7 - Notizie volgenti epoche diverse dall'era prima di Cristo fino al secoio XVII.

Nell' anno 2736 del mondo si pretende che Bologna sia stata edificata, e cioè 479 anni prima di Roma, e 1223 prima della venuta di Cristo. L'anno 189 avanti Cristo ai 29 dicembre i Romani vi condussero una colonia.

557 anni avanti Cristo, Lucio Attilio Regolo, e Lucio Emilio Paolo, Consoli di Roma, tolsero Bologna ai Galli Boi. La Colonia suddetta fu condotta da Marco Attilio Serana, e da Lucio Valerio Tapone.

664 anni avanti Cristo fu data la cittadinanza a Bologna per legge emanata da Pompeo, e furono i Bolognesi posti nella Tribù Stelatina.

Nell'anno 270 di Cristo i Bolognesi chiedono un Vescovo a Papa Dionigi, che loro invia S. Zama. Questi fabbricò la prima chiesa dedicata a S. Pietro, ove era la Badia dei SS. Naborre e Felice.

Nel 303 S. Procolo uccise Marino Commissario dell'Imperatore, ed egli fu decapitato a Valverde, colle che trovasi fuori porta S. Mamolo.

Nel 312 S. Faustiniano fondò molte chiese, e parrocchie.

Nel 350 Basilio fabbricò la chiesa de' SS. Pietro e Paolo, allora fuori della città e che presentemente vi è annessa quella di S. Stefano. Basilio fece la divisione delle parrocchie.

Nel 382 per debolezza del governo sotto Graziano Imperatore, i Bolognesi si pongono in libertà, eleggendo i propri Magistrati cioè due Consoli, che furono Filippo Statilio. e Antonio Basso, e sotto il loro comando sortono armati e rovinano Claterna; molte famiglie di questa vengono a Bologna.

Nel 387 Graziano mediante Asclipio sconfigge i Bolognesi ed uccide il Console Filippo Statilio, poi innalza una Rocca, e vieta il crear Magistrati, ma poi scacciato dall' Impero Valentiniano compagno di Graziano, tornano i Bolognesi a libertà rovinando la Rocca.

Nel 401 il Vescovo Felice riedificò la Cattedrale sotto il titolo de' SS. Naborre e Felice, unendovici il Collegio dei Canonici.

Nel 406 Bologna rimase illesa dall'invasione d'Alarico Re dei Goti, contro del quale seppe valorosamente difendersi.

Nel 423 passò por Bologna il Pontefice Bonifacio I.

Nel 429 il Vescovato di Bologna era suflfraganeo di Ravenna.

Nel 430 S. Petronio ottenne la promessa di avere il privilegio dello studio che gli fu poi pienamente accordato nel 431.

Nel 518 Bologna fu soggiogata da Totila Re dei Goti.

Nel 552 Narsete sconfisse Totila, e Bologna tornò sotto il dominio Imperiale.

Nel 741 mori Chiarissimo Vescovo di Bologna a cui successe Barbato. Nell'interno dell'atrio di Pilato in S. Stefano vi sono iscrizioni che fanno menzione di questo Barbato Vescovo di Bologna, le quali sono registrate nel Casale P. 212 (Vedi Ghiselli pag. 123 e 126 del primo volume).

Nel 750 Pepino Re di Francia obbligò Astolfo Re dei Longobardi a restituire varie Città alla Chiesa fra le quali Bologna.

Nell'835 molte famiglie del contado vennero ad abitar in Bologna, e presero il cognome dal luogo donde venivano.

Nell'845 Lodovico figlio di Lottano fu sconfitto a Pianoro dai Bolognesi.

Nel 903 gli Ungari saccheggiarono il territorio Bolognese, e bruciarono la Chiesa di Santo Stefano.

Nel 918 Ottone scacciò Berengario, e restituì Bologna al Papa.

Nel 960 Bologna si governava in piena libertà. Due Consoli estraeansi dal Consiglio Generale, che era composto di 600 uomini i più stimati dal popolo e dell' età di venti anni almeno. Il Consiglio poi di credenza, che era di 400, eleggeva quello dei 600. I Consoli avevano autorità governativa.

