N.93

1281, 15 agosto. Otta, moglie del fu Saviolo, e figlia di Gio. Quattropani, vendette una casa merlata posta sotto S. Gervasio, presso il monastero di S. Gervasio. Rogito Domenico Tolomei.

1496, 5 febbraio. Giovanni di Baldassare dell' eccellentissimo medico Zoanetti, vende ad Antonio di Paolo de Saraceno banchiere, una casa merlata con botteghe ad uso di sartore, di calzolaio, e di lardarolo, posta sotto S. Gervasio, in confine della Strada di S. Felice a mezzodì, del campanile di S. Gervasio a sera, di Giacomo da Muglio dal lato superiore verso la via pubblica, e degli eredi del fu Marsilio Giovanetti da due lati, e di un condotto di dietro. Per L. 1292, 6, 2 d'argento. Rogito Matteo di Girolamo de' Gessi della parrocchia de' SS. Pietro e Marcellino.

Assoluzione di Gio. Giovanetti a Paolo ed altri dei Saracini, del residuo prezzo di una casa venduta ad Antonio Saracini, posta nella via di S. Felice, vicino a S. Gervasio, antichissima abitazione dei Giovanetti, la qual casa fu venduta li 5 febbraio 1496, a rogito di Matteo Gessi, e di Delfino Landini.

1526, 12 luglio. Le suore di S. Gervasio danno in enfiteusi a Gio. Battista e fratelli Griffoni una casa e bottega presso il sagrato della loro chiesa, per annui soldi 25. Rogito Gio. Foscarari. Questa casa fu venduta a dette suore da Floriano da Saracino. Rogito Vitale Mantachiti. Era lunga piedi 30, e larga piedi 27 e oncie 4, posta presso il campanile e cimitero di S. Gervasio a sera, il convento a settentrione, e i Griffoni ad oriente.

1545. 1 aprile. Le dette suore danno in enfiteusi a Cosmo Maranini il suolo di una casa e bottega, presso il sagrato della loro chiesa per soldi 50 l'anno. Rogito Pietro Antonio Stancari. Il detto Maranini era successore di Gio. Griffoni, ed era speziale, e la detta bottega andava ad uso di spezieria.

Dalla tenuità del canone è chiaro che l'enfiteusi riguardava una porzione della casa, e quella solo che confinava col suddetto campanile.

1552, 17 maggio. Cosmo Maranini compra dalle suore di S. Gervasio parte di una corte per L. 200, e il suolo della casa e bottega, affittato per soldi 50 all' anno, per L. 400, assogettandosi di fare un muro divisorio, e concedendo che le suore possino fare la chiesa più verso la strada pubblica, nonostante che detta casa abbia il lume dal sagrato. Rogito Pietro Antonio Stancari.

1603, 18 luglio. Alessandro del fu Vincenzo Maranini vendette due case, due botteghe, e la metà di una terza bottega ad uso di spezieria, per L. 13920, a Gio. Pietro del fu Defendo Locatelli. Rogito Tommaso Francesco Maladrati.

1613, 18 luglio. Assoluzione data da Virginia Recordati, vedova del fu Alessandro Maranini, a Gio. Pietro Locatelli, del saldo della casa sotto S. Gervasio, vendutagli li 18 luglio 1603, per L. 13920. Rogito Francesco Maladrati.

Paolo Maranini lasciò erede Gio. Francesco Rota. Rogito Baldanza Vornetti delli 19 ottobre 1619.

Due famiglie Maranini si sono avute in Bologna, l'antica che abitò in queste casa e che ebbe il giuspatronato della Croce dei Santi, la moderna che pretende derivare dall'antica, ma senza prove, e solo con dati affatto incerti, e dubbi.

Alessandro di Vincenzo testò nel 1587 e 1607, lasciando erede Ercole Fava, forse per esser figlio di Laura Fava.

1647, 12 settembre. Compra Pietrantonio Davia dal dottor Girolamo Locatelli la metà di due case indivise col compratore, poste sotto S. Gervasio, e di un credito sopra il monte Annona, per L. 9875. Rogito Domenico Pita.

1662, 15 settembre. Compra Marcello, e nipoti Davia, da Gio. Pietro Locatelli, una casa grande con due altre annesse, tutte sotto un tetto, con quattro botteghe, più stalla, teggia, e rimessa dalla parte di S. Gregorio. Confinano il sacrato di S. Gervasio, il monastero di dietro, i beni Canobbi, Biagio Fantelli, Sebastiano Rolandi, e i Piazzi. Per L. 30000. Rogito Carlo Vanotti.