1161-1170

1161

(HB) Disordini a Bologna: Alberino Scannabecchi è ucciso da Brancaleone Griffoni; nello stesso tumulto Baruffaldino Ramponi uccide Niccolò Asinelli. I Ramponi impediscono il degenerare dei disordini.

(SB) Essendo Guido da Canossa già podestà imperiale di Bologna, i bolognesi si schierano con il proprio vescovo che appoggia papa Alessandro III, inviso all'imperatore che ne ha eletto uno a lui favorevole.

(31) Il 21 aprile Martinozzo e Ceffo donano alla chiesa di S.Ilario di Badi la loro terra in fundo qui vocatur orto Feraldatico. La chiesa di S.Ilario è sita ed edifficata atque constructa in loco qui vocatur Gazo.

(HE) Scisma papale: Alessandro III, pretendente al trono pontificio, lancia un appello al vescovo Gerardo, al capitolo della cattedrale e ai maestri di Bologna (era stato lettore allo studio). Il vescovo accoglie l'appello e si schiera con il campo 'curiale' assieme alle famiglie antiimperiali.

(HE) Giugno: l'imperatore fa scomunicare Gerardo dal sinodo di Lodi.

(HE) Tumulti sanguinosi in Bologna: la città si ribella apertamente. Federico è impegnato altrove (Milano e Lombardia in generale).

(HE) 23 giugno: Guido da Canossa è presente a Gesso ad una donazione fatta dalla moglie ai canonici di S.Vittore. Non compare con il titolo di Podestà.

(HE) Bezo è documentato come giudice imperiale.

(W1) Il vescovo di Bologna si schiera con Alessandro III e viene appoggiato dai bolognesi.

(W3) La chiesa di S. Pietro viene ingrandita. Iniziano i lavori.

(TO) Nicolò Asinelli viene ucciso da Baruffaldino di Rodolfo Ramponi durante un tumulto.

(TO) Il tumulto in cui Nicolò Asinelli viene ucciso avviene presso la corte di S. Ambrogio da Baruffaldino Ramponi che viene inseguito dai familiari dell'Asinelli fino alle sue case, dove esplode una furiosa battaglia in cui gli assedianti hanno però la peggio.

1162

(SB) Disordini a Milano a seguito della durezza dei podestà imperiali. Milano viene assediata e distrutta.

(SB) Bologna si sottomette a Federico Barbarossa accettando l'abbattimento delle mura, la consegna di ostaggi, e un podestà di nomina imperiale.

(HE) Il 30 aprile Ugo è assessor dei consoli di Siena in un processo.

(HE) 24 giugno: Federico è nel modenese.

(HE) 26 giugno: Federico è a Savignano sul Panaro.

(HE) Federico, occupate le due sponde del Reno, ottiene la resa di Bologna senza combattere: fa accettare un podestà filo imperiale, mentre i bolognesi spianano mura e fossati e si apprestano a versare contributi. Forse l'imperatore prende provvedimenti anche contro Gerardo e comunque pretende il riconoscimento del vescovo a lui favorevole: Samuel. Podestà viene fatto il legista bolognese Bezo, forse consigliato dai quattro giuristi di Roncaglia.

(HE) Prima metà di luglio: probabilmente l'imperatore è in sosta presso Bologna, poi passa a Imola e faenza dove tutte le sue richieste vengono soddisfatte. Viene deposto il vescovo imolese Rodolfo che viene sostituito dall'antivescovo Bretoldus; Rodolfo dovrà rimanere tre anni confinato a Castel del Rio.

(HE) Papa Vittore IV incontra l'imperatore a Bologna prima del 14 luglio.

(HE) Mentre Bologna viene punita duramente, Ravenna viene lasciata libera di eleggere i propri consoli.

(HE) Bezo rimane in carica per tutto l'anno ed è citato nei documenti come legatus imperatoris (le cronache invece ne parlano come imperatoris nuntius o locumtenens o vicarius. Probabilmente è sia podestà, sia rappresentante dell'imperatore. Il suo governo appare abbastanza tranquillo.

