dico che la rocha non s'aresse. 272 (1500) de la duchesa de milan Rechordo chome adì 11 de febraro 1500 vene la duchessa de milan vedova la quale fo dona de uno nolo del ducha ghaliazo dncha de milan alozò in chassa del S. messer zoane di bentivoli v'andò inchontra per insino a zola e le done de chorte la menò in chareta a vissitare le chiessie mazore de bolognia e moni- stieri de done e adì 13 del dito andò inverso roma e le done de cliorte 1' a- chompagniono per insino a 3 migia in chareta fono tre charete de done e asae zetadini a chavalo. de la chompagnia di muraduri Rechordo chome adì 19 de febraro 1500 piadeza' chon zeronimo e antonio del fachon perchè feva el mistiero de fare lavorare massegnie e non voleano pagare l'ubi[di]enzia fo chomesa in mi guasparo di nadi mande' per loro non voseno ubedire se chomiseno a monsi- (1500} 273 gniore de palazo e dinanzi da lui aveno ra&don el nodaro de mezo fo ser frau- zescho naataselan e ser bartoloinie de zan fo nostro purchoradore e vinseno e funo d'achordo intrò in* la chompagnia adì 19 de mazo chorne è dito fo rogado ser zoane de la fondaza mei dise marsilio massegniero nostro dipussitario eh' el de' pagare soldi quaranta per tuto mazo. de mi guasparo Eechordo chome adì 25 de febraro 1500 fu' fato mestrale de la chapela de san piero marzolin. de san martin Rechordo chome de l' ano 1500 de zenaro i fra' de san martin chomenzono a fare fare la piaza dinanze a la dita chiessia la quale vi era chasse da una via a l'atra e butono zosso le dite chasse zoè chomenzono e ano anemo de seguire e fare che se vega la chiessea dinanzi per quili andavano per la via che va derita 274 (1500) al merchà zoè va a le moline e la via drita insino a la chà di foscherari. de san piero marzolin Rechordo chome adì 27 de zenaro 1499 fo dada la chiessia de san piero mar- zolin a messer batista de felipo zabin per nostro padere spertuale de le nostre aneme del signiore ludovigo el fradelo chardenale monsigniore aschagnìo Rechordo chome adì 3 d'aprile 1500 fo presso el signiore ludovigo ducha de milan da li suo' soldadi sovizari li quali avea menado chon lui quando tornò a milan lo presseno a petezion de re de franza el chardenale fo menado a veniessia e lui fo menado a lion a re de franza messer idio ze meta passe. (1500) -'T". de messer min di mèi Rechordo chome adì 20 d'aprile 1500 messer min di rusi fo mandado per am- basadore a milan al re de feranza andò chon lui quisti anomenadi nichola uno di suo' alievi el so barbiero el so fa- meio. de m veschovo de chomo Rechordo chome adì 26 d'aprile 1500 vene a bolognia m fradelo de mes- ser yachomo da trurzi andava a roma se dessea andava per el chapelo eh' el papa alisandro el volea fare chardenale li andò inchontra monsigniore di benti- voli e messer anibale e altri zetadini nota ch'el dito si è veschovo de chomo e si è vechario del papa. de une ambasadore Rechordo chome adì 4 de mazo 1500 vene uno ambasadore de e re de franza 276 (1500) a bolognia andava a roma v' andò in- chontra monsigniore di bentivoli e mes- ser anibale alozò a lion fo menado per la tera a spaso yera belo omo grande e zovene de ani 28 o zircha vene cbon 12 chavagli e dui muli chon li suoi cha- riazi andò via la note a ore 5 inverso Roma fo achompagniado da li diti e da zerti zetadini. del spedale de li abandonadi Rechordo cbome adì 7 de raazo fo chomenzado a fare el portego del spe- dale de li abandonadi el quale si è da san progolo de l'ano 1 500 adì 7 de mazo in volta chon li archi de massegnia e le chornisse de massegnia. del signiore znrdan horsin Rechordo chome adì 10 de mazo 1500 vele el signiore zordan flolo del signiore verzilio horsin vene a bolognia dise che andava a re de franza se partì adì 11 del dito. (1500) 2W la chompagnia de ihUtaduri f. 25 Rechordo chome adì 13 de mazo 1500 la chompagnia di muraduri prestò a la chamara venticinque duellati d'oro in oro bene deto brocho masaro di choliezi e domenego de masse masaro de rasson charlo da varigniana chompagnio e felipo de ressemin e alisandro massegniero e bartolomie champana tuti quatro chom- pagni del masaro de la dita chompagnia e fono per dare a re de franza L. 88. 13. 6 io meso la prestanta in genaro. del chardenale monsigniore ascagnio Rechordo chome adì 13 de mazo 1500 la signioria de veniessia mandò el char- denale monsignio[re] aschanio fradelo del signiore ludovigo ducha de milan a re de franza el quale l'aveano per pres- son chome apare in questo a e. 75 se dessea lo menavano ligà chome uno tra- ditore lo menono in feranza al re de franza re Indovino. 278 (1500) de una prestanza de 40 m. de ducha\ti] Rechordo chome adì ... de mazo 1500 fo meso la prestanza a li nostri zetadini in genaro per dare duchati 40 m. a re de feranza li domandò al S. messer zoane di bentivoli e lui fé metere la prestanza chome è dito messer idio se meta passe quaranta migiara de ducati d'oro L. 3 B. 6 per ducha. felipo e zoane batista Rechordo chome adì 13 de mazo fe- lipo e zanbatista pagono uno duchato per la prestanza che mise la chompa- gnia di muraduri per arechogere vinte - cinque duchati chome apare in questo a e. 76 li dete al depussitari nostro mar- silio massegniero. de uno apichado in furia Rechordo chome adì 26 de mazo 1500 se partì la prozesione chon la M. a do (1500) 2fp san lucha se parti da li servi e andava al spedale de la morte veniva la dita porzesion per strà maore e pasando porta uno ave parole chon un altro in modo e forma che inanzi fose pasade le done chavono fuora le arme e menò aremore la dita porzesione e e S. messer zoane e li fiuoli aveno grandenisima paura cher- dando che fose qualche tradimento ne fo presso uno el chuale si era famegio de messer zoane di marsilij e fu impi- chado in porta donde se voseno dare del chompagnio no digo altro per adiso perchè no se trovò. de la chompagnia di san gìronìmo Rechordo chome adì 30 de mazo 1500 se mise el pardido in la dita chompa- gnia che onano el dì de paschua del spirto santo doveno comunighare e fo vinto e chosì se chomenzò a comeni- nichare tuti li omini de la dita chom- pagnia e fo adì 7 de zugnio 1500 chon la grazia de messer idio e li puti se cho- munigareno e lunedì adì 8 del dito messe e ano e questo se farà onano non la- 280 (1500) sando le cliomenione ussade per lonadale e M. a santa maria de mezo agosto el dì de paschua mazore a le soe ehapele. de una saeta Rechordo chome adì 7 de zugnio 1 500 la note a ore 4 vigniando adì 8 del dito chade una saeta in lo champanile di siervi e fé uno grandenisimo dano e vene una grandenisima aqua paria fose zetado chon le brente durò pocho fo una furia. de messer min di rusi Rechordo chome adì 17 de zugnio 1500 tornò messer min di rusi a bolognia lui e monsigniore di bentivoli yera andado per ambasadore a milan a li franzossi chome apare in questo a e. 76 e nota che el dito monsignio[reJ di bentivoli yera gido a milan per avissitare el charde- nale monsigniore san piero in venchola tornono ynseme chome è dito. . ì.-yno) 281 de san piero Rechordo chome de- mazo e de zu- gnio e de luio 1500 fo stabelido el por- tego de la chiessia de san piero e fate doe porte de la preda da bissan e quela de mezo la voleao fare de malmoro ano mandado a veniessia per el dito mal- moro no lo poseano avere al tempo che vole el chardenale monsigniore in ven- chola perchè el veschoà iera so e lue volea fose fato a san piero la feno de dite prede da bissan o vo' dire da pian- chaldoli. di pissa Rechordo chome adì ... de zugnio 1 500 el champo de franzossi andò a champo a pissa se dessea che li era a petezione di fiorintini e adi .... de luio deno la bataia li pissani aveno fato li ripari in modo che li morì più de cinquecento franzossi zolèl 500. 282 (1500) de la chompagnia di mur aduri Rechordo chome adì 29 de zugnio 1500 fo tornado e salario a l' ofizio ussado zovè una libra de pevare e una unza de zafaran per cascheduno de loro zoè al masaro e a li ofiziali. de mi guasparo Rechordo chome adi primo de luio 1500 me ave' tre volte la fievera un dì sì e 1' altro no e fo grandenisima ilei rassone chon messer idio credando de andare chon gli altri non piaque a lui nota che nel dito male felipo non me lasò manchare alchuna chosa zucharo e chonfeto e polastri one dì doe volte el pesto el menestro e one altra chosa cha- telina e chamila m'eno sempre atorno e tuti e bernardina mia fiola vene a stare doe note chon mi asae volte vene fe- lipo e zanbatista a vedere la note e anchora el dì non manchava mae che (1BO0) 283 me lasano solo priego idio li dia de la soa grazia. de mi gu asparo Rechordo chome yo fu me lasò la Severa adì 10 dito viene' zosso no me feno da manzare sone de quelo aveano fato per loro no me posea riavere lo sa messer idio chome yo posea manzare dise asae volte chon chamila adeso me saveria bono li pulì se yo n'avese l'ava- rizia li abraza e forte per loro e per li sui de chassa. de felipo e zanbatista Rechordo a voi se voi champati voi e la vostra fameia zoè vostri fiuoli an- chora ani 25 avete esere poveri perchè yo el digo perchè e' cbonoso l'esere vo- stro e cridite a mi che l'ò provado messer idio sempre sia lodado guasparo di nadi. 284 (1580) de charte falsie Rechordo cliome adì 7 d'agosto 1500 fo taglia la testa a ser chalonego nodaro bologniesse perchè feva le charte false per dinari fo morto in la chorte del pa- lazo del podestà de note apreso al dì dito. de pissa Rechordo chome li fiorentini feno zire li soldadi franzossi a champo a pissa per riavere pissa e degie sette- cento miara de duchati li steteno pocho deno una bataia non feno niente se dise che vi era morti più 400 francossi se partìno d'agosto 1500. del turcho e amodon Rechordo chome del messe d'agosto de l'ano 1500 el turcho presse amodon che iera de la signioria de veniessia (1600) 285 vene el certo adì 6 de setembre 1500 e che li mori più de vinte migiara de persone de li maliditi turchi e cristiani fo uno grandenisimo frazelo messer idio aiuti li Cristian. de monsigniore chardenale Rechordo chome adi — d'agosto 1500 vene el chardenale da san piero in ven- chola a nonantola e stete 11 parichi zorni e del messe de setembre andò a stare a zento e al pieve che sono soe chastele del nostro veschovà san piero de bolognia se dite ch'el dito charde- nale avea le gote el male de san yobe messer idio abia messerechordia de nui cristiani. del signiore begniamin franzosso Rechordo chome adì 22 de setem- bre 1500 vene a bolognia el signiore be- gniamin franzosso chondotiero de re de franza vene chon 40 chavali o zircha alozò chon el S. messer zoane di benti- 286 (1500; voli e adì 24 del dito messe e ano lo achompagniado da li diti S. messer zoane e fiuoli e altri zetadini al vegnire e a l'an- dare messer idio ze lasi stare in passe. de la morte de ghiberto Itechordo chome adì 25 de setem- bre 1500 morì ghiberto da charpe zenero del S. messer zoane di bentivoli fo se- pelido adì dito a la chiessia de la non- zi ada de fuora de la porta de san ma- nolo de l' ordene de san franzescho d'osservanza fo portado la sira a una ora de note li fo tuti li frati de dita re- gola fono quarantecinque chopie tuti chon uno dopirolo in mane e tuti li prieti de san piero chon uno dupirolo in mane e cento zetadini e artessane tuti chon uno dopiero grande in mane li fu fato uno grandenisimo onore e tuta la chorte del signiore e doturi e chavalieri e asaisimo puovelo insino a la dita chiessia chome è dito. (1500 287 de la dona del signiore de rimele Rechordo chome adi, .... de otovere 1500 vene a bolognia la dita dona mu- giere del dito signiore fiola del S. mes- ser zoane di bentivoli per fuzere la si- gnioria del duga chandea fiolo del papa alisandro maran fo chasson de la mo- ventia de tuti li signiure de talia chome se trova scrito niesser idio abia misse- rechordia a tuti li suo' cristiani. del signiore de pessaro Rechordo chome adì .... de otovere 1500 el puovelo de pessaro chazono fuora el signiore per avere l'amore del ducha Valentin ducha de chandea e vene in chorte del S. messer zoane di bentivoli messer idio meta passe. del signiore de rimene Rechordo chome adì de otovere 1500 el puovere de rimene chazono fuora 288 (1600; el signiore per avere l'amore del ducha Valentin daclia de chandea e vene in chorte del S. messer zoane suo sosero messer idio faze passe. de la morte del chonte nicholò ranchon zenero del signiore Rechordo chome adì 28 de otovere 1500 morì el chonte nicholò ranghon ze- nero del signiore messer zoane di ben- tivoli li era chapitanio de le nostre zente d'arme fo sepelido a modena perchè vose esere portado a chassa soa. de la chompagnia di mur aduri Rechordo chome adì primo de no- vembre 1500 se vinse el partido de fare dire sete mese al ataro de la nostra chompagnia di muraduri a reverenzia di quatro inchornadi li quali fono di- fichaduri el so dì che sono adì 8 de no- vembre li fo fave bianche 33 e una ne- gra el masaro fo zanbatista de resse- min dito di nadi. (1800) 388 de felipo mio fiastro ftechordo chome adì' 27 de otovere 1500 chabriele de matie da rezo mu- radore andò a torvare el dito felipo dove e' lavorava e avene parole inseme per modo che felipo mentì chabriele per la gola e el dito chabriele adì 28 dito ave parole in piaza e se avea quatro chom- pagnin chon lui aremadi e felipo se l'a- spetò lui e dui suoe parienti charlo so chognià e franciescho f radei o de batista so chogniado in modo che el dito fran- ciescho ferì el dito chabriele in piaza per modo che felipe e zanbatista so fradelo avene fadiga ch'el dito francie- scho non avese bando e adì 7 de no- vembre feno la passe in la chamara de monsigniore di bentivoli per mazenità de nichola chosin de i diti felipo e zanbatista pagono L. 40 B. 16. 