Drapperie (Via)

Via Drapperie.

Da via degli Orefici a via Clavature.

Quartiere Santo Stefano.

Prima documentazione dell'odonimo: 1635 (Drapparia).

Questa via fu chiamata Via di S. Mattheo dallo Zanti, Drapparia dal Banchieri, Via degli Accarisi dall'Alidosi e dall'Aretusi (che precisarono entrambi che era nei pressi della chiesa di S. Matteo degl'Accarisi), Drapparie o via de Accarisi, o Via di San Matteo delle Pescherie dal Salaroli. Tutti gli altri autori usarono l'odonimo Drapperie (talvolta Draperie).

La chiesa di San Matteo degli Accarisi (o delle Pescherie, così chiamata dalle vicine Pescherie) era all'angolo con via Pescherie Vecchie, al numero 18 di questa via.

La famiglia degli Accarisi aveva le case sotto la parrocchia di San Matteo nel 1304 (Guidicini, II, 90) e diede il nome sia alla chiesa, sia alla via (almeno per qualche tempo).

Venditori di drappi di lana avevano le loro botteghe qui (Guidicini, II, 85) e questa presenza determinò l'attuale odonimo.

La chiesa di San Matteo degli Accarisi aveva un piccolo sagrato su via Drapperie, dove c'era la facciata della chiesa.

Ma anticamente il fronte della chiesa era dalla parte opposta, verso ponente, e questo fronte è ancora visibile, inglobato nella libreria Coop Ambasciatori, già macelleria in tempi antichi. Questo conforta l'ipotesi di un vicolo (perduto ed inglobato nella macelleria, poi nel cinema Ambasciatori, ed ora nella libreria) che congiungeva via Pescherie Vecchie con via degli Orefici passando davanti all'antica facciata della chiesa di San Matteo.

Questa chiesa era antichissima (ci sono indizi riportati dal Guidicini, II, 88, che risalga ad almeno l'anno 1110). Si sa che fu restaurata nel 1301 (Guidicini, II, 90), e forse in questa circostanza fu invertito il fronte da ponente ad oriente.

Nel 1806 la parrocchia fu soppressa e la chiesa chiusa. Nel 1810 fu venduta, assieme alla vicina canonica ad un privato che la ridusse ad abitazione. Fortunatamente è rimasta l'antica facciata inglobata nella struttura "Ambasciatori" e sapientemente riportata alla luce, a testimoniare l'esistenza dell'antica chiesa di San Matteo degli Accarisi, altrimenti irriconoscibile.

Fonti citate in questo articolo.

Zanti: Nomi, et cognomi di tutte le strade, contrade, et borghi di Bologna, di Giovanni Zanti pubblicato nel 1583.

Alidosi: Nomi delle strade, vie, borghi, et vicoli, che sono nella città di Bologna, di Giovanni Niccolò Pasquali Alidosi, pubblicato nel 1624).

Banchieri: Origine Delle Porte, Strade, Borghi Contrade, Vie, Viazzoli, Piazzole, Salicate, Piazze, e Trebbi dell'Illustrissima Città di Bologna con i loro Nomi, Pronomi, e Cognomi, di Camillo Scaligeri della Fratta (pseudonimo di Adriano Banchieri), pubblicato da Clemente Ferroni nel 1635.

Aretusi: Origine di Bologna. Pianta di Bologna di Costantino Aretusi, pubblicata nel 1636.

Salaroli: Origine di tutte le strade sotterranei e luoghi riguardevoli della città di Bologna di Ciro Lasarolla (Pseudonimo di Carlo Salaroli), pubblicato nel 1743.

Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de' suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).