Nel 1002 non eravi chiesa eretta a S. Petronio, ma soltanto un altare in Santo Stefano, molto venerato, e visitato dal Vescovo e dal Clero - cosi il Ghiselli.

Nel 1011 vi fu gran terremoto in Bologna.

Nel 1051 Leone IX passò per Bologna andando in Germania.

Nel 1056 Vittore II passò per Bologna onde recarsi in Germania.

Nel 1070 l' Avesa entrava in città rasente porta S. Mamolo , veniva per Val d' Aposa , per il ponte di Sant' Arcangelo , dietro il palazzo , poi dai Castelli, Ghisellardi, per Galliera e l'Avesella. Circa i 26 mulini che vien detto fossero allora in Bologna, ciascuno vede che l'avesa non era capacie di fornirvici la necessaria quantità d'acqua; si ha però alcun dato che farebbe credere che all'avesa si congiungesse un ramo del canale di Reno, e cosi riescirebbe probabile. l'esistenza di un tal numero. Il canale di Reno veniva per il Pratello, e da porta Stiera si divideva in un ramo per la Volta dei Barberi venendo a congiungersi col letto vecchio dell'avesa, e nell' altro pel Borgo delle Casse andando poi al Cavadizzo, qual Cavadizzo si vedo chiaramente che era il letto vecchio del canale di Reno. Per questi 26 molini sarebbe invece a credersi che per l'antico acquedotto Mario si facessero venir acque da Setta nell'avesa? Si trovano gli avanzi di detto condotto sparsi qua e là, e sempre sui colli che separano il molino dell'Albano dal Sasso, e l'Avesa al ponte della Pietra dove si sospetta potessero unirsi le dette acque.

Nel 1121 fu fatta la casa del Comune di Bologna, poi chiamato Palazzo del Podestà, e nel 1201 si cominciò la sala grande, detta del Re Enzo.

Nel 1140 fu fatta edificare da Cremonina della famiglia dei Piatesi la Chiesa di Ronzano (ora Villa Gozzadini della quale faremo poi estesa descrizione) ad onore dei Cavalieri di S. Giovanni. Giovanni della Ringhiera la diede ai Domenicani, che la dedicarono a S. Vincenzo. Essendo poi rovinata fu rifatta nel 1480 li 15 aprile da Fra Bartolomeo da Comacchio maestro di Teologia.

Nel 1163 i Bolognesi fecero spianar le fosse delle vecchie mura della città, e le fecero (siccome esprimevasi a que' di) salegare. Da ciò ne venne il nomi; di Salegata di Strada Maggiore, e di Porta Stiera. Ivi si tenevano i mercati della legna e del fieno.

Nel 1187 i Bolognesi fecero erigere la Chiesa di Santa Maria Maggiore.

Nel 1203 i Bolognesi fabbricarono Castel S.Colombano, che fu poi detto di Piumazzo.

Nel 1206 fecero la fossa di Strada Maggiore, e di Porta Stiera, attorno Bologna.

Nel 1217 fu fabbricata la Chiesa di S. Martino.

Nel 1218 predicando S. Francesco in Bologna si cominciò a edificare la Chiesa già detta dell' Annunziata, poi di S. Francesco di Porta Stiera.

Nello stesso anno i Domenicani si congregarono nella Chiesa di S. Nicolo delle Vigne , oggi di S. Domenico, mentre questo Santo predicava in Bologna.

Nel 1221 fu condotta in città l'acqua di Savena, mediante la Chiusa, ed il Canale.

Nel 1224 fu fabbricato CasteI Franco.

Nel 1230 » Crevalcore.

Nel 1246 » Scaricalasino.

Nel 1250 Innocenzo IV consacrò la Chiesa di S. Domenico.

Nel 1257 i Bolognesi fecero la ringhiera grande del Re Enzo.

Nel 1268 fu tagliata la testa a Guido Polenta Caccianemici per aver tentato di far fuggire il Re Enzo dalla prigione per cupidigia di denaro.

Nel 1269 dai Bolognesi fu fatta l'Arca di marmo sculturata, per riporvici il Corpo di S. Domenico.

Nel 1272 li 14 marzo mori il Rè Enzo. Fu sepolto in S. Domenico. La sepoltura fu ristaurata nel 1401 per conto del Gonfaloniere Giovanni Francesco Aldrovandi, e di Cesare de' Nappi.

