N.803 - Chiesa parrocchiale di Sant' Isaia

Cartigli

Chiesa di Sant'Isaia

Ricordata fin dal 1088, fu riedificata nel 1624 da Sebastiano Fiorini e ampliata nel 1858 da Luigi Marchesini, che ne rifece la facciata e l'interno. Vi si conservano statue ottocentesche di A. Bertelli e dipinti di O. Samacchini, B. Gennari, F. Pedrini, G. Varotti, M. A. Franceschini, A. Guardassoni. Nella sacrestia si conservano un affresco di Lippo di Dalmasio della fine del XIV secolo e una Pietà in terracotta di A. G. Piò (1730 c.).

Indirizzo:

via De' Marchi, 31

Dalle Cose Notabili di Giuseppe Guidicini.

Chiesa parrocchiale di Sant' Isaia, che era capo quartiere nel 1088, e cioè in essa radunavansi gli uomini del quartiere di Porta Stiera, i quali in appresso, per l'aumento della popolazione, tennero le adunanze nella chiesa di S. Francesco. Il giuspatronato appartenne sempre ai parrocchiani.

Li 29 giugno 1255 D. Iacopino, Rettore di questa chiesa, cedette in permuta ai Francescani tre casamenti vicini all'orto del loro convento, e ricevette tornature 10 1/2 di terra nel comune di Zola. Rogito Bonomo.

Il Comune di Bologna decretò che il Pretore e i Magistrati della città visitassero per quattro anni la chiesa di Sant' Isaia per render grazia al'Altissimo della resa di Bazzano seguita il sabato 6 luglio 1247, giorno della festa del suo titolare.

Li 7 giugno 1254 il Rettore di Sant' Isaia diede in permuta a Nascimbene Zavarelli un casamento in confine dei beni della chiesa nel borgo del Peradello. Rogito Albertino Guastavillani.

La giurisdizione di questa parrocchia si estendeva sin fuori di città, che fu unita poi a S. Paolo di Ravone mentre vi era Priore Frate Evangelista da Padova, eremita agostiniano. Rogito Cesare Belliossi seniore, delli 22 gennaio 1545.

Il portico della chiesa verso Sant' Isaia fu fabbricato nel 1620 dai parrocchiani, i quali ricorsero al Senato per essere aiutati onde continuarlo anche davanti nel Borghetto di S. Francesco. La supplica è in data del 27 marzo 1620.

Correndo l'anno 1817 il curato e i parrocchiani di Sant' Isaia intrapresero l'ingrandimento di questa chiesa, chiudendo il portico verso la via pubblica di Sant' Isaia ed occupando il suolo dell' antica sagristia, e di altri annessi verso la canonica per aggiungere due navate minori alla maggiore preesistente.

Il progetto aggiunge la capella maggiore e il coro, a modo che la fabbrica si estenderà fino alla già chiesa degli Agonizzanti posta in via Sant' Isaia al N. 520, la quale è destinata per sagristia all' ampliato tempio.

Miscellanea: RISTRETTO DELLA STORIA DELLE CHIESE DI BOLOGNA E DI ALTRI STABILI (Notizie - per la parte antica - prevalentemente attinte da Bologna Perlustrata, di Antonio di Paolo Masini, Bologna, 1666, volume I

Sant'Isaia.

Chiesa parrocchiale posta in Strada Sant'Isaia, fondata circa l'anno 99.

Nel 1624 questa chiesa fu rinnovata ed ingrandita, e vi si conserva una delle tante Croci, che una volta erano sparse per la città. Questa era già rimpetto al Frassinago in una capelletta. Le altre croci erano quelle di S. Vitale, di Mirasol grande, di via Barbaziana, quella davanti la confraternita di S. Francesco, di S. Tommaso di Strada Maggiore ecc. ecc. Sotto questa parrocchia vi era l'ospedale degli Abbandonati istituito nel 1735.

Nel 1751 fu ampliato, e terminato il 6 maggio 1752. L'apertura seguì il primo settembre dell'anno stesso.

Il decreto 24 giugno 1805 unì a questa parrocchia quella di Santa Cristina di Pietralata, il qual decreto fu confermato da quello dell' Arcivescovo in data del 23 maggio 1806.