N.1607 - Palazzo Leoni, Case Bertalotti, poi Buratti

Cartigli

Casa Bertalotti poi Buratti

Nell'interno si trova una sala affrescata con Venere e Giove da G. B. Caccioli, G. Alboresi e F. Mondini (1661) e vaste tempere con il Sacrificio biblico di V. M. Bigari e il Ratto di Elena di G. Marchesi detto il Sansone (1725). Nel 1764 la casa fu acquistata da Antonio Buratti, amatore d'arte, per il quale Gaetano Gandolfi affrescò una Minerva.

Indirizzo:

via Marsala, 25

Palazzo Leoni

Costruito nella seconda metà del Cinquecento secondo il gusto del Terribilia. L'edificio era decorato da affreschi, poi distrutti, di Nicolò dell'Abate; suoi anonimi seguaci hanno lasciato fregi dipinti in sale del piano nobile, con storie di Didone e della Guerra di Troia.

Indirizzo:

via Marsala, 25

Guidicini

Case dei Buratti che sono perfettamente isolate, e che in addietro erano di maggior estensione.

L'11 luglio 1466 Zanesio del fu Giovanni dalla Rocca comprò da Bartolomeo del fu Antonio Pozzi e da Maria del fu Antonio Marchesi Jugali una casa in via di mezzo sotto S. Martino, per L. 70 rogito Tommaso da Fagnano.

1466 16 luglio. Il detto Zanesio acquistò altra casa annessa alla predetta da Siviero da Dugliolo per L. 90. Rogito Tommaso da Fagnano. Confinava colla via di Mezzo, colla Piazzola, e con Tommaso Bazaleri dagli altri due lati.

1553 20 novembre Giovanni Francesco di Bartolomeo Zanesi vendette tutti gli edifizi di sua spettanza posti sotto S. Martino dell' Avesa distinti in tre case nella via di mezzo ad Agostino di Giovanni Battista Lanci per L. 5000. Rogito Ermete Cassani con patto di francare, il quale sembra che passasse ai Gabrielli.

Il 24 novembre 1559 Sebastiano Gabrielli possedeva tre case da S. Martino. La prima era detta la grande, aveva due cortili, era posta nella via di Mezzo e confinava con altre due case di questa ragione affittate l' una a Vincenzo Canonici, e l' altra a certo Tagliapietre, con la Piazzola di S. Martino, e con Paolo Emilio Fantuzzi.

La seconda era nella detta Piazzola e confinava colla prima da due lati, e con il suddetto Emilio Fantuzzi.

La terza era nella via di Mezzo, e confinava col vicolo protendente verso le Moline, col locatore, e col detto Fantuzzi. Rogito Giovanni Giorgio Agocchia.

Altri stabili eran compresi in quest' isola appartenenti a Giovanni Francesco di Bartolomeo Zanesi il quale il 20 novembre 1553. Rogito Ermete Caltani (Cassani o Cartari - Breventani), li vendette ad Agostino di Giovanni Battista Lanzi per L. 5000, e diconsi posti sotto S. Martino dell' Avesa nella via di Mezzo, e distinti in tre case.

1562 5 ottobre Agesilao di Bartolomeo Zanesi ricuperò dal Lanzi le sue case come da rogito di Carlo Garelli, e di Alessandro Fondazza, confinavano il notaio Giovanni Battista Ferri.

1581 23 dicembre. Giustina Beltrami madre e tutrice di Bartolomeo di Agesilao Zanesi vendette la casa nella Piazza S. Martino a Orazio Guidotti per scudi 1000 d' oro da L. 4, 3 l' uno. Confinava la Piazzola di S. Martino, la via di Mezzo, altri beni Zanesi, e i quinti.

In seguito le case già dei Zanesi appartenevano al Procuratore Antonio Bertalotti, sulle quali vi fece una bella fabbrica nel secolo XVII. Per la di lui morte fu erede per testamento la di lui moglie, sorella del famoso medico Malpighi, la quale lasciò la sua eredità ai Malpighi e ai Fabbri, e ai Bernardi figli di due sue sorelle. I Fabbri detti Dalle Spomiglie ebbero il casamento grande, e i Bernardi la casa piccola in confine di questa e delle rimesse De' Buoi.

Il Fabbri vendette la stalla, e la rimessa ai De' Buoi, e il casamento ad Antonio di Benedetto Buratti che portò da Venezia la sua negozazione di droghe. Nel 1764 gli eredi Bernardi vendettero allo stesso Buratti la loro casa presso le rimesse De' Buoi dal lato della porta laterale della Chiesa di S. Martino. Il compratore delle due case ne fece una sola.

Fin qui sulle case dei Zanesi. Resta a dirsi che nell' isola dalla parte di levante vi era uno stabile, che il 24 novembre 1562 Vincenzo Fantoni vendette a Bartolomeo Magini per L. 800. Rogito Cesare Gerardi, e si dice trovarsi in confine della piazzetta di S. Martino davanti, dei Fantuzzi di sopra, di Agesilao Zanesio, e della casa grande di detto Zanesio.

Il 27 giugno 1579 questa casa era di Giovanni Alboni, e si dà per confinare colla via pubblica a settentrione, colla piazzetta a oriente con Paolo Emilio Fantuzzi, di dietro a mezzodì, coi quinti a occidente, e presso una stalla di Agesilao Zanesi. Rogito Tommaso Passarotti. I Buratti coll' acquisto della stalla De' Buoi si resero proprietari di tutta l' isola.