Nel 1284 fu cominciata la Chiesa di S. Giacomo.

Nel 1299 fu posta la statua in rame di Bonifacio VIII sulla casa della Biada in piazza, che poi fu chiamato il Palazzo dei Signori. Il Palazzo fu cominciato nel 1292 per opera di Tadeo Pepoli. Nel 1351 fu fatta la Chiesa di S. Gio. Battista del Mercato per sotterrarvici i giustiziati. Nel medesimo anno furono fatte le scale della Torre degli Asinelli.

Nel 1355 s'inaugurò il convento delle Suore Convertite.

Nel 1359 fu consacrata li 2 giugno dal Vescovo Gio. da Galerata la Chiesa della Certosa.

Nel 1363 fu fatto il Castel di Budrio.

Nel 1365 gli Olivetani che prima stavano nella Chiesa de' Cavalieri della Donna, in capo del Borgo dall'Oro, andarono a S. Michele in Bosco. Abitavano ivi prima degli Olivetani, i Frati di S. Gregorio, da dove furon cacciati per i loro mali portamenti.

Nel 1368 si stabilirono i Celestini in Bologna, e fu Antonio Galluzzi che gli fabbricò la Chiesa di S. Giovanni Battista.

Nel 1378 li 6 settembre vennero i Frati degli Angeli, e si stabilirono fuori di S. Mamolo nella Chiesa fatta fare da Giera Pepoli. Vestivano un abito bianco.

Nel 1380 i Bolognesi comprarono da Nicolò Pepoli una casa dove fecero il Carrobio per la Mercanzia, onde tenervici ragione, e giustizia.

Nel 1381 i Bolognesi coniarono moneta d'oro. Da una parte vi era un Leone con una bandiera, e dall'altra S. Pietro. Da una parte vi era scritto Bononia Docet, e dall'altra Sanctus Petrus.

Nel 1383 li 14 febbraio la testa di S. Domenico fu tolta dall'Arca, e posta in un Tabernacolo.

Nel 1381 fu fatto il Palazzo de' Notari in piazza, detto ora il Registro.

Nel 1389 fu posto l'archivio notarile nel palazzo del Re Enzo, e cominciarono a risiedervi i Notari.

Nel 1390 ai 27 aprile si atterrò la Torre dei Rustegani, le taverne, e le altre case in faccia dell' Ospitale della Morte per fabbricare la Chiesa di S. Petronio, al qual effetto furono nominati vari Ufficiali col salario di L. 15 per mese.

Nel 1401 fu dipinta la Madonna del Baraccano da Francesco Cossa.

Nel 1406 in decembre il Legato fece battere i quattrini con due chiavi in crociate da una parte, e dall'altra un S. Petronio.

Nel 1427 li 18 ottobre s'incominciò la Chiesa di S. Girolamo nella Savonella, ed il 21 gennaio del suddetto anno s'incominciò a fondare l'Ospedale della Morte.

Nel 1432 fu per la prima volta portata a Bologna l'immagine di Maria Vergine dipinta da S. Luca.

Nel 1443 fu rifatta la Chiesa di S. Caterina di Saragozza.

Nel 1453 il 18 luglio fu terminato il campanile de' Servi.

Nel 1455 il 12 agosto fu trasportata la Torre della Magione in Strada Maggiore. Il trasporto fu fatto mirabilmente eseguire da Mastro Aristotile Fioravanti per lo spazio di piedi 35. Achille Malvezzi allora Comm. della Masone donó ai capi mastri L. 100, e 50 glie ne donò Monsignor Bessarione.

Nel 1450 il 20 luglio vennero a Bologna le Suore del Corpus Domini. Il Convento era stato incominciato nel 1455. Nel 1493 vi erano 143 monache.

Nel 1453 la Chiesa di S. Petronio fu accresciuta di tre pilastri e coperchi. Furono instituiti 34 Canonici, ed il primo gennaio del 1464 incominciarono ad utfìciarvici.

Nel 1473 li 9 maggio i Frati Agostiniani dell'Osservanza andarono al Convento della Misericordia, che era prima degli Olivetani di S. Michele in Bosco, e da questi comprata da Giacomo della Ringhiera. Fu rifabbricata dagli Olivetani.

