Via Monari, dal III volume delle “Cose Notabili…” di Giuseppe Guidicini, con le correzioni di Luigi Breventani

Da Galliera al pilastro del portico De Buoi in piazza dei Spada.

Via Monari comincia dalla strada di Galliera, e termina nella via Cavaliera.

La sua lunghezza è di pertiche 57. 8 e la superficie pert. 126. 66. 7.

Questa strada si disse via dei Bocchi , via vistosa dei Bocchi, e via dei Pini dalle famiglie che vi abitarono.

La porzione di questa strada da Galliera fino alla via Malcontenti non chiamavasi via Monari, ma si disse via del Catecumeno, dalla casa del Catecumeno che era nell'angolo dei Malcontenti, e di questa Contrada e nel 1598 Porta di Valla. Rogito Lucio Faberio.

Via Monari a destra entrandovi per Galliera.

Si passa il Broglio dei Piatesi.

Si passa la via Malcontenti.

N.1670. Casa nell' angolo di questa strada con quella delle Donzelle che si crede quella del notaio Achille Canonici. Passò ai Fabri, e Achille Fabbri vendette li 25 maggio 1697 a Giovanni Monteceneri Desideri una Casa, con stalla sotto S.Giacomo de Piatesi nella via delle Donzelle. Confinava a levante la detta via, li Bolognetti a ponente, a mezzodì la piazzetta di detta Chiesa, e a settentrione la via pubblica.

Fu poi di Luigi Sarti rigattiere sotto il voltone della corda.

Si passa la via delle Donzelle.

N.1667. Stabile Boncompagni, poi Falconieri, indi Coralupi.

Si passa la via Buoncompagni.

N.1666. Parte posteriore del palazzo Boncompagni.

N.1665. Casa dei Mantacchetti acquistata li 29 agosto 1520 da Vincenzo di Gio. Battista Mantachetti mercante, e vendutagli dalla pia Opera degli Esposti, come succeditrice dell' Ospedale di S. Pietro per L. 4600. Rogito Cesare Panzacchi. Confinava a Oriente con Sigismondo Bocchi. Nel 1638 fu valutata L. 15133, poi del dott. Angelo Busi causidico che la comprò nel 1781 , che ne modernò la facciata e levò il cordone che si univa a quello del palazzo Boncompagni.

N.1664. Casa che fu delle Putte di S. Marta, poi del notaio Filippo Benucci la cui figlia erede sposò Gregorio di Iacopo Peletti di Domadosola in Val di Sesia nel milanese, li cui cognati o discendenti continuarono a possederla.

N.1663. Boncompagni poi Falconieri.

Si passa la Via Carbonara.

N.1662. Rimpetto al palazzo Bocchi; casa antica dei Bocchi, dicesi che sia stata di Matteo Ghisilieri , indi venduta al consultore Lorenzo Piella , ora di Giuseppe Micheli. Nell'angolo colla via Scadinara (Albiroli), vi era un mattonato, simile a quello dell' altro angolo che confina coll' altra via detta Carbonara in cima del quale vi era l'arma Bocchi, e sopra l'an.. 1472. Casa già Bocchi poi del conte Pirro Fava, poi Piella, poi di Giuseppe Micheli.

Li 23 giugno 1628 l' ornato permise al dottor di LL. Francesco Bocchi di dirizzare il muro della sua casa contigua all' antica casa dei Bocchi nella via che da settentrione a mezzodì va verso l'Arcivescovato occupando suolo proprio (cioè dalla via Monari alla via Canonica.

Si passa la Via Albiroli.

N.1661. Casa dei Pini, e dal Pino famiglia ricordata dagli storici nel 1249 con un Diatacora d' Albertino dal Pino. Paolo e Lorenzo di Giovanni furono autori di rami cessati amendue dopo la sesta generazione. Bernardo di Paolo dottor di leggi di S. Pietro, e Vicario delle monache morì li 21 marzo 1716 lasciando erede il Capitolo di S. Pietro, che vendette questo stabile posseduto dai Pini fino del 1516 al mercante Filippo Baratta morto il primo novembre 1774, le cui figlie, ed eredi Elisabetta in Alfonso dell' Avv. Iacopo Arnoaldi, e Teresa in Giovanni Battista Benucci la vendettero a Gaetano, e Can. Gioacchino Ambrosi, li 30 gennaio 1799 per L. 10500 rogito Domenico Govoni.

Nel 1798 si dice confinare a Ponente la via delle Donzelle (via Carbonara) a mezzodì, a levante con Vincenzo Tomba, a settentrione con la via Bocchi valutata L. 10,000.