(HE) Gerardo riceve un privilegio dall'imperatore.

(HE) Ravenna ottiene un privilegio dall'imperatore.

(G3) La chiesa di S.Martino in Argine è già costituita ufficialmente in pieve.

(TO) Guiberto, abate di S. Stefano, dà in concessione enfiteutica terreni e casamenti presso il burgo Vivaro al glossatore Ugo di porta Ravegnana.

1163

(HB) Federico Barbarossa è a Bologna e saccheggia la città, spianando mura e fossati e violentando donne.

(AF) Secondo il Guidicini, i bolognesi spianano le mura e le fosse.

(IP) Il barbarossa fa distruggere le mura della città.

(SB) Forse quest'anno Federico nomina il bolognese Bezo come podestà di Bologna.

(11) Pradalbino è documentato come Pratum Albini.

(C1) Federico Barbarossa scrive ai Lambardi di Monte Vigese e a tutti coloro che detengono nella corte di Casio possedimenti di S.Antimo di Chiusi ingiungendo di restituire entro la festa di S.Andrea quanto avevano indebitamente usurpato ed ingiunge di non recare più molestia all'eremo di S.Antimo.

(E1) L'abate di Nonantola concede in precaria ai fratelli Pietro ed Enrico, del castello di Monte Oliveto, alcuni terreni posti nella corte di Pradalbino e nella corte di Pragatto, nonchè tre appezzamenti situati in loco qui dicitur Pisina de Marchise.

(HE) Bezo rimane in carica per tutto l'anno.

(HE) Alla fine dell'anno Federico è a Piacenza e si dirige verso Bologna.

(MP) Il Barbarossa fa distruggere parzialmente le mura di Selenite per punizione in seguito alla rivolta culminata con la morte di Bezo.

1164

(SB) Insorgono le città venete contro l'imperatore (lega veronese).

(IP) Bezone, podestà imperiale, è ucciso dai bolognesi.

(AP) Alberto dispone dei suoi beni in favore dei nipoti, a patto che questi paghino un legato alla chiesa di S.Vittore. Tale Alberto doveva provenire dalla famiglia dei conti di Bologna ed aveva possesso dei territori di Monzuno.

(AP) Dedizione a Bologna del castello di Gesso.

(AP) Federico I conferma agli Alberti (Pavia, 10 agosto) di Prato e Mangona i possessi feudali che già furono di Matilde.

(FB) Bologna entra nella prima lega lombarda.

(94) Da questa data e non oltre il 1180 viene scritta la leggenda (in versi) del martire Procolo.

(A3) Da questa data e non oltre il 1180 viene scritta da un monaco benedettino di S.Stefano la Vita sancti Petronii secondo cui S.Petronio, vescovo di Bologna dal 431 al 450 avrebbe fondato il complesso di S.Stefano ricostruendo il complesso Gerosolimitano.

(E5) Burzanella è in mano agli Alberti di Mangona e Prato.

(HE) Troviamo Alberto ed il figlio Azo, dei nobiles viri di Sala Bolognese, tra i membri del consilium cittadino.

(HE) Federico deve essere passato da Bologna, poi trascorre i primi due mesi dell'anno in Romagna.

(HE) Aprile: le città della Marca veronese, aiutate da Venezia, si sollevano contro Federico. Probabilmente Bologna, con a capo Bezo, aiuta l'imperatore e riceve da questi dei privilegi, come le altre città non ribelli.

(HE) Giugno: sono presenti nuovamente i consoli: forse un premio di Federico ? Permane parallelamente la figura di Bezo.

(HE) Giugno: i consoli trattano la resa di due castelli montani vicino a Panico: Battidizzo e Badolo. Dal documento appare che Bologna con i suoi consoli agisce in nome dell'imperatore.

(HE) 15 Giugno: Gerardo è a S.Vittore.

(HE) Agosto: Bezo è con l'imperatore. Il 30 è con Cristiano di Magonza presso Parma.

(HE) Settembre ? : insuccesso dell'imperatore contro la lega veronese.

