N.2504

Casa del Cardinal Girolamo, e dell' Arcivescovo Gio. Battista, fratelli, e figli di Gio. Giorgio Agocchi Spagnoli, famiglia estinta nel suddetto arcivescovo d'Amasia, morto li 27 aprile 1605. L'eredità passò al dottor in leggi Francesco di Vincenzo Fioravanti, marito di Elisabetta di Federico Agocchia suo nipote ex fratre.

Un decreto dei XVI Riformatori, emanato li 2 settembre 1474, accorda un compenso di L. 100 a Clemente del fu Tommaso Agocchi, per danni sofferti nella sua casa in causa dell' incendio seguito l' anno avanti nelle stalle di Giovanni Bentivogli contigue alla medesima.

L'erede Fioravanti vendette la suddetta casa al conte Boselli, e il conte Girolamo Boselli la cedette nel 1697 a Gio. Battista Piombini.

Li 15 dicembre 1717 il marchese Lucio Malvezzi la comprò da Giovanni Piatta e dal canonico Lorenzo Piombini, per L. 12000, rogito Luca Fagottini, e per lo stesso prezzo fu venduta li 27 febbraio, con rogito Michele Bonesi, a Gio. Pietro di Francesco Rossi, il quale nel suo testamento secreto, consegnato li 20 aprile 1724, e aperto li 5 maggio susseguente, ordina che siano imborsati tutti i figli maschi legittimi dei con fratelli professi del collegio di Messer Gesù Cristo, e l' estratto lo sostituisce erede deli' unica sua figlia, che lasciò usufruttuaria.

Li 10 marzo 1732 il P. Spirituale del Collegio fece I' estrazione a favore di Petronio Maria di Bernardino Giovanardi, come da rogito di Angelo Michele Bonesi. Questa eredità fu valutata L. 69300, e la casa L. 12000, che fu acquistata dall' Assuntaria dell' Istituto, per abitazione dei Bibliotecari, ove morì l' eruditissimo avv. Lodovico Montefani Caprara li 20 febbraio 1785, lasciando due figlie, Matilde maritata nel dottor medico Predieri, e Marianna nel banchiere Giovanardi. Univa al suo cognome quello Caprara, in causa di Vincenza di Gio. Battista Caprara moglie di Marcantonio Montefani, che fu erede del fratello Gabrielle iuniore causidico, morto li 30 ottobre 1643. Questo stabile serve di aggregato alla vicina Università.