Bolognetti (Vicolo)

Vicolo Bolognetti.

Da via San Vitale a via Begatto.

Quartiere San Vitale.

Prima documentazione dell'odonimo: 1874.

Questo vicolo è visibilmente composto di due parti: una da nord a sud che parte da via San Vitale, ed una da est a ovest che ne è la continuazione e finisce in via Begatto.

Lo Zanti assegnò alla prima parte il nome di Androna di San Leonardo, e alla seconda Androna di San Thomaso dei Servi e, per quest'ultima, aggiunse anche detta la Braina.

Questa suddivisione fu confermata anche dall'Alidosi (pag. 9).

Il Banchieri parlò solo di Borg o Androna d'San Lunard. Così pure l'Aretusi scrisse Androna di San Leonardo. Mitelli e Monari entrambi indicarono nelle loro piante il semplice Androna, Mentre il Salaroli, come lo Zanti, divise il vicolo in due: Androna di San Leonardo e Androna di San Tommaso.

Interessante quanto affermò il Guidicini che disse che l'attuale Via Guerrazzi, prima di diventare Cartoleria Nuova, si chiamò anche Fossato (per la presenza del ramo del Canale di Savena che costituiva il fossato della seconda cerchia), Braina di San Tommaso e Braina di Strada Maggiore. Questi due ultimi odonimi si riferiscono il primo alla chiesa di San Tommaso della Braina, che era nell'angolo nord occidentale del quadriportico dei Servi, il secondo evidentemente alla Strada Maggiore, sulla quale si affacciava la chiesa di San Tommaso.

Il Salaroli precisò anche che Fossato e Braina erano assegnati a due parti distinte della via. Essendo Braina associata spesso alla chiesa di San Tommaso o a Strada Maggiore, possiamo dedurne che la parte chiamata Braina era quella verso Strada Maggiore, mentre la parte verso via Santo Stefano era Fossato.

Sempre il Guidicini ci informò che il primo tratto di via Begatto, da Strada Maggiore al nostro Vicolo Bolognetti, era conosciuto anche come Via di San Tommaso e come Braina.

Possiamo dedurre che Braina identificava un percorso esterno alla seconda cerchia di mura, che seguiva il fossato fino ai paraggi di Strada Maggiore, poi si allontanava seguendo via Begatto.

La chiesa di San Tommaso prese il nome della Braina essendo vicina alla Braina, odonimo che si estese anche dall'altra parte di Strada Maggiore proseguendo nel primo tratto di via Begatto fino all'Androna di San Tommaso.

Per quanto riguarda il significato di Androna, qui ci limitiamo a dire che indica una strada utilizzata anche come latrina a cielo aperto, mentre per Braina rimandiamo alla sezione sulle denominazioni urbanistiche generiche bolognesi (Introduzione).

Chiarito a sufficienza qual è il San Tommaso che diede il nome al tratto del nostro vicolo su via Begatto, per chiarire perché l'altro tratto fu spesso associato a San Leonardo, basta aggiungere che su via San Vitale c'era il monastero cistercense delle monache di Sant'Orsola con annessa chiesa Parrocchiale di San Leonardo (tutt'ora esistente, anche se non più officiata).

Nel 1810 l'Androna di San Leonardo fu chiusa circa a metà strada con un portone all'altezza dell'attuale numero 1 di Vicolo Bolognetti. La chiusura serviva per unire i locali della compagnia dei Santi Sebastiano e Rocco e del Convento di San Leonardo/Sant'Orsola, a comodo dell'opera dei Mendicanti.

Sparita gran parte dell'Androna di San Leonardo, il semplice odonimo Androna identificò l'unione della vecchia Androna di San Tommaso e del troncone rimasto dell'Androna di San Leonardo, finchè il Consiglio Comunale di Bologna non approvò la proposta del rapporto Bellenghi (nell'ambito della riforma toponomastica del 1873-78) di mutarne il nome in Vicolo Bolognetti, motivando l'assegnazione di questo nome con la vicinanza del palazzo Bolognetti (Strada Maggiore 46). A metà del XX secolo fu tolto il portone che separava il troncone dell'antica Androna di San Leonardo dal resto del vicolo e Vicolo Bolognetti fu esteso al vicolo risultante da via Begatto a via San Vitale.

Fonti citate in questo articolo.

Zanti: Nomi, et cognomi di tutte le strade, contrade, et borghi di Bologna, di Giovanni Zanti pubblicato nel 1583.

Alidosi: Nomi delle strade, vie, borghi, et vicoli, che sono nella città di Bologna, di Giovanni Niccolò Pasquali Alidosi, pubblicato nel 1624).

Banchieri: Origine Delle Porte, Strade, Borghi Contrade, Vie, Viazzoli, Piazzole, Salicate, Piazze, e Trebbi dell'Illustrissima Città di Bologna con i loro Nomi, Pronomi, e Cognomi, di Camillo Scaligeri della Fratta (pseudonimo di Adriano Banchieri), pubblicato da Clemente Ferroni nel 1635.

Aretusi: Origine di Bologna. Pianta di Bologna di Costantino Aretusi, pubblicata nel 1636.

Salaroli: Origine di tutte le strade sotterranei e luoghi riguardevoli della città di Bologna di Ciro Lasarolla (Pseudonimo di Carlo Salaroli), pubblicato nel 1743.

Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de' suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).