1371-1380

1371

(FI) Viene ricordata la torre dei Garisendini in via Altabella.

(HB) Vengono inviati ambasciatori a Gregorio XI: Riccardo da Saliceto, Ugolino Galluzzi, Gaspare Calderini, Antoniolo Bentivoglio (accompagnatore).

(HB) Miracoli di un'immagine della madonna nel muro occidentale dell'orto di S.Domenico. Cose simili ad un'immagine in S.Pietro.

(ST) Tre connestabili di cavalleria tedeschi: Rainaldo di Rovernich, Rainaldino Sassone e Pietro Monco, a servizio di Nicolò II, signore di Ferrara e Modena ed alleato del papa, sono in Marzo a Castel di Casio, in marcia verso Lucca.

(MG) Il cardinale Anglico parla dal Castrum Garnaglonis. Il castellano è Giovanni de Baro ed ha 8 stipendiari.

(S7) Un documento indica due discipline strettamente mediche: la medicina ordinaria o teorica e la medicina pratica o chirurgica.

(SB) Bologna è sotto il governo papale.

(26) Vi sono filatoi in Borgolocco, nella Castellata e dintorni.

(52) Il cardinale Anglico rileva i seguenti fumanti:

Capugnano.............47

Belvedere.............57

Lizzano...............16

Granaglione...........52

Gaggio................49

Casio.................60

Rocca Corneta.........33

(14) Viene ricostruito il ponte di Savignano da Giovanni di Zaloto.

(HE) Nel comitato bolognese vi sono 11.000 fuochi. In città ve ne sono 8.000.

(W1) Il legato pontificio Anglico Grimoard si lagna del degrado che colpisce più della Romagna il Bolognese, dove sono stati effettuati in passato grandi disboscamenti.

(W8) Bologna ottiene la sottomissione dei castelli di Monzuno e Aligrano (località ora scomparsa).

(W8) I fumanti di Scanello sono 48, Monzuno ha 43 fumanti, Monghidoro ne ha 36, Pianoro 35, Roncastaldo 32, Loiano 23, Musiano 23, Cedrecchia 8, Valgattara 7, Montorio 5. L'elenco non è completo.

(W8) Molinella è sotto il vicariato di Budrio.

(W8) Viene ricordata la torre di Molinella, posta tra acque e valli, difesa da palancato e fosse, a guardia del passo per via d'acqua che le barche devono superare per andare ad Argenta, Ferrara e verso la Romagna.

(BS) Zena conta 23 famiglie.

(PM) Pietro di Mattiolo viene inviato dal padre presso le scuole di Porta Nova. Pietro ricorda di avere sentito dai maestri e dai ripetitori profezie su sinistri presagi per la città.

(PM) Nella notte dell'ultimo dell'anno viene la notizia della morte di papa Urbano V. Il cardinale Anglico, fratello del papa, emette, la notte stessa, un bando per cui nessuno a Bologna potesse vestire d'oro o d'argento il giorno successivo, 1 gennaio 1372.

(CA) (?) Muore il conte Stazio di Alberto degli Alberti, marito della contessa Caterina, figlia di Aghinolfo.

1372

(HB) Il cardinale burgense è legato a Bologna.

(HB) Bernabò, scomunicato dal papa, privato dall'imperatore del vicariato di Milano, viene sconfitto dai Bolognesi presso Bologna.

(OT) Viene rifatto il ponte di Savignano, danneggiato dalle piene.

(SB) Bologna è sotto il governo papale.

(D1) Viene creata S.Giovanni Battista di Minerbio (attuale parrocchia).

(W8) Oltre a Molinella, anche S. Giovanni in Triario, S. Martino in Soverzano e Minerbio sono sotto il vicariato di Budrio. Altedo e Lovoleto sono sotto il vicariato di S. Pietro in Casale.

(VO) Forse atti del capitanato di Casio: si ricorda tale Mignoco di Campegio, esercitante arte medica.

(PM) 4 gennaio: solenne ufficio con grandi luminarie di ceri in S. Domenico per le esequie di papa Urbano V.

(CA) I conti Alberto e Antonio di Bruscolo fanno razzie nel camugnanese, forse per dare una mano alla sorella Caterina di Mogona.

1373

(HB) Pace tra il papa e Bernabò, che paga 20.000 fiorini e 16 ostaggi milanesi a Bologna.