290 (1500, de une neve grosa Rechordo choine de dessembre 1500 vene una neve grosisima che se chon- vene butarla zosso de le chasse e asae chasse chadeno per la dita chassone e nui la feno butare zosso de la chassa nostra adì 5 de dessembre 1500 e adì 8 dito per dormire seguro perchè la vene sì grosa che a nui vene paura de la ro- vina di choverti nostri. de una pordenanza Rechordo chome adì 6 de novem- bre per insino adì 13 dito messe e ano 1500 el papa alisandro mise a la chiessea di chorssa de fuora de la porta de strà maore chi li va chonfeso e chore chon- trito abia la pordenanza cholpa e pena de tuti li suo' pechadi lo mise libro che li oferisino quelo che voleno. (1501) 201 de frane iescho becharo Rechordo chome adi 10 de dessem- bre 1500 andò franciescho fradelo de batista beebaro chogniado de felipo in presson de bono achordo per la chas- sone de la ferida de chabriele de matie da rezo muradore la quale ferida fo per chasson de felipo chogniado de batista so ebogniado del dito felipo e questo fo per defendere che el dito franciescho non avese bando de la dita ferida e pur- gare li indizie del dito bando per forza de amissi e parienti e adì 15 dito n'esì de presson e dise zanbatista che avea spesso per la dita rasson sie duchati che sono a la posta de persona a e. 80 L. 4 B. 16. de messer min di rusi Rechordo chome messer min di rusi andò in franza per ambasadore al re de franza andò adi.... de zenaro 15<U 292 (1501) anelò (*) chon lui quatro in chompagnia e tornò a chassa adì 18 de zugnio non se dise niente per el puovelo. Rechordo chome adì 25 de zenaro 1501 paso 1300 chavagli de re de franza andavano al ducha Valentin che volea tore faenza al signiore e loro non se voleano arenderse messer idio ze guardi da li tradituri el dito signiore yera un puto li zetadiui el ghovernavano e loro s'aressene el dito signiore fo manda yn franza. Rechordo chome adì 6 de febraro 1501 el ducha Valentino mandò uno ambasa- dore a bolognia e domandò 14000 de e, de formento e 7000 de e. de vin e 700 chara de strame e chastelo bologniesse li fu resposto che de la vetuaria aveano audo pocho arecholto tre ani fa n' ano (*) Vi è qui un brano cancellato, in cui stentatamente si legge : andò chon lui nicholò de felipo perchè li volea bene e fldevese de lui e altre volte iera zido chon lui in più luoghi tornono adì . ■ . • (1501) 398 pocho per loro e se lui vole chastelo bologniesse se lo vada a tore altro non se disse se partì adì 13 de dito dise che venia per ambasadore del re de franza. papa aìisandero iiechordo chome adì primo de marzo 1501 el papa alisatidro mandò el zibileo a bolognia tanto quanto fose a roma a questo modo chonfeso e chore chontrito e andare a vissitare li infrascriti mona- stieri zoè san piero e san petronio e san franziescho e san domenego e san ya- chomo e la nonziada de fuora de san mamolo che sono sie chiesse e oferire segondo la soa chonsenzia se dessea volea fare la chorziada andare contra el turcho. de mi guasparo Rechordo chome fu' fato di choliezi adi primo d'aprile masaro di muraduri aprile e raazo e zugnio 1501. 294 (1501) de zerte soldà fmnzossi Reehordo chome adì 5 d'aprile 1501 paso 3 squadre de chavaie franzossi ari- dono aiuto del ducha Valentin per fare e tore faenza s'el porà messer idio faza quelo che sia per el miegio fono 260 chavali e 60 fanti la s'è defessa quelo che l'à posudo. de faenza Reehordo chome el ducha Valentin nolo del papa alisandro ave faenza d'a- chordo adì 24 de note vinendo adì 25 d'aprile 1501 fono d'achordo messer idio li dia chonforto a loro e nui e adì 27 de dito presseno messer zoane di mar- sili e anzelo di ranuzi yerano zidi per ambassaduri al dito ducha e pressene per chastelo san piero e medessina e chastelo gerso e de monte bistiame. (1501) 296 del ducha Valentin Rechordo chome adi 27 d'aprile 1501 vene uno chavalaro andò susso da re- zemento quelo eh' el dessese no lo so yo guasparo se iera di choliezi vidi che fo sera el palazo e fono tuti in arme le botege se serono tuto el puovelo fono in arme a ore 15 andono per la tera cridando sega e sega messer idio ze ehonsservi in bon stado e la sira a ore 21 andò messer galiazo protonetario e fiolo del signiore messer zoane di bentivoli a san michele in boscho a stare lassusso per paura che li nomissi non piase quel monte e feseno fuorti li eteneno a sua posta e adì 29 d'aprile vene a bolognia el signiore paulo orsin per ambasadore del ducha Valentin quelo che lui dessese non se sepe per anchora se dise passe e passe e adì 30 de dito tornò in champo del ducha Valentin e li nostro rizimento mandò a fare li chapitoli ser alisandro butirgaro e zanf. de li aldorvandi e adì 2 de mazo monsigniore aliegro se partì de champo del Valentin e andò 296 (1501) per disoto inverso san zorzo el nostro signiore inesser zoane di bentivoli li mandò vetuaria perchè poteseno vivere perchè non deseno dano a li chontadini messer idio ze guardi da li tradituri e vene adì dito a ore 16 o zircha el dito signiore orsin e messer zoane di mar- sili e anzelo di ranuzi e tati queli aveano prissi e feno una bona passe messer idio la lasa esere e a ore 20 andò el dito signiore paolo al champo fo achom- pagniado da tuti li nostri sedesse. de zierti impichadi Rechordo chome adì 3 de mazo 1501 fo impichado aghaminone di malvizi la note e a li mierli de la piaza nova e fo taià el chavestro e chaze in piaza morto fo portado via presto el dito benedeto el quale è scrito inanzi fo lasado e fo represso adì dito di sopra e fo menado in paJazo e a ore 15 (*)fo butado zosso (') Il brano seguente è cancellato nell'ori- ginale fu despoglado In cìiamissa e deschalzo (' fo .... (1501) 297 da li diti merli chade in susso uno cho- rego de erba e champava li fo dado asae feride e morto nota per el dito achordo fo dado chastelo bologniesse al ducha Valentin d'achordo e lui ze resse chastelo san piero e chastelo gelfo e tute quele chose che se poseno ave- re e adì dito la note a ore 4 de note fo taià a pieze messer agaminone nolo de messer galiazo mareschoto e yassone so fradelo e ludovigo e ghissileo priete fiuole de tisse so fradelo in palazo de signiuri in nuna chamera e fono por- tadi in lo spedale de la morte e li no- stri vilani miseno a sachomano quelo aveano de fuora adì 4 de dito e adi 5 de dito fo morto ser botiero la note fo chiama se livò in chamissa e vene zosso fo morto dentro da l'uso ser botiero di prieti e adì dito fo morto dui altri noli de messer galiazo che fugeano fono a l'oxelin azunti e fono morti e tolto mili otauta duchati che aveano adoso fo an- tenoro e mareschoto fradie e noli del dito messer galiazo el dito signiore messer zoane di bentivoli ordonò che fose fato una bela porzesione e zire per la testa de messer san petronio che è a san stevane 298 (1501) e portarela a la giessia de messer san pe- tronio v'andò tute le chieressl e tute le chompagnie spetuale e temporale e chan- tono una mesa solene in la dita chiessia del dito messer san petronio a onore de messer idio e de la soa madere M. a santa maria e de messer san peteronio nostro defensore che guardi da li tradituri e da le male volentà. Rechordo chome adì 8 de mazo 1501 messer galiazo protonotario e fiolo del signiore messer zoane di bentivoli andò a fìorenza per metie piero de i miedissi in chassa menò chon lui cento aimiti e 200 balistrieri a chavalo e 300 fanti a pè an- dono insino in quelo de prato tornono a chassa adì 18 dito feno achordo chon el ducha Valentino. Rechordo chome adì 25 de mazo 1501 fo morto m.° pieroandrea medego da san fra.° dal seraio se dessea che l'avea sparlado del stado. (1501) 299 Rechordo chome adì 27 de mazo 1501 paso tre milia ghuaschugnin e mili cin- quecento chavali li quali ierano chon monsigniore benamin vene la persona soa a zena chon el signiore messer zoane di bentivoli li andono inchontra el dito messer zoane e li fioli e altri zetadini se parti adì 29 de dito andò driedo a le sue zente se desse andavano a napoli. Rechordo chome adì 29 de mazo 1501 vene alozare el chonte da ghaiazo a cha- stelo de sant' aghada se dise che avea dodesse schuadre e nui le deno vetuaria per li suo' dinari se dise che yerano quatrocento lanze pasono in doe volte se dissea che andavano a napoli pasono adì 31 de dito e adì primo de zugnio alozono al borgo e pasono e andeno alozare a l' idesse san nicholò se partino adì 2 dito. 300 (1501) de uno ferido Rechordo chome adì primo de zu- gnio 1501 fo ferido in san franciescho l'utomo dì de paschua del spirto santo se dessea el vanzelio a la mesa grande fozì insino in sagrastia li tene drie e detegie doe feride el nome del ferido a nome ghaliazo da siena li dete alisandro fiolo d'agostin di marsiligie alisandro di marsilii. Rechordo chome adì 4 de zugnio 1501 paso altretante franzossi a chavalo a puochi per volta quando 20 e quando 25 e a pocho a pocho feno uno gran dano per el chontà dove alozavano e per dove li andavano rompeano le masarì e va- sieli stetene dì 10 a pasare. de uno taramoto Rechordo chome adì 5 de zugnio 1501 a ore 14 o zircha fono li taramoti nun fono grandi fono oniesti. (1501) 301, Fono in modenesse grandisimi a uno chastelo a nome arze li chade asae chasse e morì asae persone e per el dito zirchostante. de la chompagnia di muraduri dedeno una prestanza Rechordo chome adì 30 de zugnio 1 501 la dita chompagnia di muraduri presstono a la eh amara del chomun de bolognia lire cinquanta de bolognin d'ariento di- seno ze dariano oto per zento ave la tosseraria L. 54. 3. 4 sono in tuto L. 54. B. 3. d. 4. de uno fiolo de messer galiazo Rechordo chome adì 31 de luio 1501 fo morto tideo fiolo de messer galiazo mareschoto soto el portego de santo antonio da padoa andava a chassa a zena non se dise altro fo un fiolo de ser antonio pagando che l'amazò per Bèrte parole se diseno in san petronio. 