Vetrana (da)

Cattani del paese omonimo nel 1117. Benno intervenne alla dedizione degli uomini e dei castelli di Badalo e di Battidizzo fatta al comune nel 1164. Bernardo, console nel 1165, 1174 e 1181 fu di coloro che nel 1165 ricevettero pel comune in accomandigia il castello e gli uomini di Triforce (1). Guidando, insieme con un altro console, l' esercito bolognese e dei confederati scacciò gl' imperiali che assediavano il castello di san Cassiano, poi lo distrusse, vedendo forse di non poterlo tenere (1174). Bonromeo di Guido andò alla crociata sotto la condotta di Baruffaldino Geremei. Azzo e Berardo ebbero soltanto tre servi. Giovanni era nel 1271 con le schiere dei militi e de' popolani bolognesi che, avendo socii i Ravennati, sconfissero i Veneziani al Po di Primaro, togliendo loro tende e bagagli. Ma, venuto a morte per ferite pochi dì appresso in Ravenna, la preda di lui e degli estinti suoi compagni, quivi condotta, fu chiesta minacciosamente dal comune di Bologna. Un altro Giovanni andò l'anno dopo pel comune, ed a preghiera d' Obizzo d' Este, compagno e intercessore degli ambasciatori di costui a papa Gregorio (2).

I da Vetrana composero nel 1177 con i Carbonesi loro nemici, per interposizione di alcuni ottimati; e Marchesello di Rolando da Vetrana e Pietro de' Carbonesi giurarono per sè e per i loro consorti la difesa reciproca, il divieto d'imparentarsi con famiglie che alle loro non fossero amiche e l' erezione a spese ed uso comuni d' una torre alta almeno venti ponti in porta san Procolo, nella tubata di Marchesello presso Rodolfo da Vetrana, siccome ho narrato distesamente dicendo dei Carbonesi. L' alleanza con costoro dimostra che i da Vetrana erano potenti, ma è singolare che allora e poi seguivano la parte guelfa per asserzione del Savioli (3), mentre che i Carbonesi erano de' primari ghibellini.

(1) Instrut., pag. 193.

(2) Ghirardacci, Hist. v. 1, 93, 120. Muratori, Ann. v. 11, pag. 427. Savioli, Ann. v. 3, 608; v. 5, 455.

(3) Ann. v. 3, pag. 364; v. 5, pag. 60.