(SB) Bologna è sotto il governo papale.

(G6) Viene terminata una cappella in S.Maria dei Servi in onore di S.Giovanni Battista ed a suffragio dell'anima di frate Pietro dei Baciacomari.

(PM) Grande mortalità di uomini, donne e bambini nella città di Bologna.

1374

(HB) Peste a Bologna per tutto l'anno.

(HB) Nuovo legato: Guglielmo, cardinale di S.Angelo.

(SB) Bologna è sotto il governo papale.

(G6) Da quest'anno padre Andrea Manfredi da Faenza è il generale dell'ordine dei serviti.

(W1) Il maestro lignario Giovanni da Baiso è artefice degli stalli in S. Maria del Carrobbio (ora in S. Petronio, nella cappella Bolognini).

1375

(FI) Viene ricordata una torre Azzoguidi in via Cavaliera (Ger.)

(FI) Tale Crespellano acquista una torre detta "Maltagliata" posta in cappella S.Tecla de' Lambertazzi (lato orientale della scalinata di S.Petronio).

(HB) Lotte tra Scacchesi e Maltraversi: il legato riunisce il consiglio per paura di perdere il controllo. Si è deciso di espellere o giustiziare gli oppositori della chiesa.

(HB) Bartolomeo da Saliceto e Gaspare Calderini sono ambasciatori ad Avignone dal papa.

(AB) Gli estimi di quest'anno consentono di definire che Fontana Langobardorum, insieme al rio che nasce dalla fontana, le cui acque finiscono nel torrente Aneva, segna il confine tra Castel D'Aiano (bolognese solo civilmente), Pietracolora, Labante,e Sassomolare. Vicino a Pietracolora è documentato un ospitale.

(S8) Francesco Ramponi (noto legista) affitta al Mercato di Mezzo un locale adibito a sartoria all'inglese John.

(S8) Odorico da Forlì, frate domenicano, sostiene l'esame in teologia. Dal verbale risulta essere in commissione Richard di Inghilterra, frate dell'ordine dei Minori.

(SB) Bologna è sotto il governo papale.

(SB) Generale rivolta (inverno 75-76) delle città sottoposte al papa, stimolata abilmente dai fiorentini, preoccupati dalla potenza papale.

(E4) L'Acuto con la sua Compagnia Santa passa per il castello di Caburazzo (Caburaccia) lungo l'Idice.

(CA) Nell'estimo di Vigo, Verzuno e Vimignano (uniti) si parla di una Rocchetta iusta flumen Armentia di fronte al vecchio castello di Savignano Longareno, vicino al ponte sul Limentra (ponte che risale al Mille).

1376

(FI) Viene ricordata una torre Garzoni (Lam.) in via dal Luzzo.

(FI) I Visconti vengono scacciati. Viene distrutto il castello del Pratello.

(HB) I bolognesi cacciano il legato Guglielmo, che governava su Bologna e la Romagna, per timore che la città venisse ceduta al marchese di Ferrara. Le entrate di Bologna erano di 200.000 ducati d'oro che andavano quasi tutti al papa ad Avignone, oltre alle spese per i mercenari. Il legato aveva allora ipotecato Lugo e poteva ipotecare altri territori. Così il 19 marzo Taddeo Azzoguidi ha riunito i maggiorenti per strappare il potere al legato. Tutti, scacchesi e Maltraversi, si sono recati al quadrivio del Mercato di Mezzo, e hanno chiesto al legato le chiavi della Rocca di S.Felice. Il legato cede, visto che aveva tutti contro, e un Bentivoglio ed un Sabbadini hanno preso possesso della rocca di S.Felice per conto del comune. Poi si chiedono le chiavi di tutta la città, ma dato che il legato temporeggia, tutti accorrono alla porta della cittadella, che era vicino alla casa dei Ramponi, e dopo averla sfondata tutto il popolo invade la piazza senza che i soldati inglesi oppongano resistenza. A forza vengono strappate le chiavi dalle mani del legato che viene salvato a stento dai cittadini più responsabili. Il suo palazzo è stato saccheggiato dai contadini chiamati dai conti di Bruscolo, Loiano, Panico e Vizzano. Erano penetrati in città attraverso il cancello di legno che era tra porta S.Mamolo e porta S.Stefano, distrutto da complici che erano in città. Mentre il legato viene portato verso il convento di S.Giacomo, è assalito dai contadini e derubato di un anello e ferito alla mano stessa. La rivolta è stata condotta da Taddeo Azzoguidi senza che nessuno muoia ed inneggiando al comune.

