Voltone dei Gennari

Denominazione moderna(2015): denominazione scomparsa assieme al voltone che congiungeva le via Albiroli ed Albari.

Guidicini.

Il voltone dei Gennari comunica colla via Albiroli, e vi passa sotto la via degli Albari. Si disse dei Gennari, perchè quivi abitava la famiglia dei Gennari, oriunda di Cento, illustrata da molti celebri pittori.

Questo voltone formato di travi era appoggiato al muro della casa dei Gennari, poi Cantelli, e al N. 1690 della via Albiroli, a cui apparteneva il sovraposto ambiente. Fu atterrato nel giugno del 1825 in occasione dei tanti abbellimenti fatti alle case della parrocchia di S. Pietro per la prima sua processione generale.

Particolare tratto dal Catasto Gregoriano (1835) della città di Bologna, messo a disposizione dall'Archivio di Stato di Roma con il progetto "Imago II".

Immagine tratta dagli schizzi topografici disegnati da Giuseppe Guidicini a corredo delle note manoscritte delle "Cose Notabili ..." e pubblicati per la prima volta da Arnaldo Forni nel 2000.

Il Nord è verso l'alto. Al centro la Piazzetta delle Stalle Arcivescovili (oggi piazzetta Prendiparte), altrove chiamata Piazza dell'Arcivescovado. Sono evidenziate le torri Prendiparte (al centro) e Guidozagni (verso destra). Tra quest'ultima e la casa a meridione c'è un'area tratteggiata contraddistinta da una "X". Questo era il Voltone dei Gennari, demolito nel 1825. La casa che era collegata alla torre da questo voltone era la casa dei Gennari, che, prima ancora, fu casa del Guercino.

Da notare anche che il vicolo che si diparte a sinistra di via Carbonara è indicato come Stronzo Muffo.

Voltone dei Gennari, dal II volume delle “Cose Notabili…” di Giuseppe Guidicini, con le correzioni di Luigi Breventani