(HE) Ottobre: ai primi del mese l'imperatore rientra in Germania. Bezo rientra a Bologna dove scoppiano disordini fomentati dai seguaci di Alessandro III. Durante questi disordini Bezo viene ucciso da un artigiano fuori di città (si parla di un sarto zoppo).

(HE) 14 dicembre: il castello di Gesso riconosce la signoria di Bologna. Si tratta di parte dell'eredità matildica e può darsi che Bezo sia morto proprio tentando di difendere tale castello.

(HE) Nel consilium sono presenti oltre ai consoli quasi 50 membri, di cui circa la metà di famiglie importanti, parecchi causidici ed alcuni artigiani.

(HE) Probabilmente vengono trasformate le mura.

(G4) Bologna ottiene il controllo dei castelli di Badolo e di Battedizzo, mediante giuramento di fedeltàdei loro signori feudali.

(W1) Il lapicida Pietro (quello della croce di Porta Ravegnana) è documentato al lavoro presso un sepolcro in S. Stefano.

(CA) Reinfeudazione di Federico II nei confronti dei conti Alberti di Prato e Mangona.

(CA) Rocca di Vigo viene riconosciuta dall'imperatore come feudo del conte Alberto di Prato e Mangona, per cui i dominatores di Vigo sono probabilmente vassalli degli Alberti.

(CA) 10 agosto: l'imperatore Federico riceve, mediante un diploma, il conte Alberto degli Alberti sotto la propria protezione. Castrola dovrebbe essere sotto il controllo del conte, visto che lo è Casio, esplicitamente a lui riconosciuto dal diploma suddetto.

(CA) Bargi è tra i possedimenti concessi agli Alberti dall'imperatore.

(TO) Pietro di Alberico pone la propria firma sulla piccola lapide (ora conservata nel chiostro di S. Stefano) di Nonacrina, figlia del celebre medico Grillo, autore della traduzione dal greco degli Aforismi di Ippocrate.

(TO) Guido di Alberico è uno dei nuovi consoli eletti dolo l'assassinio di Bezo.

(TO) Gesso si dà a Bologna. I Laigoni mantengono comunque la supremazia sul castello della valle del Lavino.

(TO) 30 giugno: Gli uomini di Badolo e Battidizzo giurano obbedienza al comune di Bologna. Interviene al giuramento Oselletto.

1165

(HB) Muore Crasso, vescovo di Bologna.

(HB) Guido da Canossa è il primo podestà di Bologna.

(HB) Bozzo (Bezo) governatore dell'imperatore viene ucciso dai Bolognesi.

(HB) Il castello di Gesso viene preso sotto il controllo di Bologna.

(SB) L'imperatore torna in Germania e Bezo, suo podestà in Bologna viene ucciso dai bolognesi, che insorgono. Tale insurrezione ha breve durata per l'intervento dell'imperatore.

(31) Citata la progenies Gisolfi de Lemonio dei Lambardi.

(HE) Il vescovo Gerardo è documentato come Gerardus Crassus, figlio di Alberto Crassus, che si era presentato nel 1116 davanti a Enrico V.

(HE) Viene punito duramente l'assassino di Bezo.

(HE) Maggio: è documentato nuovamente Guido di Canossa come capo del governo bolognese, probabilmente imposto.

(HE) L'esistenza dei treuguani, sia pure con numero variabile, è documentata fino a quest'anno.

(HE) 8 agosto: muore il vescovo Gerardo Grassi. Gli succede Giovanni, di origine sconosciuta.

(W3) (?) Finiscono i lavori per l'ampliamento di S. Pietro.

(TO) Documentato Alberico di porta Ravegnana. Alberico è forse figlio di Ugo, ma non provato.

1166

(HB) Il famoso lettore Bulgaro muore e viene sepolto in S.Procolo.

(HE) ? Il giorno 1 gennaio muore il legista Bulgaro.

(HE) Il 20 giugno è menzionato il legista Ugo.

(HE) Il 26 settembre è menzionato il legista Ugo.

(HE) 20 luglio: a Rastiliolum (presso il Samoggia) viene stipulato un accordo con Modena, ampliando gli accordi del 1156 e tralasciando ogni disposizione politica facendo riferimento solo alle idee filo imperiali.