(HB) E' stato assalito e derubato anche il podestà della città per avere male amministrato la giustizia (derubato e ferito).

(HB) Sono stati eletti 16 anziani, 4 per quartiere, e si sono sistemati nella ex residenza del legato. Il giorno dopo è stato eletto il gonfaloniere di giustizia, fatto anche podestà dal consilio del popolo.

(HB) Alleanza con Firenze (Ugolino Scappi e Petruccio Bianchi vanno a Firenze) che invia aiuti, truppe e 4 consiglieri con la possibilità di partecipare alle sedute del consiglio.

(HB) l'ex legato è stato condotto da S.Giacomo a Ferrara a spese del comune che lo ha anche rivestito, dopo il saccheggio subito.

(HB) Sono state demolite le porte della cittadella che chiudevano la piazza ed è stata distrutta la rocca di S.Felice fino alle fondamenta.

(HB) Malgrado Roberto da Saliceto sia andato a Faenza per concludere la pace, niente di fatto.

(HB) Il marchese di Ferrara si impossessa di Lugo dicendo che si tratta di un pegno per un prestito concesso al legato. In realtà si tratta di una vendita.

(HB) Egano Lambertini e Francesco Ramponi vanno da Bernabò che li accoglie bene e accetta Bologna nella lega che comprende Milano e quasi tutta la Toscana (Lucca esclusa).

(HB) il 1 maggio vengono ridotti gli anziani da 16 a 12 (3 per quartiere) e viene data la bandiera del popolo al gonfaloniere di giustizia.

(HB) BOT all'8 per cento per raccogliere fondi per lo stipendio dell'esercito. Vengono raccolti 200.000 ducati.

(HB) Taddeo Azzoguidi propone di fare rientrare i Pepoli, ma Bentivoglio, Bianchi, Preti e tutti i Maltraversi si rivoltano e Taddeo corre un serio pericolo.

(HB) Le truppe inglesi fanno razzia nel contado Bolognese, dopo avere invaso Massalombarda (erano stanziati a Faenza). Non hanno fatto troppo perchè c'erano ostaggi loro a Bologna. Bernabò invia 100 lance in aiuto, in seguito alla richiesta di Roberto da Saliceto.

(HB) Giovanni Mangiadori di S.Miniato è capitano del popolo, uomo famoso per la sua crudeltà: si sistema nelle case Bottrigari. Capitano dell'esercito è invece Eustorgio Manfredi, figlio di Giovanni, signore di Faenza.

(HB) Vengono eletti 16 gonfalonieri che prendono in consegna il vessillo della città. Ciò per limitare il potere dei nobili. Per porta Procola sono eletti: Ugolino Galluzzi, Francesco Foscherari, Pier Niccolò Albergati, Tommaso Trentaquattro; per porta Ravegnana: Pietro Bianchi, Lippo Beccadelli, Giovanni Leoni, Berto Basacomari, per porta Stiera: Dinadano da Sala, Mercadante Ghisilieri, Andrea Usberti, Giacomo Preti (dottore); per porta Piera: Andalò Bentivoglio, Bartolomeo de Preti, Federico Santi e Giovanni Garisendi. Gli Scacchesi accettano di malavoglia questa elezione.

(HB) Ambasciatori ad Avignone dal papa: Giovanni da Legnano, Gerolamo di Andria, l'arcidiacono di Bologna (nativo di Napoli).

(HB) Il papa invia in lombardia dei mercenari bretoni, che, venendo a Bologna, nel mese di luglio, hanno fatto gravi danni. I Milanesi li hanno lasciati passare per liberarsene, mentre sono stati accolti a Modena dal marchese di Ferrara, inviso dai bolognesi. Da Panzano sono andati a S.Giovanni e da qui a Borgo Panigale, dove si sono accampati, sul greto del Reno. Qui sono rimasti privi di vettovaglie, poichè il marchese di Ferrara non li aveva poi tanto aiutati. Scontro tra Casalecchio e la croce dei Servi: 300 morti tra i Bolognesi (soprattutto tra faentini che erano accorsi in aiuto di Bologna) e poche perdite tra gli altri.

