N.967 - Chiesa e Oratorio della Compagnia di S. Carlo

Dalle Cose Notabili di Giuseppe Guidicini.

(Nota del Breventani: è l'attuale N.3 di via del Porto) Chiesa e Oratorio della Compagnia di S. Carlo. Nello statuto di questa Società spirituale dicesi instituita col titolo di Maria Santissima Regina del Paradiso circa il 1466 mentre il Cardinale Filippo Calandrino governava la Chiesa di Bologna. Essendo poi stata aggregata all' Arciconfraternita dei santi Ambrogio e Carlo della Nazione Lombarda in Roma, come da Diploma delli 12 ottobre 1612 associò al primo titolo anche il secondo. Gli antichi statuti furon riformati nel 1694, ed approvati li 25 aprile 1695 dal Arcivescovo Iacopo Boncompagni.

Fu chiamata anticamente Chiesa della Crocetta poi S. Maria del Paradiso della via nuova.

Li 1 Giugno 1520. L' ornato accordò piedi 12 di suolo pubblico per un verso, e piedi 16 in lunghezza per la fabbrica della Chiesa della Crocetta a capo della Via Nuova. Le frasi del Decreto stabilirono la data della sua fondazione, quando non si voglia intendere quella di una ampliazione.

Si trovano in seguito altre concessioni di suolo sia della parte della via Murelli, sia dalla parte della via del Maglio, che contribuirono all' ingrandimento della Chiesa, e al stabilimento delle sue adiacenze. Si ha memoria che li 2 novembre 1619 fu posta la prima pietra, e dicesi per la terza rinnovazione di questa Chiesa. La Compagnia fu soppressa li 25 luglio 1798 e Giacomo Lazzari comprò questi locali li 17 dicembre 1804 a rogito Betti. La Chiesa è sempre stata ufficiata, ed ha servito specialmente per la scuola della Dottrina Cristiana per la parrocchia di S.Maria Maggiore.

Miscellanea: RISTRETTO DELLA STORIA DELLE CHIESE DI BOLOGNA E DI ALTRI STABILI (Notizie - per la parte antica - prevalentemente attinte da Bologna Perlustrata, di Antonio di Paolo Masini, Bologna, 1666, volume I

Santa Maria del Paradiso e dei Ss. Carlo ed Ambrogio.

Chiesa e confraternita nella via Nuova di Reno nelle Pugliole di Galliera.

Questo luogo era detto della Crocetta, perchè ivi era una croce che fu poi levata. Nel 1466 vi ebbe principio questa confraternita, che nel 1613 cominciò a nominarsi di S. Carlo Borromeo.

Il 2 novembre 1619 fu posta la prima pietra di questa chiesa, riedificata per la terza volta con architettura di Nicolò Barelli.

Nel 1644 fu alzata e il nove maggio dell'anno stesso fu consacrata.

Nel 1720 fu cominciata la giunta della capella di S. Antonio, che fu finita nel 1722, e nel 1724 fu eretta quella della Beata Vergine, e terminata nel 1728.

Nel 1746 finalmente furono alzate e messe a volta.

Questa confraternita fu sopressa il 25 luglio 1798.

La chiesa di San Carlo, in via del Porto, fu edificata su progetto di G.A. Ambrosi nel 1746 e restaurata nel 1855. Venne grandemente danneggiata dal bombardamento del 25 settembre 1943. Fu poi completamente ricostruita. L'annesso oratorio è l'unico edificio rimasto intatto dopo uno dei successivi bombardamenti: quello del 29 gennaio 1944.