N.709 - Casa ove nel 1571 fu aperto un Monte di Pietà, detto di S. Gregorio

Casa ove nel 1571 fu aperto un Monte di Pietà, detto di S. Gregorio.

Nel 1587, addì 6 novembre - questo Stabile apparteneva agli eredi di Vincenzo Maranini, ed allora era confinato da altri beni del proprietario medesimo e da stabili di Cesare Balli - come da rogito di Annibale Rusticelli.

Il 22 giugno 1589 i presidenti di detto Monte Pio presentarono un’istanza al Senato affinchè "venisse impedito al dottor Cambio di far costruire uno stallatico nella sua Casa dalla Volta dei Barberi, in confine del Monte di S. Gregorio".

Questo Monte fu sopresso nel 1594 circa.

L’area di questa Casa occupava con la sua facciata tre arcate del portico e passò al dottor Marini, discendente forse da quel Girolamo Marini, valente architetto ed ingegnere dell‘esercito francese, che nel 1537 fortificò Rivarolo in Piemonte, e Vitry di Sciampagna nel 1545. Passò in seguito questa al sacerdote D. Giovanni Marini, Sottoguardarobiere di papa Clemente XIII, morto in Roma, e consecutivamente alla di lui sorella, alla quale, come erede del fedecomesso Marini, successe la Confraternita della Vita che poi la vendette a Pietro Barrera.