(HE) Fine anno: Federico rientra in Italia per marciare contro Alessandro III.

(HE) Quest'anno viene scritto il testamento da Alberto de Urso, padre di Jacobus.

(HE) Testamento di Albetrus de Urso in cui si elencano beni e possedimenti notevoli.

(HE) Viene concordata una forma di procedura giudiziaria per comporre le liti di natura commerciale con Modena.

(HE) Viene nominato il serraglio di strada maggiore.

(W3) (?) Muore Bulgaro.

(W3) (?) Muore Martino Gosia.

1167

(SB) Si forma la Lega Lombarda. Bologna insorge per la terza volta approffittando della peste che fa strage dell'esercito di Federico presso Roma.

(SB) In questo periodo si innalza la cerchia dei Torresotti.

(SB) Bologna entra nella lega lombarda.

(E6) In seguito all'adesione alla lega lombarda, molti docenti e studenti abbandonano Bologna (soprattutto tedeschi).

(HE) A Modena si trova a capo del governo, a fianco dei consoli cittadini, Gerardo Rangone, con la carica di imperatorie maiestatis per Mutine episcopatum et comitatum legatus.

(HE) Federico ha rapporti ancora con i quattro giuristi di Roncaglia prima di scendere a Roma.

(HE) 1 febbraio: Federico è a Reggio.

(HE) 10 febbraio: Federico è a Borgo Panigale, sulla sinistra del Reno.

(HE) Seconda metà di febbraio: Federico è a Ferrara, dove rilascia un privilegio a favore di S.Stefano di Bologna.

(HE) Marzo : Federico fa una lunga sosta a Bologna, dove è accolto forse in pace. Ottiene comunque ostaggi ed una ammenda (forse per l'assassinio di Bezo) di 6000 denari lucchesi. Gli ostaggi (tra 30 e 100) forse gli serviranno per garantirsi la via del ritorno, visto che è in partenza per Roma.

(HE) Ai primi di Marzo, dopo avere lasciato Bologna, sottoscrive un diploma a San Procolo sul Senio (oggi Pieve del Ponte) sulla via Emilia. Poi si porta a Imola e da qui nel faentino. Probabilmente mediante il vescovo di Liegi e l'abate di Stablo (documentati al suo seguito), cerca di ottenere un giuramento di fedeltà dal vescovo di Faenza. In Romagna ovunque riscuote denari.

(HE) Maggio: ai primi del mese Federico lascia la Romagna e marcia verso Ancona.

(HE) Agosto: Federico viene annientato davanti a Roma.

(HE) Esiste già una lega lombarda appoggiata da Alessandro III.

(HE) Bologna insorge ancora.

(HE) 1 dicembre: Bologna dovrebbe essere già nella lega Lombarda. Forse invece Modena non c'è ancora.

(14) Giugno (charta donationis): la badia di Montepiano possiede una vasta casa ('casa monteplanensis') nella curtis vecla presso la chiesa di S.Pietro di Guzzano.

(W1) In seguito allo sterminio presso Roma dell'esercito imperiale, sterminio causato dalla peste, Bologna entra nella lega Lombarda.

1168

(IP) Alessandro III in una bolla conferma beni alla chiesa Bolognese. La cerchia dei Torresotti non risulta essere ancora esistente. Invece appare ricostruita la prima cerchia.

(S8) David di Londra è studente di diritto canonico a Bologna. Aveva una borsa di studio messa a disposizione dal Capitolo di S.Pietro (che però non gli bastava, essendo sempre lui in lamentela per i ritardi delle poste con cui arrivavano i soldi dalla madre patria ...).

(31) Tavernario, dei Lambardi di Monte Vigese, dona a S.Salvatore di Vaiano tutti i suoi possessi nella corte di Casio excepte quidqui habent nostri fideles pro feudo.

(HE) Gente di Zola Predosa riceve dai conti di Amola dei terreni in feudo.

