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1304, addì 3 marzo - Giovanna del fu Bongiovanni Cavestrai o Cavestraro, moglie di Mattiolo Strazzarolo o Stracciaiuolo, lasciava ai PP. di S. Domenico una casa in Cappella (parrocchia) di S Stefano, nel Vivaro, presso Pace Sorici, Tommaso Spinelli, e la strada pubblica - come da rogito di Pietro Barberini.

1309, 29 ottobre - Lando di Gottolo Barazzi comprava per L. 140 dal Beneficio del fu prete Andrea da Pistoia, e da Domenico e Carlo di Americo Dalle Salegate, una casa posta nel Vivaro, sotto S. Stefano, confinante con Bertolino fabbro come da rogito di Francesco Bonvisino.

1550, addì 24 settembre - Francesco e Giovanni Fiessi assegnarono a Bartolomeo Lupari una "casetta posta sotto S. Stefano, nel Vivaro presso i Casali, i Bolognini e i Bolognetti" - come da rogito di Giovanni Savj.

1503, addì 26 agosto - i Casali compravano per L. 2,000 dai Della Fondazza, la costoro casa situata nel Vivaro - come da rogito di Bonaventura Paleotti.

1501, addì 22 dicembre - Guido del fu dottor Romeo Pepoli, comprava per L. 1107. 06. 8 in argento, pari a L. 1,200 plateali, dal dottor Albizzo Duglioli una "casa con corte e orto, posta nel Vivaro, ed altra casa ivi pure situata" - come da rogito di Giacomo Mangini.

1517, addì 15 giugno - nella divisione fra i Casali, fatta con rogito di Battista Buoi, trovansi indicati i seguenti stabili, oltre a quello suaccennato, comprati dai Della Fondazza:

- 1. Una casa con corte e pozzo in contrada del Vivaro, nel cantone del Vivaro, confinante con la Via pubblica e Pellegrino Bolognini.

- 2. Una casa nel Vivaro presso il cantone, con una stalla di Bonino Bianchi, confinante con l’altra casa abitata da Floriano Sarti.

1540, addì 20 settembre - Filippo Maria del fu Sebastiano Aldrovandi comprava per L. 200, ma con patto d’affrancazione, dai fratelli Ulisse ed Achille del fu Teseo Aldrovandi, una "casa sotto S. Stefano, nel Vivaro, confinante con la casa grande de’ venditori e coi Bolognini" - come da rogito di Lodovico Montecalvi.

1587, Bonifazio del fu Corradino Dalle Balle comprava per L. 6,640 con patto d’affrancazione dal senatore Mario del fu Andrea Casali, una "casa, con bottega sotto, ed altra casetta con due stalle, poste sotto S. Stefano nel Vivaro , in confine del venditore, del conte Cornelio Pepoli e degli eredi di Alessandro Bovio" - come da rogito di Alessandro Schiassi.

1621, addì 20 agosto - il senatore Filippo Pepoli comprava per la somma di mille scudi, da paoli 10 cadauno, dal nobile Bartolomeo del fu Giuliano Griffoni di Roma, erede Aldrovandi, una "casa nel Vivaro, sotto S. Stefano" - come da rogito di Arsenio Mosca, notaro della Camera Apostolica.

1699, addì 30 gennaio - La "stalla come teggia (fienile) e rimessa nel Vivaro", di proprietà del senatore Ercole e di Cornelio, fratelli Pepoli, fu stimata del valore di L. 10,154. 08; e la "casa situata di faccia a detta stalla, e detta il Casino Rosso" L. 13,680. 10.