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Casa che fece parte di quelle dei Mezzovillani, e che Floriano padre d'Ippolita celebre suonatrice di liuto, e peritissima nel canto la lasciò ai monaci di S. Michele in Bosco, e dei Celestini, e che da loro fu venduta ai Volta, o dalla Volta. Antonio Castellano Vescovo d' Imola, Paolo Soldato, Astorgio dottore di leggi, Battista Lodovico, e Bartolomeo fratelli, e figli del fu Tommaso di Paolo dalla Volta successori dei PP. di S. Michele in Bosco, e dei Celestini eredi del succitato Floriano Mezzovillano la possedettero per indiviso.

Li 16 dicembre 1579 Antonia, e Isotta figlie legittime d'Antonio Volta divisero con Cornelio loro fratello naturale anche la casa in S. Mamolo. Antonia fu moglie di Francesco Armi, e madre d'Olimpia maritata a Prospero Paselli, dai quali venne il conte Antonio.

Li 24 gennaio 1662 il conte Antonio del fu Prospero senatore Bianchini erede Paselli adì alla eredità di Antonia Volta in Armi, ed ottenne la casa in strada S. Mamolo sotto S. Giacomo dei Carbonesi in confine dei Marsili.

Li 30 dicembre 1667 il conte Carlo Francesco Marsili comprò dal conte Antonio Paselli Bianchini porzione di casa contigua alla propria per L. 3,000. Rogito Giuseppe Alvisi, e il 1° luglio 1670, l'altra parte per L. 4,000. Rogito Giuseppe Alvisi.

Nel 1710 fu fabbricata dal conte Filippo Neri di Carlo Francesco, morto il 9 dicembre 1749, e d'allora in poi venne chiamata il casino dei Marsili. Ora appartiene per compra al ramo Marsili Rossi.