Compagnia laicale di San Girolamo

Dalle Cose Notabili di Giuseppe Guidicini.

Locale della Compagnia Laicale di S. Girolamo, il quale ha ingresso anche nella via della Savonella al N. 594.

Prima del 1417 sorse una Società di 24 onorevoli cittadini, che si diedero a levare dai bagordi e ad instruire nella cattolica dottrina i giovanetti abbandonati a se stessi, e senza guida di religiosi, e di parenti. Eletto a nostro Vescovo di Bologna Nicolò Albergati una delle prime sue cure fu quella di animare la pietà dei suddetti suoi concittadini ai quali diede in Padre spirituale D. Stefano Bruni Can. regolare di S. Salvatore.

Conduceva a pigione la Società una Casa di Tommaso Zanettini sulla quale divisò di fabbricare un piccolo Oratorio, e trovò nel possessore tanta generosità, che gliela cedette col semplice peso di pagare annue lire 4 e denari 10 ai PP. di S. Procolo direttari del suolo sul quale era fondata , e li 18 ottobre 1417 fu posta la prima pietra di tale Oratorio che vollero dedicato a S. Girolamo. Rogito Negri.

Il B. Nicolò, li 11 novembre 1433 vestì li Confratelli di Zimarra di salia violata, e di beretto dello stesso colore, apri e benedì l' Oratorio correndo in detto giorno la festività di S. Martino, più diede loro le regole per il loro Istituto. Rogito Pietro Negri.

Aumentato il numero dei Confratelli si trovò troppo angusto il fatto Oratorio, a modo che essendo inabitato il monastero e Chiesa di S. Anna in Borgo Marino risolsero i maggiori della Compagnia di Girolamo di farne l'acquisto, siccome seguì li 21 novembre 1436 collo sborso di lire 400. Rogito Cesare di Batolomeo di Baldo Panzachi.

Li 20 aprile 1438 l'Oratorio della Savonella fu abbandonato al solo servizio di fare la dottrina ai ragazzi; ma poco dopo sorsero varie dissensioni fra i vecchi e i giovani aggregati, sopra certo articolo dello Statuto, dalle quali derivò la separazione della Società, in due corporazioni, una delle quali rimase in Borgo Marino, e l' altra acquistò una casa con pezzo di terra di una tornatura annessa al detto Oratorio della Savonella, enfiteotiche dei PP. di S. Procolo, e venduta da Elisabetta Martelli vedova di Petronio Zanettini e da Lucia Martelli vedova di Nicolò Leoni, in prezzo di lire 100. Rogito Benedetto Paleotti, e Rolando Castellani, dei 9 novembre 1439. Ma le dissensioni fra li due corpi non rimasero interamente sopite se non dopo li 20 novembre 1444, come da rogito dei suddetti Paleotti e Castellani. I rimasti in Borgo Marino , si dissero Confratelli maggiori, e quelli della Savonella Confratelli giovani, i quali mercè la protezione del vescovo Nicolò, ottenero dal Senato buon pezzo di terreno dalla parte della mura, con che aggrandirono l'orto , poi Io cinsero di mura, e nel medesimo innalzarono la fabbrica, e decorarono l'Oratorio nel modo che conservato fino al 1798 nel qual anno fu sopressa questa Compagnia laicale li 26 giugno di detto anno, indi venduto tutto il locale a Domenico Merli (rogito Luigi Aldini 30 maggio 1799) il quale fatta estrarre dal muro della Città l'immagine della B. V. di Miramonte la collocò in quest' Oratorio , che vi rimase finchè l' attual possessore Giosafat Pasciuti lo profanò, e la B. V. fu traslocata nella Chiesa di S. Domenico nell'altare già Berò poi Ghisilieri.

Miscellanea: RISTRETTO DELLA STORIA DELLE CHIESE DI BOLOGNA E DI ALTRI STABILI (Notizie - per la parte antica - prevalentemente attinte da Bologna Perlustrata, di Antonio di Paolo Masini, Bologna, 1666, volume I

S. Girolamo.

Piccolo oratorio situato in Miramonte che fu ornato di sculture nel 1727 da Carlo Nessi, e compito nel 1747 da Giuseppe Pedretti pittore, e da Giuseppe Rana scultore.