N.101(4) - Casa Bolognini

Cartigli

Nella facciata fu inglobata la torre Alberici, nel XII secolo; nel 1273 venne creata l'apertura per una bottega, quando i muri della torre vennero assottigliati di oltre due metri. Nel 1357 apparteneva alla famiglia Bolognini che qui gestiva botteghe di seterie. Nell'interno si conserva una graziosa scala dell'inizio del XVI secolo. Il complesso è stato restaurato in epoca

Guidicini

Casa con torre, ora ridotta ad altana, che sembra abbia appartenuto ai Bolognini, tramandandoci le cronache che Bologniuo, mercante da seta, nel 1337 fece far case con botteghe per lavorare la seta dirimpetto al Foro dei mercanti, dal Carrobbio, e in Strada Maggiore dirimpetto a S. Bartolomeo, nelle quali case egli stesso abitava, aggiungendo che queste furono le prime case fabbricate dai Bolognini. Alessandro del fu Vincenzo Bolognini vi abitava nel 1548. Nel 1621 continuava ad essere dei Bolognini, ed era fama che fossero passati 300 anni di possidenza. Il predetto Alessandro del fu Vincenzo Bolognini li 7 maggio 1548, dovendo L. 3000 a Taddeo Poeti, gliele francò assegnandogli parte della sua casa sotto il Carrobbio, e nel giorno stesso il Poeti la cedette a Nicolò di Gio. Giacomo Savi in prezzo d'altra casa venduta dal Savi al Poeti. La parte rimasta al Bolognini fu comprata da D. Tommaso Setti, la di cui sorella, maritata in Francesco Fini oste della Barchetta, ebbe una figlia per nome Margherita, moglie di un Senegoni in prime nozze, e in seconde di un Passarotti, la quale fu erede del suddetto D. Setti. Li 19 giugno 1778 metà di questa casa era delli eredi del fu Gio. Battista Mazzanti, e l' altra metà apparteneva all'avvocato e fratelli Passarotti, eredi di detta Margherita. La porzione stralciata dal Bolognini, e passata ai Savi li 9 gennaio 1589, era prima del Corpus Domini e di Alessandro Foscarari, il quale sotto la predetta data comprò la porzione delle suore della Santa, per L. 1500. Rogito Tommaso Passarotti. Dicesi che avesse due botteghe ed una stalla, e che fosse posta sotto il Carrobbio. Confinava a settentrione con Lorenzo Sampieri, poi Lorenzo Rinaldini, con Agostino Bolognini e con i Lombardi. Questo stabile non ha numero in Strada Stefano, ma in Strada Maggiore (N. 257). La succitata porzione comprata dal. detto Alessandro Foscarari dalle suore della Santa, era una quinta parte di questa casa, lasciata loro da Alessandro Bolognini.