N.2438

Stabile della Mensa dove i fornari si radunavono quantuque non avessero più compagnia d’arte dal 4 gennaio 1603 in cui fu sopressa per Senato Consulto del precedente giorno. Il decreto fu intimato al massaro Bernardino Galoni, per cui fu chiusa la loro residenza posta da S. Michele del Mercato di Mezzo e i suoi statuti, atti, libri, sigillo consegnati al Gonfaloniere Camillo Gozzadini.

I più antichi statuti di quest’ arte datano dal 1405 riformati li 7 aprile 1553.

Esisteva per altro questa corporazione sotto la data 10 giugno 1305 come da un decreto del Consiglio, Popolo, Anziani e Consoli, del Comune di Bologna nel quale si concedeva agli uomini dell’arte dei fornari di poter comprare, e mercantar biade per il Comune di Bologna sino alla quantità di L. 300 senza verun aggravio e impedimento per servizio del medesimo, rogito Lorenzo di Michele. Vedi Altabella.

Dopo la sopressione hanno tentato nel 1614, 1623 di riordinarsi in Società, ma il Senato non glielo concesse.

Nel 1722 i fornari da scaffa stesero alcune regole, o capitoli sopra il buon esercizio della loro professione i quali furon approvati li 27 marzo del predetto anno dal legato Ruffo.

Li 3 gennaio 1731 supplicarono il Senato per la reintegrazione della propria arte ma si arrivò all’ epoca della soppressione di tutte le Società d’ arti e i fornari non eran ancora stati esauditi. Vedi via Altabella.