Orfeo (Via)

Via Orfeo.

Da via Castiglione a piazza del Baraccano.

Quartiere Santo Stefano.

Prima documentazione dell'odonimo: 1296 (Burgus de Arufatis).

Questa via risulta essere l'unione di due vie antiche distinte: Borgo Orfeo e Via di San Pietro Martire.

Il raccordo tra le due antiche vie è tuttora facilmente intuibile dal disallineamento (una lieve curva) che vi si nota all'incrocio con via de' Coltelli e via degli Angeli.

Borgo Orfeo andava da via Castiglione al suddetto incrocio. Via di San Pietro Martire era la restante parte della via.

Borgo Orfeo e Via di San Pietro Martire erano le due vie ufficializzate dalle lapidette del 1801 e fu poi la riforma toponomastica del 1873-78 a unire le due vie sotto l'unico odonimo di via Orfeo.

Il Burgus de Arufatis era presente già negli estimi del 1296/1297.

Il Guidicini (IV, 18) citò anche, ma erroneamente, l'anno 1205 in cui questa via veniva chiamato Borgo degli Aruffati o Borgo Ruffo: l'anno è in realtà il 1305 (Alidosi, pagg. 13, 18).

Sempre il Guidicini (Ibidem) disse che questa via era nota nella metà del XIII secolo (citando documenti del 1253 e 1266) come Pozzo degli Oseletti o Occelletti, (dal nome della famiglia Oseletti).

Non è chiaro cosa siano gli Arufati citati già dal XIII secolo. L'ipotesi (riportata dal Fanti, ma di paternità di altro autore: l'Avogaro) di "arruffato" come "scompigliato", "scomposto" (facendo riferimento alla disposizione delle case) appare, come giustamente nota lo stesso Fanti, poco credibile.

Ancora una volta spunta l'ipotesi di un soprannome (vedi la vicina Truffailmondo, ora via degli Angeli) o di un cognome. Sull'ipotesi del cognome il Fanti fa l'esempio della famiglia Orfei che potrebbe avere derivazione da Arufati.

Aggiungiamo qui la famiglia Arfelli, documentata in passato e tuttora esistente in Bologna, la cui derivazione da Arfè (Aruffati in lingua bolognese) appare piuttosto naturale.

Il Fanti ipotizzò una relazione tra Arufatus e rufus (rosso), per cui Arufatus potrebbe significare arrossato, rosso. Singolare a questo punto notare sia l'Alidosi (pag. 27), sia l'Aretusi documentarono la nostra via come Borgo Orfeo, Borgo Arofato o arruffato, e Pozzo Rosso.

Il Fanti osservò, interpretando l'Alidosi, che Pozzo Rosso, sarebbe spettato propriamente all'incrocio tra via de' Coltelli, via Orfeo e via degli Angeli, ma si tratta di interpretazione errata in quanto l'Alidosi, sia a pagina 13, sia a pagina 24 è chiarissimo: Pozzo Rosso era nome alternativo (ma più recente) di Borgo Arruffato o Orfeo; nell'incrocio suddetto, a lato della casa degli Zanchini (aggiunse l'Alidosi) era il pozzo rosso, un pozzo evidentemente di colore rosso, già chiuso da parecchio da parecchio tempo quando scriveva. La casa degli Zanchini era sul lato settentrionale di via Orfeo, nei pressi dell'incrocio con via de' Coltelli.

La Via di San Pietro Martire trasse il nome dal Convento di suore domenicane (soppresso nel 1798) di San Pietro Martire, la cui chiesa esiste ancora anche se chiusa al culto al numero 31 di via Orfeo.

Fonti citate in questo articolo.

Alidosi: Nomi delle strade, vie, borghi, et vicoli, che sono nella città di Bologna, di Giovanni Niccolò Pasquali Alidosi, pubblicato nel 1624).

Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de' suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).

Avogaro: Contributo onomastico alla corografia di Bologna antica, di Carlo Avogaro, in "L'Archiginnasio", Bologna, XVIII(1923) e XIX(1924).

Estimi 1296/97: Atlante Storico delle città italiane. Emilia Romagna, 2 Bologna. A cura di Francesca Bocchi, pubblicato da Grafis, Bologna, 1995,1998 (contiene gli Estimi 1296/1297).

Fanti: Le Vie di Bologna. Saggio di Toponomastica Storica, di Mario Fanti, Istituto per la Storia di Bologna, 2000.