802 (1501) de una saeta diade dal zielo Rechordo chome adì primo d'agosto 1501 una saeta dete a la chiessia de san zoane in monte in la porta dinanzi cho- menzò in la crosse che è sopra la porta e vene zosso e rope uno lione de dita porta e morì una dona che aveva uno fandessin in braze el fandessin .... de napole e reame de napoli Rechordo chome adì 3 d'agosto 1501 e re de franza presse la forteza de napole vene el chavalaro a bolognia adì sopradito li nostri signiuri feno fare ale- gre[zej per el migniore perchè el dito re de franza avea e siera signiore de milan e tuta la lombardia messer idio guardi questa zita de bolognia da male e me- linchonia. (ìóoi) aoa de ressemin Rechordo chome adì 11 d'agosto fe- lipo menò ressemin so fiolo a la schola de el mestrin (*) messer idio li lasa ben chomenzare e miegio fenire sta da san pie. marzo .... de monsigniore di bentivoli Rechordo chome adì 14 d'agosto 1501 monsigniore di bentivoli andò a milan a vissitare el chardenale de rova e vi era 5 cbardenali e po' e' andò a trento e li stete per insino adì 5 de novembre. de uno fuogo Rechordo chome adì 18 d'agosto 1501 burssò tre botege in le ovessarì in susso el chanton de la piaza e una in piaza de uno merzaro fo uno gran dano. C) Prima avea scyitto : de m.° domenego. 90* (1601) de la spossa de f erara Rechordo chome adì 3 de setembre 1501 el fiolo del ducha erchole inarchesse de ferara se fé sposso de una fiola del papa alisandro li andò a ferara messer anibale di bentivoli e messer alisandro so fradelo a la festa la quale se fé a ferara per l'alegreza de la dita spossa e parentela el sposso à nome messer don alfonso primo zenito del signiore ercbole marcbesse chome è dito tornono a ebassa adì 18 del dito. de mi guasparo adì 21 de setembre diadi Rechordo chome adì 10 de otobre senesse me vene a vedere che yera amala fo quando e' ave' li barbaglie che yo gadi doe volte in chà. de felipo mio fiastro Rechordo chome felipo de ressemin mio -nastro fo fato masaro de cholezo (1501) 305 per la chompagnia di inuradure otovere e novembre e dessembre. de messe?' alisandro di bentivoli Rechordo chome fo fato el dito mes- ser alisandro chonfaluniero de zostissia fo fato adì primo de novembre 1501 e fo achompagniado chon grandisimo onore da li nostri zetadin. de ressemin Rechordo chome adì primo de no- vembre ressemin de felipo chomenzò a benedire a la tavola la matina a desse- nare messer idio el chonfirme in nel ben fare sempre. del chardenale de f erara Rechordo chome adì ... de dessembre 1501 vene a bolognia el chardenale fiolo del ducha erchole de ferara andava a roma per la spossa del fradelo alozò al palazo del signiore messer zoane di 506 (1502) bentivoli se partì adì ... de dito andò chon lui messer anibale di bentivoli e tornò el dito messer anibale a bolognia adì 14 de zenaro 1502 per metie in or- dene per fare onore a la venuda de la dita spossa el dito chai'denale romasse a roma. de zanbatista Rechordo chome adì primo de zenaro intrò zanbatista mio fiastro masaro de cholezo per zenaro e febraro e marzo fo la prima volta che fo masaro de cho- lezo e yo guasparo di nadi so paderegnio el fie' perchè tochò a mi perchè yera masaro de cholezo a fare la imbusola- zion per la chompagnia di muradori e misi felipo e zanbatista tuti du messer idio sempre sia lodado. de la spossa de messer don alfonso Rechordo de la spossa de messer don afonso fiolo del ducha erchole signiore de t'erara v r cne adì 29 de zenaro 1502 (1502) 307 vene chon He el fradelo del sposso clion asai simi signiuri chon lie li fu fato grandenisimo onore alozò a chorte del signiore messer zoane de bentivoli a ore 23 azonse al palazo-del dito S. mes- ser zoane e lì se viera m. a zanevara dona del dito signiore chon asaiseme done de li nostri zetadini la dita m. a za- nevara prese per mane la dita spossa e introno in chassa e li signiuri e ba- i'uni che ierano chon la dita spossa to- sene una de le dite done e introno in chassa a due a dui e achompagniono la dita spossa insino in la sala mazore del S. messer zoane e adì 30 del dito messe de zenaro feno una bela festa de baiare e chantarini e bofoni e la dita spossa non se mose de la chamera che è de rho de la dita sala e adì 31 andè al bentevoglio alogiare chon grandisimo onore da li nostri zetatini l'achompagnò per insino al bentivoio. de ressemin ffcechordo chome ressemin fiolo de felipo andò a la schola de m.° don fé- 308 (1502) lipo priete adì 18 de febraro 1502 savea dal santierio per in sino al primo lodate messer idio el lasi ben chomenzare e megio fenire. de le monede bandide Rechordo chome fo de volontà del rizimento che li signiuri de cholezo pro- vedeseno che no se spendese sone bona moneda in bolognia e in lo chontà fo de l'ano 1501 e 1502 toseno de monte monede a li artessani e tute le monede tosse le tagiavane e mandavano in zecha e più se sapeveno che n'aveseno spisse li toleano a cholue che avea rezeù e a quelo che ave spesso ne levano pagare altri tanti per la provission fata li fo tali che li tosene L. 185 de moneda ban- dida. de li doturi che ano a liezere Rechordo chome per lo pasado li no- stri doturi se ierano ubiligadi de liezere sonada la mesa de san piero la quale (1502) 309 sona per li artifizi che vano a li loro botege li parea a li diti dotori che fose tropo a hon'ora feno che sonase la mesa chon la champana de san petronio dopo una ora de quela de san piero la quale chomenzò a sonare per dita chassone adì 11 d'aprile 1502 e chosì sono ubi- gadi de liezere a li loro scholari sonada la dita mesa de san petronio chome è dito. de uno frate de l'ordene de san zoane in monte . Rechordo chome questo frate pre- degò la quaressema de questo ano 1502 in san petronio e chonvertì 18 femene del luogo e fene maridare 8 inanzi che se partise de bolognia chon l'elemossena che li fono fate e arechomandòle al puovelo e fono mese tute quele che non ierano maridade al spedale de li ama- ladi de san ghiobe e loro ne aveano chura da per si de li amaladi el puo- velo li fea le spesse per limossena mes- ser idio le chonsservi in nel ben fare sempre li deano lire quaranta per cha- dauna al marido. 310 (1502) de una de le chonvertiàe Rechordo chome adì 28 d'aprile 1502 che una de le chonvertide che fo maridada dal frate predegadore in san petronio se partì dal marito e tornò a chassa del suo rufian el quale si è dome- nego de ranuzo fo pressa e menada in presson e li cholezi la feno schoare per le vie pubelche avea nome tomas- sina da verona femena de domenego de ranuzo e fo bolada in tre luogo in lo volto e tornada in presson e chon- finada un ano la voleano fare impichare el dito domenego la fé domandare la vita a messer anibale di bentivoli li do- mandò la vita e per so amore li fo dona la vita e champò e questo fo per dare asempio a tute le altre. de mi guasparo Rechordo chome adì 3 de mazo zan- batista mio fiastro avene parole inse- me dessoneste in modo me dise che (1502) 311 s' io non ze volea stare che yo tolese el mio e portaselo via che l' iera chon- tento e mi sono chontento per stare in passe messer idio lasi fare quelo che sia el mieglio de le aneme nostre elo el bissognia che e' le vinza tute per la soa grandenisima superbia o per un modo o per uno altro e yo vidi che per lo mio onore che aspetase la morte de mi o de chatelina soa madere e mia dona e per questo sono romasso messer idio t'aza quelo che sia el mieglio de l'a[ne]ma e de lo chorpo. del morbo de pestelienzia Rechordo chome de l' ano 1502 fo uno morbo per in zerte luogi de la tera el mazore fo in la mascherela per inaino per tuto aprile e mazo e zugnio. de zento e la pieve Rechordo chome el papa alisandro vose la pieve e zento cho monsignioro in venchola baratase in nuno altro ve- 312 (1502) schoà e vose le dite doe chastele per lui fo de l'ano 1502 de zugnio messer idio lasi chorere quelo che sia per el miegio. E nota eh' el dito papa le dete al char denaie de f erara nolo del ducha erchole marchesse de ferara presse la tenuda adi 8 del dito zugnio 1502. de monsigniore di bentivoli Rechordo chome adì .... de zugnio monsigniore di bentivoli figiolo del si- gniore messer zoane di bentivoli andò in franza la chasson non la so tornò adì .... de setembre 1502. de uno sospeto de bolognia Recbordo chome adì 22 de zugnio 1 502 el ducha Valentin fé fare de monte pan a ymola e li nostri signiure avene paura perchè venia di solda' franzossi per andare a yutare li fiorintini li feva guera vidilozo soldà del ducha Valentin se crite e' non fose uno tratà feno bone guardie dì e note. (1502) 313 de rena che amazò la fioìa Rechordo ehome adì 26 de zugnio 1502 una che à nome malgarida mugiere de uno fante de palazo a nome chapeleto avea una fiola la quale se se inamoruno e dise a so padre che la volea per so sposso e la madere non volea el dito so padere e me chonvene zire de fuora chome e' son torna la farò spossare e mandarla a chassa de che l'è chontenta e la dita soa madere chome el dito so pa- dere fo gido de fuora andò dunde dormia la dita soa fiola a ore 4 de note e degie de una manara in susso la testa e ama- zòla e li vessini odino el male fato lo diseno al suo sposso e lui la fé piare e metere in presson per fare che la ras- sone avese suo luogo uno signiore el quale yera alozade chon el signiore messer zoane di hentivoli le domandò la vita e n'esì de pressone adi 30 del dito messe e ano e andosene a chassa soa steva in san felisse apreso a la porta 314 (1502; de la chussa de i fra 1 de san michele (*) Rechordo chome de l'ano 1502 fo fata la chussa de preda e chalzina e yera al molin di fra' de san michele in boscho a la rechardina in susso l' idesse fo fata iu tera ferma fuora del dito lidesse per esere seguro de l'acqua s'el piuvese. de la dona de don afonso de ferara Rechordo chome adì 18 de luio morì la dona de don afonso flola del papa alisandro adì 18 de luio 1502 vene a mari chome apare in questo a e. 86. de uno fuogo Rechordo chome adì 25 de luio 1502 s'apresse el fuogo in la lana per la gran- denisima chalura regniava e questo fo (') Questo paragrafo è scritto in un foglietto incollato sul paragrafo seguente. (1502) 315 in la botega de horsin de y ursi dra- piero de arte de lana in le chiavadure. de e Hgato de bolognia Rechordo chome adì 27 de luio 1502 vene monsigniore chardenale orsin per ligato a bolognia niesser idio el lasi ben chomenzare e raiegio fenire e fare e defare chosa che sia a soa gloria de lo onepotente dio e chonsolazion de li no- stri zetadini e puovelo de bolognia vene a tore la tenuda e per andare da re de franza che è a vegnievene e partise adì 28 de dito la matina inanzi le sete ore de note. del chardenale Rechordo chome adì 5 d'agosto 1502 vene a bolognia el chardenale de san severin el fiolo che fo del signiore ro- berto andava a milan dal re de franza alozò in palazo chon l'oditore se partì la matina a ore 7 del dito dì adì 6 del dito andò inverso milan da re de franza. 