Collegio di Spagna (Via)
Via Collegio di Spagna.
Da via Barberia a via Saragozza.
Quartiere Saragozza.
Prima documentazione dell'odonimo: 1692 (Strada del Collegio di Spagna).
Gli autori più antichi compresero questa via in via Saragozza (Zanti, Banchieri), almeno fino alla confluenza con via Belfiore.
Il primo autore ad indicare chiaramente questa via con una identità a sé stante fu il Mitelli (1692) che usò l'odonimo Strada del Collegio di Spagna.
Ancora nel 1743 ll Salaroli la comprendeva in via Saragozza, ma ormai stava entrando nell'uso comune via del Collegio di Spagna, visto che già il Monari (1745) la descrive così, seguito da tutti gli altri autori, e arrivando a noi senza mutamenti.
Il tratto dalla confluenza di via Belfiore a via Barberia fu considerato da alcuni autori parte di via Belfiore, da altri parte di via Collegio di Spagna, da altri ancora fu ignorato. Solo il Banchieri sembrerebbe avere esplicitamente distinto questo tratto di strada con un proprio nome: Dalla Cros di Sant, che fa riferimento alla Croce dei Santi , una delle quattro croci petroniane, che era posta dove confluiscono le attuali vie Collegio di Spagna, de' Carbonesi, Barberia e Val d'Aposa.
Il Catasto Gregoriano del 1835 indica chiaramente che via Collegio di Spagna coincide nell'estensione con l'attuale e tale è rimasta fino ad oggi.
Il nome della via fu originato dal Collegio di Spagna, costruito tra il 1365 ed il 1367 per volere del cardinale Egidio Albornoz, che volle creare qui un istituto ad uso degli studenti spagnoli.
Fonti citate in questo articolo.
Zanti: Nomi, et cognomi di tutte le strade, contrade, et borghi di Bologna, di Giovanni Zanti pubblicato nel 1583.
Banchieri: Origine Delle Porte, Strade, Borghi Contrade, Vie, Viazzoli, Piazzole, Salicate, Piazze, e Trebbi dell'Illustrissima Città di Bologna con i loro Nomi, Pronomi, e Cognomi, di Camillo Scaligeri della Fratta (pseudonimo di Adriano Banchieri), pubblicato da Clemente Ferroni nel 1635.
Mitelli: Bologna in pianta, città del Papa, famosa pianta di Agostino Mitelli, pubblicata nel 1692.
Taruffi: Antica fondazione della città di Bologna degnissima madre di studj, di Gianandrea Taruffi, pubblicato nel 1738.
Salaroli: Origine di tutte le strade sotterranei e luoghi riguardevoli della città di Bologna di Ciro Lasarolla (Pseudonimo di Carlo Salaroli), pubblicato nel 1743.
Monari: Città di Bologna posta in pianta in esatta misura con la distinzione de portici che sono in essa, Pianta di Gregorio Monari, pubblicata nel 1745.