Baragazzi o da Baragazza

Cattani del castello montano omonimo, prepotenti e ladroni siccom' erano quasi tutti gli sbrigliati signori dell' Appennino bolognese. Le storie tengono conto soltanto dei loro misfatti più gravi, o più clamorosi. Tale fu la rapina, per opera specialmente del conte Alberto di Monzone, a danno di alcuni ricchi mercatanti che si erano affidati sugli alti passi di confine, in luogo detto Erbaverde (1272). Accorse da Bologna il pretore con due compagnie d'uomini d'arme, fece spianare subito il castello di Pagliana, occupò Baragazza, Castiglion de' Gatti e Bruscolo. Poi furono citati a comparire a Bologna Alessandro, Napoleone e Guglielmo conti di Baragazza e Castiglione, ma costoro si tennero al largo e furono banditi (1).

I conti di Baragazza seguivano parte lambertazza nel 1228, ma giurarono come geremei la pace nel 1279 (2). Ne furono citati Giacomo di Montanaro dal conte della Romagna nel 1280, e Verardo di Jacopo da Enrico III imperatore nel 1313. Poi lo stesso Jacopo fu de' sapienti che fecero provisioni energiche contro i fuorusciti, per tener tranquilla la città. Gerardo fu inviato sindaco a Napoli allorchè fu stabilito dai collegati toscani, bolognesi e lombardi d' assoldar mercenarii francesi, cencinquanta de' quali vennero assegnati ai Bolognesi (1315) (3). L'ultima traccia di questa famiglia si ha in Romeo, banchiere, che fu eletto anziano nel 1390. Essa aveva conseguito questa magistratura altre tredici volte, cominciando dal 1272.

Aveva una torre, di cui non rimane più indizio, in strada Maggiore (n. 243) ricordata dall'Indicatore del 1582. La casa unita, mentr'era posseduta da Isacco e Iseppo (Giuseppe) da Modena, ricchi banchieri ebrei, andò in fiamme nel 1503, per malvagità, si credette, di Annibale Bentivoglio e fu stimato bruciassero robe date in pegno pel valsente di 50,000 lire. Allora la vicina chiesa di s. Michele cominciò ad esser detta de' bruciati (4). Molto dopo la casa fu ricostrutta ed abitata dal celebre musicografo Rossini.

(1) Ghirardacci, Hist. v. 1, pag. 222.

(2) Savioli, Ann. v. 5, pag. 61. Ghirardacci, Hist. v. 1, pag. 249.

(3) Ghirardacci, Hist. v. 1, pag. 584.

(4) Ghirardacci, Hist. v. 3, ms. num. 1503. Rava, Gli ebrei in Bologna, pag. 8.