Via di San Michele dei Leprosetti, dal III volume delle “Cose Notabili…” di Giuseppe Guidicini, con le correzioni di Luigi Breventani

La via di S. Michele dei Leprosetti comincia in strada S. Vitale fra le antiche case Bolognetti ora Felicori, e quella dei Banzi, e termina alla Piazzetta di S. Michele dei Leprosetti piegando verso levante.

Via di S. Michele de' Leprosetti a destra entrandovi per strada S. Vitale.

Via di S. Michele de' Leprosetti a sinistra entrandovi per strada S. Vitale.

Si passa la via dietro S. Michele dei Leprosetti chiusa ad istanza dell'avv. Vincenzo Felicori e del dottor Carlo Zanardi il 15 febbraio 1810 mediante pagamento di L. 195, 19, italiane per prezzo di tavole 5 o piedi 9 di suolo pubblico occupato per detta chiusura.

Il 6 maggio 1583 Tommaso Barbieri comprò da Lelio e da altri dei Maltachetti una casa antica, vecchia ed in qualche parte rovinosa posta sotto S. Michele dei Leprosetti contigua a detta Chiesa, anzi in alcune parti sottentra sotto certe stanze della canonica, ed in altre parti la canonica entra in questa. Confinava tre strade e la detta Chiesa. Pagata L. 8400.

Il detto Tommaso Barbieri per far cosa grata a Galeazzo, Francesco e Sforza fratelli Campagna vendette ai medesimi parte di detta casa, poi anche il restante per L. 6787. Rogito Tommaso Passarotti.

1589 13 Aprile. La stalla nuova confinava levante con Tommaso Barbieri, a settentrione, e a ponente colla via pubblica.

1606 8 marzo. Casa detta rimessa nova da carrozze sotto S. Michele stimata L. 5355 9 8. Confinava la chiesa di S. Michele dei Leprosetti, Antonio Coltelli, lo stradello pubblico, gli eredi di Teseo Bolognetti, ed altri beni Campagna. Poco dopo si descrive per edifìzio nuovo ad uso di stalla chiamato la rimessa da carrozze, con orto e cantina, nella parrocchia S. Michele de Leprosetti stimata L. 8306 4 1. Confinava la strada da due lati, gli eredi di Tommaso Barbieri, e la casa dei Campagna.

1627 4 gennaio. Comprò Matteo e Bartolomeo Gaggi da Galeazzo Rodolfo, Giovanni Battista e Alessandro d' altro Galeazzo Campagna una casa ossia stalla con rimessa, cantine, teggia, stanze, altana, con un voltone sopra il vicolo il tutto sotto S. Michele dei Leprosetti. Confinava a mezzodì coi Giroldi, coi Barbieri, e a settentrione col vicolo che divideva detta stalla dalle case dei Campagna a occidente col dottor Cesare Barbieri, per L. 8600. Rogito Nicolò Calvi.

Questo stabile passò ai Sampieri di strada Maggiore, che lo vendettero al Marchese Scappi.

N.930. Chiesa canonicale e già Parrocchiale di S. Michele del Leproseto, non de' Leprosetti, nè de' Leprosectis. È una favola che questa chiesa fosse Iuspatronato di una famiglia Leprosetti, che non ha mai esistito. Un rogito di Giovannino Crivelli del 18 aprile 1392 la chiama S. Michele dei Brosetti uno dei tanti errori commessi dai notari nel citar Parrocchie, confini, regioni e qualche volta cognomi, di famiglie e nomi di strade. Vuolsi che questa chiesa fosse distrutta da un incendio seguito nel 1210, e che solo nel 1361 fosse ripristinata da Antonio Griffoni. Fu una delle colleggiate erette dal legato Bessarione colla soppressione di vari monasteri. Ebbe un Decano con sei canonici uno dei quali col titolo di curatore di S. Nicolò della casa di Dio, monastero di suore Camaldolesi che confinavano a ponente col serraglio del Poggiale. Rogito Rinaldo Formaglini del 1413.

Il 1 giugno 1761 si cominciò a rinovare, e ad alzare la vecchia Chiesa conservando gli antichi muri servibili, e il 26 giugno 1764 fu aperta. Per questo ristauro si perdette la lapida di marmo ben conservata, sulla quale era scolpita l' effigie del dottor Graziolo di Zacco Accarisi la quale copriva il deposito posto nel mezzo della Chiesa. La Parrocchia che ricordata dall'Elenco 1408 dice: Collatio ad Papam fu soppressa nel 1808, avendo però sempre servito al Culto.