Borgo di San Giacomo

Denominazione moderna(2015): Via San Giacomo. La parte di Borgo San Giacomo che si immetteva in Strada San Donato (oggi Via Zamboni) è compresa nella Piazza Vittorio Puntoni.

Guidicini.

Il Borgo di S. Giacomo comincia in Strada S. Donato, e termina al terrapieno delle mura della città rincontro la chiesa di Santa Maria Coronata.

La sua lunghezza è di pertiche 74, 02, e la sua superficie di pertiche 130, 53, 2.

Il Borgo di S. Giacomo si trova ricordato anche nel 1266, e fu così denominato perchè conduceva alla porta per dove si andava al convento e chiesa dei SS. Giacomo e Filippo, posta nei subborghi di Bologna fra porta S. Donato e porta S. Vitale, ricordata dai nostri storici nel 1218.

Questo Borgo ebbe una porta aperta nel terzo circondario, che fu murata, e che vedesi anche oggi di dietro la mura. (Vedi mura della città).

Particolare tratto dal Catasto Gregoriano (1835) della città di Bologna, messo a disposizione dall'Archivio di Stato di Roma con il progetto "Imago II".

Borgo di S. Giacomo a destra entrandovi per Strada S. Donato.

Si passa il Borgo di Sant'Appolonia, alias Gattamarza, fra i NN. 3302 e 3303, e il Borgo di S. Leonardo, detto anche Campetto.

Da questa parte, prima del serraglio della città, eravi uno stabile che spettava alla fu compagnia di Santa Maria Coronata, dove abitava il suo guardiano. Questo stabile, che conteneva una piccola chiesina, o piuttosto oratorio, dedicato ai SS. Abbondio e Leo, fu già l'antichissimo ospizio dei frati suburbani del convento dei SS. Giacomo e Filippo sumentovato, e dai Padri eremitani di S. Giacomo Maggiore concesso alla compagnia li 26 novembre 1465 per opera di frate Giovanni da Piacenza Agostiniano, dal quale si ripete la fondazione del predetto oratorio, poi profanato ed atterrato, dicesi, nel 1790, essendosi però apposta una lapide che ricorda l' antica sua esistenza.

Borgo di S. Giacomo a sinistra entrandovi per Strada S. Donato.

In faccia alla strada di Gattamarza vi erano le case di quei Dall' Avesa, poscia Mainetti.

Un Dino di Guarino Dall' Avesa fu marito di Beatrisia di Pizzigardino da Nonantola, e testò li 30 luglio 1317.

Alcuni credono che i Dall'Avesa discendino da un ramo di quei Dalla Lana, e che esercitassero l'arte di farmacisti.

Aggiunte

Borgo di San Giacomo, dal II volume delle “Cose Notabili…” di Giuseppe Guidicini, con le correzioni di Luigi Breventani