Borgo delle Casse, dal I volume delle "Cose Notabili..." di Giuseppe Guidicini, con le correzioni di Luigi Breventani

Il Borgo delle Casse comincia in Strada S. Felice e termina nella via dietro Reno.

La sua lunghezza è di pertiche 88, 09, e la sua superficie di pertiche 157, 58, 8.

Nel 1256 si pubblicavano i bandi in bocca del Borgo di S. Lorenzo davanti la casa di Silvestro da Tizzano. Un rogito di Giacomo di Rolando Fantuzzi delli 19 dicembre 1356 tratta di una casa in contrada detta la punta di Morando sotto la parrocchia di S. Lorenzo Porta Stiera. Quantunque si sappia che del 1256 questa strada si conoscesse per Borgo Casse, tuttavolta si crede che del 1356 potesse dirsi via Punta di Morando, e ciò si congettura dal ponte sul canale di Reno, che resta alla fine di questa strada, conosciuto per ponte del Morando, e dalla specie di punta che fa lo stabile verso S. Felice, che di vide la strada delle Lamme da questa.

Borgo delle Casse a destra entrandovi per Strada S. Felice.

NN. 1338, 1339, 1340. Stabile dei Capacelli. Marcantonio, e fratelli, e figli di ser Dario del fu Mauro Succhio de' Capacelli comprano da Pompeo, Filippo, e Marsilio di Gio. Andrea Sega, e da Pantasilea di Cesare Principi dal Medico vedova di Gaspare Sega, una casa grande sotto S. Lorenzo di Porta Stiera nel Borgo delle Casse. Confina la via da tre lati (Borgo Casse, Belvedere di S. Felice e Belvedere di Borgo Casse) e gli eredi di Valterotto Bianchi. Per L. 4500. Rogito Gio. Battista Ostesani, e Giacomo Boccamazzi delli 24 novembre 1596.

1592, 28 maggio. Compra Marcantonio, e Gio. Battista di Girolamo Capacelli, da Vincenzo di Francesco Facci, forse successore Bianchi, una casa sotto S. Lorenzo di Porta Stiera nel Borgo delle Casse. Confina i compratori, e i Spontoni, per L. 3800. Rogito Angelo Facci. Questa era la casa già di Valterotto Bianchi.

Bisogna aggiungere che li 14 ottobre 1522 Dario Capacelli aveva comprato da Leonardo Aldrovandi una casa con orto sotto S. Siro, in confine dei successori di Marsilio Tagliaprede, e di Belvedere, per L. 3250. Rogito Francesco Bruscoli. Potrebbe essere che il Belvedere che qui si annunzia fosse il Belvedere di S. Felice, a cui corrisponde la parte posteriore delle case Capacelli nel Borgo delle Casse.

Nel 1617 la casa di Virgilio Saraceni sotto S. Lorenzo di Porta Stiera nel Borgo delle Casse, confina detto Borgo, gli eredi di Bartolomeo Baldi, e di Paolo Torri, uno stradello, ed altri. Rogito Francesco Gulfardi.

I Capacelli vengono da Pietro Succhi alias Capacelli da Gaggio di Montagna. Dario, o Paris di lui figlio, fu notaro, e portò la famiglia a Bologna. Il capitano Claudio di Dario morto in Siena del 1556, la nobilitò, ma finì in Girolamo di Marcantonio di lui nipote che testò il 6 agosto 1589, e morì lasciando una sola figlia Ippolita maritata in Silvio Albergati, al quale portò eredità e cognome, e morì in settembre 1622.

Passata questa casa agli Albergati, questi l' 8 maggio 1598, la concessero senz'affitto, e finchè si fossero definitivamente costituite, alle Suore Terziarie di S. Francesco, che vi rimasero fino all' anno 1632 circa, passando poi nella Nosadella, NN. 635 e 636.

1802, 9 settembre. Compra Antonio Barzocchini dal marchese Luigi Albergati due case marcate coi numeri 1339 e 1340, nel Borgo delle Casse sotto S. Lorenzo di Porta Stiera, per L. 6500. Rogito Giuseppe Vasuri.

Si passa Belvedere del Borgo Casse.

N. 1341. Casa detta del Crocifisso, che li 26 agosto 1611 era di Marsilio Sala, come da rogito di Giacomo Pozzi. Si dice essere sotto S. Lorenzo di Porta Stiera nel Borgo delle Casse, in confine di Ercole e fratelli Cavazza, e di due vie. Del 1715 era dei Padri di S. Salvatore, poi del sacro altare della Vita.

N. 1342. Li 26 agosto 1611 era dei fratelli Cavazza. Del 1715 era di Antonio Marchesini, e ultimamente dei Casarini.

N. 1343. Casa di Gio. Battista d' altro Gio. Battista Curti, detta la grande, alla quale era unita l'altra detta piccola ad uso di stalla corrispondente al Belvedere di S. Felice. La grande è posta in Borgo Casse sotto S. Lorenzo di Porta Stiera, in con fine dei Rovegli e dei Cavazza. Rogito Antonio Bertolotti delli 20 gennaio 1662, valutata L. 8000. Dei Curti furono eredi Gio. Battista e Giuseppe Colonna. Fu poi del 1715 di Benedetto Rubini, e ultimamente dei Monti.

N. 1344. Casa del celebre Marcello Malpighi medico d'Innocenzo XII, nato in Crevalcore li 10 marzo 1628, morto qui li 28 novembre 1694, i di cui nipoti D. Alessandro e Giuseppe dilapidarono in poco tempo tutta la sua eredità. Fu poi acquistata dal mercante spazzino Tommaso Mattioli, poi dal dott. Francesco Simoni. Ultimamente era dei Filippetti di Cento.

