N.81(38). Chiesa ed ospedale di Santa Maria dei Servi, o di S. Biagio

Dalle Cose Notabili di Giuseppe Guidicini.

Chiesa ed ospedale di Santa Maria dei Servi, o di S. Biagio, alias Ospitaletto. Nell' archivio della compagnia che governava quest'ospedale detto di Santa Maria delle laudi, sta notato: "Hoc opus inceptum fuit anno 1200 ad laudem et gloriam Dei omnipotentis, et Beata Mariae Virginis ac Divi Alexi".

Si ripete da qualche storico che esistesse nel 1200 presso la chiesa di Santa Maria di Castel de' Britti un ospizio che dal proprietario fu lasciato per albergo di pellegrini, e che coll'aiuto di vari benefattori essendosi poi ampliato vi fosse data la forma d' ospedale, che del 1295 dicevasi ospedale di Santa Maria di Castel de' Britti sopra il Serraglio di Strada Stefano.

Nel libro dei memoriali si trova che circa il 1320 una compagnia che cantava laudi nella chiesa dei Servi fondò un ospedale per alloggiar pellegrini in Strada Santo Stefano.

In appoggio di questa fondazione viene il testamento di Giovanni Calzolari fatto a rogito di Uguccio Uguccioni li 31 gennaio 1325, col quale lascia eredi in eguali porzioni i due ospedali nuovamente fatti, uno dei quali presso la chiesa di San Lorenzo dei Guerini, e l'altro dal Serraglio in Strada Santo Stefano.

Si trova una memoria che dice: "Ospitale e lavorieri nuovamente costrutti sopra il Serraglio di Strada Santo Stefano nel 1328", diffatti li 20 maggio 1321, e nel 1324 il Governo lo soccorse con elemosina per l'intrapresa fabbrica.

Un rogito di Chisino Pini delli 15 novembre 1353 lo chiama ospedale di Santa Maria dei Servi, poi nel 1407 comincia a trovarsi col nome di ospedale di San Biagio.

Un Giovanni Bentivogli, beccaro, confratello di questa compagnia, lasciò una casa all'ospedale contigua al medesimo. Si dice da taluno che morisse nel 1442, ed è opinione di qualche altro che fosse morto prima del 1404, ed in questo caso non è temerità l'asserire che possa essere Giovanni di Toniolo Bentivogli tanto celebre nella nostra storia.

Li 21 ottobre 1617 gli uomini dell'ospedale di S. Biagio chiesero sussidio al Senato per terminar la fabbrica del loro ospedale.

Ammesso che nel 1200 fosse qui un ospizio per alloggiar pellegrini, chi l'avrà governato sino al 1320 quando cioè prese il titolo di ospedale? È quasi certo, secondo l' uso di quei giorni, che sarà stata un' unione di devoti, la quale si sarà poi incorporata alla compagnia che cantava laudi nella chiesa dei Servi, ed ivi fondata nel 1275, poi traslocata in Strada Stefano nel 1404 sotto il priorato di certo Roveri, assumendo di pagare ogni anno una libbra di cera al Vescovato.

La chiesa dell' ospedale di San Biagio, o di Santa Maria dei Servi, fu rimodernata nell'anno 1792, ed abbellita quanto poteva permetterlo la sua forma e situazione.

La compagnia dei Servi cessò di esistere li 28 luglio 1798, e con essa anche l' ospedale. Le rendite furono applicate al grande ospedale, la cui amministrazione, detta Congregazione di Carità, li 28 dicembre 1805 concesse in enfiteusi a Gaetano del fu Giovanni Sgarzi l'ospedale superiore, la macellaria ed adiacenze.

La chiesa, essendosi chiusa li 16 agosto 1804 ed anche murata poco dopo la porta che metteva alla strada, fu venduta assieme col vicino oratorio allo stesso Sgarzi li 3 ottobre 1808, meno la cappella maggiore e sagristia comprata dal confinante Cicognara, che l'unì alla sua casa in Cartoleria Nuova N. 608.

Miscellanea: RISTRETTO DELLA STORIA DELLE CHIESE DI BOLOGNA E DI ALTRI STABILI (Notizie - per la parte antica - prevalentemente attinte da Bologna Perlustrata, di Antonio di Paolo Masini, Bologna, 1666, volume I

Santa Maria dei Servi.

Ospedale, e Compagnia in strada San Stefano.

Questa Compagnia fu instituita nel 1275.

Abitarono già in S. Petronio Vecchio, poi nel convento dei Servi in strada Maggiore in un oratorio vicino alla porta del detto convento, e vi stettero circa fino al 1404.

Certo Giovanni Bentivogli beccaro, lasciò a questa Compagnia, oltre altri beni anche il locale di strada S. Stefano, ove eravi anche un ospizio per pellegrini vicino alla Ceriola, luogo dove nel 1200 un certo tale vi albergava muli, e poi coll' aiuto di vari formò l'ospedale dei Pellegrini.

Nel 1404 adunque passarono dal convento dei Servi a questo locale, allora detto di Santa Maria delle Laudi.

Nel 1450 cominciarono ad ospitare i pellegrini, alloggiandone ogni anno circa 14000 fra uomini, donne, e preti secolari.

Questa Compagnia fu sopressa il 28 luglio 1798, e la chiesa fu chiusa con muro il 10 agosto 1808.

Il 18 dicembre 1805 per lire 800 milanesi enfìteotiche, la Congregazione di Carità cedeva in enfiteusi a Gaetano Giovanni Sgarzi l'ospedale superiore, i granari, e cantine, eccetto la chiesa, l'oratorio, per anni 20 in ragione di lire 1000 di Milano. Rogito Forni.

Parte però fu comprato da certo Cicognari, e segnatamente la cappella maggiore della chiesa, la quale fu unita ad una casa da lui acquistata in Cartoleria Nuova.

La chiesa fu ridotta a rimessa, e l'oratorio a cucina por la locanda che era conosciuta sotto il nome della Pace.