N.814

Casa con gola dipinta dal celebre Cavedoni ritoccata poi nel 1814. Passò ai Salani, e Lodovico fratelli e figli del fu Agostino Salani ai 24 Marzo 1663, la vendettero ad Ercole del fu Benedetto Angeli per lire 8000. Rogito Giovanni Battista Roffeni. In questo rogito viene qualificata per enfiteotica di S. Procolo, posta in Mirasol grande, essere casa grande con orto, che confina di dietro con Mirasol di mezzo, con uno stabile del marchese Zambeccari parimenti enfiteotico di S. Procolo, da un lato, e con Teodosio Andrioli dall'altro. Nel 1716 era di Vincenzo Marchesini , secondo Marcello Oretti fu casa dei Dolfi. Nel 1715 aveva di fronte piedi 46 once 6, poi passò ad Angelo Pellegretti manifatturiere di cera ed ora al ing. Pietro e dottor Francesco Buratti benemeriti entrambi alla Patria per le importanti cariche da loro sostenute con una solerzia ed abnegazione oltre ogni dire esemplare e comendevole che continuano nella medesima lo stesso commercio. Dicesi che quivi si vedessero le armi Salani.