N.1357, Croce di Tutti i Santi
Dalle Cose Notabili di Giuseppe Guidicini.
La Croce dedicata a tutti i santi, davanti alla quale si pubblicavano i bandi, situazione detta a quei giorni Trebbo della Croce dei Santi, era racchiusa in una cappelletta contrassegnata col N. 1357. Bologna aveva molte croci sul mezzo delle strade, innalzate sopra colonne dagli antichi cristiani, varie delle quali furono distrutte, altre traslocate in luoghi vicini o lontani, ed alcune coperte da una cappella che denota certamente che a queste si portava una particolare devozione. Apparteneva il jus patronato della Croce dei Santi alla famiglia Griffoni, e dicesi per un atto del 1408 del cardinal Cossa Legato. Consta che del 1567 spettava ai Maranini, indizio che questi potessero esser succeduti ai Griffoni, antichi abitanti in queste vicinanze ed in via del l' Aposa: mentre gli altri Griffoni da S. Barbaziano erano in fiore nel 1567, e nel loro archivio non si fa parola di alcuna cessione o donazione ai Maranini di questo patronato. Nel 1799 fu atterrata, ed allora la famiglia Bovio Silvestri vi aveva qualche diritto (1).
Miscellanea: RISTRETTO DELLA STORIA DELLE CHIESE DI BOLOGNA E DI ALTRI STABILI (Notizie - per la parte antica - prevalentemente attinte da Bologna Perlustrata, di Antonio di Paolo Masini, Bologna, 1666, volume I
S. Croce.
Chiesa di una delle quattro croci detta dei Santi.
Nel 1408 fu concessa alla famiglia dei Griffoni.
Nel 1507 era della famiglia Maranini.
Fu fatta accomodare nel 1462, e risarcita nel 1614, e 1748.
L'ospizio dei Cappucini fu traslocato sotto questa parrocchia nel 1677, in una casa della via Val d'Aposa rimpetto alla sagristia di S. Paolo, il quale era prima sotto la parrocchia di S. Giacomo dei Carbonesi.