N.1302

Intorno alla destra di questa contrada sono applicabili le seguenti notizie:

Li 4 gennaio 1455 Bartolomeo Savignani locò a Paolo di Ugolino Savioli una casa sotto S. Arcangelo, e per l'annuo prezzo di L. 9, obbligando il Savioli a comprarla per L. 250. Rogito Giovanni da Roffino, o piuttosto da Roffeno.

1460, 29 ottobre. Bartolomeo Rossi compra da Rinaldo di ser Paolo, e da altri dei Savioli, alias dall' Occa, due parti di una casa sotto Sant' Arcangelo, per L. 1200. Rogito Cristoforo Boatieri. La terza parte serviva per tre scuole di filosofia e medicina, o altre facoltà. Confinava davanti colla strada detta da Cà di quelli da Savignano, per la quale si andava dritto alle beccarie di Porta Nova (questa strada non può essere che la via Gargiolari), la piazzola di Sant' Arcangelo (questa deve essere la piazzola del Ponticello), e la parte anteriore di dette scuole presso cert' altra via detta degli Agresti (questi Agresti devonsi credere quelli del Volto Santo).

In altro luogo si parla delle case dei Savioli nel seguente modo:

Alcune case con corte, orto, e tre scuole per leggervi filosofia e medicina, o altre facoltà, poste sotto Sant' Arcangelo. Confinano davanti la strada detta la via da Cà di Savignano, per la quale si andava direttamente alle botteghe delle beccarie di Porta Nova verso la piazzola di Sant' Arcangelo, e da un lato di dette case, e nella parte anteriore di dette scuole altra via pubblica per la quale di dietro si passava dalla suddetta strada a certa altra via detta degli Agresti., e dall' altro lato le case degli scolari, presso altra casa che fu già dei Certosini, poi dei Padri di S. Michele in Bosco.

1481, 3 aprile. Compra Baldassare, Nicolò e fratelli Caprara, da Zampaolo Castelli, un casamento, o terra ortiva, di piedi 24 per un lato, e piedi 14 per l' altro, per ducati 7 d' oro. Si dice posto sotto Sant' Arcangelo, presso la via pubblica detta la Trevisana, presso gli eredi di Paolo Savioli dall' Occa, presso gli. eredi di Antonio del fu Gio. Quacheri, e presso i Caprara. Rogito Ercole dall' Oro.

1528, 21 novembre. Francazione fatta da Vincenzo di Giacomo dall' Occa dottor in leggi, al Commissario della Pieve di Sant' Ansano, di due parti delle tre casette, dette le scuole, di là dalla corte della casa grande di quelli dall' Occa, nella capella di S. Michele Arcangelo, nella contrada degli Agresti. Rogito Girolamo Cattani.

1541, 9 luglio. Compra Francesco Savi, alias Dondini, dagli eredi del dottor Vincenzo dall' Occa, certi miglioramenti di una casa grande sotto S. Michele Arcangelo sul cantone della via Agresti, enfiteutica della Pieve di Sant' Ansano dal Pino. Rogito Pietrantonio Stancari.

Un ramo di questi dall' Occa si disse Anserini. Questa famiglia, che non fu Agnatizia dei Savioli, terminò in Anna Maria, maritata in Tiberio Branchetta, sul cominciare del secolo XVIII, e in D. Pietro Paolo e Lodovico di Agostino suoi fratelli.

1595, 20 aprile. Inventario legale dell'eredità di Ginevra Salvioli dall' Occa fatto da suo figlio ed erede Sforza Gandolfi. Rogito Nicolò Scudieri.

Nei 1715 la suddetta casa era di Giuseppe Bertelli, e ultimamente di Luigi Pederzani.