Santa Croce (Vicolo)

Denominazione moderna(2015): vicolo scomparso.

Guidicini.

Il vicolo di Santa Croce comincia nella Strada di S. Mamolo, e termina nella via dei Pignattari mettendo in isola il palazzo detto del Registro, già residenza della compagnia dei notari.

La sua lunghezza è di pertiche 7, 07, e la sua superficie di pertiche 5, 77.

Qualche volta si trova denominato vicolo del Registro. Prese il nome di Santa Croce dalla chiesa di questo titolo atterrata per la fabbrica della Basilica di S. Petronio, la qual chiesa pretendesi che fosse dov' è la capella di Santa Croce in S. Petronio. La canonica della predetta parrocchiale fu anch' essa atterrata per lo stesso motivo

Immagine tratta dagli schizzi topografici disegnati da Giuseppe Guidicini a corredo delle note manoscritte delle "Cose Notabili ..." e pubblicati per la prima volta da Arnaldo Forni nel 2000.

(Nord verso l'alto). E' disegnata parte del palazzo dei Notai con i numeri antichi 1218 e 1219 (oggi via Pignattari 1), In basso il vicolo senza nome è il vicolo di Santa Croce, conosciuto anche come Registro o (catasto Gregoriano) come vicolo di San Petronio.

Vicolo Santa Croce, dal I volume delle “Cose Notabili…” di Giuseppe Guidicini, con le correzioni di Luigi Breventani

Particolare tratto dal Catasto Gregoriano (1835) della città di Bologna, messo a disposizione dall'Archivio di Stato di Roma con il progetto "Imago II".