N. 1346. Stabile che fu dei Padri di S. Francesco, poi del dott. Accursi Iuniore, indi dei Candellieri. Nella facciata vi è murato un rosone scolpito in macigno, che dicesi indichi la continuazione del vicolo, che si dirà trovarsi di dietro il N. 1323 di questa strada, e che terminava in Belvedere di S. Felice. Pretendesi che detto vicolo si chiamasse Rosalba.

Si passa la via Maggia.

NN. 1347, 1348. Stabile dei Foschi, poi dei Galvani, forse in causa di Barbara Foschi madre del rinomato medico dott. Luigi di Domenico Galvani autore del galvanismo, ed in questo morto il 4 dicembre 1798.

N. 1358. Casa dei Seghizzi, poi di Gregorio Benati.

Borgo delle Casse a sinistra entrandovi per Strada S. Felice.

N. 1331. Casa dei Gianmattei, poi dei Lanzerini, che passa nelle Lamme.

NN. 1330, 1329. Casa dei Foresti anche del 1715, che comunica nelle Lamme.

N. 1323. Casa Modenesi, poi Ferrari, ultimamente degli Albertini da Crevalcore. Di dietro a questa casa termina il vicolo chiuso vicinale detto Rosalba, che ha principio nella strada delle Lamme fra i numeri 338 e 339 e terminava in Belvedere (vedi N. 1346 di questa strada).

N. 1315. Casa dov'è un' Annunciata in rilievo nella facciata, che fu dei fratelli Bonini architetti.

N. 1313. Casa della famiglia da Tizzano, o Tizzani, detti nobili da Tizzano, geremei di partito, davanti la qual casa, mentre la godeva Silvestro da Tizzano notaro, si pubblicavano i bandi nel 1256. Appartenne ai Codebò o Codibò (alias capite bovo) antichi, da non confondersi coi moderni. Bartolomeo d' Antonio che viveva alla fine del XIV secolo si diceva dal filatoglio. L'ultimo Codebò fu Luigi del cav. Giuseppe morto il 2 maggio 1748. L'eredità passò ai Guidalotti di Cartoleria Nuova. La casa grande fu stimata L. 10900, e la casa annessa posta in Borgo Lorenzo L. 1100. Totale L. 12000. Nel 1715 questa casa era di Girolamo Rovinetti Pasqualini, l'ultimo dei quali fu Don Giuseppe morto arciprete della Pieve di Cento, che lasciò erede D. Pietro. Ultimamente era dei Baroni macellari.

N. 1327. Casa dei Schivazzappa, poi di diversi.

Si passa Borgo Lorenzo.

NN. 1309, 1308. Casa dei Giovanetti, che è la quarta dopo il predetto borgo, composta di vari stabili. Era del ramo di Marsilio. Confinava a levante colla via del Borgo delle Casse, a ponente con Giuseppe Macchiavelli, a mezzodì con Giulio Mignani, e Paolo Cremonini in parte, e in parte coll' ospitale di S. Francesco, ed a settentrione con beni degli ospitali di S. Biagio e della compagnia della Trinità. Luigi e Ferdinando del dott. Girolamo Giovanetti la vendettero li 18 agosto 1744, rogito Gioseffo Antonio Gaetano Botti, per L. 9000, a Filippo del fu Cesare Gennari depositario del Reggimento, morto in agosto 1752, che lasciò eredi le sole figlie, una delle quali maritata nell'avvocato Gio. Magnoni che ebbe in sua porzione questa casa. Porzione dell'orto era enfiteutico del Collegio Montalto, al quale pagavasi una libbra di cera ogni anno. Nel 1715 era dei Ghelli, poi del dott. Zanetti, ultimamente dell' ex canonico renano D. Borghi.

Aggiunte

1479, 20 gennaio. L'eredità di Filippo del fu Gio. Felicini aveva casa sotto San Lorenzo di Porta Stiera nel Borgo Casse, ad uso di macinar olio. Rogito Francesco Ghisilieri.

1530, 14 febbraio. Francesco del fu Cristoforo Tanari detto il Rosso del ramo da S. Domenico dà in permuta ad Anselmo e fratelli Bedazzi notari, una casa in Borgo delle Casse sotto S. Lorenzo di Porta Stiera, in confine di Annibale Beccarini di sopra, di Carlo Bazzoni e de' suoi eredi di sotto, e di Annibale beccaro di dietro. Rogito Andrea Buoi.

1595, 5 marzo. Compra Gio. Maria Monelli da Alessandro e fratelli Manzini alcune case nella via del Borgo delle Casse, per L. 6200. Rogito Gio. Battista Rossi.

1611, 26 agosto. Marsilio Sala aveva casa sotto S. Lorenzo di Porta Stiera nel Borgo delle Casse, in confine di Ercole e fratelli Cavazza, dei Tovagli, di detta via, e di quella di Belvedere. Rogito Giacomo Pozzi.

1637, 7 agosto. Casa del fu Virgilio Saraceni, con stalla, teggia, sotto S. Lorenzo di Porta Stiera. Confina gli eredi di Bartolomeo Baldi e di Maria Paolo Torri, ed uno stradello vicinale. Rogito Gio. Maria Uccelli e Francesco Gulfardi. Il detto Virgilio morì nel 1637 lasciando erede Laura sua sorella, alla quale sostituì Girolamo suo figlio naturale, e questi morendo senza figli sostituì Gio. Paolo Mezzadri figlio di Sforza, e di Antonia Saraceni sorella del testatore, nel qual Mezzadri restò consolidata l'eredità di detto Saraceni. Si noti che la suddetta casa deve essere a sinistra del Borgo delle Casse andando verso il canale di Reno.