316 (1502) de re de feranza Rechordo chome el re de franza che è a vigiven del messe de luio 1502 per esere apreso a li signiuri taliane se li truova per insino adeso el marchese de ferara e quelo de mantoa el chardenale orsin e quelo da san. severin e altri signiuri e signiorie e chardenali. de messer anibale e messer alisandro Rechordo chome adi 12 d'agosto 1502 messer anibale e messer alisandro figioli del signiore messer zoane di bentivoli andono dal re de franza che iera a milan per esere più preso a li signiuri de talia li quali se li arechose asae si- gniuri taliani el ducha Valentin nolo del papa alisandro maran spagniolo chatelan messer idio li faza fare una bona passe tornono a chassa adi 24 de dito li diti messer anibale e messer alisandro. (1502) 317 de la vendeda de la chassa Rechordo chome adì 26 d'agosto 1502 felipo e zanbatista vendeno la chassa nostra la quale chomperò benardo ve- nizian sedagiolo lire mile de bolognin a moneda chorente chon pati e chon- venzion che se inviesta li diti dinari L. 1000. B. de erechoìese mareschoto Rechordo chome adì 12 de setembre erechoìese fìolo de messer galiazo ma- reschoto se n'andò lui e li fiuoli per paura de non esere guasto perchè s' a- spetava la guera del ducha Valentin che yera in parmessana chon le soe zente d'arme non vose aspetare che se serase i pasi andò a ferara. uno molùì Rechordo chome de l'ano 1502 fo fata la chassa de preda al molin di fra' de 318 (1502; san michele in boscho a la rechardina in susso 1' idesse a la rechardina (*). Rechordo chome del messe de se- tembre 1502 el rizemento fé choman- dare a tute li masari de tute le chom- pagnie che feseno fare uno stendardo chon le soe arme de le soe arte per (**) fare la guarda de la nostra [città] de bolo- gnia perchè aspetavano ch'el ducha Va- lentin vole venire a metre champo a bolognia chon le soe zente d'arme mes- ser idio li togia la forza e la volontà e adì 17 del dito el papa mandò per S. mes- ser zoane di bentivoli e per li noli an- dasene a roma el puovelo e li arti non voseno che lui li andase né niuno di ben- tivoli voleano che steseno a chassa soa e mandono a roma a respondie andòli ser tornasse grengolo che fo rogado (*) Questo avea detto anche poco più addie- tro; ed essendosi accorto della ripetizione, l'avea coperto col principio del paragrafo se- guente. (") Il principio di questo paragrafo fino alle parole de le soe arte per, è scritto in fo- glietto incollato sul paragrafo precedente. (1502) 319 chome el puovelo non volea che se par- tisene) de bolognia yn prima vi era gido ser alisandro botirgaro e francescho fantuzo andono a roma a savere la vo- lontà del papa e adì 24 del dito andò el dito ser tornasse grengolo che fo roga chome è dito di sopra andò siego mes- ser alisandro paltron e messer yachomo dal bo dotore messer idio li lasi ben andare e ben tornare chon bona passe tornò adì 29 de otovere e referìno la verità al signiore messer zoane e a li signiuri cholezi che el papa le iera stado dito zerte zanze l' à atorvà non è el vero. Rechordo chome el rezimento fé cho- mandare a tute le chompagnie de le arte se meteseno in ordene d'arme tar- guni e lanze e balestre e chosì feno e questo fo del mese de setembre. de la bastia Rechordo chome adì 3 de otovere 1502 fo chomenzado una bastia a san michele in boscho per la guarda de bolognia 320 (1502) tute le chompagnie de le arte li miseno le mane e li chontadini per chomun e le chapele nostre de bolognia e zetadini e del puovelo. de dui ambasaduri Rechordo chome adì 3 de otovere 1502 andò messer gironimo da san piero do- tore e del numero di sedesse e ghaliazo de ser alisandro butergaro andono per ambasaduri a veniessia tornono adì de messer eremese Rechordo chome adì 7 de otovere andò messer eremese di bentivoli andò a fìorenza a la signioria de perossa tornò adì 13 de dito andò per lui ramazoto chon dossento fanti per sospeto del ducha Valentin no lo fese piare. di quartieri de bolognia Rechordo chome adì 16 de otivere 1502 li quatro quartiere s'arechose a li (1502) 321 luogi suo' e promisseno one persona del so quartiero de volere pagare 4 cento omini d'arnie a defension de bolognia e questo fo ch'el papa volea so nolo ducha- Valentin venise a stare a bolognia e nui la volemo per nu. de la bastia Rechordo chome adì 18 de otovere 1502 andò el quartiero el quale si era arecholto in san franciescho a lavorare a la bastia de san micbele in boscbo portono zape e badile e manare e chonche e barele fono astimadi che yerano 4000. E adì 23 del dito li andò el quartiero che s'arechose in li servi andò a lavo- rare a la dita bastia portono zape e badili e chonche e barele e manare fono astimadi che yerano 6000. E adì 28 del dito li andò el quartiero che s'arechose in san domenego a lavorare fono asti- madi più de 6000. Rechordo chome adì 21 de otovere 1502 andò messer min di rusi per ani- 322 (1502) basadore a fiorenza e aspetò quili che ierano a roma per parlare a li signiuri fiorentini tornò adì 29 lui e quili che ie- rano a roma non vene ser alisandro bu- tirgaro e franciescho biancheto romas- seno a roma tornò adì 29 dito. de messer anibale Rechordo chome adì .... de otovere 1502 messer anibale andò a chastelo san piero chon le zente d'arme e bom- barde e fandarì per esere inchontro al ducha Valentin che volea venire a pore champo a bolognia e el signiore paulo orsin vene adì 26 a bolognia da parte el dito ducha e fo che el dito messer anibale se tose da 1' impressa e vene a chassa in tuto adì 29 del dito non se dise altro messer idio ze guardi da li traditati. de monsigniore di bentivoli Rechordo chome adì 12 de novem- bre 1502 andò a imola a parlare al du- (1502) 323 cha Valentin tornò adì 15 de dito vene chon lui uno spagniolo e adì 17 tornò a imola. de messer charlo grato Rechordo chome adì 20 de novem- bre 1502 messer charlo grato de l'ofi- zio di sedesse andò a roma per ambasa- dore messer idio ze meta passe tornò adì 15 de novembre 1503. de ser alisandro butrigaro Rechordo chome ser alisandro andò adì 30 de novembre a ymola dal ducha Valentin per scrivere y chapitoli de la passe fata tra el papa e lui e nu puo- velo bolognesse tornò adì 5 de dessem- bre e messer min di rusi vi era gido inanzi per insino adì 20 e ser felipo chan- zeliero del signiore messer zoane di ben- tivoli. 324 (1502) de li chapitoli Rechordo chome adì 4 de dessem- bre 1502 messer min de rusi e ser fe- Iipo chanzeliero e ser alisandro butir- garo adusene li chapitoli fati chon el dncha Valentin fati a imola e adì 6 del dito ser tornasse grengolo li portò al papa alisandro per fargie sotoscrivere e chonfermare li prediti chapitoli e chon- venzione e adi 24 de zenaro 1503 el so- pradito ser tornasse vene a bolognia chon li diti chapitoli e chonvenzione sig diadi dal dito papa alisandro messer idio li chonservi per bona passe sempre. de felipo e zanbatista Rechordo chome adì 9 de dessem- bre 1502 felipo e zanbatista se partine de seme de bono achordo e de zenaro 1503 partino le robe de chassa e masarì adì 16 de zenaro 1503 messer idio li lasa de bona chonchordia e felipo stete in chassa (1503) 325 per insino adi 24 de febraro (*) e fé va portare la sua parte a la chassa che l'avea chonduto a pisson la quale si è rimpeto el palazo de spagnia e zanba- tista è la chassa che Pà chonduta a pisson da la crosso de strà chastiuni e steno tuto el dito messe de zenaro feno portare de le soe masarizie aban- donò la dita chassa adi 8 de febraro e mi guasparo anda' a stare chon zoane mio genero adi 8 del dito chon grandi- ssimo afano e menenchonia priego mes- ser idio me dia chonforto. de felipo e zanbatista e mi guasparo di nadi Rechordo chome adi 8 de febraro 1503 me parti' de chassa soa me deno chomado onestamente me chonduse in chassa de ser enoche chon ser franciescho de y uasie nodaro bologniesse me promise de darme la mità de la dote de soa ma- dere e mia mugiere se yo el fé va se- (') de febraro è cassato nell'originale. 326 (1503) guro quanto volea la rassone nota chome zanbatista fradelo de felipo mie' nastri fo chasson de partirme doe volte da mie mogiere e soa madere. de uno signiale de zielo Rechordo chome adì 19 de febraro 1503 uno frate de la servanza del monte predegadore dise in sul perdego che aveano vedudo adì 2 de dessembre 1502 fuogi a ore 20 de note o zircha fuogi grandisimi li parea che burssase tuta bolognia e fuora de bolognia li parea che foseno per insino a la samoza e in altri luogi el dito perdegadore e tri altiri frati veneno a uno romito eh' è apreso a M. a santa maria del monte e fenlo li- vare e vide el simele li parea che brus- sase tuta bolognia tornono e intorno tornono a chassa e feno orazione e ve- nudo el dì veneno a monestierio de la nonziada lo diseno none aveano vedudo niente e quili che ierano a la guarda del bastion diseno aveano vedudo li so- praditi fuogi messer idio abi missere- chordia. (1503) 327 de uno fuogo Rechordo chome adi. 24 de febraro 1503 burssò el bancho del zodie de strà maore fo in susso el chanton de san micbele de le bursiade fo uno grandisemo dano a quili li aveano pigni se dise che li era burssado roba de valuda cento migiara de lire messer idio sia lodado. de uno chardenale Rechordo chome adì 27 de febraro 1503 vene el chardenale vene a tore la tenuda del veschoà de san piero li fo fato uno grande onore li andò inchontra le chompagnie de le arte e tute le chieressie messer idio e lasi ben chomenzare e miegio fenire. de napoli Rechordo chome adì de mazo 1503 feno fati d'arme e re de spagnia chon 328 (1503) li franzossi perchè tenea el re de franza napule e re de spagnia el volea per si e adì 8 del dito vene el chavalaro a bo- lognia e portò litre chome li spagniuoli ano morti tre milia franzossi e spezado el champo che v'era morto otozento spa- gniuo' li diti spagniuo' ano presse qua- tro barun franzoxi el signiore begniamin el signiore aliegro el signiore de sipion di marschoti Rechordo chome fo morto sipion fiolo de messer galiazo mareschoto el quale yera chon pocho seno tenea la chassa in afani e messer galiazo suo padere per paura che non fese male a quili de chassa mandò a dire al chonfaloniero ch'el fese piare e farlo metere in de- streto ordenò ch'el fose presso el dito sepion vene in piaza adì 27 de zugnio 1503 li fante aspetono che gesse a chassa lo messeno in mezo tra le porte del palazo e la tore de l'areloio e miseno le mane adoso e presseno e me' le mane a uno stilo perchè non pose sfoderare la spada (1503) 329 e dete ad uno fante in on brazo e loro menò le mane e amazolo e chosì morto fo porta al spedale de la morte la so dui foliti (sic) maschi. de mi guasparo Rechordo chome adì 10 de luio 1503 me mala' de la mia gamba no me mosi de chassa perchè non posea andare stieti in chassa per insino adì 24 d' agosto messer idio sia lodo. de m.° nastore inorando Rechordo chome adì 14 d'agosto 1503 fo ferì m.° nastore morando medego da uno chamufado non se sa chi fose e adì 15 morì e adì 16 fo sepelido messer idio li perduni. del papa alisandro maran Rechordo chome adì 20 d'agosto 1503 vene le novele ch'el papa alisandro iera 330 (1503) morto se dise che fo atosegado una soa fonte del so zardino chi bevete de quela aqua quela volta morìno se dise chome el ducha Valentin e quatro chardinali ierano morti e adì 24 del dito vene el zerto de la morte messer idio sempre sia lodado e adì .... del dito vene che sonase la novela per la morte del dito papa. del marchesse de ferara Rechordo chome adì 5 de setembre 1503 vene el chardenale monsigniore aschanio a bolognia per zire a roma e vene chon lui el marchesse de ferara alozò in chassa del signiore messer zoane di bentivognie andò a roma el dì dito el dito chardenale fono tri chardinali aschanio e quelo de rova e quelo de ruvieto andono a roma inseme adì dito e el marchesse andò a ferara adì 6 de dito messer idio meta passe. de messer galiazo mareschoto Rechordo chome adì 6 de setembre (1503) 331 morì messer galiazo mareschoto e fu sepelido adì dito in la chiessia de san domenego chon pocho onore li fo li frati de l'ordene de san domenego e quatro prieti e pochi altri a fargie onore per amore del tradimento vose far in li figlioli messer agaminone fu chasson del dito. del papa Reehordo chome adì 23 de setembre 1503 vene le litre del papa novelo che fo el chardenale de siena fo cria papa messer idio el faza bon per la santa madere giessia e de la fé cristiana el nome del dito papa chelmente. Reehordo chome el dito papa se fé mudare el nome se chiama papa pio se desse che li era so barba morì adì 19 de dito. de messer anibale Reehordo chome adì primo de oto- vere 1503 andà messer anibale di benti- 332 (1503) voli a roma a vissitare el papa pio terzo tornò a bolognia adì 10 de dito. de messer min di rusi Rechordo chome adì 4 de otovere 1503 morì messer min di rusi del numero di sedesse e vera chonfaloniero de zostissia non vosse li fose fato onore a sepelirlo fo sepelido la sira a ore 24. de messer galia[zo\ di bentivoli Rechordo chome adì 9 de otovere 1 503 andò monsigniore di bentivoli a roma per ambasadore e messer gironimo de san piero e messer zoane di marsili e altri asae in chompagnia tornono adì (*). (*) Quello che viene appresso è cassato nel- l'originale : del marchesse Rechordo chome adì 5 de setembre 1503 vene el chardenafle] monsigniore aschanio a bolo- gnia per zi re a roma. del marchesse de ferara Rechordo (1503) 333 de monsigniore chardenale de rova Rechordo chome adì 14 de otovere 1503 el chardenale de ro"a vene da roma per andare in feranza alozò in pala- zo e la matina adì 16 de dito dise la mesa in san petronio e dipo' andò a vissitare la ghessia de san piero in chompagnia del signiore messer zoane di bentivoli e altri cedadini e dopo des- senare andò inverso la franza e li no- stri signiuri sedesse li feno chompagnia fino de fuora. del papa Rechordo chome adì .... de novem- bre fo fato el papa zulio zessajre] se- gondo fo chardenale de san piero in vinchola papa zessaro segondo adì 2 de novembre 1503 papa zulio zessaro se- gondo (*). (•) Cinqui arriva il Diario del Nadi. Tutto ciò che segue è aggiunto nel Codice d'altra mano. 334 (1504) Rechordo corno m.