(HB) Il cardinale invia molti ambasciatore per avere Bologna dalla propria parte.

(HB) Il 15 luglio viene saccheggiato Crespellano, così come Oliveto, e gli abitanti vengono fatti prigionieri.

(HB) Cade Monteveglio, per il tradimento di Bulgiante Primatizzi, mentre il capitano (Berto Balduini) fugge per la paura. Cade anche Serravalle ed altri castelli della val Samoggia, per il tradimento di molti rustici.

(HB) Aiuti da Firenze: 800 cavalli e molti balestrieri.

(HB) I Bretoni e il cardinale saccheggiano tutto tra S.Giorgio e Medicina. Il 1 agosto assediano Varignana e Castello, ma senza espugnarli. Nel frattempo scorrerie in montagna.

(HB) Si racconta della cattiveria del cardinale. I Bretoni passano per Imola.

(HB) Bologna invia forze per espugnare Crespellano. I rinforzi bretoni vengono intercettati e sconfitti sì che devono rientrare in Imola.

(HB) Si racconta delle violenze dei Bretoni (ingravidate tutte le donne sopra i 12 anni ...). I bimbi nati sono stati cresciuti come normali cittadini. Violenza ad una ragazza che resistendo viene uccisa a Serravalle.

(HB) All'inizio di settembre i bretoni assaltano Bologna creando danni tra porta Maggiore e porta S.Vitale. Alcuni cittadini cercano di tradire Bologna dandola al marchese di Ferrara, ma vengono presi e decapitati. Tra questi: Matteo Bianchi, Gerolamo da Andria, Bornio da Sala. Particolarmente odiato Matteo Bianchi.

(HB) Monzuno è presa dai Bretoni che ripetono le solite violenze.

(HB) Sommossa in città perchè Taddeo Azzoguidi, Ubaldino Malavolti, Ugolino Balduini, Marsilio Liazzari assieme al fratello ed al partito scacchese vogliono fare rientrare i Pepoli.

(HB) I Pepoli sono talmente invisi alla folla che i disordini si calmano solo alla notizia che Taddeo Azzoguidi è prigioniero in Palazzo. In precedenza il consiglio si è riunito, sotto la spinta dei Bentivoglio, dei Bianchi e dei Gozzadini, e si è deciso di venire alle armi.

(HB) Congiura e decapitazione di Maso Sabbadini, Lippo Beccadelli. Francesco Guastavillani è stato solamente esiliato perchè era il delatore.

(HB) I bretoni si spostano da Imola verso Faenza, Forlì, Bertinoro e Cesena.

(HB) Taddeo Azzoguidi viene esiliato a Firenze, Ubaldino Malavolti a Siena e Ugolino Balduini a Perugia. Taddeo vuole rientrare a Bologna e giunto a Pianoro cerca l'aiuto dei nobili della montagna. I Panico si defilano dichiarando di avere già avuto troppi guai dal comune di Bologna.

(SB) Ripristino dell'autonomia cittadina.

(SB) All'inizio dell'anno viene espulso il legato papale, ad opera delle famiglie potenti cittadine. Il popolo comunque insorge e determina un rafforzamento del potere degli anziani e del consiglio, rinnovando l'antica organizzazione militare cittadina.

(SB) ? Gregorio IX invia in Italia un nuovo legato, Roberto di Ginevra, alla testa di un esercito di mercenari bretoni e francesi.

(52) Capugnano, a seguito della rivolta antipapale, viene elevata al rango di vicariato, con autorità sui comuni di Belvedere, Lizzano, Granaglione, Capanne, Gaggio, Bombiana, Badi, Chiapporato.

(82) Il libro VI degli statuti è quasi completamente dedicato alla tutela dello Studio.

(15) Le società delle arti legalmente riconosciute e ammesse a partecipare al consiglio dei massari sono 26: beccai, pescatori, salaroli, speziali, barbieri, muratori, falegnami, fabbri, orefici, cambiatori, notai, pellicciai, callegari, calzolai, conciatori e curioni, cartolai, quattro arti, mercanti di panni, merciai, strazzaroli, sarti, bombasari, bisilieri e pannilini, seta, lana gentile, lana bisella.

