Buco di Gatto, dal I volume delle "Cose Notabili..." di Giuseppe Guidicini, con le correzioni di Luigi Breventani

Dall'angolo del portico nel Mercato fino all'angolo del portico in Berlina.

La sua lunghezza è di pert. 20, 04, e la sua superficie di pert. 18, 70.

Buco del Gatto è quel breve tratto di strada che comincia dalla Piazza d'Armi nella Montagnola, e termina in Berlina. Qualcuno lo dice per errore Prato di Magone. In questa strada vi era un arco strettissimo di pietra con segnali nei pilastri indicanti che una volta sostenevano un portone da chiudersi, che apparteneva all'arte della lana. Quando, e come fosse tolto questo diritto privato che impediva la comunicazione dalla Piazza d'Armi alla via Berlina, non è conosciuto. Probabilmente dalla poca luce che ottenevasi per la slrettezza dell'arco, che appena permetteva il passaggio di due persone ne sarà stato applicato il nome di Buco di Gatto che si estese poi anche alla strada quando fu resa a tutti di libero passaggio.

Buco del Gatto a destra entrandovi per la Piazza d' Armi.

Buco del Gatto a sinistra entrandovi per la Piazza d'Armi.

Prato detto impropriamente del Magone. Questo prato si estendeva fino alla chiesa di S. Giovanni decollato; era aperto, poi fu chiuso da un muro, ed in tale occasione fu atterrato l'arco di cui si tenne parola più sopra. In oggi il prato suddetto è occupato dal Giuoco del Pallone incominciato dai fondamenti nell'agosto del 1820, ed aperto nel giugno del 1822. La sua lunghezza è di metri 93, 10, e la larghezza di metri 17, 48. L'altezza del muro d'appoggio è di metri 21, 66. Nel fare lo scavo dei fondamenti del muro e delle due gallerie si trovarono gli avanzi di vecchie fabbriche, e di un cimitero verso il viottolo del Buco del Gatto. La galleria e gradinata della battuta occupa parte del suolo sul quale vi era la chiesa di S. Giovanni decollato.

Nel 1822 il Giuoco del Pallone fu affittato per Sc. 200.

I giuocatori furono Massimo e Massimino fratelli, della città di Verona. Chiusarelli, Tavernella e Masotti, di Ancona. Il Diavoletto, di Faenza. Patini ed il Mancini, toscani.

Viglietti di galleria Baiocchi 15

Battuta e rimessa Baiocchi 7

Sponde Baiocchi 3

Nella galleria della rimessa erano riservati due spazi, l'uno nell' architravatura di mezzo per le Autorità Municipali, l'altro nell' architravatura dalla parte della Montagnola per la Polizia.