N.1660. Gaspare Bocchi, li 11 aprile 1516 come da rogito di Giacomo Carlini vendette questa casa per lire 2485 al Padre Francesco di Filippo Parati di Crema che si stabili in Bologna nel 1497, e fu Cancelliere di Giovanni II Bentivoglio. Li 6 settembre 1635 questa casa valutata lire 22000 si dice confinasse colla via detta dei Bocchi di altra via dei Pini , e degli Orsi, rogito Domenico Ciamengi. Francesco del Cav. Filippo Parati testò li 2 marzo 1620 ultimo di sua famiglia. Nella divisione seguita tra Giulia nel sen. Alberto di Giovanni Gaspero Grassi, e Fulvia in Alfonso Trotti ferrarese poi nel marchese Paolo Scipione Magnani e in terzi voti col marchese Federico Mirogli di Ferrara sorelle, e figlie o piuttosto nipoti di Francesco toccò questa casa a Fulvia, dopo la quale si trova che appartenne al dottor Paolo Piella il quale li 4 Gennaio 1712 la vendette ad Antonio Arfelli. Si descrive per casa posta sotto S. Nicolò degli Alberi nella via che va al palazzo Bocchi, ora Piella, con due porte una in detta via Bocchi, l' altra di dietro nella via degli Alberi. Confina a settentrione colla via Bocchi, a mezzodì col detto vicolo in parte, e in parte il cortile dell'altra casa infrascritta di detto venditore successore Orsi, a ponente in parte coi beni del Can. Bernardo Pini e in parte coll' infrascritta casa piccola, e a levante col venditore successore Orsi.

1580. Compra Fulvia Cospi vedova di Filippo Parati, e Francesco Parati di di lei figlio, da D. Vitale Leonori una casa sotto sotto S. Nicolò degli Albari poco prima venduta al detto Leonori da Vincenzo e Girolamo dal Pino per lire 6000 rogito Grazioso Marchetti. La detta casa passò ai Lupari in causa di Fulvia Parati moglie di Paolo Scipione Lupari Magnani 1635 7 ottobre. Il marchese Paolo Scipione Lupari figlio d'Enea Magnani sposò Fulvia Parati, che gli portò in dote la casa sotto S. Nicolò degli Albari dei Parati.

Item, una casa piccola contigua alla suddetta di dietro in detta via degli Albari. Confina a mezzodì, e cioè davanti con detta via, a ponente, col Canonico Pini a levante, a settentrione colla casa grande. Più una stalla e rimessa presso la detta casa piccola, che già appartenne Diola Asinelli, per lire 13750, rogito Ignazio Uccelli. Fu unita all' altra casa in via Cavaliera, vedi detta via 1611.

Via Monari a sinistra entrandovi per Galliera.

Si passa la via dei Corichi.

N.1814. Casa che nel 1715 era di Giovanni Battista Zanolini, poi Gandolfi e Tommaso e fratelli Grazioli, e da questi rifabbricata nel 1783.

Si passa la via Malcontenti.

N.1671. Casa dei Muzzoli, vedi N. 1793 della via Malcontenti passò ai Purghi o dal Purgo, che alcuni han creduto della famiglia Leazari. Pietrantonio di Andrea fu Riformatore nel 1466. Alessandro di Annibale naturale leggittimato nel 1573 fu padre di Antonio che col suo testamento del 22 dicembre 1642 ordinò l'estrazione del suo erede fra gli esposti, che ebbe luogo nel 1642 a favore di un Giuliano Costantino morto nel 1694. Nel 1715 questa casa era del Cap. Antonio Purghi morto in Venezia del 1757.

N.1672 e 1673 , stabilì che nel 1587 erano di Ansaldino Ansaldini alias Asinelli, o di Tommaso Capo di Bue. Appartennero in appresso ai |Bertolazzi, ed erano di Filippo del 1715. Rimase ai Bertolazzi il numero 1673, ma il 1672 fu acquistato dai Laurenti celebri per Germano di Domenico dott. di legge Lettor Pubb. e Sindaco di Regg. per Marcantonio Archiatro del Pontefice Benedetto XIV che mori in questa casa a ore tre li 15 giugno 1772 d' anni. 93, mesi 8, giorni 10. Dopo si trova che il detto N. 1672 era di D. Lucrezio Bonzi.

N.1673. Antica casa della famiglia dei Notari Bertolazzi.

N.1674. Parte posteriore del N. 1769 della via di mezzo di S. Martino già Locatelli, poi Pietramellara, poi Torri.

N.1675. Parte posteriore della residenza dell' Opera dei Vergognosi che ha il principal ingresso in via di mezzo di S. Martino N. 1767 e 1768.

Si passa la via del Fico.