° guasparo di filipo di nadi muratore morì adì viiii de ge- naro a ore 13 di note del 1504 e fu si- pili a san vidale con grande onore da la conpagnia di mor aduri. di xiii de aprile del .... 1504 Rechordo adì xiii dito a ore xx o 21 tré una saieta da cielo e de in la tore del S. messer zoane di bentivoli in la veta sota la cronixe e intrò dentro e paso vii volte de la dita tore e n' esl fora e paso el muro sovera el chorduro e intrò dentro del dito chorduro e n'esì fura de una fenestra sirà e vene dre' al muro fin a le fenestra de la chamara de la odienzia e intrò dentro e voltòse verso el studio e intrò dentro del dito studio e rope uno spiecho de acaro belo e fiè de l'altro male. (1514) 335 adì 3 dexembre 1504 Rechordo corno a questo di 3 dexem- bre fu grandi troni e sagete con gran- disimi venti. E adì 30 del dito mexe e ano ve- gniendo adì 31 de noto a ore undexe a 3 / 4 de notto che fu in lunidì vegniendo al martedì fu grandi teramoti e caschò asai edificio e caxi e camini da fochi. E adì 31 del dito mexe arivò la boia plenaria da roma per al monto de la pietade e se mandò la crida a la ren- giera del palazo di signiori con trombo e pifaro e sono de campano e con grande alegreza. Del 1514 adì 23 de gosto mi timaso di girardo alixandrini fie' batigare iaco- mo filipo mia fiolo che nasi adì 18 e fu compare messer alexio di ursi e messer troilo e madona iacoma muier a friano 336 (1443) frabo cuxì m domenedio i daga bona ventura amen. girardo dipintore q. Adi 3 maggio 1443 vene una grandis- sima neve in bologna come in questo a e. 5 (*). (*) p: qui finiscono anche i ricordi altrui, ag- giunti al Diario del Nadi. Quanto viene appresso è tolto dal Ms. della Bibl. Univ. di Bologna, n. 2736, cartaceo, che porta il titolo: Prima, e. seconda, coronatione. il di. cario, quinto, sacratisimo. // imperatore, re. de. Il romani. Il nel' ano. del. Signore Il M. D. XXX. In fine della narrazione, a carta XIX verso, e XX recto e verso si trovano unite alcune cose, tra cui una ricetta a far baie da far morescha, e il frammento di Cronaca che facciamo se- guire (1505) 337 Richordo come del 150i maj non nevò, né mai zelò, né fu l'redo alcuno, per modo che per esere così bon tempo asaj arbori fiorirno et- abonirno e fu visto su la piaza de bolognia fave pru- gnie mele cedroni frischi e altri fruti e fiuri e questo fu del mexo de dexembre e del dito mexo vene pioze grandisime e questo durò parichi ziurni e poi lo dito mexo lasò la ben andata. Et adi 30 de dexembro la note de san Silvestro a ore xj e 3 / 4 trete un grandisimo taramoto per modo che fece gran dano a le caxe e palazi e altri ede- fici de bolognia e nesuno se rechorda che mai treseno così grandi e dapoi che fu trato questo grando ne trete an- chora tri inanze che fuse ziorne e così romaxino. Et adì 2 de zenaro 1505 la note seguente venendo a lo vegnere a ore 9 ' /, trete uno altro taramoto grandisimo e magiore del primo per modo che non fu caxa in bolognia che non ruinase o 338 (1505) pocho o asai e fra le altre ruvinò la sala granda con le volte e la fazata di nanze del palazo el signiore messer zoano benti- voglio e più minò el toroxino e la cam- pana de la sua tore e fuge de chamini e altre mura in dito palazo e feze gran paura a ogniune che era in dito palazo. Et più anchora ruinò la fazata di- nanze de la caxa del signore giberto con altre mura e fuge de camini in dita caxa. Et più la gexia de san iacomo chrepò le volte nove che sono in gexia e spezò le chiave de fero che mai fu visto tanta fortuna. Et più la gexia di servi ruinò un pezo de la tore e un pezo de la chupuola e schiupò le volte che sono in gexia e altre mura e camini in dito monisterio. Et più la gexia di san francesco chrepò le volte e chiave che sono in lo chorpo de la gexia e ruinò una cupola in deta gexia e mura e fuge de camini in lo monesterio. (1505) 339 Et più la gexia de la nostra dona del monte ruinò un pezo de la tore sopra la chupula de l'altaro de la nostra dona e sfondò in gexia e chr'epò le volte de la gexia. Et più lo palazo de li signicri ruinò asai merli e asai volte e ruinò chamini e mura asai in dito palazo. Et le mura de la cita ruinò asai merli e chrepò le ture de le porte e cha- schò li choperti. Et più la tore de li axineli chaschò la chupula di sopra e un merlo e non altro. Et più le volte del portigo de la gesia de san vidale ruinò tuto. FINE. INDICE INDICE Abate rettore di S. Giorgio, pag. 75. Abaclia della Corvara, pag. 256, 257. Acqua di Savena, pag. 78, 80. Agata (San?), (castello), pag. 183,233. Agnese di Bartolomeo di Carlino spe- ziale, pag. 42. Agnese (M. a ) moglie di Giacomo dei Buchi, pag. 114. Agnola (M. a ) di Chino da Prato di To- scana, pag. 23. Agocchie (delle) Bastiano, pag. 220. Alberti (d') Piero, pag. 153. Albertino (d') Piero, pag. 83. Albeze (Ser) notaio, pag. 84. Aldrovandi (degli) Gian Francesco, pa- gine 151, 295. su Alessandrini Tommaso di Gherardo, pa- gina 335. Alessandro VI — V. Papa Alessan- dro VI. Alessandro tagliapietre, pag. 220, 277. Allegro (Sig ""), pag. 295, 328. Altura Zafon, pag. 144. Ambasciatore di Francia, pag. 275. Ambasciatori Veneziani, pag. 263. Amodon, pag. 284. Andrea della pag. 71, in nota. Andrea di M.° Bartolomeo muratore pa- gina 47. Andrea di Merigo falegname , pagine 42, 66. Anelle (delle) Nicolò, pag. 185. Angelica nata di Maria figliuola di Ga- spare Nadi, pag 185. Angelo Monsignore Legato, pag. 55. Angiola (M. a ) suocera di Gasparo Nadi, pag. 57, 99. Angiola nata di Taddea di Gasparo Nadi, pag. 124, 142. Antonio barbiere, pag. 174. Antonio da Ferrara, pag. 13. Antonio detto il Campa, pag. 145. Antonio (Frate) di generale dei Frati dei Servi, pag. 134, 151. 345 Antonio di Bernardo sarto suocero di Gasparo Nadi, pag. 23, 29, 30, 81. Antonio (Ser) di Giovanni dal Serraglio, pag. 65. Antonio di Guido da Spetta, pag. 51. Antonio di Simon dai Bicchieri, pag. 35. Antonio nipote di Giacomo Nadi , pa- gina 71. Antonio padrigno di Giacomo e Chiara, nipoti di Gasparo Nadi, pag. 49, 50. Apparizione della Madonna, pag. 158, 203, 204, 234. Appiani Jacopo IV, signore di Piombino, pag. 123. Arca di Gasparo Nadi in San Giorgio, pag. 75. Aragona (D') Ferrante , Re di Napoli, pag. 60. Ariosti (degli) Rinaldo, pag. 131. Aristotile di Fioravante, pag. 8, 34. Arze {castello) pag. 301. Avesella di Mir asole (canale) pag. 126. Avesa, pag. 78, 188. Bagnava, pag. 184. Baldassarre d'Offida, pag. 6, 9. 346 Baraccano di Strada S. Stefano, pag 22. Barberi (di) Andrea di Varignana, pa- gina 60. Bargellini Giacomo, pag. 72, 144. Bartolomeo barbiere, pag. 236. Bartolomeo di Carlino speziale, pag. 39, 41, 42. Bartolomeo di Giovanni della Calcina, pag. 51, 68. Bartolomeo (Ser) di M.° Taddeo strac- ciarolo, pag. 148. Rartolomeo di Piero da Como garzone, pag. 39 Bartolomeo (Don) di San Tommaso del Mercato, pag. 71. Bartolomeo (Tra) da Comazo, pag. 193. Barzalone Bortolomeo, pag. 29. Basilio (Frate) da San Salvatore, pa- gine 128, 260. Bastardo di Gaspare Bargellini, pag. 155. Bastia a San Michele in Bosco , pa- gine 319, 321. Battiferro, pag. 79. Battista beccaio, pag. 289, 291. Battista (M.°) da Pisa medico , pagine 39, 41. Battista di Piei'o Pezenino, pag 145. Battista zio di Ressemin, pag. 215. 347 Beccadelli Ser Carlo, pag. 53. /Ifnherie, pag 188. Beccherie di Porta, pag. 219. Beccherie di Porta nova, pag. 80. Bechetto Giacomo, pag. -42. Bedore (di) Gasparo, pag. 77. Belenzona (da) Piero di Giovanni, pa- gina 228. Belondo pelacan, pag. 154. Belpoggio, pag. 129, 143, 218. Benassi Golin, pag. 23. Benedetta nipote di M. a Angiola, suo- cera prima di Gasparo Nadi, pag. 99. Beniamino (Sig.™), pag. 213, 285, 299, 328. Bentivogli (dei) Alessandro, pag. 98, 127, 165, 166, 172, 187, 192, 201, 207, 224, 225, 249, 254, 304, 305, 316. Bentivogli (dei) Alfonso, pag. 158, 159. Bentivogli (dei) Andrea, pag. 151. Bentivogli (dei) Annibale il vecchio, pa- gine 11, 14, 15, 17, 24, 253. Bentivogli (dei) Annibale di Giovanni, pag. 59, 119, 124, 141, 144, 147, 148, 149, 150, 152, 154, 157, 158, 159, 172, 183, 187, 192, 195, 197, 199, 201, 207, 210, 211, 214, 216, 225, 226, 242, 243, 244, 247, 248, 249, 252, 253, 258, 263, 264, 275, 276, 304, 306, 316, 322, 331. 348 Bentivogli (dei) Antonio, pag. 5. (i. 170, 253. Bentivogli (dei) Bianca, pag. 238. Bentivogli (dei) Costanzo d' Annibale , pag. 148, 149, 150. Bentivogli (dei) Ercole, pag. 253. Bentivogli (dei) Ermes , pag. 172 , 187, 207, 251, 259, 265, 320. Bentivogli (dei) Ser Francesco, pag. 38. Bentivogli (dei) Monsignor Galeazzo, pa- gine 167, 187, 190, 207, 214, 235, 245, 257, 265, 275, 276, 280, 289, 295, 298, 303, 312. 322, 332 Bentivogli (de') Giovanni II, pag. 11, 55, 72, 75, 77, 85, 86, 88, 91, 93, 94, 95, 97, 98, 100, 101, 103, 104, 108, 11], 117, 118, 120, 121, 122, 123, 125, 126, 127, 129, 130, 130, 131, 133, 134, 135, 136, 137, 141, 142, 144, 147, 150, 152, 153, 156, 157, 159, 161, 163, 165,166, 168, 170, 171, 172, 175, 176, 177, 178, 187, 190, 192, 202, 205, 207, 209,212, 214, 217, 218, 219, 220, 221, 225, 226, 227, 236, 228, 239, 240, 251, 243, 249, 254, 263, 264, 266, 269, 271, 272, 278, 279, 285, 286, 287, 288, 295, 296, 298, 299, 305, 307, 312, 313, 317, 319. 323, 330, 333, 334. 349 Bentivogli (dei) Laura , pag. 161 , 166, 177. Bentivogli (dei) Leonora, pag. 118. Bentivogli (dei) Lodovico, pag. 55. Bentivogli (dei) Sante, pag. 31, 32, 53, 54, 55, 253. Bentivogli (dei) Violante, pag. 121, 123, 175, 287. Bentivoglio (villa), pag. 175, 307. Benvenuta , nipote di Gasparo Nadi , pag. 174 Benvenuta, sorella uterina di Gasparo Nadi, pag. 23. Bergamini Gian Piero, pag. 136 Bernardina, figlia di Antonio di Guido da Spetta, pag. 51. Bernardina figlia di Gasparo Nadi, pa- gine 59, 110, 114, 130, 153, 176, 282. Bernardina figlia di Giacomo Malagiara, pag. 43. Bernardo da Parma, pag. 154. Bernardo veneziano, pag. 317. Bessarione Monsignore, pag. 34. Biagio, pag. 57. Bianchetti Francesco, pag. 151, 322. Bianchetti Giovanni, pag. 131. Bianchi Giacomo, 105. Bianchini Giacomo, pag. 74. 350 Bicchieri (dai) Giovanni di Noi'ri , pa- gina 38, 39. Bolla pel Monte di Pietà, pag. 335. Bollette (dalle) Giacomo, pag. 37. Bolognetti Antonio, pag. 105. Borgia Lucrezia, pag. 304, 305, 306, 307, 314. Borgo (dal) Piero, pag. 10. Borgo delle Casse, pag. 78. Borgo di San Marino, pag. 235. Borgo Nuovo, pag. 81. Botteghe degli Stracciaroli in Porta, pa- gine 210, 211. Botteghe di piazza, pag. 100. Bottrigari (ser) Alessandro, pag. 161, 295, 319, 322, 323, 324. Bottrigari Ser Francesco, pag. 66 , 67, 84 (in nota), 85. Bottrigari Galeazzo, pag. 320. Brazo (di) Giovanni di Domenico genero di Gaspare Nadi, pag. 110, 114, 130, 153, 176, 325. Brazo (di) Senese di Domenico, genero di Gaspare Nadi, pag. 106, 107, 114, 154, 184, 226, 251, 304. Broaldo Ser Nicolò di Bonifacio , pa- gina 58. Brocco Benedetto, pag. 277. 361 Brocco Lorenzo, pag. 38. Bubano (castello), pag. 184. Buchi (dei) Cesare, pag. 236. Buchi (di) Ser Giovanni, pag. 47, 57. Buchi (di) Tommaso, pag. 47. Bue (Dal) Messer Giacomo, pag. 319. Caccianemici (dei) Messer Cristoforo, pag. 72, 73. Cà di Santi, pag. 72. Cafaggiuolo (Villa), pag. 136. Calciolare (Sig. r ) pag. 128. Calciolaro Guido Antonio, pag. 162. Caldora Jacopuccio, pag. 4. Calisto III — V. Papa Calisto III. Calonego (Ser), pag. 284. Calzolerie, pag. 116. Camilla di Bernardina di Giacomo Nadi, pag. 130. Camilla figlia di da Piancaldoli , pagina 146. Camilla moglie di Filippo figliatro di Gaspare Nadi , pag. 124 , 140 , 155 , 189, 282, 283. Camochia (di) Cristoforo — V. Camoia (di; Cristoforo. 