Nel 1475 fu fatta la Cappella dell'Arca di S. Domenico, istoriata da Nicolò Schiavio eccellentissimo scultore.

Nel 1479 in dicembre si cominciò il campanile di San Petronio, che fu terminato in novembre del 1485.

Nel 1487 i Frati di S. Salvatore fecero spianare cinque case per far la piazza davanti la loro Chiesa, e questo fu fatto dietro eccitamento di Giovanni II Bentivoglio desideroso di abbellire la città.

Nel 1488 di maggio s'incominciò a ristaurare la Torre degli Asinelli, ornandola con varie figure di marmo che erano nella porta del palazzo del Podestà, ma che furono poi portate altrove. Si fabbricarono le botteghe sotto della medesima, e si fortificò tutta con robuste chiavi di ferro. La detta Torre è alta piedi 375, altri dicono 316.

Nel detto anno fu eretta la Chiesa della Nunziata da Battista Manzoli , che lasciò L. 15,000 perché fosse terminata dopo la sua morte.

Nel 1493 i Notari furono posti sotto il Palazzo del Podestà e vi si fecero i nuovi Banchi, ognuno dei quali era occupato da due Notari.

Nel 1495 fu inaugurata la provvida istituzione dell'Opera de' Vergognosi. In quell'epoca erano gli operai che andavano a questuare in cappa rossa por i poveri vergognosi.

Nel 1496 gli Strazzaroli fecero la loro casa in Porta Ravegnana con diverse botteghe sotto, la di cui facciata fu terminata nell'ottobre.

Il 15 novembre del suddetto anno fu terminata la Cappella di S. Giovanni in Monte fatta fare a spese di Ludovico Bolognini Dottore, come pure Giovanni Bentivogli fece innalzare la Torre a Belpoggio fuori di Strada Stefano, posizione deliziosa e abbastanza culminante dalla quale si predomina un panorama assai esteso.

Nel 1500 di gennaio i Frati di S. Martino fecero atterrare diverse case per fare la piazza davanti la Chiesa.

Nel detto anno li 20 maggio cominciò la divozione della Madonna delle Rondini, e circa l'epoca stessa ebbe principio quella della Madonna del Piombo.

Nel 1502 li 11 aprile cominciò a suonare la campana di S. Petronio per indicare il principio delle scuole, mentre prima era quella di S. Pietro.

Nel 1511 fu data agli Olivetani la Chiesa di S. Bernardo dal Legato Cardinale Alidosi.

Nel 1515 furono fatte le scale di macigno alla Chiesa di S. Petronio.

Nel 1599 addi 9 luglio fu dato possesso di S. Bartolomeo ai Teatini. S. Bartolomeo era già Parrocchia, ed il suo circondario fu in tale occasione distribuito al Carobbio, a S. Michele dei Leprosetti, a S. Vitale, e S. Donato, Chiesa antichissima che si crede fabbricata da S. Petronio, e che appartenesse nella suddetta epoca a Ludovico Gozzadini, ed a Franzino suo nipote.

Nel 1603 di giugno si fecero li balaustri sopra li archi del portico del Podestà. Furono incominciati dal Gonfaloniere Scipione Zambeccari, e terminati dopo un anno successivo, dal Gonfaloniere Girolamo Boschetti.

Nel 1604 fu posta la girella per dar la corda sopra il Voltone che oggi pure chiamasi della Corda. Prima si applicava questa tortura nella sala del Podestà.

Nel 1605 fu rinnovata la Fontana del Netunno, e i condotti che portano l'acqua alla piazza. La spesa fu ingente, e vi furono impiegati due anni di lavoro.

Nel 1607 fu dato termine alla capella e cupola, dove è sepolto il corpo di S. Domenico nella Chiesa dei Domenicani.

Nel 1608 li 12 dicembre mori Cesare Scudieri correttore dei Notari.

Al cominciare dell'anno 1618 si verificò che in Bologna vi abitavano anime 67871.

Nei subborghi e cioè in un raggio circa di tre miglia anime 17092.

Nel contado anime 174884.

In tutto anime 259847.

La Città conteneva case 8643.

I subborghi case 2839.

II contado case 25814.

In tutto case 37296.