Strada di Sant'Isaia

La Strada di Sant'Isaia fuori delle mura della città era la prosecuzione extraurbana dell'omonima via ottocentesca che dalla confluenza delle vie Nosadella, Barberia e della piazza Malpighi (già Seliciata di San Francesco) conduceva alla porta di Sant'Isaia.

Essa comprendeva tutta l'attuale via Andrea Costa, attraversava il Canale di Reno presso il Ghisello, seguendo i percorsi delle attuali vie della Barca, Bruno Buozzi e Riccardo Wagner. Da qui, mediante un tratto completamente scomparso, si raccordava con il tratto dell'attuale via Coriolano Vighi che va verso il fiume Reno, che veniva passato mediante il Passo della Barca. A Casteldebole proseguiva seguendo le attuale vie Ghiare e Caduti di Casteldebole fino al viale Gaetano Salvemini. Da qui proseguiva verso occidente con un breve tratto oggi completamente scomparso, per andare a raccordarsi con via Casteldebole, includendo un breve tratto della attuale via Giuseppe Antonio Landi. Proseguiva verso ovest, seguendo l'attuale via Casteldebole fino al confine del comune, per proseguire verso Lavino e oltre, dopo avere raccolto a destra la confluenza di via Felicina. Con questo percorso è indicata nella pianta di Andrea Chiesa del 1740.

Per le note odonomastiche si vedano le note su via Sant'Isaia.