352 Camoia (di) Cristoforo, pag. 112, 128. Campana del Signor Giovanni Benti- vogli, pag. 219, 223. Campana dell'Arringo, pag. 30,31,111. Campana della Torre dell'Orologio, pa- gine 173, 174. Campana di S. Petronio, pag. 165, 309. Campana di S. Pietro, pag. 309. Campana grossa dei Servi, pag. 171. Campana grossa del Comune, pag. 7. Campana Bartolomeo, pag. 186, 188, 277. Campana Gasparo di Bertone, pag. 58. Campana Giovanni, pag. 120, 218. Campana Giovanni di Bertone , pagine 58, 64. Campane, pag. 167. Campane del Comune, pag. 245. Campane di San Petronio, pag. 127. Campane (dalle) M.° Piero di Giacomo, pag. 219, 223. Campanile dei Servi, pag. 280. Campanile di San Petronio, pag. 88. , Campanile di San Pietro, pag. 103. Canale, pag. 176, 177. Canetoli (de') Battista, pag. 3, 4, 24. Canetoli (de') Betozzo, pag. 24. Cantalupo (villa), pag 183. Cantone del palazzo dei Signori, pa- gina 218. Cantone della Seliciata di Sem Franee- geo, pag. 218. Cantone delle Pescherie, pag. 236. Cantone di Pietrafttta, pag. 15. Cantone di Porta, pag. .219. Cantone di S. Michele delle Jin/ciate, pag. 327. Capellani Vincenzo di Giovanni, pag 69. Capellina (della) Meo, pag. 29. Capitolo dei Canonici di Santa Maria mare, pag. 83. Cappella di San Giorgio, pag 58. Cappella di S. Pietro Marzolin (SS. Piero e Marcellino), pag. 273. Cappella di San Vitale, pag. 1, 2. Cappellani M.° Giovanni, pag. 62, 69. Cappelle della Chiesa di San Petronio, pag. 88, 89. Cappelletto, pag. 55, 313. Caravaggio (da) Giovanni, pag. 55. Cardinale Borgia, pag. 256, 267. Cardinale d'Este, pag. 217, 227. Cardinale dei Medici, pag. 185. Cardinale di Ferrara, pag. 305, 306, 3 12. Cardinale di Genova, pag. 149. Cardinale di Mantova, pag. 95. 102. Cardinale di Milano, governatore di Bo- logna, pag. 141. 142. 143. 354 Cardinale d'Orvieto, pag. 330. Cardinale di Eova, pag. 303, 330, 333. Cardinale di Santa Croce, pag. 208, 209. Cardinale di San Pietro in Vincoli, pa- gine 117, 129, 140, 280, 281,285,311, 333. Cardinale di Siena, pag. 231. Carestia, pag. 101. Carlo, pag. 289. Carlo detto di Partessanin — V. Pates- sani Carlo. Carlo di ... . massaro della Compagnia di S. Domenico, pag. 36. Carlo di Savigno, pag. 146. Carlo Re di Francia, pag. 231. Carpesan, pag. 144. Carpi (da) Ghiberto, pag. 118, 172, 177, 183, 286. Casa dei Bianchi da Santo Stefano, pag. 80. Casa dei Felicini, pag. 220. Casa dei Frati di San Giacomo , pa- gina 219. Casa dei Ghisilieri, pag. 24. Casa dei Grifoni, pag. 79. Casa dei Visconti, pag. 142. Casa del Signore Giberto, pag. 338. Casa della Compagnia dei Muratori, pa- gina 76. 385 Casa di Messer Ambrogio Calzolaio da Lodi, pag. 211. Casa di Gaspare Nadi da San Gior- gio di Poggiale, pag. 58, 60, 64. 65. 66, 68, 96, 148. Case di Messer Gozzadini, pag. 80. Case da San Gervaso, pag. 218. Case degli Aldrovandi, pag 218. Casa del Cantone di quelli da Muio, pag. 218. Case di M.° Filippo de' Savii, pag. 218. Case di quelli dalla Serpe, pag. 229. Caselle, pag. 182. Casino in Borgo della Paglia, pag. 247. Cassi (di) Geronimo, pag. 130. Castagnoli, pag. 78. Castel Bolognese, pag. 133, 292, 293, 297. Castelfranco, pag. 183. Castel Guelfo, pag. 240, 242, 294, 297. Castel San Pietre, pag. 294, 297, 322. Castello alla porta di Galliera, pag. 1 6, 17. Castello di Sant' Agata, pag. 299. Castello di San Giovanni, pag. 20, 241. Catelan (ser) Domenico, pag. 47. Caterina prima moglie di Gasparo Nadi, pag. 23, 25, 26, 27, 28, 29. 30, 33, 35, 42. 51, 52 356 Caterina terza moglie di Gasparo Natii. pag. 63, 64, 67, 70, 92, 110, 118, 148, 214, 229, 311. Caterina nata di Maria di Gasparo Nadi, pag. 113, 282. Cavazon Alessandro, pag. 258. Caverara (da) Ser Mattia, pag. 56. Cento (castello) pag. 285, 311. Cesena, pag. 267. Checco Orso, pag. 132. Chiara di Guglielmo di gi l'adi, pag. 2. Chiara nipote di Gasparo Nadi, pag. 47, 49. Chiarin Ser Nicolò, pag. 68. Chiavica di ser Enoche, pag. 220. Chiaviche per Bologna, pag. 78, 79, 80, 81. Chiavicone da n taria della Malvasia, pag. 188. Chiavicone da San Stefano, pag. 21, in nota. Chiavicone della Croce dei Santi, pa- gina 242. Chiavicone del Torlione, pag. 81. Chiesa di Sant' Alò, pag. 71. Chiesa dell' Annunziata, pag. 143, 286, 293. Chiesa di Sant' Antonio, pag. 80. :5Ò7 Chiesa di Su ut' Antonio di Padova, pag. 131. Chiesa di Sant' Antonio di Vienna, pag. 12, 43, 106. Chiesa di San Bartolomeo, pag. 54 Chiesa di San Bartolomeo in Palazzo, pag. 231. Chiesa di San Benedetto in Galliera, pag. 142. Chiesa di S. Caterina di Saragozza, pag. 21. Chiesa di Santa Cecilia, pag. 98. Chiesa della Certosa in Ferrara, pa- gina 169. Chiesa di San Colombano, pag. 170 Chiesa di Chorssa (della Croce) fuori Porta Maggiore, pag. 290. Chiesa di San Domenico, pag. 79, 91, 134, 209, 229, 293, 331. Chiesa di San Francesco, pag. 82, 138, 179, 293, 300, 338. Chiesa di San Francesco in Siena , pag. 113. Chiesa dei Frati Vergognosi, pag. 87. Chiesa di San Giacomo, pag. 54, 94, 135, 245, 246, 252, 293, 338. Chiesa di San Giacomo del Carbonesi, pag. 80, 232, 242. 358 Chiesa di San Giorgio, pag. 63, 79, 138, 221. Chiesa di San Giovanni in Matite , pag. 81, 249, 268, 302. Chiesa di San Girolamo, pag. 125. Chiesa di San Lorenzo, pag. 170. Chiesa della Magione, pag. 249. Chiesa di Santa Margherita, pag. 160. Chiesa di Santa Maria degli Angioli in Ferrara, pag. 168. Chiesa di Santa Maria di Galliera, pa- gina 208. Chiesa di Santa Maria di S. Luca, pa- gina 77. Chiesa di Santa Maria del Monte, pa- gina 18, 34, 52, 339. Chiesa di Santa Maria della Miseri- cordia fuori Porta Castiglione, pa- gina 75. Chiesa di Santa Maria Maggiore, pa- gina 94. Chiesa di Santa Maria Madre, pag. 170. Chiesa di San Marino di Porta, pa- gina 219. Chiesa di San Martino, pag. 135, 273. Chiesa di San Martino da piazza, pa- gina 224. Chiesa di S. Michele in Bosco. V. Mi- chele (S.) in Bosco. 389 Chiesa di San Petronio, pag. 55, 82, 121, 134, 170, 209, 217, 245, 240, 252, 261, 268, 298, 298, 309, 333. Chiesa di San Piero Monoliti (SS. Piero e Marcellino)] pag. 162, 274. Chiesa di San Pietro, pag. 15, 82, 83. 89, 111, 112, 135. 209, 245, 281, 293, 333. Chiesa di Ronzano, pag. 193. Chiesa di San Salvatore, pag. 79, 81, 96, 125, 134, 221. Chiesa dei Servi, pag 132. 135, 27!). 338. Chiesa, di San Siro, pag. 79, 221. Chiesa di Santo Stefano, pag. 82, 297. Chiesa di San Vitale, pag. 215, 334. Chiostri di San Salvatore, pag. 228. Chiusa dei Frati di San Michele in Bosco, pag. 314, 317. Collegio degli Ancarani, pag. 90. Colleoni Bartolomeo, pag. 62. Coltelli (dai) Filippo, pag. 150. Coltelli (dai) Polo d' Antonio, pag. 88. Compagnia dei Lardai oli, pag. 71. Compagnia dei Muratori, pag. 38, 71, 76, 120, 136, 146, 157, 169, 173, 186, 202, 225, 248, 277, 278, 282, 288, 301, 334. 360 Compagnia dei Muratori di Prato, pa- gina 28. Compagnia dei Vergognosi, pag. 198. Campai/ ilio delle Arti, pag. 320. Compagnia del V Ospedale della Vita, pag. 71, 173. 225. Compagnia di 8. Domenico, pag. 36. Compagnia di San Geronimo, pag. 41, 125, 126, 130, 279. Condotti della Fontana di San Michele in Bosco, pag. 221. Condotto della fontana del signor Gio- vanni de' Bentivogli, pag. 221. Conte d'Urbino, pag 245, 247. Conte da Gaiazzo, pag. 299. Contrada di Galliera, pag. 87. Convito, pag. 122. Cappello (di) Antonio, pag. 38. Coracine (dalle) Filippo, pag 124. Correggio (da) Giberto, signore di Cor- reggio, pag. 121. Corso dei Barberi per San Bartolomeo, pag. 222. Corso del Palio, pag. 69, 218, 219. Corte della Sega dell' Acqua, pag. 79. Cospi (di) Francesco , detto delle Sco- delle, pag. 181. Costante, pag. Ili Costanza nata da Bernardina di Gasparo Nadi. pag. 153, 160. Crevalcore (castello), pag. 233. Croce (dalla), pag. 252. Croce dei Santi, pag. 80. Croce di Sant'Isaia, pag. 24. Croce di Strada Castiglione, pag. 325. Dalavolio (Ser), pag. 71. Dalin Antonio, pag. 72, 73. Davite (Fra) pag. 256, 257. Delfin (Ser) notaio, pag 149. Dolfi (dei) Firiano, pag. 221. Domenica, figlia di Gasparo Nadi, pa- gina 51. Domenico di . . . campanaro, pag. 10;>. Domenico di Giovanni da Piumazzo , pag. 43. Domenico nato di Maria di Gaspare Nadi, pag 119. Dondnzzi (dei) Giacomo, pag. 100. Donna (della) Gasparo, pag. 35. Donne dalla Croce, pag. 80. Donnina cognata di Gasparo Nadi, pa- gina 111 Donnino (San), (villa) pag. 219. 862 Dorotea dì Camilla moglie di Filippo figliastro di Gaspare Nadi, pag. 155. Dorotea di Guglielmo da Sampiero, pa- gina 65. Dottori, pag. 308, 309. Duca di Calabria, pag 97, 101, 174, 183, 189. Duca di Ferrara, pag. 214, 237. Duca di Gandia, pag. 265, 266, 270, 287, 288. Duca di Milano, pag. 126, 133, 136, 190, 192, 194, 237, 248, 249. Duca d'Oriense, pag. 192, 198, 231. Duca Valentino, pag. 292, 293, 294, 295, 298, 312, 316, 317, 318, 320, 321, 322, 323, 324. Duchessa di Ferrara, pag. 174. Duchessa di Milano, pag- 272. Enoche (Ser), pag. 325. Ercolani (dei) Benedetto, pag. 62. Ermes, figlio del Duca di Milano , pa- gine 142, 142. Este (d') Alfonso, pag. 304. Este (d') Beatrice, moglie di Lodovico il Moro. pag. 159. 3G3 Este (d'i Ercole I, Duca di Ferrara, pa- gine 97, 163, 168, 169, 312 Este (cT) Nicolò. Marchese di Ferrara, pag. 10. Este (d') Sigismondo, pag. 163, 169. Eugenio IV — V. Papa Eugenio. Fachin Mattia, pag. 113, 115. Facin dalla Nave, pag. 56, 57, 58, 60. Facon (del) Antonio, pag. 272. Facon (del) Geronimo, pag. 272. Faenza, pag. 184, 292, 294. Famiglio di M. Gio. de' Marsilii , pa- gina 279. Fantuzzi Francesco, pag. 131, 319. Fantuzzi Giovanni, pag. 10, 16 Fantuzzi Piero di Giovanni, pag. 13. Felicini (Messer) Bartolomeo, pag. 131, 147. Femmine convertite, pag. 309. Fiaccacollo, pag. 78. Fibbie (dalle) Bolognin, pag. 20 . Figlia del Duca di Calabria, moglie di Filippo Duca di Milano, pag. 147. Figlia di Messer Roberto signore di Ri- mini sposa di Alessandro Bentivogli. pag. 127. 364 Figlio di Ber Antonio Paganello, pa- gina 301. Figliuoli del conte Givonimo , signore d'Imola e di Porli, pag. 132, 133. Figliuoli di Ercole Marchese di Ferrara, pag, 157. Figure di marmo, pag. 139. Filippo di Ressemin figliastro di Gaspare Nadi, pag. 64, 90, 93, 139, 161, 162, 174, 180, 186, 188, 214, 220, 221, 227, 230, 231, 237, 241, 250, 277, 278, 282, 283, 289, 291, 303, 304, 306, 317, 324, 325, 326. Filippo (Don) maestro di scuola, pag. 308. Filippo nato di Taddea di Gasparo Nadi, pag. 112, 264. Filippo (Ser), pag. 323, 324. Fioravante (di) Aristotile — V. Aristo- tile. Fiorentini, pag. 124, 126, 183, 194, 225, 227, 232, 237, 243, 244, 245, 247, 281, 284, 312, 322. Firian (M.°) da Cento fornaciaro. pa- gina 157. F o da Genova, pag. 130. F . . . . o (Messer) Siniscalco del Duca di Milano, pag. 166. Fondazza (della) Ser Giovanni . pagina 273. 866 Fontana, pag. 86, 168. Fontana di Piazza, pag. 99. Ferii, pag. 265. 268, 270. Foscherari Raffaele, pag. 10, 11. Fossato, pag. 80. Fosse intorno a Bologna, pag. 178. Fosse intorno alla terra di Prato, pa- gina 29. Francesca di Filippo figliastro di Ga- spare Nadi, pag. 140, 162. Francesca (M. a ) figlia di Giovanni Ben- tivoglio, pag. 93, 126, 127 , 135 , 136, 191. Francesca nata da Bernardina di Ga- sparo Nadi, pag. 114. Francesca, seconda moglie di Gasparo Nadi, pag. 56, 59, 62, 63. Francesco beccaio, pag. 289, 291. Francesco (M.°) da Parma medico, pa- gina 73. Francesco (M. a ) da Sarzana, medico, pa- gine 125, 126. Francesco (S.) dal Serraglio, pag. 298. Francesi, pag 182, 183, 266, 268, 2G9, 270, 280, 281, 284, 294, 300, 312, 328. Frate dell'Ordine di Sant'Agostino, cieco nato, pag. 194. Frate dell' Ordine di S. Giovanni, pa- gina 309. 366 Frate della Chiesa dell' Osservanza, pa- gina 326. Fratello del Carpesan, pag. 144. Frati dei Servi, pag. 133, 134, 135. Frati di San Domenico, pag. 193, 217. Frati di San Francesco, pag. 32, 144, 179. Frati di San Martino, pag. 273. Frati di S. Michele in Bosco , pagine 75, 116. Frati di San Salvatore, pag. 125, 206, 257. Frati Gesuati, pag. 81. Friano fabbro, pag. 335, 336. Fronte (di) Ser Polo, pag. 70, 83. Fuoco, pag. 159, 224, 303, 314, 327. <3- Gabriele di Matteo, pag. 180, 289, 291. G-aione famiglio, pag. 144. Galasso d'Antonio Galasso, pag. 58. Galasso Lodovico d'Antonio, pag. 58, 60. 