N.1191

Si pretende che queste fossero le case con torre dei Caccianemici piccoli. L'officio delle Bollette istituito nel palazzo nuovo del Comune nel 1287, a cui incombeva la sorveglianza sui forestieri, osti, meretrici e sull'ornato della città, fu qui stabilito prima della metà del secolo XV, come pure quello delle acque sotto la cui dipendenza si regolava quanto concerne strade, fiumi, canali e scoli.

1462. Alli 5 gennaio. Li Sedici decretarono la demolizione delle carceri alli officiali delle Bollette, e che non potessero carcerare alcuno, se non per il danno, che gli veniva permesso dalli statuti di rifarsi. L'ufficio delle acque fu poi traslocato nel 1775 in alcune camere del palazzo del Podestà. Questo stabile di diretto dominio del rettore di S.Martino delle Bollette, era goduto per l'utile dominio dai Castelbarchi,che lo vendettero alla famiglia Giorgi la quale attualmente lo possiede. Sull'angolo della via delle Asse colla via di S.Mamolo vi è Io stabile che ha ingresso dalla strada predetta di S.Mamolo, marcato al N. 91, del quale si crede opportuno dar particolari notizie, perchè in via delle Asse o Porta nuova aveva due ingressi.

1459. Li 21 giugno. Antonio Bonafede comprò per lire 250 da Francesco Canonici parte di una casa con due botteghe, una ad uso di spezieria all'insegna della corona, e l'altra ad uso di scassa farina, condotte da Notolo Notoli speziale, posta in Bologna sotto S.Martino de Caccianemici piccoli. Confina la via pubblica da due lati, gli eredi di Lorenzo della Plebe, Giacomo Orsi e la residenza dell'ufficio delle Bollette; rogito Francesco Bianchini.

1460. Li 23 giugno. Lucia del fu Giacomo da Reggio, vedova del fu Rigo Beccaio, e Giacoma del fu Giovanni Calzolari, vendono per lire 500 ad Antonio Bonafè mercante, una casa con due botteghe posta sotto S.Martino dei Caccianemici piccoli. Confina nella parte anteriore con la via di piazza, con Colombo da Bobio, con Giacomo Orsi, con l'osteria del Cappello. coll'uffizio delle Bollette, mediante Androna, e con quelli da Camugnano; rogito Tommaso di Giovanni Sergadmani.

1464. Li 13 gennaio. Gabrielle, Ercole e Battista del fu Dottor di Medicina Lorenzo Refrigeri vendono al famosissimo dottor di legge e rispettabile soldato Andrea del fu Bartolomeo Barbazza de Sicilia una casa ad uso d'osteria all'insegna del Cappello con tre botteghe sottoposte in cappella S.Martino dei Caccianemici piccoli, presso la strada della piazza maggiore, presso la residenza dell'ufficio delle Bollette, presso Francesco de Luzzo alias Sclariti orefice, per lire 1706 di Picchioni; rogito Giacomo Mangini.

1464. Li 12 marzo. Andrea Barbazza compra da Antonio da Fiorenza (Bonafede) una casa con due botteghe, una delle quali da speziale, sotto S.Martino dei Caccianemici piccoli, in confine colla via pubblica, detta di Piazza Maggiore, col compratore da due lati, ed una piccola banca infissa nel muro ad uso di merzaro, cogli eredi di Colombo, di Giacomo Orsi e colla residenza dell'ufficio delle Bollette mediante Androna e di Nicolò da Camugnano, per lire 825; rogito Giacomo Mangini.

1467. Alli 14 marzo. Il Barbazza affitta l'osteria del Cappello a G. Bertuccini per lire 110.

1528. Li 1 febbraio. Assoluzione di Girolamo ed altri dei Saraceni ad Andrea Barbazza pel prezzo di tre botteghe, sotto S.Martino delle Bollette, una ad uso di barbiere, l'altra di calzolaio e la terza di merzeria, poste a lato del mattino sulla piazza e sotto l'osteria del Cappello ; rogito Lodovico Gerrari.