N.267

Cartigli

Palazzo Bonfioli Rossi

La facciata è stata ricostruita alla metà dell'Ottocento in forme neoclassiche. Nel secondo cortile si trova un fregio dipinto a fresco da L. Spada, L. Massari, F. Brizio, che rappresenta episodi della Gerusalemme del Tasso (1620 c.). Al piano nobile, gli stessi artisti, insieme ad A. Tiarini, sono gli autori dei fregi e del soffitti rappresentanti episodi di storia romana. Al pianterreno le pitture delle volte sono attribuite a F. Carboni, F. Brizio e L. Cigni. Pittoresca la scala circolare attribuita ad Ercole Fichi.

Indirizzo:

strada Maggiore, 29

Guidicini

Il N° 267 di 3 archi era sicuramente dei Gozzadini nel 1554. Nell'inventario legale dell'eredità del Cardinale Marc' Antonio Gozzadini si descrive questa casa come fornita d'orto, corredata di 12 imperatori di marmo, o di macigno, con stalla, fienile, e rimessa il tutto posto sotto S. Michele de' Leprosetti, in confine di Strada Maggiore davanti, di Gerusalemme di dietro, dei Bonfiglioli a oriente, e di Enea Magnani a sera. Rogito Tommaso Pozzi.

Li 11 agosto 1638 il conte Ercole di Lodovico Bonfiglioli comprò da Bonifazio di Sigismondo Gozzadini erede del predetto cardinale una casa in Strada Maggiore rimpetto alla via dei Vitali posta sotto S. Michele de' Leprosetti per L. 32,000. Confina Strada Maggiore, .e Gerusalemme, il compratore a levante, Scipione Gozzadini, e i Bianchini a ponente rogito Tommaso Pozzi, e Giovanni Battista Ramponi.

Il senatore Lodovico Maria del senatore conte Ercole Bonfiglioli morto il 7 maggio 1756 ultimo di sua famiglia lasciò erede il conte Alfonso del conte Giuseppe Malvezzi, e i suoi discendenti coll' obbligo di assumere armi, e cognome Bonfiglioli. Morì il detto Alfonso già senatore, e poi prelato il 30 gennaio 1804 al quale successe nell'eredità Bonfiglioli il vivente conte Vincenzo di Camillo Malvezzi Locatelli.

Monari: l'indicazione nel 1743 è Bonfiglioli.