(16) I gamberi possono essere venduti solo nella piazza del comune iuxta crucem al prezzo (aumentato) di 12 denari per 100 gamberi piccoli e 2 soldi per i gamberi grossi. I banchi devono essere chiusi all'ora nona (3 pm) nei mesi estivi ed al vespro nei mesi invernali. L'invenduto doveva avere il giorno seguente la coda mozzata in maniera tale che i clienti ne fossero coscienti. Le frodi prevedono 5 lire di multa per ogni pesce ed il sequestro della merce. Le pulizie devono essere fatte di sabato e due volte la settimana in tempo di quaresima.

(E6) Viene creata una apposita magistratura detta dei 'Riformatori dello Studio', per meglio controllare il funzionamento dello Studio.

(14) 6 dicembre: un documento attesta la presa di Monzuno da parte dei bolognesi. E' stato importante l'aiuto del Conte Turdino del quondam Maghinardo da Panico. Turdino è fratello del genero della contessa Caterina di Mogone.

(G7) Ribellione della montagna. Dopo questa data sorge la magistratura del capitanato della montagna con residenza quadrimestrale alternata a Cutigliano, S.Marcello e Lizzano.

(W1) Viene costruito il collegio di Spagna dall'architetto umbro Matteo Gattaponi.

(W1) Norma che cerca di prevenire le "malizie" dei contadini nei confronti dei proprietari terrieri.

(W1) Inizia il periodo di governo del Popolo e delle Arti.

(W1) Marzo: ribellione al cardinale legato.

(W8) La costituzione popolare di quest'anno porta i vicariati a 21. I principali della montagna sono Monzuno, Bruscoli, Caprara sopra Panico, Casio, Capugnano, Rocca Pitigliana, Savigno, Serravalle, Monteveglio, Montecavaloro, Scaricalasino.

(W8) Viene istituito il vicariato di Altedo che comprende Lovoleto, S. Giovanni in Triario, Pegola, Minerbio e S. Martino in Soverzano.

(W8) Viene istituito il vicariato di Bagnarola, sotto la cui giursidizione ricadono, tra altre località, S. Martino in Argine, Granarolo e Cadriano.

(W8) Sotto il vicariato di Budrio vi sono anche Durazzo, Baratino ed una parte di S. Martino in Argine.

(TO) Taddeo Azzoguidi, pur essendo acceso scacchese, è tra coloro che convincono la fazione maltraversa a ribellarsi al legato. E' anche colui che sottrae al conte di Bruscolo il legato stesso e lo fa fuggire da Bologna.

(PM) 20 marzo: messer Guglielmo del titolo del Santo Angelo è cardinale legato a Bologna. Viene cacciato dal popolo.

(CA) Il conte Turdino da Panico, fratello di Ugolino (genero della contessa Caterina di Mogone) e figlio di Maghinardo il grande, offre il suo servizio a Bologna, durante la guerra contro Monzuno per 29 giorni cum quinquaginta famulis et tribus equis.

(TO) Nicolò Laigoni (assieme a Dino Laigoni in questo secolo ricopre la carica di anziano) entra a far parte del consiglio dei 500 per il quartiere di porta Stiera.

(TO) Giovanni Lapi fa parte del consiglio dei 500 in rappresentanza di porta Piera.

(CG) Nel consiglio dei 500, Giovanni Parisi è rapresentante per Porta S. Pietro, mentre Emanuele Parisi è rappresentante per porta Stiera.

1377

(FI) Viene affittata la torre dei Foscarari in via Marchesana.

(FI) Si costruiscono 11 archi di mura tra le porte S.Pietro e Galliera.

(HB) Il numero degli anziani viene ridotto ad 8.

(HB) Decapitato Bartolomeo di Paolo Liazzari che aveva tentato di tradire la torre di Mogliano. Gli altri sono stati impiccati.

(HB) I cesenati si ribellano alle soperchierie dei bretoni e del loro cardinale e uccidono più di 300 di loro. Per rappresaglia viene ordinato al conte di Barbiano di fare strage. E così è stato.

(HB) Rivolta del popolino al grido "viva il popolo e le arti". Si impadronisce della piazza facendo prigionieri i membri del governo cittadino, tra cui Salvuzzo Bentivoglio (quasi padrone della città), Leonardo Bentivoglio, il dottore Roberto da Saliceto, Antonio Torelli, Giovannino Malvezzi e Petruccio, Rinaldo e Alberto Bianchi. Sono imprigionati anche alcuni scacchesi che avevano promosso la cacciata di Taddeo Azzoguidi, ma quasi nessun maltraverso.

