N.89

Sembra che siano applicabili a questa casa le due seguenti notizie.

1428, 18 maggio. L'ospedale della Vita comprò da Lucia di Ugolino Ghisilieri una casa ad uso d'ospizio (osteria) all'insegna di S. Giorgio, per L. 350. Rogito Nicolò Macchiavelli.

1434, 19 gennaio. Filippo Bombaroni rinunziò all'ospedale della Vita le sue ragioni sopra una casa ad uso di ospizio all'insegna di S. Giorgio. Rogito Romano Bertolini.

1600, 18 aprile. L'ospedale della Morte locò una casa ad uso di osteria all'insegna di S. Giorgio, posta sotto S.Sebastiano nella via Nuova. Confinava con vie pubbliche a settentrione, e a mattina con altra casa pure ad uso di osteria all'insegna dell'Angelo spettante ai Lucchi, e con beni del detto ospedale condotti in enfiteusi dai Cristiani. Rogito Francesco di Bartolomeo Marescalchi.

Li 10 luglio 1493 i Sedici donarono a Giovanni del fu Baldassarre Accursi, detto da Reggio, architetto del Comune, un pezzo di terra del fu Delfin d'Atticonte bandito coi Canetoli, il qual terreno era lungo una pertica e mezzo, e largo pertiche quattro, posto sotto S. Sebastiano, o S. Prospero, in confine della via pubblica, dei beni dell' ospedale della Morte, e di Girolamo Marescalchi. Più un altro pezzo di terra posto in detta cappella, in confine di Francesco dal Pellegrino, di detto Girolamo Marescalchi, e di Battista Mezzovillani. Bisogna avere presente che il Pellegrino possedeva casa dove in oggi è la Zecca.