Viola (Via della)

Via della Viola

Da via Emilia Ponente a via Giorgione.

Quartiere Reno.

Delib. podest. 25 giugno 1935.

Questa via, appena accennata nelle piante ottocentesche del SIT, è invece ben visibile nelle piante settecentesche di Andrea Chiesa (1740 e 1762).

Antica la via ed antico il toponimo (Viola) anche se la relazione tra via e toponimo è stata creata solo nel 1935 con una delibera che voleva assegnare a questa via, forse allora anonima, il nome di un antico toponimo (Viola, appunto), documentato fin dalla seconda metà del XII secolo (Fanti, II, 807).

Veula, Viola, Veola, erano i toponimi che indicavano un ospitale ed una chiesa dedicata a Santa Maria, in prossimità del Pontelungo, ma, pare, a sud della via Emilia (Fanti, ibidem).

La chiesa fu distrutta da una piena del Reno, ma il toponimo Viola, divenuto Santa (ma per errore: Santa era Maria, Sancta Maria de Viola citra pontem Reni, a cui era dedicata la chiesetta) fu assegnato a tutta l'area a nord della via Emilia e ad est del Reno (Santa Viola).

La nostra Viola assai probabilmente indicava esattamente il suo significato, ovvero una piccola via (Fanti, II, 808), ma chi propose il nome Viola per la nostra via, con il lodevole intento di conservare un antico toponimo, ne confuse il significato con quello del fiore Viola, per cui nei paraggi nacquero per presunta analogia le vie del Giacinto e del Giglio.

Fonti citate in questo articolo.

Chiesa (1740): Benedetto XIV (dedicatario); Giuseppe Benedetti (inc.); Andrea Chiesa (dis.), Carta del bolognese per quanto esso si estende seguitamente dalle radici della collina sino al Modonese, Ferrarese, ed alla Romagna, 1732-1738. Stampata a Bologna nel 1740.

Chiesa (1762): Giuseppe Benedetti (inc.); Andrea Chiesa (dis.); Pietro Paolo Conti (committente); Giambattista Migliari (perito); Gaetano Rappini (inc.), Carta topografica di tutta la pianura del Bolognese cavata dalla carta da me Andrea Chiesa stampata dell'anno 1742, e in parte del Ferrarese, e del Ravegnano, desunta, rispetto alle valli di Marmorta, e di Argenta, dalla mappa giudicialmente fatta del 1739, e rispetto al restante, da dette valli fino al mare, dedotta dalla nuova carta fatta l'anno scorso 1761, d'ordine dell'e.mo sig. cardinale Pier Paolo Conti visitatore apostolico, 1762. Stampata a Cento nel 1762.

Fanti: Le Vie di Bologna. Saggio di Toponomastica Storica, di Mario Fanti, Istituto per la Storia di Bologna, 2000.

SIT: Sistemi Informativi Territoriali del Comune di Bologna.