Senzarasone

Nobili geremei. Alberto ebbe il con solato nel 1204 e cinque anni dopo giurò per i Bolognesi la lega co' Fiorentini contro Pistoiesi. Guido aveva sedici servi. Senzarasone votò per la riforma dello statuto bolognese, provocata dalla parte geremea nel 1272. Non si trova più notizia di costoro fino al 1401, in cui un altro Guido, ultimo mentovato, era castellano del Ponte poledrano, detto poscia il Bentivoglio (1).

La torre di questa famiglia fu detta della Malpaga, o della Malapaga perchè nel 1268, se non prima e certo di poi, serviva di carcere ai debitori, non che ai delinquenti (2). Era posseduta nel 1269 da Alberto e fratelli Senzarasone (3). Aveva vicino una casa detta anch' essa Malpaga, che pare perciò servisse parimente di carcere, la qual casa dallo stesso Alberto e da Guido Senzarasone fu venduta ai Tencarari e da costoro agli Odofredi, come ho già notato, per 250 lire (4). La torre e alcune case furono vendute anch' esse da Malvicino del già Guido Senzarasone a un Salaroli, che le cedette agli Odofredi per 360 lire (5). Si ha poi da una carta che gli VIII preposti alle finanze, avendo riconosciuto soverchia la spesa di 700 lire annue per la custodia dei detenuti nella torre della Malapaga e che si poteva risparmiarne la metà, decretarono di dare in appalto tale custodia per l'anno 1306 (6). Ma, come ho detto altrove, la torre Malapaga ch' era vicina alla corte di s. Ambrogio ossia alla via de' Pignattari, fu atterrata nel 1390 perchè era nel perimetro destinato alla chiesa di s. Petronio (7).

(1) Ghirardacci, Hist. v. 2, pag. 519. Savioli, Ann. v. 3, pag. 275; v. 5, pag. 464.

(2) Docum. n. 24, docum n. 25.

(3) Docum. n. 32.

(4) Docum. n. 219.

(5) Docum. n. 210.

(6) Docum. n. 221.

(7) Docum. n. 225.