64. Galeazzo da Siena, pag. 300. Galesse Michele da Carpi, pag. 153. Gambalunga Ser Gasparo, pag. 70. Gambalunga (dei) Ser Giovanni Maria, pag. 53. Gan (di) Ser Bartolomeo, pag. 70, 115, 181, 273. 367 (ran (di) Ser Francesco, pag. 1;><;. Gandolfo da Mantova, pag. 197. Garelo di Garieli Michele di Frauda, pag. 1G5, 167. Garganello (ser) Benedetto, pag. 68. Garzaria (dalla) Ser Battista, pag. 102. Gasparo (Messer) del Signore Roberto, pag. 121, 123. Gasparo di Guido, pag. 5. Genovesi, pag. 124, 125. Gentile moglie di Ser Alessandro dei Cimieri, pag. 238. Gerguoro sposo di Niccolosa, pag. 60. Geronimo (D.) monaco della badia della Croara, pag. 42. Geto Biagio, pag. 72. Gherardo dipintore, pag. 336. Gherguoro (Fra) frate di San Francesco, pag. 116, 117. Ghinghan, pag. 246. Ghisilieri (dei) Ser Francesco, pag. 24, 25, 90, 103, 104, 115, 148 Ghisiliei-i (dei) Ser Giacomo, pag. 115 Giacoma (Mad.), pag. 335. Giacomo da Prato, pag. 263. Giacomo di ... . ladro, pag. 70. Giacomo di Filippo Massegnero, pag. 169. Giacomo di Giovanni di Polo di Firian, pag. 6. 368 Giacomo (M.°) di Mattia d'Arezzo . pa- gina 167. Giacomo (Sor) di Sabbiuno notaio , pa- gina 47. Giacomo di Simone , castellano della Rocca di Faenza, pag. 135, in nota. Giacomo nipote di Gaspare Nadi , pa- gine 47, 49, 66, 67. Giacomo (Ser) suocero di Gaspare Nadi, pag. 56. Giambattista, detto il Friza, pag. 204. Giambattista di Ressemin, figliastro di Gaspare Nadi, pag. 64, 90, 139, 161, 162, 163, 175, 188, 201, 214, 221, 222, 229, 230, 231, 232, 240, 250, 278, 282, 283, 288, 289, 291, 306, 309, 310, 317, 324, 325, 326. Giambattista di Senese e di Maria di Gasparo Nadi, pag. 154. Giengia (di) Giacomo, pag. 56. Gingoli (di) Ser Tommaso, pag. 148. Gingrandi fde') Messer Carlo, pag. 123, 131, 15 . Giorgio eretico, pag. 143. Giorgio (San), (villa) pag. 296. Giostra, pag. 122. Giovanni (Frate) di . . . . dell'ordine di San Domenico, pag. 129. 809 Giovanni M.°) di Novara medico, pa- gina 52. Giovanni di Tommaso, pag 70. Giovanni (San) in Persiceto , (castello) pag. 234. Gironimo astrologo, pag. 165. Gironimo Conte Signore d' Imola e di Forlì, pag. 132; 133. Giulio II. — V. Papa Giulio II. Giuoco del pallone, pag. 123. Giuoco di spada, pag. 123. Giurzi (di) Mattia, pag. 72, 83. Gonzaga Marchese Giovanni, pag. 161, 166, 175, 177. Gonzaga (da) Messer Gian Francesco, pag. 197. Gottifredo (Conte) di Piero, pag. 13. Grada dell' Avessa, pag. 116. Granata di Spagna, pag. 164. Grassi (dei) Ser Baldissera, pag. 58. Grassi (dei) Graziano, pag. 58, 71. Grati Carlo, pag. 253, 258, 323. Grengolo (Ser) Tommaso, pag. 318, 319, 324. Grogno (dal) Tommaso, pag, 23. Grosse (delle) Francesco di Santi , pa- gina 83. Guaine (dalle) Domenico, pag. 38, 39, 47. 370 Gualingi da Ferrara, pag. 105. Guanto (dal) Bernardino, pag. 170. Guasconi, pag. 299. Guasta (del) Tommaso, pag. 57. Guasto dietro San Petronio, pag. 224. Guidazzo signore di Faenza, pag. 5. Guidotti da San Domenico, pag. 229. Guinegra (di) Giacomo, pag. 10. Gumigan asinaio, pag. 46. Imola, pag. 183, 184, 265, 266, 267, 312, 322, 323. Innocenzo Vili — V. Papa Innocenzo Vili. Inquisitore di San Domenico, pag. 280. Isabetta nata di Maria figliuola di Ga- sparo Nadi, pag. 185. Lambertini Guido Antonio, pag. 15. Lampugnano (da) Giovanni Antonio pag. 84. Lanzalotto (M°) pag. 256. Lanze (dalle) Antonio, pag. 67. Lavino torrente, pag. 233. :)7L Lena di Giacomo Filippo figliastro di Gaspare Nadi, pag. 124. Letua (Da) Messer Achille, pag. 117. Libreria di San Salvatore, pag. 228. Lingredi (de') Agiazo*, pag. 189. Lion Andrea, pag. 50, 51. • Lion Battista, pag. 64. Lodovico (Messer) da Castel San Pietro, pag. 181. Lodovico (Ser) dalla Zocca, pag. 112. Lodovico di Ser Giacomo da Francolin, pag. 145. Lodovico figlio del Marchese di Mantova, pag. 12. Lodovico Re di Francia, pag. 231, 259, 163, 264, 265, 266, 274, 275, 276, 277, 278. Loiano (da) Ser Nicolò, pag 62 in nota. Lorenzo cameriere, pag. 236 Luca (Fra) di monte Lupone. pag. 179. Luchetta, pag. 144. Lucia di Senese e Maria figlia di Ga- sparo Nadi, pag. 226. Lucrezia figlia del Duca Ercole di Fer- raca, pag. 119, 120, 122, 219. Luogo di Busi — V. Terreno da Rusi. Luparello (da) Stefano, pag. 29. Lupo (Ser), pag. 29. 372 Madonna di San Giovanni in Persicelo, pag. 237. Madonna di S. Luca, pag. 77, 92, 278. Madonna in San Felice, pag. 261. Madonna posta al mure del Palazzo, pag 17. Madonna sul Cantone della Piazza della Chiesa di Sant'Andrea, pag. 87. Mainardi (di) Bartolomeo di M.° Nicolò, pag. 71, in nota. Mal francese a Bologna, pag. 218. Malagiara Giacomo, pag. 43. Malatesta Pandolfo , signore di Rimini. pag. 121, 175, 196, 198, 287. Maltigidi (dei) Ser Firiano, pag. 47, 48. Malvasia (dalla) Ser Gabriello, pag 225, 248. Malvasia (dalla) Napoleone, pag. 258. Malvasie (dalle) ser Andrea, pag. 71. Malvasia (della) Don Francesco d'Anto- nio, pag. 114. Malvezzi, pag. 90, 91. Malvezzi Achille, pag. 14, 17, 34, 56. Malvezzi Agamennone, pag. 296. Malvezzi Aldobrandino, pag. 145. Malvezzi Alessandro, pag 145. Malvezzi Bartolomeo dei Giovanni, pa- gina 145. Malvezzi Battista, pag. 144, 155, 168, 206 Malvezzi Enea, pag. 249. Malvezzi Ercole, pag. 76. Malvezzi Filippo, pag. 144, 145. Malvezzi Firian di Carlo, pag. 206. Malvezzi Francesco, pag. 144. Malvezzi Gasparo , pag. 10, 14, 47, 91, 111, 200. Malvezzi Geronimo, pag 144. Malvezzi Giovanni, pag. 144. Malvezzi Giulio di Virgilio, pag. 145. 200. Malvezzi Lodovico, pag. 145. Malvezzi Lucio, pag. 243, 244, 248. Malvezzi Marco Antonio d'Achille , pa- gina 94. Malvezzi Pirro, pag. 104, 169, 200. Manfredi Astorre, pag. 11, 135, 137, 145. Manfredi Camillo, pag. 236. Manfredi Galeotto, pag 126, 135, 136. Manzoli (dei) Battista, pag. 143. Manzoli Mavchion di Giorgio, pag. 131. Marchesana di Mantova, figlia del Duca Ercole di Ferrara, pag. 178. 374 Marchese di Correggio, pag. 123. Marchese di Ferrara, pag. 121, 123,263, 316, 330, 332. Marchese di Mantova, pag. 121, 122, 123, 166, 195, 197, 244, 263, 316. Marchesini (Dei) Alessandro, pag. 130. Marco Antonio (Maestro), pag. 179. Margherita, pag. 313. Margherita nata di Taddea di Gasparo Nadi, pag. 147, 180. Maria, figlia di Gasparo Nadi , pag. 42, 106, 107, 113, 114, 128, 154, 164, 174, 185, 226, 251. Mariscotti, pag. 90, 91, Mariscotti Agamennone, pag. 202 , 204, 205, 297, 331. Mariscotti Antenore, pag. 24, 297. Mariscotti Ercole, pag. 317. Mariscotti Galeazzo, pag. 15, 24, 25, 88, 165, 297, 317, 328, 330, 331. Mariscotti Ghisileo, pag. 297. Mariscotti Gian Galeazzo, pag. 24. Mariscotti Giasone, pag. 297. Mariscotti Lodovico, pag. 297. Mariscotti Mariscotto, pag. 297. Mariscotti Scipione, pag. 328. Mariscotti Taddeo, pag. 24. Mariscotti Tideo di Galeazzo, pag. 301. 375 Marsili (dei) Agostino, pag. "259. Marsilii (dei) Alessandro d' Agostino , pag. 300. Massili (dei) Giovanni , pag. 294 , 29G, 332. Marsilio d'Antonio tagliapietre, o dalle Masegne, o Masegnero, pag. 102, 120, 124, 136, 140, 146, 155, 180, 181, 188, 248, 273, 278. Martin gessarolo, pag. 42. Masarente, pag. 335. Massa (Di) Domenico , pag. 157 , 180, 248, 277. Massimiliano Imperatore, pag. 178, 187, 190. Mattasilani Ser Francesco, pag. 90, 104, 273. Medici (dei) Lorenzo di Cosimo, pag. 137. Medici (dei) Lorenzo di Pierfrancesco, pag 121. Medici (dei) Piero, pag. 151, 185, 298. Medicina (castello), pag. 294. Medico (dal) Guizzardo, pag. 224. Mercato delle Moline, pag. 170. Mezzovilan Ser Lodovico, pag. 50. Michelangelo, pag. 144. Michele di Giacomo da Firenze , pa- ghi a 46. 376 Michele (8.) (ti Bosco, pag, 4, 8, 295. Molino dei Frati di San Michele in Bosco, pag. 314, 317. Monastero dell' Annunziata, pag. 326. Monastero delle Donne di Sant' Agnese, pag. 80. Monastero delle Suore di Santa Chiara da S. Antonio in vai d' Aposa , pa- gine 35, 209. Monete bandite, pag. 308. Montanaro Zilio di Battista, pag. 157. Monteveglio (da) Ser Giovanni, pag. 43. Montone (da) Messer Bernardino , pa- gina 197. Morandi M.° Nestore, pag. 329. Mordano (castello), pag. 184. Morte del Turco, pag. 92. Mostra d'armati, pag. 172. Mura di Bologna, pag. 178. Mura della Stalla di Roberto Torre- sano , pag. 149. Mussoto Cesare di ser Piero, pag. 162. Muzeli (di) Messer Lodovico, pag. 83 isr Nadi (di) Antonio, figlio di Gaspare, pa- gine 35, 36. 377 Nadi (di) Antonio, figlio di Gaspare, pa- gine 67, 89, 91, 94, 102, 103, 109, 110, 111, 113, 118. Nadi (di) Filippo di Domenico, pag. 1, 2. Nadi (di) Filippo, figlio di Gaspare, pa- gine 29, 36, 63. Nadi (di) Gaspare, pag. 1, 2, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 23, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 34, 37, 38, 39,41, 42, 43, 48, 49, 50, 51, 53, 54, 56, 57, 58, 60, 63, 65, 66, 67, 68, 69, 70, 71 (anche in nota), 72, 73, 74, 75, 76, 77, 81, 82, 83, 85, 86, 88, 90, 96, 98, 103, 107, 108, 110, 111, 113, 115, 116, 118, 119, 120, 148, 151, 152, 155, 156, 161, 174, 180, 193, 194, 195, 208, 212 [in nota), 215, 216,221, 222, 228, 229, 230, 235, 236, 239, 240, 242, 248, 251, 261, 262, 269, 272, 273, 282, 283, 293, 295, 304, 306, 310, 325, 329, 334. Nadi (di) Geronimo , figlio di Gaspare, pag. 62, 89, 97, 98, 100, 109, 110, 118, 119, 127, 136, 138. Nadi (di) Giacomo, pag. 71. Nadi (di) Giovanni, pag. 71. Napoli, pag. 189, 299, 302. Nascimbene mugnaio suocero di Gasparo Nadi, pag. 63, 68, 70. 378 Negri Bartolomeo muratore, pag. 7, 38. Negri G-iovanni, pag. 8. Neve, pag. 20, 205, 290. Niccolò da Carpi, pag. 228. Niccolò da Pisa, pag. 11. Niccolò di Filippo, pag. 292. Niccolò di Giacomo da Bazzano, pa- gina 146 Niccolò (Don) capellano, pag. 235. Niccolò (Fra) Priore di San Salvatore, pag. 228, 257. Niccolò (San) (villa), pag. 266, 299. Niccolosa , cognata di Gasparo Nadi, pag. 47, 48. Niccolosa sorella di Galasso, pag. 60. Nicola, pag. 275, 289. Nicola V. — V. Papa Nicola V. Nobi (di) Ser Vergilio, pag. 164. Noclie (da) Geronimo, pag. 76. Nonantola (castello), pag. 285. Notai sotto il Palazzo dal Podestà, pa- gina 173. Novara, pag. 200, 201. Nuvolara (da) Bai-tolomeo, pag. 153. 379 O Offizio di Sant'Agata, pag. 65, 82. Oratorio della Chiesa di San Geroni- mo, pag. 260. Organo della Chiesa di San Geronimo, pag. 128. Orsi (degli) Alessio, pag. 116, 117, 335. Orsi (degli) Orsino, pag. 315. Orsini Cardinale, pag. 260, 264, 315, 316. Orsini Giovanni Giordano, pag. 263, 276. Orsini Paolo, pag. 295, 296, 322. Orsini Virgilio, pag. 198, 199, 276. Orti delle Cure, pag. 79. Orto del Palazzo dei Signori, pag. 218, 231. Ortolani, pag. 115. Osteria del Cappello dalle Bollette, pa- gina 224. Osteria della Compagnia dei Muratori, pag. 70. Osteria di messer Francesco dei Ghisi- lieri sul canale di Ravone, pag. 165. Padova, pag. 131. Palazzo dei Bentivogli, pag. 50, 241, 338. 380 Palazzo dei Notavi, pag. 78. Palazzo de' Signori, pag. 78, 80, 122, 339. Palazzo del Podestà, pag. 6, 78, 99, 100, 111, 117, 139. Palazzo di Spagna, pag. 325. Paltroni Messer Alessandro, pag. 319. Panciachi (dei) Ser Bartolomeo, pag. 74. Panico (dei Conti di) Pacifico, pag. 13. Panico Battista, pag. 120, 140, 155, 180, 248. Paolo II — V. Papa Paolo II. Papa Alessandro VI, pag. 167, 186, 187 , 190, 192, 193, 208, 237, 259, 267, 270, 275, 287, 290, 293, 311, 312, 316, 318, 319, 321, 324, 329. Papa Calisto III, pag. 33. Papa Eugenio IV, pag. 7, 9, 13. Papa Giulio II, pag. 333. Papa Innocenzo Vili, pag. 91, 99, 108, 109, 151, 151, 166, 167. Papa Nicola V, pag. 33. Papa Paolo II, pag. 57, 69. Papa Pio II, pag. 44, 45 (anche in nota), 46, 49, 51, 54, 56. Papa Pio III, pag. 331, 332, Papa Sisto IV, pag. 69, 82, a3. Patessani Carlo, pag. 206. 