N.516

Dalle Cose Notabili di Giuseppe Guidicini.

Casa di Annibale e di Giovanni Pellicani, venduta li 8 maggio 1602, per L. 6500, alle donne Malmaritate instituite nel 1589 da Bonifacio dalle Balle e da Pazienza Barbieri vedova Bolognetti. Rogito Achille Canonici. Il primo loro domicilio fu in S. Petronio Vecchio nella casa di Giacomo Nannini strazzarolo, poi passarono nella Selìciata di Strada Maggiore nella casa degli Orsi al N. 633, poscia sul finire del 1590 in Brocchindosso nella casa di Marcantonio Battilana, che si cominciò a dire casa delle Donne del Soccorso. Rimasero quivi finchè, cresciute di numero e dotate di beni, acquistarono la suddetta casa Pellicani, dove li 2 luglio 1602 si aprì una chiesina de dicata a S. Paolo Converso, e li 16 susseguente vi si trasferirono, e s' intitolarono: Donne penitenti di S. Paolo del Soccorso, e anche donne del sussidio di S. Paolo del Soccorso.

Li 7 luglio 1604 D. Lorenzo Banci donò a questo stabilimento i suoi beni posti nel comune di S. Martino in Soverzano coll' obbligo di pagare in perpetuo L. 18 alle suore del Corpus Domini. Rogito Girolamo Crescimbeni.

Furono pure eredi le Malmaritate di Lucrezia Zancari Sanvenanzi.

Non bisogna confondere questo istituto coll'altro che era in Strada S. Mamolo N. 123.

Li 8 maggio 1728 furono soppresse, e i loro beni applicati alle suore Convertite, le quali vendettero questo stabile li 3 febbraio 1732 ai Padri di S. Giuseppe. Ultimamente apparteneva al dott. Flavis.

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Miscellanea: RISTRETTO DELLA STORIA DELLE CHIESE DI BOLOGNA E DI ALTRI STABILI (Notizie - per la parte antica - prevalentemente attinte da Bologna Perlustrata, di Antonio di Paolo Masini, Bologna, 1666, volume I

S. Paolo convertito.

Era un conservatorio detto del Soccorso, rimpetto alle suore di Sant' Elena, di penitenti convertite che nel 1589 fu istituito da Bonifazio dalle Balle.

Nel 1590 stavano in una casa degli Orsi nella Seliciata di Strada Maggiore.

Nel 1591 passarono in Brochindosso in casa di Marc'Antonio Battilana, e l'8 maggio 1602 fu comprata una casa in Galliera per L. 6500, rimpetto a Sant'Elena, venduta da Annibale e Giovanni Pellicani, dove fu fatta la chiesa dedicata a S.Paolo, che si aprì il 2 luglio 1602.

Il 16 luglio entrarono nel nuovo convento le penitenti, che nel 1728 fu soppresso, e parte delle medesime passarono, assieme ai loro beni, ad unirsi alle convertite delle Lamme.

Il locale fu comprato dai Serviti di S. Giuseppe fuori di Porta Saragozza.