Savonella, dal IV volume delle “Cose Notabili…” di Giuseppe Guidicini, con le correzioni di Luigi Breventani

Dal Borgo delle Ballotte nell’ angolo destro fino alla mura.

La via Savonella comincia nel Borgo delle Ballotte e termina alla mura della città.

La sua lunghezza è di pertiche 37. 05 e la superficie di 93. 06. 6

Nel 1317 si trova col nome di Avesella di Mirasole, dicendosi che quivi passasse l’ Avesa cosa non vera; potrebbe essere piuttosto che dalla vicinanza di quel torrente riportasse anticamente la citata denominazione. Trovasi non di rado detto via di S. Ambrogio dalla Chiesa di questo santo, siccome pure Savenella in luogo di Savonella come è inscritto nelle Lapidi. Il nome di Savenella sembra indicato pel condotto di acque del canale di Savena che traversando le fossa della Città passa al Convento dei Domenicani. Il Ghirardacci la chiama Savonella di Mirasole e racconta che del 1295 fu fatto il ponte cosiddetto della Savonella.

Savonella a destra entrandovi per il Borgo delle Ballotte.

N.582. Casa con Oratorio dedicato a S. M. del Carmine eretto da Domenico Maria Arcangeli, ed aperto li 4 dicembre 1747. La proprietà dell’ una, e dell’ altro passò a Domenico Battistini, che la cedette li 9 marzo 1793 rogito Giovanni Battista Nanni a D. Francesco Azzolini Tabulario della chiesa di S. Maria della Morte.

Li 16 agosto 1808 per ordine Superiore fu murata le porta dell’oratorio, poi riaperta del 1816. Morto il proprietario i di lui successori l’ hanno profanato nel 1822.

N. 594. Ingresso alla parte posteriore del locale della già compagnia laicale di S. Girolomo di Miramonte. Vedi Miramonte N. 562.

Savonella a sinistra entr‘andovi per il Borgo delle Ballotte

N. 597. Ingresso al terreno sul quale esisteva una chiesa dedicata a S. Ambrogio, venerato per protettore di Bologna dai nostri proavi fino al secolo XIV.

Li 4 dicembre 1640 il Senato decretò che S. Ambrogio antico patrono della nostra patria fosse segnalato di nuovo siccome protettore di Bologna.

Dicesi che dopo la distruzione della Chiesa di S. Ambrogio per dar luogo alla fabbrica della Basilica di S. Petronio, il Comune facesse poi erigere questa Chiesa in sostituzione della demolita, che dicesi avesse luogo nel 1456, ma che potrebbesi sospettare invece sul principio del secolo XV.

Nel libro Reformationum H fog. 13 trovasi il Decreto del 1264 che ordinava al Podestà, Capitani, Anziani e Consoli del Comune di Bologna di dover ogni anno per la. festa di S. Ambrogio protettore della città visitare la chiesa di detto Santo, ed offerire cera pel valore di lire 10 al Rettore attenendosi alla stessa consuetudine che si praticò fino alla sopracitata demolizione, e in appresso a questa chiesa nella Savonella, dov‘ era stabilita una Compagnia laicale che vestiva una cappa azzurra con capuccio e cordoni bianchi e che traeva la sua origine da vari Milanesi stabiliti in Società li 9 marzo 1456.

Li 12 luglio 1613 in venerdì l‘ Arcivescovo di Bologna cardinale Alessandro Lodovisi pose la prima pietra pel rifacimento di questa chiesa, che si continuò ad uffiziare dalla sua compagnia finchè fu sciolta li 27 luglio 1708. L‘ orto e gli edifizi rustici furon comprati dal notaio Angelo Pezzi li 30 aprile 1799 mediante rogito Luigi Aldini; l’ oratorio e le case annesse furon vendute a Vincenzo Rizzoli, rogito dottor Serafino Betti 10 maggio 1805. Il predetto oratorio continuava ad esser visitato dalle autorità bolognesi fino al 1796 epoca nella quale fu interamente distrutto. L’ orto annesso era di tornatura 1. 100.