(HB) Vengono presidiate le case dei prigionieri più importanti per evitare ruberie. Malgrado ciò viene incendiata (e subito spenta) la casa di Roberto da Saliceto, che era in piazza e 3 sciacalli sono stati subito impiccati sul posto. Per altri 3 giorni si sono avute esecuzioni di ladri dediti allo sciacallaggio.

(HB) Si tratta la pace con il cardinale, attualmente a Ferrara.

(HB) Il governo è costituito dai massari, dai gonfalonieri e dagli anziani. I Bentivoglio (raspanti, cioè rubanti) sono stati allonatanati da tutte le cariche.

(HB) Le milizie cittadine assediano Pianoro: Taddeo Azzoguidi si arrende. Tutti esiliati eccetto i meno compromessi che sono potuti rientrare in città. Anche Guglielmo da Loiano, custode di Pianoro e di Cavrenno, viene esiliato.

(HB) Il 26 agosto vengono allontanati parecchi raspanti ed anche degli scacchesi.

(HB) Vengono riscattati: Crespellano, Oliveto, Torre Priora, e Monte Marvo per 23.000 ducati. Massalombarda per 7.000 monete d'oro.

(HB) Per risparmiare sulle spese (ed anche perchè erano ribelli...) sono demolite le fortezze di Pianoro, Loiano, Zappolino e Monte Marvo.

(HB) Per cercare di concludere la pace vanno dal legato a Ferrara: il dottore Sante Dainesi e il farmacista Andrea Regazza.

(HB) Per la pace vanno a Roma: Ugolino Galluzzi, il dottore Giovanni da Legnano, Sante Dainesi, il banchiere Francesco Foscherari. Dopo avere concluso la pace con Gregorio sono tornati alla fine di settembre. Le trattative erano iniziate in maggio.

(HB) Giovanni da Legnano è nominato suo esecutore dal papa e fa giurare fedeltà a Bologna. Inoltre è imposto il tributo di 10.000 ducati d'oro all'anno e la disponibilità di 300 lance per aiutare eventualmente il papa in lombardia. La votazione in consiglio ha avuto solo 7 voti contrari.

(HB) Bologna compera da Ugolino di Savignano i castelli di Serravalle e Monte Budello, persi durante la guerra contro i bretoni.

(HB) Vanno dal papa per notificargli l'accettazione delle condizioni Paolo da Castel S.Pietro, il cavaliere Alberto Galluzzi, il dottore Andrea Bovi ed il mercante Giovanni Leoni.

(FB) Modifica dei rapporti tra città e chiesa: la città ottiene nuovamente l'autogoverno ed il vicario papale non ha più poteri assoluti.

(SB) Il 4 luglio 1377 avviene un accordo tra il governo bolognese e la S.Sede che riconosce l'autonomia dei bolognesi e nomina come vicario di Bologna Giovanni da Legnano, dottore dello studio e canonista di fama europea.

(21) I frati di S.Domenico iniziano a costruire la cappella gotica del Santo, cappella che sarà finita tra circa 40 anni.

(AP) Viene distrutto dai bolognesi il castello di Pianoro.

(MP) Vengono erette cancelle tra porta Galliera e porta Mascarella riciclando materiali derivati dalla demolizione della fortezza del Pratello.

(G7) Sorge il palazzo dei capitani della montagna a Cutigliano.

(VO) L'ospitale di Castel di Casio, ubicato fuori delle mura del castello, dipendente dal monastero di Pratum Episcopi che ne elegge il rettore, è ricordato nell'elenco delle chiese della diocesi di Bologna.

(TO) Giovanni Lapi (o De Lapis), giureconsulto di grande fama, diventa docente all'università (e lo rimarrà fino al 1396).

1378

(FI) Viene iniziata una nuova porta di Castiglione accanto alla vecchia.

(HB) Il vescovo di Venezia, assieme ad un altro vescovo, viene a Bologna per prenderne possesso per conto del papa. Di giorno risiedono nel palazzo del podestà, di notte in S.Domenico. Dopo 2 mesi se ne vanno.

(HB) Muore Gregorio XI ed è papa Urbano VI. Vanno a Roma ambasciatori a rendere omaggio e tra questi: Gerardo Conforti, Egano Lamberti, Bartolomeo da Saliceto, Dino Ostesani.

