N251-252(7,9)

Dalle Cose Notabili di Giuseppe Guidicini.

Chiesa e convento di monache Agostiniane delle della SS. Concezione. Ripetevano, secondo il Masina ed altri autori, la loro istituzione da quattro monache venute da Modena nel 1529, le quali per tre anni ebbero ricovero in una casa di dietro le mura del Vescovato, poscia nel 1542 passarono in Saragozza, e dicesi comprassero la chiesa di Santa Maria della Concezione da loro ingrandita nel 1574, dove fissarono la loro dimora sotto la regola di Sant'Agostino.

L'orto del già convento era di Tav. 135.

Non avendo alcun appoggio tutto questo racconto, e d'altronde trovandosi notizie che lo distruggono, almeno in quanto alle date, cosi esporransi qui i fatti che comprovano da tutt'altra origine derivare l'inauguramento del suddetto convento.

Li 30 ottobre 1508 avendo il Governatore di Bologna, Lorenzo de Flisco, assegnato a Francesca e Cassandra fìglie di Giovanni di Fantuzzo Fantuzzi e di Maddalena Preti (lo stesso che nel 1447 con Romeo Pepoli congiurò contro Sante Bentivogli, e si ritirò a Castel S. Pietro, di dove chiamò in aiuto Carlo re di Napoli, e che nel 1489 fu del numero dei Riformatori) viventi nel nuovo monastero di Santa Maria della Consolazione, la metà di una casa con torre, posta sotto la cappella dei Santi Sinesio e Teopompo, presso la via pubblica da tre lati, presso i beni di Avoglio e dei Gargiaria, in vista della loro povertà lor fa pure donazione dell' altra metà di detta casa a condizione che la torre annessa non potesse distruggersi in alcun tempo. Questa metà spettava a ser Domenico Fabruzzi ribelle, confiscatagli dalla Camera.

Li 11 marzo 1510 le suore di Santa Maria della Consolazione comprarono da Filippo di Antonio Roffeni una casa con orto grande e stalla, sotto le Muratelle in Saragozza, in luogo dello il Torresotto, per L. 1750.

Dunque quelle monache che stavano dietro le mura del Vescovato, esistevano sotto il titolo di Santa Maria della Consolazione prima del 1508, e nel 1510 acquistarono una casa presso il Torresotto in Saragozza, dove non si dice che vi esistesse la chiesa di Santa Maria della Concezione, sulla quale non si ha alcuna memoria, e nemmeno di tradizione; quindi è più probabile che le monache l'edificassero quando fissarono la loro residenza nella casa dei Roffeni.

1568, 30 maggio. Queste monache comprarono da Bartolomeo delli Preda una casa sotto la parrocchia delle Muratelìe in Saragozza, presso il convento, presso Vincenzo e Andrea Gambacorti, e presso certo Bordello nella parte posteriore. Rogito Oldrado Garganelli.

1579, 5 luglio. Acquistarono da Gio. Pietro del fu Oliviero Casolani una casa sotto le Muratelle in Saragozza, per L. 3150. Rogito Oldrado Garganelli.

1635, 2 maggio. Comprarono dal dott. Marsilio e Marco Tullio, fratelli Camuncoli, una casa in Saragozza sollo le Muratelle, per L. 8000. Rogito Giovanni Ricci.

Questo convento, che si estendeva fino alla via Stradelazzo colla sua clausura fu soppresso li 30 gennaio 1799. Tutto il fabbricato ed annessi fu comprato da Bernardo di Agostino Monti. Rogito Luigi Aldini delli 18 luglio 1799. Passò poi a certo Privati, il quale avendo trovata già unita la chiesa interna coll'esterna, permise che in quell'ambiente vi si recitassero commedie nel carnivale del 1808, e poscia vi si formasse un teatro di marionette, detto della Concezione. In seguito fu poi messo ad uso di bottega. L' ingresso alla chiesa esterna era laterale alla medesima, che aveva la direzione da ponente a levante.

Miscellanea: RISTRETTO DELLA STORIA DELLE CHIESE DI BOLOGNA E DI ALTRI STABILI (Notizie - per la parte antica - prevalentemente attinte da Bologna Perlustrata, di Antonio di Paolo Masini, Bologna, 1666, volume I

Santa Maria della Concezione.

Convento di suore Agostiniane.

Nel 1539 abitavano di dietro al Vescovato, e nel 1542 avevano una chiesa in Saragozza che l'ingrandirono nel 1575 dopo l' atterramento della vecchia Porta di Saragozza del secondo recinto.

Questo Convento fu sopresso il 30 gennaio 1799. Il locale fu daprima destinato per il fornitore del vino delle armate francesi, ma trovarono poi più adatto quello di S, Agostino.

La chiesa interna ed esterna ridotta ad un solo ambiente serviva per magazzeno da canepa al mercante Lolli.

In quel Convento vi fu inaugurato un teatro, da servire per i dilettanti, avendovi il proprietario addattato i mobili e utensili, che servivano prima pel teatro Taruffi da S. Giorgio.