Prato di Magone, dal III volume delle “Cose Notabili…” di Giuseppe Guidicini, con le correzioni di Luigi Breventani

Prato di Magone è un piazzale erboso vicino alla Porta delle Lamme contornato dalla fabbrica dei Calderini a mezzodi, dal terrapieno delle mura della città, dal canale Naviglio, e da alcuni ortagli dalla parte di levante. Fanno capo a questo prato le strade degli Apostoli quella detta Cul di Ragno ed è traversato da una strada seliciata in sassi che discende alla riva del Porto delle Navi detta del Rivale a sinistra, nella quale si trova il magazzeno dei sali che fu fabbricato circa il 1788, poi rinforzato da robusti Barbacani.

Alcuni hanno creduto ed altri ancor scritto, ma erroneamente che il Prato di Magone fosse quello che restava presso la Montagnola lateralmente alla Piazza d'Armi. (Vedi Buco del Gatto).

Li 2 ottobre 1554 i sindaci della Dogana grossa locarono a Domenico Maria del fu Ercole del Giglio detto Magone la casa, e l'osteria del Porto per annue L. 12. Rogito Giovanni Sassoni. Dal soprannome Magone dell'oste del Porto ricevette questa Via la sua denominazione.

1585 29 gennaio. Locazione enfiteutica fatta da D. Orazio da Casio decano di S. Colombano ai dottori del Collegio d'arti, e medicina per uso del Porto, di un pezzo di terreno di torn. 5.53 posto nel Borgo degli Apostoli. Confina la via pubblica da due lati, i Gualandi, ed Ercole Aldrovandi, per L. 25 annue. Rogito Francesco Barbadori.

1624 6 agosto. I Sindaci della Gabella Grossa comprarono da Bonaventura di Bartolomeo Gandolfi i miglioramenti di certo terreno sotto Santa Maria Maggiore in luogo detto Prato di Magone, e del Porto. Confina la via pubblica, e quella mediante le mura della città, il canale, gli Aldrovandi, gli eredi di Valerio Fasanini, e la via detta degli Apostoli, per L. 300. Rogito Innocenzo Costa.