(HB) Il governo di Bologna è composto da 8 anziani, 1 gonfaloniere di giustizia e 16 massari e gonfalonieri delle arti.

(HB) Una legge impedisce nuovi dazi a chi volesse impiantare stabilimenti per la produzione e lavorazione della lana.

(HB) Supposta congiura, ma il beccaio Francesco Bentivoglio muore sotto tortura senza rivelare nulla.

(HB) 29 cardinali ordinati da papa Urbano VI tra cui il bolognese Bartolomeo Mezzavacca.

(HB) Dopo una rivolta, vengono riconquistati i castelli di Cento e di Pieve di Cento. Viene costruito un fortilizio per evitare dispiaceri con i vicini di Ferrara. Hanno partecipato alla spedizione Pietro Canetoli e Biagio Mezzavacca.

(HB) Pietro Canetoli e Nicolò di Ligo Lodovisi sono eletti cavalieri del comune di Bologna.

(HB) Il nuovo vescovo è Filippo Carafa di Napoli.

(OT) Si parla della chiesa di S.Lorenzo de Arviliano, in quel di Verzuno.

(OT) Sappiamo che Vigo è parrocchia.

(SN) La chiesa di S.Niccolò di Granaglione compare nel campione delle decime vescovili.

(S6) Entra negli statuti dei vari collegi la consuetudine di riunirsi in S.Pietro, così come per l'esame di laurea, sempre fatto in S.Pietro o nell'Arcivescovado.

(D1) E' documentata la chiesa di S.Teodoro (che comunque esiste già dalla fine del 13ø secolo, vedi anche 1300) presso Minerbio.

(D1) Esistono i decimari.

(F6) Viene ricordato negli elenchi ecclesiastici l'ospitale di S.Michele Arcangelo nel plebanato di Pitigliano, mentre la chiesa parrocchiale di S.Giacomo di Bombiana (Castel Leone) si trova nel plebanato di Sùccida.

(F6) Viene anche ricordata, nel plebanato di Sùccida, una ecclesia Sancti Iacobi de Corvella, forse dipendente dalla comunità di Capugnano.

(F6) Viene ricordato negli elenchi ecclesiastici l'ospitale di S.Giovanni Battista di Casio, sia la chiesa, sia lo xenodochio annesso.

(MP) Leonardo Giovanni Casari paga la costruzione tra la porta di S.Mamolo e la porta di Castiglione, col solo compenso di una lapide a memoria, una serie di contrafforti e di arcate a rinforzo del muro ed in sostituzione del vecchio cammino di ronda in legno.

(MP) Vengono costruite 17 cancelle tra porta Maggiore e porta S.Stefano. La spesa è sostenuta dalla parrocchia di S.Maria degli Alemanni. Una lapide del 7 giugno lo ricorda.

(MP) Giovanni Casali paga la costruzione di tre cancelle (ed una lapide lo ricorda).

(MP) La porta di Castiglione viene privata del dongione superiore.

(G4) La chiesa di Pieve del Pino viene chiamata S.Ausiani.

(G4) Nel decimario si legge S.Ausiani o S.Auxiani, tra le altre informazioni.

(G4) La chiesa del castello di Brento è intitolata a S.Zeno o Zenone.

(CA) Il catalogo delle chiese rivela a Bargi due chiese con santi titolari Giacomo e Crtistoforo (con distinte tassazioni) (dai primi anni della seconda metà del secolo successivo, risulta un'unica chiesa dedicata ad entrambi i santi).

(VO) Nella pieve di Pitigliano (oggi Affrico) esiste un terzo ospitale, oltre a quelli di S.Michele e S.Biagio, definito hospitale Sancte Rayne de Sassana de Rocha Pidigliani (situato dove oggi esiste l'oratorio delle Sassane).

(VO) Gli elenchi delle chiese della diocesi di Bologna includono un ospitale nel pievanato di Sùccida detto ecclesia Sancti Jacobi de Corvela.

(VO) Da quest'anno è obbligatorio un esame di addottoramento per l'esercizio dell'arte medica, per i soli phisici, per togliere scandala et graviora pericula, que actenus sunt secuta et cotidie de novo emergere videmus.

(PM) Pietro di Mattiolo viene eletto parroco di S. Michele del Mercato di Mezzo.

1379

(HB) Il nobile Alberto Galluzzi è eletto comandante dell'esercito cittadino.