(HE) Alberto del nobiles viri di Sala Bolognese, con l'approvazione dei figli Azo e Guglielmo, vende metà dei suoi possedimenti in Sala per 238 denari lucchesi: probablimente avviene in occasione del suo traferimento in Bologna.

(HE) 3 maggio: Bologna è rappresentata a Lodi assieme alle altre città della lega Lombarda. Modena invece non c'è.

(HE) In primavera Federico lascia l'Italia.

(HE) 16 giugno: Imola si piega nuovamente a Bologna e a Faenza e rinuncia a molestare S.Cassiano e Castel d'Imola.

(HE) Faenza, rinnovata l'alleanza con Bologna, entra nella Lega Lombarda.

(HE) I comuni della Romagna orientale, sotto la guida di Ravenna (il cui arcivescovo non prova nemmeno a fare durare l'impostazione data da Federico) e di Forlì

(HE) Regime consolare: sono noti i nomi dei consoli.

(HE) Testamento di Scannabiccus in cui si elencano beni e possedimenti notevoli.

(HE) Il notarius Alberto prende il nome di not. populi.

(HE) E' documentato il console Prendiparte.

(HE) Viene concordata per la prima volta tra i componenti della Lega la formula di rappresaglia 'a cui dato, a colui richiesto', sotto l'influenza dei giuristi bolognesi.

(CA) 13 gennaio: (Charta Donationis) Il conte Alberto del quondam Nontigiova e la moglie Imilia, signore di Mogne, dona dei propri servi a monasteri ad possidendum proprietario iure. Il monastero accetta però dietro consenso del "donato".

(SG) Il maestro Mateo inizia a sovraintendere alla fabbrica della cattedrale di Santiago.

(TO) Almeno un Asinelli partecipa al parlamento della Lega Lombarda.

(TO) Essendo uno dei consoli Prendiparte dei Prendiparte, viene sottomesso il comune di Imola.

(TO) Ugo da porta Ravegnana muore nel cenobio di S. Vittore.

(TO) Documentato Alberico di porta Ravegnana.

1169

(HB) Il carroccio esce per la prima volta con i bolognesi per assediare Faenza, dove erano tenuti 400 ostaggi bolognesi, catturati durante un tentativo di aiuto da parte di Bologna a Ravenna, in lotta con Faenza.

(HB) Nuova forma di governo con 7 consoli eletti dalle società delle arti. Essi sono: Bernardo da Vedrana, Rolandino Ramponi, Guido Perticoni, Rolando Guarini, Prendiparte Prendiparti, Musone Asinelli e Pietro Garisendi.

(HB) Viene fondata la società dei Lombardi. Il cronista avanza il dubbio che ciò in realtà sia avvenuto nel 1174.

(HE) Processo del vescovo Giovanni in cui è advocatus forse Jacopo di porta Ravegnana ('Jacobus prudentissimus').

(HE) 16 marzo: papa Callisto III è a Faenza. Forse Bologna non aiuta più Faenza nella lotta contro le città della Romagna orientale.

(HE) ? Guido Guerra il giovane, filoimperiale, probabilmente trascina i faentini dalla sua parte, mentre i bolognesi, con la Lega che li protegge alle spalle, probabilmente spera di non divider più con Faenza la signoria su Imola.

(HE) Nell'estate Bologna si dichiara pronta, dietro pagamento di 5000 lire lucchesi, a fare lega con Ravenna contro Faenza.

(HE) Non si hanno notizie sul tipo di governo.

(G4) La corte di Brento appare in possesso dei vescovi.

(W6) E' documentata l'attività del lettore Pillio da Medicina.

1170

(OT) Il comune di Bologna toglie Vigo ai Signori di Vigo, vassalli degli Alberti di Prato.

(HE) Regime consolare: non si conoscono i nomi dei consoli.

(HE) Compare nei documenti di quest'anno il canonico di S.Pietro Gerardo Gisla.

(HE) ? Bologna si allea con Ravenna promettendo solo una benevola neutralità nei confronti di Ferrara.

(HE) Il notarius Alberto è documentato come not. comunis.

(HE) Il vescovo Giovanni conclude un contratto di affitto con la comunità di S.Giovanni in Persiceto.