Carbone (di)

Discesero, insieme con gli Andalò, da Alberto conte di Bagnacavallo vivente al principio del secolo XI, il cui nipote Carbone (1080) diede il nome a questa famiglia. Da lui discesero eziandio i Marescotti, i Bernardi, gli Alluserii, gli Arriverii, i Lugarelli, i Carbonesi, i Mazzi, i Lovelli, i Nasi, i Brigadani e i Bonfantini (1).

Allorchè Enrico V imperatore sceso in Italia si fermò a Governolo per riordinare il nuovo dominio e per raccoglier. l' eredità della contessa Matilde, e là accorrevano da ogni parte principi e nobili (1116), v'andarono gli oratori bolognesi e Witerno dei figli di Carbone col nipote Rolando. Ugo è uno dei nove treguani menzionati in una carta del 1165 e la costoro famiglia seguì parte lambertazza (2). Raniero aveva nove servi della gleba nel 1257. Rolando contribuì a far ricuperare al comune (1304) alcune terre, ch'erano state occupate sotto pretesto che fossero della chiesa. Alberto andò ambasciatore a Ferrara, in Romagna e a Firenze, ed ebbe incarico di rendere nuovamente navigabile il canale che mette a Ferrara (3).

Quando Romeo Pepoli fu proscritto co' figli come nemico della libertà, del popolo e della città, vennero altresì banditi quali suoi partigiani Pietro e Alberto de' Carboni (1321). Dovettero subire ugual condanna anche Corsolino, Carboncino e Pietro poichè ne furono liberati nel 1328 (4). Si perdono le tracce de' figli di Carbone in un Giacomo di Gerardo che fu anziano nel 1355.

La torre loro sorse dopo il 1120 (5) e apparteneva nel 1389 al suddetto Gerardo di Carbone, secondo che si ha da un libro di sentenze spogliato dall' Alidosi (6). Era situata in via Gorgadello nella parocchia di s. Maria degli Oselletti. Pare quindi sia quella che sorgeva in via Pini, già Gorgadello, nella casa n. 1756 detta la torre, e contenente veramente una torre, come si ha da instromenti di compra del 1465 e del 1505 (7). Non è a tacersi però che altre strade furono chiamate anticamente Gorgadello.

(1) Savioli, Ann. v. 3, pag. 36.

(2) Savioli, Ann. v. 1, pag. 165, 354; v. 5, pag. 560.

(3) Ghirardacci, Hist. v. 1, pag. 539, 573; v. 2, pag. 103, 122.

(4) Savioli, Ann. v. 1, pag. 91.

(5) Savioli, Ann. v. 1, pag. 91.

(6) Vacchettino ms. 484.

(7) Guidicini, Cose not. v. 4, pag. 96.