Turchi

Famiglia consolare nel principio del secolo XIII. Le sue poche vicende s' intrecciano, ora avverse ora propizie, con quelle degli Estensi. Così nel 1270 Aldrovandino Turchi ed i Fontana, congiurati, assalirono Obizzo d' Este il quale, salvato dal popolo, scacciò e uccise gli aggressori (1). Venticinque anni dopo per contro un Gilio de' Turchi combattè nelle file degli Estensi ed espugnò Argenta. Espugnò per loro Imola nel 1296, togliendola a' Bolognesi, ma nel. 1305, ricalcando le orme de' suoi padri, congiurò con tredici suoi congiunti contro Azzo marchese e andò con loro in esilio. I Ferraresi ne lo richiamarono l' anno medesimo (2).

Sembra dunque che i Turchi, o alcun di loro, si fossero da Bologna tramutati a Ferrara, ma il trovarli dal 1461 al 1518 tra gli anziani di Bologna, fa vedere che o qui ritornarono o qui ne rimasero: e in fatti qui Niccolò fu cattedratico di filosofia e medicina nel secolo XVI e Giovanni lo fu di ' letteratura nel secolo seguente; qui si spense la loro famiglia al principio del secolo XVIII in Emilia, di Giambattista, maritata con Lorenzo Pellegrini.

Questa famiglia possedeva una torre nella parocchia di s. Tecla in Porta nova, confinante con due strade e con certi Vosereri. Ma, da Alberto di Aicardo Turchi, era passata in altre mani prima del 1268, nel qual anno Bonagrazia di s. Maria in Dono trasferì i diritti, che aveva indivisi con i Vosereri, sopra essa torre a certo Pietro Guarino di Porta nova (3).

(1) Savioli, Ann. v. 5, pag. 430.

(2) Ghirardacci, Hist. v. 1, pag. 332, 523.

(3) Docum. n. 22.