381 Pavaglione da San Petronio, pag. 223. Pellegrino capestraro, pag. 72. Pellegrino pelacan, pag. 146. Penacela (dai) Ser Lorenzo, pag. 236. Pepoli, pag. 10. Pepoli Conte Guido, pag. 190. Pepoli Romeo, pag. 16. Perdonanza, pag. 290. Pese Piero, pag. 64. Peste, pag. 311. Petronio, pag. 74. Piazza degli Ortolani e Pollaroli dietro a San Petronio, pag. 104, 115. Piazza di Porta, pag. 69. Piazza Imperiale , pag. 218 , 231 , 254 , 255. Piccinino Francesco di Nicolò, pag 14, 15, 16, 17. Piccinino Nicolò, pag. 9, 10, 12, 13. Pidian (di) Conte di Casa Orsina , pa- gina 198. Pier Raffaele Bargello, pag. 46. Piero da Cento, pag 120. Piero di da Brisighella, pag. 246. Piero Andrea (M.°j medico, pag. 298. Piero Antonio fratello uterino di Ga- spare Nadi, pag. 23 , 37 , 39 , 46 , 47, 48, 66. 382 Pieve di Cento (castello), pag. 285, 311. Pio II — V. Papa Pio II. Pio III. — V. Papa Pio III. Pio Alberto, signore di Carpi, pag. 123. Pioggia, pag. 209, 210, 233, 280. Pisa, pag. 281, 284. Pisani, pag. 231, 237, 281. Pinmazzo (castello), pag. 43. Poeti (de') Gabriele di Battista, pag. 74. Poeti (de') Gabriele, Gonfaloniere di Giu- stizia, pag. 49. Poeti (de') Giovanni Francesco, pag. 35. Poeti (dei) Niccoloso, pag. 31. Polzon Antonio, pag. 146. Ponte di Savena da Sant' Antonio , pa- gina 210. Ponte Maore, pag. 266. Ponticello di Sant' Arcangelo, pag. 80. Ponticello Giovanni Battista, pag. 66, 67. Ponticello (da) M.° Giuliano, pag 89. Popolo di Faenza, pag. 136. Poppi (Di) Conte Federico, pag. 13. Porta, pag. 79, 279. Porta di Castello, pag. 79. Porta di Galliera, pag. 120. Porta di Strada Castiglione, pag. 78. Porta di Strada Maggiore, pag. 219. Porta di Strada San Donato , pagina 9, 79. 383 Porta di Strada San Felice, pag. 222. Porta di Strada S. Stefano , pag. 79, 129, 217. Portici dalle botteghe di quelli dalla Testa, pag. 219. . Portico dalla Croce dei Santi, pag. 232. Portico dei Merciari di Piazza, pag. 95. Portico dell'Ospedale degli Abbando- nati, pag. 276. Portico della Chiesa di S. Giacomo, pag. 85, 98. Portico della Chiesa di San Vitale, pa- gina 339. Portico di Sant' Antonio da Padova, pag. 301. Pozzi {detti poi Artesiani), pag. 86. Prestanza, pag. 278. Prete (II), pag. 144. Preti Bartolomeo, pag. 13. Preti Ser Botiero, pag. 297. Preti (de') Cristoforo di Giovanni , ge- nero di Gasparo Nadi, pag. 106, 107, 146, 147, 163. Principessa figlia del Duca di Milano, pag. 59, 60. Priore di Santa Maria Mare, pag. 83. 384 Q, Quartiere dei Servi, pag. 321. Quartiere di San Domenico, pag. 321. Quartiere di San Francesco, pag. 321. Quartieri di Bologna, pag. 320. R, Ragale Simone, pag. 145. Ramazzotto, pag. 320. Rangoni Conte Niccolò, pag. 136, 172, 177, 238, 288. Ranuzzi, pag. 252. Ranuzzi Angelo, pag. 294 r 296. Ranuzzo Contestabile, pag. 117, 234. Ranuzzo (di) Domenico, pag. 310. Re di Francia, pag. 186, 187, 189, 192, 193, 194, 199, 254, 291, 292, 293, 302, 315, 316, 328. Re di Granata, pag. 164. Re di Napoli, pag. 177, 189, 237. Re di Spagna, pag. 164, 190, 327, 328. Refen (da) Ser Alessandro di Ser Gio- vanni, pag. 66, 148, 185. Referendario del Signore d'Imola, pa- gina 121. 385 Refrigerio (dei) Giambattista, pag. 145. Reno (fiume), pag. 78, 79. Rese (da) Ser Giovanni, pag. 71, in nota. Ressemin da Milan sarto, pag. 64, 70, 90. Ressemin di Filippo figliastro di Ga- spare Nadi, pag. 189, 202 , 203 , 215, 216, 217, 241, 303, 305, 307. Rettore della Chiesa di San Tommaso dal Mercato, pag. 72. Riccardina (villa), pag. 62, 314, 318. Ringhiera (dalla) Ser Giacomo, pag. 75. Ringhiera (della) Giacomo di Basilio, pag. 64. Roberto signore, pag. 85, 97, 121. Rocca d'Imola, pag. 266, 267, 268, 269. Rocca di Milano, pag. 271. Rocca di Modigliana, pag. 137. Rocca di San Giovanni, pag. 14. Rolandi (dei) Ser Francesco, pag. 3. Romito presso la Chiesa di Santa Maria del Monte, pag. 326. Ronzano, pag. 81. Rotta data dai Turchi ai Veneziani in Trivigiana, pag. 76. Roverso Francesco Contestabile, pagine 268, 269. Ruggieri (di) Ser Giorgio, pag. 75. Rusi (di) Ser Bartolomeo, pag. 202. 386 Rusi (di) Ser Graziano, pag. 72. Busi (di) Messer Mino , pag. 131 , 141 , 147, 167, 258, 263, 275, 280, 291, 321,' 323, 324, 332. Rusi (di) Ser Palamidesse , pag. 38, 60, 65, 74 Russi sull' Idice, pag. 182. Saette, pag. 280, 302, 334. Sala (da) Ser Alessandro, pag. 162. Sala (da) Messer Antonio, pag. 164. Sala (da) Giovanni, pag. 167. Sala (da) Guido Antonio, pag. 147. Salaroli Giovan Filippo, pag. 117. 131. Salaruoli, pag. 225. Samoggia (paese), pag. 326 Samoggia (torrente), pag. 233. Sampieri (dei) Lodovico, pag. 151, 167. Sanpiero (da) Francesco, pag. 189 Sanpiero (da) Messer Gironimo, pagine 320, 332. Sanpiero (da) Guglielmo, pag. 65. Sanseverino (da) Cardinale, pag. 315, 316. Sanseverino (da) Fracasso, pag. 191. 243, 245, 248, 249. Sanseverino (da) Luigi, pag. 12. 887 San Severino (da) Roberto, pag. 20, 249. Sanseverino (da) Conte Ugo, pag. 166. Santafiore (da) Conte Federico di Guido, pag. 102, 103, 108. Santuario della B. -V. in Loreto , pa- gine 151, 154. Santuario di S. Giacomo in Gallizia, pag. 252. Sarzana {castello), pag. 125. Sarzanello {castello), pag. 124. Savenella di Mirasole {castello) , pa- gina 79. Savii (de') Filippo, pag. 218. Savoia (di) Bona, moglie di Galeazzo Maria Sforza duca di Milano , pagi- na 200. Savonarola Frate Gironimo, pag. 234 Scappi (di) Ser Antonio, pag. 176. Scaticcia, pag. 46. Schiappa (dalla) Ser Polo, pag. 68. Scolari, pag. 90, 91. Scuole vecchie, pag. 224. Segnali in cielo, pag. 61, 326. Seliciata di San Francesco, pag. 78, 80. officiata di Strada Maggiore, pagine 78, 80. Senzabarba Giacomo, pag. 3. Sepolcro 8.) di Gerusalemme, pag. 235, 245. 388 Sforza Alessandro, pag. 31, 55, 207. Sforza Anna , moglie d'Alfonso d' Este, pag. 160. Sforza Card. Ascanio, pag. 27 1 , 274, 277, 330, 332. Sforza Caterina, pag. 132, 133, 182, 268, 269, 270. Sforza Francesco Duca di Milano , pa- gine 13, 14, 55, 61, 62, 166, 269. Sforza Conte Galeazzo, pag. 44, 45. Sforza Ginevra, moglie di Giovanni Ben- tivoglio , pag. 31, 32, 55, 137, 151, 152, 207, 238, 246, 307. Sforza Giovanni, signore di Pesaro, pa- gine 123, 198, 287. Sforza Gio. Galeazzo Duca di Milano, pag. 20, 21, 62, 84, 255, 272. Sforza (M. a ) Ippolita di Messer Carlo, pag. 165, 166, 226. Sforza Lodovico Duca di Milano , pa- gine 20, 178, 181, 184, 191, 199, 243, 245, 253, 254, 255, 258, 264, 271, 274, 277. Siena (città), pag. 113. Signoria di Perugia, pag. 320 Signoria di Venezia , pag. . 93, 97, 190, 192, 194, 195, 196, 200, 212, 214, 216, 226, 231, 237, 243, 244, 259, 284 389 Simone di Benedetto tagliapietre , pa- gina 102. Simonetto Giovanni Antonio, pag. 166. Sisto IV. — V. Papa Sisto IV. Siviero (di) Battista, - pag. 144. Siviero (di) Ser Marchion, pag. 114 Soprani (di) Giacomo, pag. 71, in nota. Sostegni del Canale, pag. 176. Spagnnoli, pag. 270, 328. Spedale degli ammalati di S. Giobbe. pag. 309. Spedale del Gesù nella contrada di San Mamolo, pag. 140. Spedale della Morte, pag. 35, 279, 297. Stalle di Giovanni Bentivoglio in Borgo della Paglia, pag. 155, 156 Stangelina comare, pag. 59 Stella in Cielo, pag. 37. Strada Castiglione, pag. 78. Strada di San Piero Marzolin (Ss. Piero e Marcellino), pag. 220, 221. Strada di Via Maggiore a San Felice, pag. 207. Strada degli Orefici, pag. 116, 188 303. Strada dei Castagnoli, pag. 152. Strada del Campo di Santa Lucia, pa- gina 81. Strada di Broccaindosso, pag. 81. 390 Strada di Cartoleria, pag. 78. Strada di Galliera,' pag. 79, 80, 116. Strada di San Biagio, pag. 79. Strada di S. Donato, pag. 79, 85. Strada di San Felice, pag. 79, 218. Strada di Santo Stefano, pag. 79. Strada Imperiale, pag. 218, 222. Strada Maggiore, pag. 81, 279. Strada Mascarella, pag. 311. Strada Mirasole, pag. 47. Strada Nosadella, pag. 79, 80. Strada Orbava, pag. 96. Strada Pelacani, pag. 1, 78, 80. Strada Poggiale, pag 79. Strada San Vitale, pag. 81, 219. Stradiotti, pag. 195, 248. Suore di Santa Chiara, pag. 80, 138. Suore di San Mattia, pag. 78. Suore di San Vitale, pag. 215. Taddea, figlia di Gasparo Nadi, pag. 106, 107, 112, 124, 142, 146, 147, 162, 174. Taro (fiume), pag. 197. Tataro Castellano a Porta Galliera, pa- gina 17. Tedeschi, pag. 203, 271. 391 Tempesta, pag. 1G1. Terremoti, pag. 34, 35, 40, 300, 335, 337. Terreno da Busi, pag. 83, 84, 115. Terreno da Via Larga, pag. 6$, 71, 72, 7 I. Testa di San Petronio, pag. 297. Tomari (dei) Can. Giovanni, pag. 15. Tommasina da Verona, pag. 310. Tommaso, pag. 70. Ton (di) Giacomo, pag. 38. Torello Conte Gnido, pag 190, 243. Torneo, pag. 156. Torre degli Annetti, pag. 106, 139, 171, 207, 211, 339. Torre dei Bentivogli, pag. 152, 153, 199. Torre dei Bianchi caduta, pag. 105 Torre dei Catelani, pag. 106. Torre dei Garisendi, pag. 211. Torre del Bodestà, pag. Ili, 112. Torre della Magione, pag. 34, 219. Torre dell'Orologio, pag. 173, 233. Torre di Belpoggio, pag. 240. Torresino del Balazzo Bentivogli , pa- gina 223, 338. Torresotto del Comune da Sant'Agnese, pag. 133. Tossignano (da) Firiano di M. Graziolo, pag. 4. Traun (di) Giacomo, pag. 254, 255, 265. 392 Trebbo dei Malcontenti, pag. 236. Trebbo di San Giovanni, pag. 181. Trivulzi (da) Erasmo, pag. 166. Troilo (Messer), pag. 335. Trotti Messer Antonio, pag. 121. Trurizi, o Trevizi, o Trurzi (da) (*) Mes- ser Giacomo, pag. 258, 266, 275. Turco, pag. 259, 260, 284. XJ Uccellino (villa), pag. 297. Urbino, pag. 267. Valle dell' Avessa, pag. 80. Valle di Lamone, pag. 243. Varano (da) Giulio Cesare , signore di Camerino, pag. 123. Varignana (da) Bartolomeo di Giovanni, pag. 196. Varignana (da) Carlo, pag. 277. Varignana (da) Giovanni, pag. 169. Vasi (dai) Andrea, pag. 13, Vasi (dei) Ser Francesco, pag. 325. (*) Trivulzi. 393 Vasi (dei) Giovanni Antonio, pag. 145. Vasi (dei) Petronio, pag. 144. Veneziani, pag. 242, 247, 249. Verme (dal) Conte Luigi, pag. 12, 16, 17. Verzieglie (da) Giacomo, pag. 261, 262. Vescovo di Como, pag. 275. Vicariato di Longiano, pag. 88. Vigevano, pag. 315, 316. Vigna dei Muratori, pag. 181. Viletto (Messer), pag. 125. Vincenzo di pag. 145. Vincenzo nato di Taddea figlia di Ga- sparo Nadi, pag. 162. Virdinello (dì) Petronio, pag. 57. Visconti (dei) Donnina, pag. 11. Visconti Filippo Maria duca di Milano, pag. 9, 12, 147. Vitale (San) (villa), pag. 181. Vitale (M.°) da magnano, pag. 171. Vitellozzo, pag. 312. Volta (dalla) Alessandro, pag. 15. Volta (dalla) Battista, pag. 15. Zabin Messer Battista, pag. 274. Zabin Gironimo, pag. 236. Zaccaria barbiere, pag. 146. 394 Zaccaria stracciarolo, pag. 222. Zagni (di) Nicolò, pag. 64. Zambeccari (dei) Abate, pag. 4. Zambeccari Tommaso, pag. 6. Zan (di) Ser Bartolomeo — V. Gan (di) Ser Bartolomeo. Zanetti Cristoforo di Giacomo, pag. 51. Zani (dei) Cristoforo, pag. 8, 9. Zanoliu Ser Piero, pag. 74. Zardo (di) Giambattista, pag. 2G9. Zerdepian (di) Giambattista, pag. 74. Zerpelon di pag. 146. Zoaniti (di) Ser Marchion, pag. 114. Zola {villa), pag. 265, 272. Zovolin (del) Antonio, pag. 145. IN CORSO DI STAMPA !. Storia Siciliana di anonimo autore scritta in/dia- letto nel Sec. XV, pub a cura di Ste- fano Vittorio Bozzo (Parte II. Si 2. La bella Camilla poemetto inedito di Piero da Siena, a cura di Vittorio Fiorini. 3. Testi inediti di antiche rime volgari, messi in luce da Tommaso Casini. Vói. II. 4. La Caccia degli Uccelli di Vincenzo Tanara, da mi manoscritto inedito della Biblioteca Comunale di Bologna, a cura di Albei. Bacchi della Lega. 5. Lamenti editi ed inediti del Sec. XIV a cura di L. Frati e A. Medin. 6. Ginevera delle Clare Donne di Sabadino degli Arienti, a cura di Corrado Ricci. 7. Viaggio da Venezia a Costantinopoli di Tomaso Alberti fatto nel 1609, da un manoscritto ine- dito della Biblioteca Universitaria di Bolo- gna, a cura di Alb. Bacchi della Lega. 8. Poemetti sulla vittoria dei Sanesi a Camollia. e sulla presa di Roma (sec. XVI), pubblicati da Francesco Mango. 9. Confraternita (Una) di Giovanetti Pistoiesi a prin- cipio del sec. XVI (Compagnia di Purità), Crona- chetta inedita pubblicata per cura di Pie- tro Vigo. University of Toronto Library DO NOT REMOVE THE CARD FROM THIS POCKET Acme Library Card Pocket Under Pat. "Ref. Index File" Made by LIBRARY BUREAU