N.679

Casa con orto e stalla, e casetta di dietro nell' Androna di S. Leonardo, che è altra casa di Panfilio Monti appartenente ad Ermete Bargellini posta rimpetto a Cantarana. Rogito Lodovico Chiocca delli 11 luglio 1589. II detto Ermete la vendette li 7 ottobre 1610 per L. 10000 a Galeazzo di Francesco Campagna, rogito Antonio Malisardi. Giulia Campagna ultima di sua famiglia che testò li 26 gennaio 1686 e mori il 3 febbraio 1697, avendo ottenuto li 17 febbraio 1789 da Gioseffo Landi la cessione delle ragioni che le competevano sull' eredità di Lodovico Garganti, il quale testò li 27 settembre 1621, rogito Antonio Beni, assegnò in corrispettività al Landi questa casa (esclusa la stalla) la qual casa si dice confinare coll'Androna, coi Bargellini, coi Padri Serviti. Rogito Pietro Antonio Azzoguidi. Il Landi ne cedette poscia una porzione a Gio. Antonio Dalla Torre, i cui discendenti ne divennero interamente proprietari. Fu per alcuni anni di Francesco Paolo di Pellegrino Biancani. Merita che alle notizie date dei suddetti stabili 657 e 679 si aggiunga che li 26 gennaio 1518 Panfilio dott. Monti, o Dal Monte, assolse Nicolò Bargellini di L. 100, resto di prezzo di due case contigue poste nella via detta di S. Tommaso nella cappella di S. Tommaso della Braina vendutegli per L. 3600, rogito Pandolfo Bovi, e che li 12 aprile 1512 Battista Vitali alias Grassi assolse il detto Nicolò per L. 1850 prezzo delle predette due case e di un' altra posta sotto Santa Maria Maggiore in Galliera, rogito idem. Il Vitali aveva venduto al Dal Monte la casa già Monari in Galliera, e pare che il Dal Monte avesse delegato al Vitali porzione di prezzo di dette due case in via S. Tommaso, e che col pagamento fatto dal Bargellini il Vitali fosse stato saldato del prezzo della casa in Galliera (vedi Galliera N. 480). È però da notarsi che il vicolo Androna cui si riferisce la suddetta proprietà d' Ermete Bargellini, parlando della casa al N. 679, aveva in passato ben diverso nome, essendo cioè il detto vicolo conosciuto sotto il nome di Belfiore, siccome lo è pure in recenti documenti, fra i quali ponno citarsi li rogiti: Cella dott. Paolo del 3 agosto 1798, Sarti Pistocchi 20 febbraio 1808, e Fiandrini Gaetano 15 settembre 1821.