N.1677. Girolamo Castellani vendette questa casa li 2 maggio 1581 al principe Buoncompagni. Si dice posta sotto S. Nicolò degli Albari in confine della via pubblica da due lati, degli eredi di Achille Bocchi, e Giovanni Pasi di dietro pagata L. 9000 rogito Cesare Furlani. Li 3 settembre 1598 Girolamo Boncompagni assolse Lodovico e i fratelli Duglioli di L. 7250 prezzo di una casa che confina col palazzo Bocchi, con li beni Pasi di dietro, e con la strada da due lati. Rogito Achille Canonici. Li 7 marzo 1582 Girolamo Castellani assolse Boncompagno Boncompagni del residuo di lire 9000 importo di una casa sotto S. Nicolò degli Alberi, rogito Cesare furlano. Li 19 dicembre 1598 Rinaldo Lodovico e Gio. Filippo Duglioli la vendettero a Camilla Caprara Piatesi per L. 7000 rogito Achile Canonici. Confina con strade da due lati, il palazzo Bocchi, e le case dei Pasi. Li 7 febbraio 1626 Gio. Battista Solimani la comprò per L. 8000 da Isotta Piatesi moglie del conte Annibale Ranuzzi rogito Vincenzo Orlandini, che viene annunziata per posta sotto S. Nicolò degli Albari in via Bocchi in confine di detta via, di quella che va verso la casa del dott. Antonio Cartari Zucchi, del dott. Francesco Bocchi, e degli eredi di Licinio Pasi. Rogito Vincenzo Orlandini. I Solimani finirono nel figlio di detto Gio. Battista di nome Girolamo, poi F. Aurelio Agostiniano lo stesso che diede in luce il secondo volume del Ghirardacci morto li 26 dicembre 1660 per cui questo stabile passò ai PP. di S. Giacomo. Sembra che questi Solimani non derivassero dall' altra antichissima famiglia dello stesso cognome discendenti da un mastro Solimano di Bonagiunta medico, che testò nel 1271, e che se estinse sul finire del XIV secolo.

N.1678. Palazzo Bucchi o Bocchi fabbricato dal famoso Achille di Giulio nel 1546 nel quale volle una vasta sala per le letterarie radunanze dell'Accademia Bocchiana, o Hermathena da lui instituita nel 1522. Francesco d' Achille ultimo di questo ramo Bocchi, nel suo testamento aperto li 20 agosto 1698 instituì erede Lodovico di Paolo Piella che per ciò ebbe questo palazzo goduto tuttora dai suoi discendenti.

Si trova che li 23 dicembre 1709 questo stabile fu stimato L. 31750 e si dice che ciò seguisse mentre apparteneva a Paolo Piella, e a Pier Francesco Baldini, o Bettini, e altrove si trova che del Bocchi Bettini fu erede Paolo Piella a cui discendenti appartiene tuttavia.

Si passa la via Albiroli.

N.1679. Opera dei Vergognosi erede Venenti, vedi via Albiroli

Aggiunta.

1492. Rogito Galeazzo Persanochi. Casa grande dei Bocchi posta sotto S. Senesio, e Teopompo. Confina la strada da tre lati e gli eredi di Galeotto Fabi, pare il numero 1662 della via Monari.

159... Casa del fu Francesco del fu Giacamo Forni posta sotto S. Giacomo dei Piatesi in confine del palazzo dell' Accademia Bucchiana, di strade pubbliche da due lati e dei Pasi, comprata da detto Francesco per lire 7000 da Girolamo Boncompagni. Rogito Giovanni Battista Rosso.

1580 30 Marzo Fulvia Cospi vedova di Filippo Parati, e Francesco Parati figlio di ... comprano da D. Vitale Leonori una casa sotto S. Nicolò degli Albari poco prima venduta al detto D. Leonori da Vincenzo e da Girolamo dal Pino, per L. 6000 rogito Grazioso Marchetti. Questa casa passò ai Magnani in causa di Fulvia Parati moglie di Paolo Scipione Lupari Magnani.

1635 7 Ottobre. Il marchese Paolo Scipione Lupari figlio di Enea Magnani sposò Fulvia Parati, che gli portò in dote la casa dei Parata sotto S. Nicolò degli Albari. Rimasta vedova passò in seconde nozze col marchese Federico Mirogli di Ferrara. Nella restituzione della dote fatta dai Magnani non gli fu assegnata la suddetta casa essendo stata forse venduta. Vedi via Monari numero 1660.

1624 8 Giugno. Casa di Giovanni Battista Solimani sotto S. Nicolo degli Albari, in confine dei Bucchi. Rogito Giovanni Francesco Rossi.