N.1323
N. 1323. Casa enfiteotica del rettore di s. Arcangelo, la quale li 3 giugno 1522 era divisa in due con botteghe. Francesco del fu Cristoforo Pioli vendette i miglioramenti della medesima, sotto la predetta data, a Pietro del fu Antonio Rognoni ed a Margherita Sala di lui moglie per lire 200. Confinava colla via pubblica da due lati ed il Cimitero di s. Arcangelo. Rogito Battista Buoi.
1522. Li 11 dicembre. Margherita Sala, da s. Procolo, moglie di Pietro Rognoni, comprò da Bartolomeo Menganti, tutore di Fabrizio Velli, per la quinta parte, e per la metà dell'altra quinta parte, i miglioramenti di una casa con due botteghe di diretto dominio del rettore di s. Arcangelo, confinavano colla via pubblica da due lati, col cimitero, e con Gio. Battista da Milano, per lire 80. È detto trovarsi in loco chiamato ponticello di s. Arcangelo. Rogito Cesare Castellani.
Nel 1680 fu qualificato per grande, e anche detto la Cà Bianca. Era condotto per annue lire 20 di canone dalli Negri e Costa. Confinava il cimitero di s. Arcangelo, la strada che va per di dietro al monastero di s. Margarita, davanti la via detta del Ponticello, e di dietro una casa di Giulio Rizzi, che ultimamente apparteneva alla famiglia Codini.