Giobbe (Vicolo San)

Vicolo San Giobbe.

Da via de' Giudei a vicolo Tubertini.

Quartiere San Vitale.

Prima documentazione dell'odonimo: 1636 (Via di San Giobbe).

Oggi il vicolo san Giobbe è composto di due brevi tratti di cui il primo da via de' Giudei da est a ovest ed il secondo, ancora più breve, da sud a nord fino a vicolo Tubertini.

In passato però, il vicolo San Giobbe, dopo il primo tratto, girava a sud, in un tratto ora aperto solo al traffico pedonale ed alla sua destra erano due vicoli di cui uno ancora aperto che, anche se senza nome, serve di accesso da via Guglielmo Oberdan alla Galleria Acquaderni, ed era noto come Purgatorio. Il secondo pure sfocia in via Guglielmo Oberdan, ora è chiuso con cancelli alle due estremità, ed era noto come Limbo. Sia Purgatorio sia Limbo sono descritti nella scheda della Galleria Acquaderni a cui si rimanda.

Il secondo tratto descritto sopra (da sud a nord) era compreso nel vicolo Tubertini, già Voltone dei Tubertini.

Il Guidicini (II, 241) chiamò arbitrariamente via di Fianco a San Giobbe, il tratto da est a ovest e via di San Giobbe l'altro tratto da nord a sud, che arrivava al Limbo. Arbitrariamente perché, come egli stesso scrisse, la via di Fianco a San Giobbe non aveva lapidetta, ovvero era compresa in via di San Giobbe, come si evidenzia anche dal Catasto Gregoriano del 1835.

La via di San Giobbe prese il nome dall'ospedale e compagnia di San Giobbe (il cui oratorio è compreso oggi nella Galleria Acquaderni) dove venivano curati i sifilitici.

L'odonimo San Giobbe fu documentato per la prima volta dall'Aretusi (Via di San Giobbe), e, con l'eccezione del Taruffi che identificò questo vicolo probabilmente come via dietro alla Chiesa di San Gabrielle (85), fu l'unico usato dagli altri autori.

Con la riforma toponomastica del 1873-78 divenne vicolo di San Giobbe.

Fonti citate in questo articolo.

Aretusi: Origine di Bologna. Pianta di Bologna di Costantino Aretusi, pubblicata nel 1636.

Taruffi: Antica fondazione della città di Bologna degnissima madre di studj, di Gianandrea Taruffi, pubblicato nel 1738.

Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de' suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).