(HB) Il comune compera da Nicolò Pepoli l'edificio che sarà della Gabella Grossa.

(E5) Don Giovanni, parroco di Burzanella, denuncia al capitano di Casio i propri parrocchiani per rivendicare robe e soldi. Segue una lite che gli costa parecchio.

(MP) Viene iniziata la ristrutturazione della porta di Castiglione, che verrà però ultimata solo nel 1403.

(W2) Biagio Pelacani da Parma, filosofo, matematico, astrologo, indegna logica, filosofia e astrologia e commenta brani di Albumazar di cui accetta la dottrina relativa all'oroscopo, dottrina ritenuta sacrilega per la Chiesa.

(W8) E' ultimata la ristrutturazione delle mura di Budrio, ristrutturazione iniziata nel 1363.

(CA) 24 maggio, capitanato della montagna: è documentato il forno come di proprietà privata (mentre per tutto il Duecento tutti i forni risultano essere di proprietà comunale).

(CA) 26 febbraio (rogito di Francesco Petrucio): in Castel di Casio il capitano della montagna ordina al massaro, ai consigleri e agli uomini adunati in generali consilio nella chiesa del borgo di sostituire la copertura in legno delle case con altra in laterizio onde ne propter earum causa, ignis in dicto castro possit acendi.

(CA) Aprile: in Castel di Casio, entro il castrum et intra ipsius fortilicii esistono ben 20 (venti) domus palleis vel canella copertas, di cui il capitano comanda la ricopertura in laterizio o in lastre.

(CA) Maggio: il comune di Bologna fa dire al capitano della montagna dal massaro di Castel di Casio che detto capitano non molesti più predictos domus copertas paleis vel canellas habitantes, il tutto a causa di una protesta degli abitanti di Castel di Casio.

1380

(FI) Viene abbassata la torre dei Brancucci in via S.Vitale (Ger.)

(HB) Un conte di Bruscolo vende il castello a Bologna, esautorando gli altri fratelli.

(HB) Viene costruito il castello d'Argile con un mulino.

(S8) ? L'inglese Henry è rettore degli studenti di legge.

(SB) Inizia a Bologna la coniazione di monete d'oro, secondo la lega del ducato veneziano, ovvero in oro purissimo. La prima emissione fu di 30.600 pezzi da gr. 3.55 l'uno con la scritta "Bononia Docet".

(53) Guidinello degli Alberti si impadronisce di Castiglione dei Gatti.

(E6) La norma relativa al pagamento ai docenti viene estesa a tutta la classe docente,

(14) 6 giugno: il castello di Bruscolo viene venduto onerosamente a Bologna da un conte Alberti.

(MP) Altri archi tra porta Galliera e porta Mascarella vengono costruiti a spese degli abitanti della zona.

(W3) E' papa Urbano VI: Bologna emette la prima moneta d'oro (in seguito sulla moneta d'oro S. Petronio spodesterà S. Pietro e comparirà la scritta Bononia docet sul bolognino d'oro, mentre su quello d'argento c'è la scritta Bononia mater studiorum).

(CA) La contessa Caterina dei conti Alberti, presso la residenza di Mogone, rivendica diritti feudali da coloro che ella chiama ancora suoi fideles di Camugnano (e quindi cittadini bolognesi). Bologna, cede, per paura di una generale insurrezione dei ghibellini della montagna, ed ordina al proprio capitano in Casio di non contrastarla.

(CA) Monstra (Ispezione per verificare armamento della guarnigione, stato dei fortilizi e delle munitiones) a Stagno fatta dal capitano della montagna che rileva un discreto armamento, ma anche la necessità di riparare una parte delle mura e del muro palacii superioris sede degli ex nobiles stagnensi. Le riparazioni vengono affidate ad un mastro muratore del posto, tale alberto Guidotti. Vengono registrati 11 uomini con tutti i dati, compresa paternità e maternità (cosa questa assolutamente eccezionale), oltre ai connotati fisici. La manutenzione della rocca di Stagno è a carico di tutti i comuni soggetti al capitanato di Casio.

(TO) Gualengo Ghisilieri muore guidando l'esercito bolognese alla conquista di Pieve di Cento.

(TO) Ugolino Ghisilieri, durante la guerra tra Genova e Venezia, combatte per quest'ultima ed è a capo di una squadra di chioggiotti.