La Strada di Galliera fuori delle mura della città era la prosecuzione extraurbana dell'omonima ottocentesca via che dalla Piazza di San Pietro (oggi parte di via dell'Indipendenza), comprendendo l'attuale via Manzoni, conduceva alla porta di Galliera.
Essa comprendeva un tratto scomparso con la creazione della ferrovia e sostituito dal ponte di Galliera, l'attuale via Giacomo Matteotti ed il tratto di via Ferrarese fino a piazza dell'Unità/via Donato Creti. Qui, mediante un tratto completamente scomparso, proseguiva verso nord-ovest andandosi a raccordare con via di Corticella all'altezza di via Alfonso Torreggiani. Il percorso di via Corticella veniva seguito fino all'altezza di via Francesca Edera de Giovanni, dove, mediante un tratto di strada oggi scomparso, si dirigeva verso nord-ovest andandosi a raccordare con la via Luciano Proni, per poi rientrare nel percorso di via di Corticella mediante un altro tratto di strada scomparso, nei pressi della rotonda Consiglio d'Europa. Da via di Corticella, il percorso della Strada di Galliera seguiva quello di via delle Fonti, per poi, dopo avere ricevuto la confluenza di via dell'Arcoveggio, si rimetteva sul percorso di via di Corticella all'altezza del ponte sul Canale Navile. Passato il Navile si dirigeva a nord, mediante un tratto di strada scomparso, per raccordarsi con la via Galliera nel comune di Castelmaggiore, avendo la località di Galliera come destinazione.
Con questo percorso è indicata nella pianta di Andrea Chiesa del 1740 ed anche in quella di Camillo Sacenti del 1698.
Va precisato che un antico percorso della Strada di Galliera (noto come Via Vecchia di Galliera) proseguiva dopo piazza dell'Unità/via Donato Creti confluenda nella via Ferrarese
Per le note odonomastiche si vedano le note su via Galliera.